6Rimbaud ha scritto:


L'ultima volta che ho controllato, l'Alaska si trovava nel continente America e faceva parte degli USA dalla seconda metà dell'ottocento. E la corsa all'oro è stato uno dei grandi eventi collettivi del nord america moderno...

gensi ha scritto:


Come già ha scritto qualcuno, a me ha dato esattamente l'opposta impressione, e cioè che il bigotto e e il provinciale fosse l'italiano, per il quale internet è solo un altro mezzo per soddisfare le proprie pulsioni, ed ha amici con i quali potersi vantare di aver "sverginato un'americana" (grazie a Dio i miei amici non sono così ).
Il bigottismo di Dakota passa in secondo piano, ed anzi, leggendo, si arriva a riflettere se fosse vergine per motivi religiosi o solo perché, dal vivo, "era ancora più brutta ma, soprattutto, più grassa di quanto appariva in webcam". Sembra più una ragazza triste e confusa, come ce ne sono in tutti i paesi del mondo, che un simbolo del bigottismo statunitense.
Tutto imho, ovviamente

Lord_of_Chaos ha scritto:


LOOOL

mi hai frainteso

lascia stare la geografia.. e arriva al concetto

tu hai raccontato una storia propria dell'alaska.. non di tutta l'america

se uno pensa alla corsa all'oro pensa all'alaska.. non so spiegarmi meglio..

ti faccio un esempio italiano: se ti dico ndrangheta pensi alla calabria o all'italia? (uhm.. forse ho sbagliato esempio )

Beh, allora mi prendo tutto il 'demerito' di aver strutturato malamente il mio racconto. Il messaggio non che doveva essere opposto (perché l'italiano doveva passare in secondo piano) ma quasi.
Diciamo che probabilmente non ho sufficientemente calcato la mano sul paradosso concentrandomi più, inutilmente, su uno dei protagonisti.

gensi ha scritto:


Ecco, come ti dicevo sembra più uno sfogo contro il bigottismo che la descrizione di un popolo, quello che voleva essere il tuo racconto. Come hai già osservato qualche post più sotto il problema, probabilmente, è stato che l'intento orginario è passato in secondo piano e il significato del racconto è risultato poco chiaro

Americano troppo americano 6 (un po' banalotto.. ma immaginifico: mi spiace un po' leggere di guerra in un racconto, credo che sia sempre una cosa negativa la guerra.. riuscire a rendere il concetto di “america” attraverso una cosa negativa è una scelta che non mi fa impazzire.. ma in effetti ognuno ci vede quello che vuole nell'america)
Ingoia l'America 6 (punteggiatura! buon ritmo.. l'ho già commentato: l'idea è valida.. il coraggio di scrivere parole osé pure.. credo che sia piuttosto fuori tema.. ma l'abilità dello scrittore di tenere incollato allo schermo il lettore si intuisce.. chiaramente per la “bassezza” dell'argomento trattato il racconto non può assurgere alla dignità di vincitore della tornata)
America 3000 3 (plagio.. qui non so che dire: aspetto che l'autore ci spieghi)
America Rossi 4.5 (barzelletta più che racconto.. stesso discorso di “ingoia l'america” per la “bassezza” dell'argomento rispetto ad altri racconti: mi son sentito un po' preso per il naso alla fine della lettura: cosa che un lettore non dovrebbe mai pensare dello scritto di un potenziale scrittore!)
Alaska 7 (interessante la parte storico-geografica.. un po' fuori tema.. finale un po' frettoloso: scritto davvero molto bene, una bella atmosfera.. dei personaggi credibili e dei “sapori” trasmessi con abilità.. come spesso accade i preparativi son meglio dell'impresa.. e così una storia che inizia in modo davvero avvincente si risolve con un po' troppa fretta e perde molto nel finale)
Parto indotto 7 (bella introspezione.. apprezzabile l'irriverenza dello scrittore.. un'idea che ho già sentito alcune volte.. mi piacciono i dialoghi interiori: una storia molto semplice.. anzi una non storia raccontata molto bene: questo racconto è in tema)
Storia d'oltreoceano 5 (punteggiatura! Banalotto: dirò la verità.. non mi è piaciuto per nulla.. storia davvero banale.. trita e ri-trita.. sconclusionata.. personaggi abbozzati solo in parte e malino)
The garden 5 (noiosetto, si poteva scrivere meglio.. preciso che mal sopporto il basket.. ma chiaramente ho letto il tutto con i migliori propositi: davvero troppo lunghe alcune descrizioni.. si perde spesso il filo del discorso.. la stessa scrittura è un po' zoppicante.. succede un po' troppo poco per essere una storia di “viaggio”)
America 6.5 (senza infamia e senza lode, buona punteggiatura.. una gran confusione con i flashback.. molto avvincente la parte del rifugiato ferito nella natura.. si perde a poco a poco un po' il ritmo.. finale un po' melenso.. ma tutto sommato meglio un finale così che cosà)
Signora maestra 4.5 (qualche errore grammaticale, un po' bimbesco: l'ho riletto per altre due volte.. non mi è arrivato granché.. scritto di getto e si vede: davvero troppi errori.. anche non voluti: ne ho già parlato con l'autore pure in privato.. penso che sia un racconto che più che postato al concorso, andasse fatto leggere a una persona in carne e ossa)
I limiti di New America 6.5 (ben scritto, buona trama.. unica storia davvero nerd: avvincente, non c'è che dire.. pretestuoso il contesto per fare apparire il tutto in tema.. buona la capacità di creare una tensione costante nel lettore.. inutile dire che i robot mi stanno sempre meno simpatici)
Il grande cuore di Philadelphia 6.5 (ben scritto, un pelo noioso.. chi ha scritto sa scrivere, è pacifico.. un racconto davvero americano, in tema perfettamente.. molto statico e a tratti noioso.. finale aperto che poteva essere meno criptico e ancora più aperto)
La cosa più bella del mondo 5.5 (sconclusionato.. questo non è un racconto: è solo una parte di un racconto.. e per giunta una parte incidentale dello stesso racconto.. non mi ha lasciato granché, se non un senso di incompiutezza)
Rotte 6.5 (buono.. scritto davvero bene, anzi il migliore.. paga un po' la banalità del classico viaggio verso ovest e le conseguenze dello scontro tra civiltà.. il finale mi ha davvero illuminato il viso.. così come è successo a colombo) + premio critica
La periferia dell'impero 6 (senza infamia e senza lode.. storia un po' così.. molto lontana dalle cose che vedo di solito.. molto negativo il finale.. tutto sommato si lascia leggere bene)
Morning Evening 7 (bell'atmosfera.. molto cinematografico e scritto bene.. questa è la sceneggiatura di un film più che un racconto.. una storia semplice raccontata con semplicità.. molto colloquiale.. mi ha ricordato un poco poco la mia stessa scrittura.. ero convinto che vincesse a basse mani la tornata)

