Tavajigen ha scritto:


ma questo infatti è una bozza, come avevo annunciato

il regolamento che ho in testa è moooolto più noioso e lungo, non temere LOOOOOOOOL

l'unica cosa è che non lo voglio fare io da solo.. speravo che mi arrivassero suggerimenti, cose da aggiustare, da aggiungere.. provate a pensare a tutte le cose "regolabili".. anche la questione delle sanzioni.. in che casi sanzionare e come

i regolamenti non li scrive mai una persona.. ma sono il frutto della partecipazione di tutti

se poi volete fare un sunto.. ok no problem

Sono d'accordo nel nominarti a stilare un regolamento quanto più completo e pomposo possibile
Fermo restando la necessità di averne uno in versione ridotta perché sennò la gente scappa sul serio.
Io già per primo non ho letto tutto finora.

Per me va bene tutto, tanto il regolamento lo so già....

Comunque, cambierei solo i tempi.... troppo lunghi, 1 mese per scrivere e poi parte l'altra tornata, nel mentre 2 settimane per votare e commentare....
Caratteri da 12mila a 15mila... quindi più che la forma cambierei i contenuti.

Detto questo, visto che quando si è discusso il regolamento non c'ero, va benissimo questo!!!

Propongo anche io una bozza di regolamento:

1) Numero massimo caratteri: 12000(00?), pena la non validità del racconto ai fini del concorso.
2) Caricamente anonimo dei racconti attraversi l'user Titivillus.
3) Voto consentito a partecipanti e a non partecipanti nella forma dell'invio ad un raccoglitore designato
4) Voto obbligatorio da parte dei partecipanti, pena la non validità del racconto del partecipante non votante ai fini del concorso.
5) Ciascuna tornata dura 2 mesi, più eventuali proroghe di 2+2 settimane nel caso di non raggiungimento dei 6 racconti. La fase di voto comincia quando trovate aperto l'apposito topic.
6) Vince chi avrà più punti al termine delle dieci tornate. Premio una birra a testa o una birra in testa, da definire.

Secondo me date troppa importanza alla formalità, è un gioco suvvia. Cosa conta chi vince? Conta scrivere, leggere e divertirsi, l'attenzione al cavillo sembra suggerire diffidenza o supporre malfidenza, non vedo perchè qualcuno dovrebbe barare

Asintoto ha scritto:


per carità per carità XD

io ripongo la massima fiducia in voi

ho scritto quel regolamento solo per divertirmi.. davvero

lo so che sembra strano.. ma mi sono divertito a scriverlo LOL

Asintoto ha scritto:


mi sono attenuto a quanto scritto nel regolamento di gensi, non cambiandone nemmeno una virgola

anche perché il concorso è già iniziato

p.s. anch'io avrei fatto tornate più svelte.. ma è stato già deciso tutto

gensi ha scritto:


macché pomposo.. se lo scrivessi in giuridichese farei fatica a rileggerlo pure io LOL

ho cercato di scriverlo in modo formale ma chiaro e semplice

6Rimbaud ha scritto:


Premesso che la tua dedizione alla causa del regolamento è più che ammirevole e non potrà che tornare utile in futuro, sia ben chiaro che il regolamento della quarta edizione ormai è stato stilato, è lì, e non potrà essere più toccato. Ma possiamo discutere senza problemi di quello della prossima edizione.

Venendo al parere soggettivo, spero il nostro Rimbaud non se ne abbia, ma devo dire che un regolamento di questo tipo lo trovo inutilmente lungo, pomposo, ridondante e di difficile lettura e comprensione. Va bene che siamo una comunità di scrittori, ma il bravo scrittore sa quando può far sfoggio del suo stile migliore e quando è necessario essere chiari e immediati. La metà degli articoli da te postati mi paiono abbastanza superflui e hai invece lasciato fuori quelli più importanti e che spiegano nei dettagli le regole del gioco. Francamente non vedo alcun utilità in un eventuale secondo regolamento "costituzionale" (due regolamenti? Tanto per confondere le idee?), che nessuno si leggerà in quanto lungo, ampolloso, noioso e incomprensibile. Il regolamento deve essere uno, sintetizzato all'osso, di facile lettura (e, possibilmente, leggibile in non più di 5 minuti) e immediata comprensione.

Quello che abbiamo adesso mi pare risponda abbastanza bene a queste esigenze.

Asintoto ha scritto:


Frase da scolpire nella pietra.

6Rimbaud ha scritto:


Io ci credo!

6Rimbaud ha scritto:


E' un modo un po' nerd per divertirsi, ma a ognuno il suo

So che lo hai fatto per fare, però secondo me così si rischia di perdere lo spirito di universi (almeno quello con cui mi sono iscritto io) : un gruppo di persone che si aiutano e consigliano a vicenda sul modo di scrivere. La competizione finisce tra due anni, non so voi ma a me interessa poco vincere. Poi è chiaro che ognuno è libero di vedere questo portale a modo suo eh!

Quello che penso è: se il regolamento in burocratese l'hai scritto così per "fare scena", diciamo per dare un tocco di "ironica serietà" al concorso allora benvenga, dato che comunque hai solo riscritto le stesse cose in modo più fine. Però proporrei di lasciare anche il regolamento attuale, specificando che sono equivalenti, in modo tale che anche chi non è abituato a parlare un linguaggio più tecnico-complesso possa conoscerlo senza avere affianco a se il dizionario

Spero tu abbia preso il mio post per quello che era, una battuta e non un pur velato attacco di qualsiasi natura: proprio perchè a me interessa poco la vittoria finale potete fare quello che volete con il regolamento, anche cambiare il numero dei caratteri, tanto io farò come mi pare

Ragazzi, Rimb sta intelligentemente riempiendo questo tempo che manca alla fine della tornata, non me lo distruggete così su.

