"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
Benvenuto, Ospite
Nome Utente Password: Ricordami

ARGOMENTO: [#1] America (commenti)

Re: [#1] America (commenti) 24/12/2011 19:28 #4337

White Lord ha scritto:
Asintoto ha scritto:

E poverino, non può essere appassionato di poesia? A me è venuto in mente Pascoli raccontando la sua storia, di conseguenza sarebbe potuto benissimo venire in mente anche a lui vivendola


Questo è il nocciolo del problema. In troppi punti del racconto sei tu, come autore, a sostituirti al protagonista. E il lettore non può non accorgersene. Devi sforzarti di restare quanto più possibile dietro la pagina (o lo schermo), di trasferire il tuo essere nel protagonista senza soverchiarlo. Secondo me almeno.


Qui dissento, non posso non identificarmi nel protagonista. E in fondo non capisco il problema sul povero Pascoli: se tu (americano) hai un insegnante appassionato di letteratura italiana ci sta che ti citi una poesia, no? A me è capitato di scoprire poeti francesi -grazie al mio professore di terza di italiano- che non erano in programma, cosa vieta che mi venga in mente una loro immagine o qualcosa del genere? Senza contare che potrebbe benissimo avere (il soldato) avi italiani abbastanza prossimi da avergli trasmesso una conoscenza della lingua più bella del mondo e magari la passione per la letteratura. E' una cosa che non ho detto, del resto è impossibile caratterizzare totalmente un personaggio in un racconto pur ponendolo totalmente al centro, ma di certo non è una cosa impossibile. Vuoi che su qualche centinaia di migliaia di marines non ne esista uno che possa essere sostituito al protagonista?

Al limite, come notava Steve, rischio di passare per saccente-secchione, pur non essendo assolutamente quello lo scopo. Volevo arricchire, in quel tratto particolare, il racconto di immagini forti e violente, immagini possibilmente comprensibili dal lettore. Avrei potuto (a conoscerne decentemente) buttarci dentro un poeta americano (ne esistono? Io ne conosco solo uno), ma chi lo avrebbe riconosciuto?

Concordo che ci sono alcuni espedienti un po' deboli ed irreali, ma Pascoli non mi pare il peggiore, ecco
  • Asintoto
  • Offline
  • Premio Pulitzer
  • Messaggi: 671

Re: [#1] America (commenti) 24/12/2011 21:09 #4338

mentalhandjob ha scritto:
Desert evening – 7
anche qua il voto va quasi esclusivamente alle doti narrative dell’autore, il ragazzo sa scrivere. Un bel quadretto ma la storia in se mi ha deluso abbastanza.


Cichetto ha scritto:
Desert evening - 6,5
Questo racconto mi da la capacità di apprezzare le piccole cose. La storia è semplice ma messa su carta in questa maniera è positiva. Mi piacerebbe saper scrivere così, tenere incollato il lettore anche con poco da dire. Il voto 6.5 è dato con troppa fretta sicuramente, meritava ben altro.


steve_vai_it ha scritto:
Desert Evening - 6,5
Racconto ben scritto e veramente piacevole da leggere. Il tema della classica tavola calda dove, camionisti di tutti gli stati si fermano per mangiare o bere qualcosa però mi è sembrato un pò troppo scontato: scontato, forse, perché ci avevo pensato anche io e perché ormai nella maggior parte dei film americani una scena del genere non manca mai. Ho la netta impressione, però, che l'autore di questo breve racconto sia una persona molto in gamba ed abile ad utilizzare le parole. Secondo me è uno dei seri candidati alla vittoria - per quanto possa contare - di uniVersi. Vedremo se con temi meno difficili o, comunque che inducono idee meno scontate, saprà confermarsi di questa pasta. Per ora, bene così.


White Lord ha scritto:
Desert evening - 6
Questo racconto è da manuale. Andrebbe preso come esempio perfetto di cosa significa scrivere bene. A ben guardare la storia non è niente di particolare e la trama quasi assente: quasi uno spaccato senza scopo preciso su qualche personaggio come ce ne sono tanti: una famiglia problematica come tante, un viaggiatore come tanti, una ragazza dai sogni traditi come tante. Eppure è scritto con tanta maestria, i personaggi e l’ambiente tratteggiati così bene, che si viene completamente trascinati nel racconto, il locale (un locale come tanti) e i suoi avventori sembrano prendere forma dinanzi a sé e si resta incollati dalla prima all’ultima riga. Peccato solo che la magia della scrittura non sia onnipotente e non basta a far dimenticare che il racconto sia alquanto fuori tema. Il voto di conseguenza è basso, ma il premio critica è più che meritato.


