"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#1] America (commenti)

Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:08 #4413

Tavajigen ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
Lord_of_Chaos ha scritto:
America
Non so se per problemi di "impaginazione" (discorso diretto, cambio di paragrafo e cambio spaziotemporale sono tutti ugualmente contraddistinti da un a capo) o se era voluto, ma non è per nulla immediato riconoscere un flashback, e capita di dover tornare indietro con la lettura per capire a che punto della storia ci si trova. Avrebbe aiutato forse una divisione a capitoli numerati.



Sui flashback ormai credo di aver capito di aver commesso un epic fail, spero che in futuro vada meglio.

La storia è carina, la reazione degli indigeni un apprezzato cambio dalla tradizionale vittoria degli europei sterminatori. Il finale commovente, con l'amore per il continente America sopravvissuto al pegno che esso ha richiesto.


Il finale però non è così, in realtà il protagonista dice che ha trovato l'America, ed è bellissima, ma parla della sua famiglia e non del continente; l'America che lui ha cercato per tutta la vita l'ha poi trovata nella sua casa d'origine. Se non è chiaro il finale non ti preoccupare, evidentemente non l'ho scritto bene io.


se è davvero così, il finale tuo non l'avevo capito.. anzi scommetto un penny che nessuno l'aveva capito (e non perché sei uno scarso scrittore eh ;D)



Sì sì confermo è proprio così il finale, perché ripeto è una cosa che sento particolarmente mia (ovviamente nel mio piccolo).

Se davvero non l'ha capito nessuno stai sicuro che è colpa di come l'ho scritto. Fra flashback incasinati e finale incomprensibile merito un 2 per la scrittura a questo giro.

Volevo non scriverlo troppo esplicitamente perché altrimenti mi scadeva, quindi ho cercato di farlo capire con il fatto che, alla domanda del figlio, Isacco prima di rispondere guarda sia la moglie che il figlio:

“Allora hai trovato l’America? Com’era?”

Isacco incrociò per un istante lo sguardo della moglie, che ancora stava piangendo, poi sorrise a suo figlio, lo abbracciò e lo strinse forte a sé.

“Sì Enea, l’ho trovata. Ed è bellissima.”


Cioè trova l'America nella sua famiglia, è questo il senso. Però effettivamente per me è chiaro perché l'ho scritto io, ma vedendolo da fuori può non essere così chiaro scritto così.


ma dopo la tua delucidazione è chiarissimo, limpido direi

il fatto è che ci si debba affidare quasi al pensiero laterale per capire questa cosa senza saperla

per capirla dopo averla scoperta basta un attimo invece
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:11 #4414

Io non l'avevo capito.
anzi, mi chiesi, questo momenti ci lascia le penne e la trova pure bellissima? Dopo quattro anni che è stato via? Bah.
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:12 #4415

LOL

Beh è evidente che dovevo aggiungere quel qualcosa in più che permetteva ai lettori di fare l'ultimo passo e capire il finale.

Peccato.
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:14 #4416

Cichetto ha scritto:
Io non l'avevo capito.
anzi, mi chiesi, questo momenti ci lascia le penne e la trova pure bellissima? Dopo quattro anni che è stato via? Bah.



Sto cominciando a vergognarmi di me stesso.
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:28 #4417

Tavajigen ha scritto:
Cichetto ha scritto:
Io non l'avevo capito.
anzi, mi chiesi, questo momenti ci lascia le penne e la trova pure bellissima? Dopo quattro anni che è stato via? Bah.



Sto cominciando a vergognarmi di me stesso.


non piangere tava.. essendomi io fidato troppo poco dei lettori, ci voleva come contraltare uno che si fidasse troppo degli stessi

LOOOOOOOOOOOOL
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:30 #4418

Tavajigen ha scritto:
Cichetto ha scritto:
Io non l'avevo capito.
anzi, mi chiesi, questo momenti ci lascia le penne e la trova pure bellissima? Dopo quattro anni che è stato via? Bah.



Sto cominciando a vergognarmi di me stesso.


Nono, questa è stata la prima lettura, ho poi pensato che ci fosse stato qualcos'altro per apprezzarla così tanto, una specie di devozione, un amore incondizionato, per la terra e per la navigazione stessa come stile di vita, che lo faceva vivere nel vero senso della parola. Una specie di finale aperto. Invece non ho capito niente.
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:34 #4419

Cichetto ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
Cichetto ha scritto:
Io non l'avevo capito.
anzi, mi chiesi, questo momenti ci lascia le penne e la trova pure bellissima? Dopo quattro anni che è stato via? Bah.