Tavajigen ha scritto:


Nono, io voglio che sia chiaro che non sto distruggendo nessuno, ho solo dato la mia personale visione sulla necessità di formalizzare oltre il regolamento: se si fa per gioco ok, è un'idea carina, altrimenti mi sembra superfluo. Sottolineo che l'ho letto e mi è piaciuto

Se non ti riferivi a me puoi ignorare il post

non è questione di sfoggiare una pretesa cultura giuridica, mi pare solo che un regolamento scritto in modo un po' più chiaro sia meglio.. tutto qui

senza assolutamente fare questioni di buona fede.. ci mancherebbe!

p.s. ci tengo a precisare che io non ho scritto un regolamento ma una costituzione: portatele rispetto!

tanto per darvi un'idea delle gerarchie sulle fonti normative:

1. costituzione/leggi di revisione e altre leggi costituzionali - fonte normativa superprimaria

2. legge ordinaria/atto avente forza di legge - fonte primaria

3. legge regionale

4. regolamento

5. consuetudine

Asintoto ha scritto:


quando sono 4 anni che non leggi null'altro.. impari a trarre il divertimento anche da queste cose LOL

p.s. non è una cosa nerd! XD

Asintoto ha scritto:



La mia era una battuta, io sono al primo a dire che ci serve sicuramente qualcosa di sintetico.

Si può inserire nel regolamento il divieto assoluto di partecipazione per giuristi e affini?

Scherzo! Apprezzo l'entusiasmo e le buone intenzioni, ma secondo me se hai andato nella direzione opposta di quella di una maggior chiarezza.
Poi è chiaro che se il popolo preferisce un regolamento di questo tipo per la prossima edizione, questo avremo!

Io personalmente ho trovato il regolamento-costituzione scritto da 6Rimbaud abbastanza efficace nello spiegare il funzionamento del gioco in sé. Trovo che la divisione in sezioni in generale lo renda più chiaro.
Potremmo secondo me riscrivere/perfezionare il regolamento utilizzando questa nuova impostazione a sezioni e il taglio usato da 6Rimbaud ("ripulito" da quelle - non moltissime - espressioni eccessivamente ampollose), ma lasciandolo nella forma attuale di regolamento classico (io credo che, data la non complessità del gioco, non ci sia bisogno di avere due versioni del regolamento, ma che una - "snella" ma esaustiva - sia più che sufficiente), e in più, se si vuole, redigere per divertimento una carta costituzionale con le regole fondanti di Universi comunità, intesa aldilà del gioco.

marcoslug ha scritto:


il buon marco si conferma la persona più equilibrata e saggia qui dentro XD

almeno tu hai notato che una suddivisione per sezioni sta alla base di QUALSIASI norma che abbia la pretesa di farsi rispettare.. inoltre rende tutto più chiaro

la divisione per articoli potrà sembrare eccessiva, ma imho è giusta pure quella

tuttalpiù si potrebbero postare meno articoli, e suddividerli in "commi" (anzi, era l'idea che avevo in mente all'inizio, ma poi ho pensato che mi avreste preso in giro )

l'idea della legislazione (in generale intendo) è quella di fungere da enciclopedia esaustiva delle regole da rispettare.. se una legge (ad es. il codice civile) non fosse diviso in quasi tremila articoli, a loro volta divisi in "libri" e poi ancora in titoli sarebbe impossibile da consultare

le espressioni ampollose non le vedo onestamente

ecco un articolo a caso del codice civile, la legge che regola praticamente centinaia di nostre azioni giornaliere:

Art. 2250 Indicazione negli atti e nella corrispondenza
Negli atti e nella corrispondenza delle società soggette all’obbligo dell’iscrizione nel registro delle imprese (2200) devono essere indicati la sede della società e l’ufficio del registro delle imprese presso il quale questa è iscritta e il numero di iscrizione. Il capitale delle società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata deve essere negli atti e nella corrispondenza indicato secondo la somma effettivamente versata e quale risulta esistente dall’ultimo bilancio. Dopo lo scioglimento delle società previste dal primo comma deve essere espressamente indicato negli atti e nella corrispondenza che la società e in liquidazione (2627). Negli atti e nella corrispondenza delle società a responsabilità limitata deve essere indicato se queste hanno un unico socio (Comma aggiunto dall’art. 3, Decr. lgs. n.88 del 3 marzo 1993). Gli atti delle societa` costituite secondo uno dei tipi regolati nei capi V, VI e VII del presente titolo, per i quali e` obbligatoria l’iscrizione o il deposito, possono essere altresı` pubblicati in apposita sezione del registro delle imprese in altra lingua ufficiale delle Comunita` europee, con traduzione giurata di un esperto. In caso di discordanza con gli atti pubblicati in lingua italiana, quelli pubblicati in altra lingua ai sensi del quinto comma non possono essere opposti ai terzi, ma questi possono avvalersene, salvo che la societa` dimostri che essi erano a conoscenza della loro versione in lingua italiana. Le societa` di cui al quinto comma che dispongono di uno spazio elettronico destinato alla comunicazione collegato ad una rete telematica ad accesso pubblico forniscono, attraverso tale mezzo, tutte le informazioni di cui al primo, secondo, terzo e quarto comma (commi aggiunti con Legge 88 del 2009)

Direi che Marco ha colto nel segno. Dovremmo stilare un regolamento 'semplice e snello' anche se professionale e poi stilare una COSTITUZIONE di Universi intesa come comunità. Li, Rimbaud, avrà di che sbizzarrirsi