@mentalhandjob: Grazie per il "ragazzo", mi piacerebbe tornare a esserlo e in fondo nell'universo parallelo della scrittura lo sono ancora: giovane e inesperto.
@gli altri: ho messo insieme i vostri commenti perché sono uniti dalla stessa valutazione: storia troppo semplice? Sì, concordo. Ed è stata una precisa scelta. Tempo addietro mi ritrovai a discutere di racconti con un amico vorace lettore di generi alquanto distanti da quelli che generalmente prediligevo io, e mi suggerì di provare a scrivere del "nulla". Detto così può sembrare quel che non è... Mi spiego: il nulla in questo caso è una trama minimale, quasi inesistente e nessun vero colpo di scena. L'obiettivo era quello di concentrarsi esclusivamente su una situazione "banale" (due volte tra virgolette) e descriverla al meglio per imparare a fare anche questo: riempire il nulla.

jackthetripper ha scritto:
Desert evening - 7,5
Ottimo, così ben scritto che sembrava di trovarsi catapultati dentro a questo locale, che avrebbe potuto essere un posto qualsiasi catapultato in mezzo al deserto, con una piacevole sensazione di “fuori dal tempo”...grande finale!


gensi ha scritto:
Desert Evening -
Bello, a lunghi tratti, all'inizio, sembra di entrare nell'atmosferta di un film con vari personaggi che si susseguono velocemente ma rimangono comunque ben caratterizzati. Bello il finale che, come detto, sembra però un 'nuovo inizio' di un film appunto, di un uomo 'nato' con il rimpianto che 'deve' fare qualcosa nel corso del prosequio. Non è quello che m'è piaciuto più di tutti ma merita il premio critica per la bella atmosfera che l'autore è riuscito a creare


Carissimi, come scrivevo poc'anzi ho colto l'occasione di "America" per provare qualcosa di diverso. La versione iniziale era ancora più descrittiva e si respirava ancor di più l'atmosfera del deserto americano (solo chi l'ha vissuto sa cosa intendo), ma avevo sforato di troppi caratteri il limite e nel taglia e cuci finale non potevo rimuovere alcune scene importanti. Qualcosa si è perso...

6Rimbaud ha scritto:
Desert Evening - 7
(bell'atmosfera.. scritto bene.. più sceneggiatura che racconto)


Vero, troppo spesso inciampo in questo errore.

Asintoto ha scritto:
Desert evening - 7,5
Mi è piaciuto. Ambientato in un paesaggio ben delineato, con una trama semplice ma allo stesso tempo ben sviluppata. Mi ero segnato qualche imprecisione per quanto riguarda grammatica e punteggiatura. Finale malinconico, quelli che preferisco.


Possibilissimo: ho scritto di getto l'ultima sera dell'ultimo giorno e una rilettura efficace per correggere gli errori ha bisogno di una pausa di alcuni giorni. Posso chiederti di mandarmi privatamente le tue annotazioni?

Compatibilmente con gli impegni natalizi fornirò i miei commenti quanto prima.
Ciao a tutti e buon natale!
  • Maurocap
  • Offline
  • Scrittore in erba
  • Messaggi: 93
Al tramontar della battaglia il fortunato divenne eroe
Ultima modifica: 24/12/2011 21:12 Da Maurocap.

Re: [#1] America (commenti) 25/12/2011 00:25 #4342

Ti ho commentato anche io Maurocap!!! Va beh era comunque un commento molto positivo.
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!