6Rimbaud ha scritto:


Ma preso in giro in che senso,
non avevi capito che era un maschio il protagonista o è riferito alla bassezza dell'argomento?

Cichetto ha scritto:


tutt'e due.. non avevo capito che fosse un maschio e non avevo capito che era una barzelletta :PpPp

6Rimbaud ha scritto:


beh.. era l'intento del racconto ingannare il lettore sul boldato.

Cichetto ha scritto:


lo credo bene

forse però bisognava concentrarsi più su "america" che sull'inganno ;D

6Rimbaud ha scritto:


LOL, anche fuori tema!

Cichetto ha scritto:


ah sicuro: un disastro insomma :PpPp

6Rimbaud ha scritto:


Nel mio caso non hai aggiunto nulla, visto che già ti avevo chiesto spiegazioni, eppure continuo a non capire esattamente questa incompiutezza che vedresti nel mio racconto. È una storia assolutamente autoconclusiva. Puoi dirmi che non c'è tanta azione e della possibile vita dei due protagonisti viene sicuramente raccontato poco e niente, ma perchè semplicemente non è quello l'oggetto del racconto. Il racconto si focalizza sulla loro presa di coscienza e sulla falsità insita nel sogno americano: questo è il tema e mi pare che arrivi a conclusione. Certo puoi dirmi che la storia non si riveli esattamente avvincente, ma non comprendo perchè sia sconclusionato o parte di un racconto. Ma non so se qualcun altro ha avuto le tue stesse impressioni.

White Lord ha scritto:


non capisci, comprendi e, infine, sai un sacco di cose :PpPpPp

io ho avuto una sensazione.. non pretendo che sia una cosa comune a tutti.. anzi, può darsi che nessuno la pensi come me

ho cercato di spiegarti ma non hai capito.. amen ;D

mentalhandjob ha scritto:


Ok, ora mi è più chiaro! Comprendo la tua critica. Il fatto è che questa storia è nata frivola e tale ho desiderato rimanesse. L'unico crucciato nel racconto è Sentenza, che vorrebbe tornare a casa ma invece si trova confinato in quelle terre per sempre. In merito al fatto delle navi: hai ragione, sono stato frettoloso e in qualche modo dovevo giustificare il fatto che nessuna delle tre fosse fruibile per il ritorno (se solo una fosse stata in condizioni precarie ma in grado di navigare Sentenza l'avrebbe condotta indietro!). Anche io scrivendolo sapevo che questo era un po' il punto debole della storia. Ma il tono scanzonato in cui lo ho impostato mi ha fatto andare oltre rendendo questa soluzione per me accettabile.

cicchetto ha scritto:


I nomi sono stati scelti con attenzione. E con un preciso scopo. Tra l'altro un paese come il nostro che ha avuto fior fiori di navigatori... quali nomi hai trovato bizzarri? Tu avresi optato per scelte differenti?

Asintoto ha scritto:


Se mi potessi esplicare meglio questo concetto te ne sarei grato. Vorrei capire in che modo la punteggiatura non ti ha convinto e ha influito negativamente nel tuo giudizio. Grazie.

hic-sunt-leones ha scritto:


Sono degli anagrammi no? La Pinta, la Nina.
Mi sono sembrati banali, avrei preferito dei nomi di fantasia.

Cichetto ha scritto:


Ma pensa un po'... credevo ti riferissi ai nomi dei personaggi. Invece parlavi dei nomi delle navi. Mi sono divertito a chiamarle così, e pensavo potesse aggiungere divertimento al divertimento (a me lo ha aggiunto!). Non è stato così per te. Mi spiace, ma del resto è normale che sia così: ciò che può piacere a uno è un punto negativo per altri. Sono comunque contento che tu abbia colto gli anagrammi (i due da te citati erano proprio facili però!)

6Rimbaud ha scritto:


Bene Rimb (scusa il diminutivo, spero non ti spiaccia), ora mi è chiaro il perchè del 6,5 e non il massimo dei voti, come sembravo meritare dai tuoi primi ermetici commenti!
Comunque nessuno scontro di civiltà, anzi! Contento di averti illuminato gli occhi col finale. Non era proprio un finale elettizzante tipo quello di Salvatore/America Rossi o quello aperto di marcoslug, ma il mio intento era comunque quello di offrire una sorta di "coupe de théàtre".

hic-sunt-leones ha scritto:


è un finale che più assomiglia concettualmente a quello del mio racconto: semplice e poetico

il massimo dunque ;D