Re: [#1] America (commenti) 25/12/2011 01:06 #4343

@ maurocap, io ho detto storia semplice, non troppo semplice e non è uguale, il troppo da un'idea negativa che io non ho rilevato leggendola.
  • Cichetto
  • Offline
  • Maestro di scrittura
  • Messaggi: 952

Re: [#1] America (commenti) 25/12/2011 01:50 #4344

White Lord ha scritto:
Il grande cuore di Philadelphia: 8
Splendido racconto, crudo, agile, aggressivo, come i protagonisti ottimamente caratterizzati, scritto divinamente con mano esperta. Ottima la metafora racchiusa nell’antagonista, soprannominato America. Solo… il finale? Non l’ho proprio capito e mi sa che lasci troppo al non detto. Ho cercato la bromocriptina su internet e ho visto che è un medicinale per il morbo di Parkinson. Che effetti ha su un tossicodipendente in crisi d’astinenza? E in ogni caso perché America glielo inietta e gli lascia anche cento dollari? Di spacciatori che fanno beneficenza non ne ho mai sentito parlare e da come l’hai descritto America non sembra certo l’eccezione (così come faticherei a trovarci una spiegazione nel suo alias metaforico). E soprattutto che c’è scritto sulla lettera? Secondo me hai esagerato nella chiusura… qualcosa in più dovevi dirla o farla capire, o almeno lasciare meno dubbi.
Comunque complimenti per la vittoria meritata!

Tavajigen ha scritto:
Il grande cuore di Philadelphia (6)
Il vincitore della tornata sarebbe stato anche il vincitore dei miei voti, se questo racconto non avesse una fine che non ho capito per niente e che reputo anche piuttosto insensata per quel poco che intuisco.
Se la fine dice veramente quello che c'è scritto, ossia che Nick viene curato dalla sua dipendenza con l'iniezione di bromocriptina fattagli da Chad, allora ti dico subito che ti potevo dare 2 come voto.
Esigo (non vorrei, ma proprio esigo ) che tu ci spieghi la fine e soprattutto cosa ci sia scritto in quel biglietto.
Per il resto poco da dire, sembra di leggere un libro, la lettura scorre via che è un piacere, i personaggi sono caratterizzati molto bene, come tuo solito direi.

jackthetripper ha scritto:
Il grande cuore di Philadelphia (8)

Bello, ben scritto...i miei complimenti al vincitore della tornata!
Sulla bromocriptina, comunque, ho avuto anch'io qualche perplessità: perchè? E che c'è scritto su quel biglietto? Probabilmente una delle due informazioni, fosse stata esplicitata nel testo, sarebbe stata la chiave per renderlo molto più godibile di quanto già non sia stato...

Cichetto ha scritto:
Il grande cuore di Philadelphia - 8 + premio della critica
Non molto lontano dal voto più alto ma per ragioni differenti. Avevo inteso Universi come di un posto frequentato da scrittori amatoriali, qui invece ci sono penne fini. La storia è enigmatica, lo spacciatore alla fine fa "la buona azione" alleviando le sofferenze del poveretto oppure da la nuova sostanza a Chad soltanto per renderlo schiavo di una droga nuova, che magari non mette a rischio la vita della sua fonte di denaro garantendogli sempre un buon cliente, che ora lo potrebbe anche vedere come amico. Io ho capito la seconda.


Grazie a tutti tutti per i commenti e le belle parole in generale.
Rispondo sulla questione finale (ho citato gli interventi che l'hanno sollevata)...

L'ipotesi di Cichetto è molto valida, ma devo ammettere che non è ciò a cui avevo pensato.
In realtà, ho fatto un cambio di finale in corsa. Inizialmente la mia idea era di far uccidere Nick da Chad, e di presentare nella scena di finale di nuovo il ricordo della serata di Atlanta da parte di un Nick moribondo. Poi però, scrivendo il racconto, mi sono affezionato al personaggio e mi è dispiaciuto farlo morire. Ho quindi optato per un finale aperto, dove la misericordia di Chad/America si rivelasse nella classica seconda chance data. Quale fosse questa seconda chance non l'ho esplicitato minimamente (esagerando forse un po' troppo, sono d'accordo), un po' perché volevo provare a fare un finale totalmente aperto per una volta (ma, alla luce di come è condotto il resto del racconto, appare un po' insensato effettivamente), e un po' perché - vabbè lo posso dire - avevo in mente di riprendere gli stessi personaggi per un sequel, dove Nick finisce per andare a lavorare per Chad, e aprendo questo con il contenuto del biglietto citato testualmente. La bromocriptina, da alcune ricerche che avevo fatto, dovrebbe essere un medicinale buono per combattere la dipendenza da cocaina e affini, dandoti una "sveglia" e togliendoti il desiderio anche a breve termine. Il biglietto quindi, nella mia testa, conteneva delle istruzioni su come usare quei 100 dollari e un accenno a una "proposta di lavoro".
Con il senno di poi, credo che o sarei andato per il finale originario o avrei esplicitato meglio il tutto.

Scusate per i miei non-commenti (potrò postarli solo fra una settimanina), nel frattempo però rimango presentissimo! Buon Natale a tutti!
Marco

"Midnight is where the day begins."
Ultima modifica: 25/12/2011 01:53 Da marcoslug.

Re: [#1] America (commenti) 25/12/2011 02:19 #4345

Maurocap ha scritto:
L'obiettivo era quello di concentrarsi esclusivamente su una situazione "banale" (due volte tra virgolette) e descriverla al meglio per imparare a fare anche questo: riempire il nulla.


Complimenti! Mission accomplished!
È un esperimento interessante, dovrò provarci anch'io prima o poi, anche se dubito di poter raggiungere i tuoi stessi risultati.
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: [#1] America (commenti) 25/12/2011 09:33 #4346

marcoslug ha scritto:
La bromocriptina, da alcune ricerche che avevo fatto, dovrebbe essere un medicinale buono per combattere la dipendenza da cocaina e affini, dandoti una "sveglia" e togliendoti il desiderio anche a breve termine.



Bene lo ammetto, nonostante io sia studente di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche mi hai fregato, dato che era una cosa che non ricordavo (oggigiorno la bromocriptina viene usata praticamente solo come antiParkinson, contro la cocaina si usano altri tipi di farmaci, oppure spesso nessuno).
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!

Re: [#1] America (commenti) 25/12/2011 12:30 #4347

Tavajigen ha scritto:
Ti ho commentato anche io Maurocap!!! Va beh era comunque un commento molto positivo.


L'avevo letto, ma ieri sera ho perso pezzi nel copia incolla!
  • Maurocap
  • Offline
  • Scrittore in erba
  • Messaggi: 93
Al tramontar della battaglia il fortunato divenne eroe

Re: [#1] America (commenti) 25/12/2011 17:02 #4348

6Rimbaud ha scritto:

Alaska 7 (interessante la parte storico-geografica.. un po' fuori tema.. finale un po' frettoloso)


Tutto avrei potuto pensare del mio racconto, ma non che fosse fuori tema! Puoi specificare?

steve_vai_it ha scritto:
Alaska: 7,5

Il miglior racconto che mi è capitato di leggere: il tema era difficile e, mi ero ripromesso che una semplice ambientazione in America non sarebbe stata sufficiente per guadagnare qualche punto extra e non essere considerati off topic. Invece questo racconto è talmente particolareggiato ed interessante che è impossibile non apprezzarlo. Inoltre c'è tanto di quel pathos e di quella "tensione" nella storia che non sai mai dove andrà a finire. L'unico appunto che mi voglio permettere di fare riguarda i periodi: alcuni periodi nel racconto, separati da molte virgole, risultano un pò pesanti alla lettura - soprattutto nella prima parte - e rischiano di far perdere il filo e l'attenzione al lettore. Questa è l'unica nota "negativa" (passatemi il termine) che, però, non intacca assolutamente il tuo voto. Molto bello.


Grazi dei complimenti. Il principale problema che ho avuto è stata la ridotta lunghezza del racconto: 12k caratteri sono davvero pochi per presentare un personaggio e far affezionare il lettore a dovere. Ho pensato quindi di caratterizzarlo attraverso la scrittura in prima persona e con una "sintassi dedicata" per ognuno due personaggi. E' riuscito un pelo troppo tecnico e pesante, ma non avevo tempo di rivederlo completamente.

--------------------

Io comunque continuo a sostenere che una piccola precisazione al titolo sia necessaria. Ora come ora è come se fosse tema libero, visto che è sufficiente inserire il titolo della tornata nel racconto perché vada bene. Secondo me bastava qualcosa come "America - terrà di libertà o di perdizione?" o "America e il suo sogno" per dare la luce a racconti molto, molto più originali e piacevoli.

Re: [#1] America (commenti) 25/12/2011 17:58 #4349

Concordo che a quest'edizione ci ritroviamo con dei titoli un po' troppo vaghi per i miei gusti. Comunque per certi versi è una sfida in più.
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: [#1] America (commenti) 26/12/2011 00:21 #4350

White Lord ha scritto:
Concordo che a quest'edizione ci ritroviamo con dei titoli un po' troppo vaghi per i miei gusti. Comunque per certi versi è una sfida in più.


Per me invece è più bello così, c'è più libero arbitrio.
Mi piace vedere come ognuno pensa al tema in maniera diversa, chiaramente il rischio di non centrarlo è più alto ma con un tema più specifico si appiattirebbe troppo, fare un racconto originale e bello risulterebbe più difficile.
  • Cichetto
  • Offline
  • Maestro di scrittura
  • Messaggi: 952

Re: [#1] America (commenti) 26/12/2011 01:04 #4351

Lord_of_Chaos ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:

Alaska 7 (interessante la parte storico-geografica.. un po' fuori tema.. finale un po' frettoloso)


Tutto avrei potuto pensare del mio racconto, ma non che fosse fuori tema! Puoi specificare?



certo!

per "fuori tema" intendo che il tuo racconto si può benissimo chiamare "alaska".. ma non certo "america" ;D

il tuo è un racconto sull'alaska, non sull'america

leggendolo, viene in mente l'alaska, non l'america

spero di aver reso l'idea ;D

il tuo racconto parla dell'alaska: non certo dell'america ;D
  • 6Rimbaud
  • Offline
  • Maestro di scrittura
  • Messaggi: 1607
6000 piedi al di là dell'uomo e del tempo

Re: [#1] America (commenti) 26/12/2011 21:05 #4352

Vi siete dati da fare eh? Ho letto tutto ora.
Io, per quanto riguarda il mio, ho poco da aggiungere. Mi piace solo pensare che la scenetta porno in webcam vi resterà per sempre secondo me.
Volente o dolente.
  • gensi
  • Offline
  • Vice Presidente
  • Messaggi: 3860
La mia vetrina: www.lulu.com/spotlight/gensi

--------------------------

Fortunatamente, ho sempre il difetto di prendermi poco sul serio...
[cit. Carmen Consoli - Fortunatamente]

Re: [#1] America (commenti) 26/12/2011 22:13 #4356

gensi ha scritto:
Vi siete dati da fare eh? Ho letto tutto ora.
Io, per quanto riguarda il mio, ho poco da aggiungere. Mi piace solo pensare che la scenetta porno in webcam vi resterà per sempre secondo me.
Volente o dolente.


A me il tuo racconto non è spiaciuto nella sua intenzione, ovvero essere sgradevole. Però secondo me non è del tutto aderente al concetto di America perchè, almeno a me, quello che più è rimasto è il ragazzo, non lei. Sembra più che altro un racconto sui pregiudizi e sulla sfacciataggine di un italiano. Comunque, se anche mi sbagliassi in questo, non trovo lei più di tanto rappresentativa dell'America.

Posso dirti in tutta onestà quello che ho pensato appena l'ho letto? "Eccone uno che cerca di strappare qualche voto alto con un po' di nudo" (fai conto che le parole non erano proprio queste )

Posso chiederti quale era l'intento nello scrivere il tuo racconto? Cosa volevi comunicare insomma, sembra più che altro uno sfogo contro un tipo di cultura, diciamo profondamente religiosa, che poco ha (per me) a vedere con l'America
  • Asintoto
  • Offline
  • Premio Pulitzer
  • Messaggi: 671

Re: [#1] America (commenti) 26/12/2011 23:22 #4357

Asintoto ha scritto:
"Eccone uno che cerca di strappare qualche voto alto con un po' di nudo"


Ci sarebbe bisogno di qualcuno che ci provasse davvero. Non vorrei sbagliare, ma mi sa che il racconto erotico sia l'unico genere assente nella nostra "libreria".
Mi ero illuso con l'ingresso di Papabarzotti, ma è sparito dopo le sole presentazioni.
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."
Ultima modifica: 26/12/2011 23:23 Da White Lord.

Re: [#1] America (commenti) 26/12/2011 23:36 #4358

White Lord ha scritto:
Asintoto ha scritto:
"Eccone uno che cerca di strappare qualche voto alto con un po' di nudo"


Ci sarebbe bisogno di qualcuno che ci provasse davvero. Non vorrei sbagliare, ma mi sa che il racconto erotico sia l'unico genere assente nella nostra "libreria".
Mi ero illuso con l'ingresso di Papabarzotti, ma è sparito dopo le sole presentazioni.


Guarda, non sono un esperto nè un appassionato del genere, ma l'impressione che ho è che sia un genere estremamente difficile: basta poco per scivolare nella volgarità fine a sè stessa. Non mi dirai che basta parlare un po' di figa per fare incetta di dieci, deve esserci di più (altrimenti siamo un covo di maniaci ). Ripeto, io non sono un esperto nè un appassionato, ma me ne terrò ben fuori

(Con ciò non dico che il racconto di gensi fosse volgarità fine a sè stessa, per questa ragione gli ho chiesto quale fosse il significato del racconto)
  • Asintoto
  • Offline
  • Premio Pulitzer
  • Messaggi: 671

Re: [#1] America (commenti) 26/12/2011 23:48 #4359

Asintoto ha scritto:

Guarda, non sono un esperto nè un appassionato del genere, ma l'impressione che ho è che sia un genere estremamente difficile: basta poco per scivolare nella volgarità fine a sè stessa.


Sono d'accordo. Del resto quello è il confine fra racconto erotico e pornografico.

Asintoto ha scritto:
Non mi dirai che basta parlare un po' di figa per fare incetta di dieci, deve esserci di più (altrimenti siamo un covo di maniaci ).


Come ti ho detto in oltre 5 anni non c'è mai stato neanche un timido tentativo, quindi semmai siamo un covo di puritani.

Asintoto ha scritto:
(Con ciò non dico che il racconto di gensi fosse volgarità fine a sè stessa, per questa ragione gli ho chiesto quale fosse il significato del racconto)


Ah, per quanto mi riguarda il racconto di Gensi non sfiora neanche ciò di cui stiamo parlando. I suoi sono episodi totalmente finalizzati alla vicenda narrativa, quindi sicuramente non gratuiti, inoltre sono appena accennati, con molta eleganza, e non c'è alcuna descrizione. Non solo non mi paiono volgarità, ma non mi riuscirebbe neanche di definirle "scene di nudo". Poi è chiaramente solo la mia opinione ed è più che legittimo avere sensibilità diverse...
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: [#1] America (commenti) 27/12/2011 08:47 #4361

Asintoto ha scritto:
gensi ha scritto:
Vi siete dati da fare eh? Ho letto tutto ora.
Io, per quanto riguarda il mio, ho poco da aggiungere. Mi piace solo pensare che la scenetta porno in webcam vi resterà per sempre secondo me.
Volente o dolente.


A me il tuo racconto non è spiaciuto nella sua intenzione, ovvero essere sgradevole. Però secondo me non è del tutto aderente al concetto di America perchè, almeno a me, quello che più è rimasto è il ragazzo, non lei. Sembra più che altro un racconto sui pregiudizi e sulla sfacciataggine di un italiano. Comunque, se anche mi sbagliassi in questo, non trovo lei più di tanto rappresentativa dell'America.

Posso dirti in tutta onestà quello che ho pensato appena l'ho letto? "Eccone uno che cerca di strappare qualche voto alto con un po' di nudo" (fai conto che le parole non erano proprio queste )

Posso chiederti quale era l'intento nello scrivere il tuo racconto? Cosa volevi comunicare insomma, sembra più che altro uno sfogo contro un tipo di cultura, diciamo profondamente religiosa, che poco ha (per me) a vedere con l'America

È l'idea del paradosso. Esattamente come hai detto tu nessuno si 'aspetta' che un'americana sia integralista religiosa (e invece ti assicuro che ce n'è...e anche parecchie) come nessuno sa che, in verità, un sacco di americani neanche hanno mai visto la loro terra al di fuori dei confini del loro Stato.
Insomma, la maggior parte delle persone del mondo danno per scontato l'America e gli americani dipingendoli come i più 'evoluti' sotto molto aspetti e si dimenticano, che in fondo, gli americani non sono altro che un 'popolo' e, in quanto tale, è pieno di tutte le sfaccettature tipiche di una popolazione. Anzi il bigottismo è molto più preponderante di quanto non si pensi. Proprio perché loro sono l'America e non hanno bisogno di cercare una 'nuova' America che sia il 'sogno' finiscono per essere inevitabilmente molto più 'provinciali' e disinformati di quanto non si pensi.
Ecco, il mio racconto voleva giocare proprio su questo paradosso, sul fatto che l'America non è altro che un pezzetto di terra fatto da persone con tutti i loro limiti.
  • gensi
  • Offline
  • Vice Presidente
  • Messaggi: 3860
La mia vetrina: www.lulu.com/spotlight/gensi

--------------------------

Fortunatamente, ho sempre il difetto di prendermi poco sul serio...
[cit. Carmen Consoli - Fortunatamente]

Re: [#1] America (commenti) 27/12/2011 09:27 #4362

White Lord ha scritto:
Asintoto ha scritto:
"Eccone uno che cerca di strappare qualche voto alto con un po' di nudo"


Ci sarebbe bisogno di qualcuno che ci provasse davvero. Non vorrei sbagliare, ma mi sa che il racconto erotico sia l'unico genere assente nella nostra "libreria".
Mi ero illuso con l'ingresso di Papabarzotti, ma è sparito dopo le sole presentazioni.


Beh, ne ho letto uno su una tornata passata (quello del tizio che parlava via Skype con la ragazza mentre, sotto la scrivania, Maneela l'aspirapolvere se lo "lavorava")...erotico erotico non era, ma era molto bello!

Re: [#1] America (commenti) 27/12/2011 12:55 #4364

gensi ha scritto:
Asintoto ha scritto:
gensi ha scritto:
Vi siete dati da fare eh? Ho letto tutto ora.
Io, per quanto riguarda il mio, ho poco da aggiungere. Mi piace solo pensare che la scenetta porno in webcam vi resterà per sempre secondo me.
Volente o dolente.


A me il tuo racconto non è spiaciuto nella sua intenzione, ovvero essere sgradevole. Però secondo me non è del tutto aderente al concetto di America perchè, almeno a me, quello che più è rimasto è il ragazzo, non lei. Sembra più che altro un racconto sui pregiudizi e sulla sfacciataggine di un italiano. Comunque, se anche mi sbagliassi in questo, non trovo lei più di tanto rappresentativa dell'America.

Posso dirti in tutta onestà quello che ho pensato appena l'ho letto? "Eccone uno che cerca di strappare qualche voto alto con un po' di nudo" (fai conto che le parole non erano proprio queste )

Posso chiederti quale era l'intento nello scrivere il tuo racconto? Cosa volevi comunicare insomma, sembra più che altro uno sfogo contro un tipo di cultura, diciamo profondamente religiosa, che poco ha (per me) a vedere con l'America

È l'idea del paradosso. Esattamente come hai detto tu nessuno si 'aspetta' che un'americana sia integralista religiosa (e invece ti assicuro che ce n'è...e anche parecchie) come nessuno sa che, in verità, un sacco di americani neanche hanno mai visto la loro terra al di fuori dei confini del loro Stato.
Insomma, la maggior parte delle persone del mondo danno per scontato l'America e gli americani dipingendoli come i più 'evoluti' sotto molto aspetti e si dimenticano, che in fondo, gli americani non sono altro che un 'popolo' e, in quanto tale, è pieno di tutte le sfaccettature tipiche di una popolazione. Anzi il bigottismo è molto più preponderante di quanto non si pensi. Proprio perché loro sono l'America e non hanno bisogno di cercare una 'nuova' America che sia il 'sogno' finiscono per essere inevitabilmente molto più 'provinciali' e disinformati di quanto non si pensi.
Ecco, il mio racconto voleva giocare proprio su questo paradosso, sul fatto che l'America non è altro che un pezzetto di terra fatto da persone con tutti i loro limiti.


a dirla tutta, 2000 anni fa, mentre i greci discorrevano di filosofia, gli americani si arrampicavano sui banani

500 anni fa, mentre michelangelo affrescava la cappella sistina, gli americani si arrampicavano sui banani

per non parlare del fatto che gli americani (i nativi americani) sono stati malamente confinati nelle riserve.. quelli che non pensiamo come americani sono in realtà europei, africani, asiatici e perfino sudamericani

personalmente sono un europeista convinto.. non c'è paragone tra l'europa e gli stati uniti.. così come non c'è tra gli europei e gli americani

con queste parole non ho voluto offendere alcuno, sia chiaro

solamente ricordiamoci che ogni americano che ha la capacità di intendere e volere vorrebbe in realtà essere un europeo.. non si può fare invece il discorso all'inverso

europa alò

america buuu
  • 6Rimbaud
  • Offline
  • Maestro di scrittura
  • Messaggi: 1607
6000 piedi al di là dell'uomo e del tempo
Tempo generazione pagina: 1.02 secondi
Copyright © 2024 UniVersi. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.