Sto cominciando a vergognarmi di me stesso.


Nono, questa è stata la prima lettura, ho poi pensato che ci fosse stato qualcos'altro per apprezzarla così tanto, una specie di devozione, un amore incondizionato, per la terra e per la navigazione stessa come stile di vita, che lo faceva vivere nel vero senso della parola. Una specie di finale aperto. Invece non ho capito niente.



In questo caso avresti fatto bene ad infamarmi, dato che appunto come hai detto fra un po' ci muore e poi si mette a fare riflessioni filosofiche sulla navigazione...

Anzi a questo punto non mi spiego i voti, siete stati troppo buoni, dovevate punirmi.

@ Rimb: più che troppa fiducia nei lettori direi che ho avuto troppa fiducia nella mia capacità di scrivere.
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Ultima modifica: 03/01/2012 00:35 Da Tavajigen.

Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:46 #4420

Tavajigen ha scritto:
Cichetto ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
Cichetto ha scritto:
Io non l'avevo capito.
anzi, mi chiesi, questo momenti ci lascia le penne e la trova pure bellissima? Dopo quattro anni che è stato via? Bah.



Sto cominciando a vergognarmi di me stesso.


Nono, questa è stata la prima lettura, ho poi pensato che ci fosse stato qualcos'altro per apprezzarla così tanto, una specie di devozione, un amore incondizionato, per la terra e per la navigazione stessa come stile di vita, che lo faceva vivere nel vero senso della parola. Una specie di finale aperto. Invece non ho capito niente.



In questo caso avresti fatto bene ad infamarmi, dato che appunto come hai detto fra un po' ci muore e poi si mette a fare riflessioni filosofiche sulla navigazione...

Anzi a questo punto non mi spiego i voti, siete stati troppo buoni, dovevate punirmi.

@ Rimb: più che troppa fiducia nei lettori direi che ho avuto troppa fiducia nella mia capacità di scrivere.


Ti dirò che invece mi aveva dato un'idea del marinaio duro e consapevole della sua sporca vita, il lupo di mare per definizione, e mi era piaciuta.
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 00:53 #4421

6Rimbaud ha scritto:
Lord_of_Chaos ha scritto:

Maceria
I giochi di parole la parte forse più superflua e trascurabile. Molto, molto più interessante l'ambientazione circense, con i drammi familiari e l'amore "statico, fatto di poca fantasia e tanto lavoro". La fuga di Ricardo riporta in campo di prepotenza quella America che, in precedenza, era stata solo accennata, ed è un ritorno in campo che lascia il segno.
Il finale è, secondo me, un'ottima summa di tutti gli argomenti toccati. La bambina, il circo e i giochi di prestigio, il sorriso, l'America in cui ora lei vive con soddisfazione. Il lieto fine con un tocco d'amaro ci sta perfettamente.


mi pare di aver capito che tu abbia capito quasi tutto

p.s. i giochi di parole mi servivano anche per attirare l'attenzione: avreste altrimenti mai ascoltato con attenzione una voce narrante femminile??? ;D


Ti dirò, io fino all'epilogo avevo dato per scontato che la voce narrante fosse maschile
Mha, alla fine quel che intendevo dire è che il racconto valeva molto, anche senza i giochi di parole, che possono piacere come no.

@Tavajigen
Ti giuro che finché non me l'hai detto ero sicuro che parlasse davvero dell'America "continente", come per dire "ho perso una gamba, ma ne è valsa la pena".
Ultima modifica: 03/01/2012 00:54 Da Lord_of_Chaos.

Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 12:55 #4422

Lord_of_Chaos ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Lord_of_Chaos ha scritto:

Maceria
I giochi di parole la parte forse più superflua e trascurabile. Molto, molto più interessante l'ambientazione circense, con i drammi familiari e l'amore "statico, fatto di poca fantasia e tanto lavoro". La fuga di Ricardo riporta in campo di prepotenza quella America che, in precedenza, era stata solo accennata, ed è un ritorno in campo che lascia il segno.
Il finale è, secondo me, un'ottima summa di tutti gli argomenti toccati. La bambina, il circo e i giochi di prestigio, il sorriso, l'America in cui ora lei vive con soddisfazione. Il lieto fine con un tocco d'amaro ci sta perfettamente.


mi pare di aver capito che tu abbia capito quasi tutto

p.s. i giochi di parole mi servivano anche per attirare l'attenzione: avreste altrimenti mai ascoltato con attenzione una voce narrante femminile??? ;D


Ti dirò, io fino all'epilogo avevo dato per scontato che la voce narrante fosse maschile
Mha, alla fine quel che intendevo dire è che il racconto valeva molto, anche senza i giochi di parole, che possono piacere come no.


lol

ci pensavo mentre scrivevo la storia: ma perché mai devo rischiare di usare come voce narrante una fanciulla, io che sono maschio?

infatti nessuno di voialtri l'ha fatto

ma mi piaceva l'idea che un concetto che evoca cose prettamente maschili come "america" (basta guardare le vostre tematiche: guerra, esplorazioni, scontri tra civiltà, lunghi viaggi, basket, droga, filosofia da tavola calda etc..) fosse raccontato per assurdo da una donna ;D
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 14:37 #4423

Tavajigen ha scritto:

Comunque la spiegazione al mio racconto (ora la posso dare, ho evitato finora per non influenzare troppo i commenti, anche se era molto ovvia) è che l'America, intesa come conquista personale, ma anche e soprattutto come voglia di fuggire, di andare a cercare la fortuna altrove, di fare un'esperienza fuori casa, eccetera...una volta trovata risulta spesso essere qualcosa di molto diverso, di negativo; poi quando torniamo a casa ci rendiamo conto che l'America ce l'avevamo già accanto a noi.

Questo è il senso che volevo trasmettere con questo racconto e con questa tornata, il mio significato di America; perché è esattamente quello che è successo a me, nel mio piccolo.


Tava, io non ho colto nella sua interezza il significato "nascosto" nel testo come da te esplicato, tuttavia puoi stare certo che nella frase finale che il padre dice al figlio io ho colto tutta la sua felicità pazzesca di essere rientrato vivo da quella avventura in America e di rivedere il figlio come la moglie (e di qui la sua vera ricchezza e fortuna, la sua America). Quindi in parte hai senz'altro colto nel segno, o forse mi sono fermato io in attimo prima a livello concettuale (ossia mi sono fermato a prima della precedente parentesi).
Credo forse che per esprimere appieno la tua intenzione avresti avuto bisogno di qualche altro dialogo, magari con la moglie, o di una sorta di conclusione più esplicita raccontata dal narratore. Ma alla fine il significato che colgo non mi pare così lontano dalle tue intenzioni. Tuttavia secondo me a prescindere da questo significato, che si colgano o meno le tue intenzioni comunicative più profonde, il tuo racconto non perde di intensità ed efficacia.
Ultima modifica: 03/01/2012 14:37 Da hic-sunt-leones.

Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 14:58 #4425

Tavajigen ha scritto:
Sui flashback ormai credo di aver capito di aver commesso un epic fail, spero che in futuro vada meglio.


Non ti devi colpevolizzare o buttare giù così! Io credo che invece un brano anche un po' astruso ma ben congegnato possa essere validissimo.

Sono profondamente convinto che dobbiamo smetterla di volere sempre la "pappa pronta" anche come lettori: tutto facile, a prova di stupido, lapalissiano e sempre evidente come il sole. Come un film d'oltreoceano, hollywoodiano doc per intenderci. Se così fosse Bresson sarebbe considerato un misero cineasta fallito. In realtà è poco conosciuto e ostico come regista, ma ha un merito strepitoso (e per me è un grandissimo comunque, sebbene alcuni suoi film siano indubbiamente pesantini): lascia libero spazio all'interpretazione personale. E così credo debba e possa fare un bel racconto.

Quindi Tava ben vengano gli esperimenti e non smettere di osare. E' solo così che si varcano le frontiere e si "educa" a qualcosa di diverso, a un altro tipo di "arte"/fruizione/intrattenimento. O no?

Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 15:03 #4426

Ehi Lord_of_chaos: trovo molte affinità nei nostri commenti. Mi pare che abbiamo provato di fondo molte sensazioni simili per gran parte dei racconti letti.

Mi è anche molto piaciuto il commento autoreferenziale e in generale la profondità che hai dato alle tue valutazioni pur senza dilungarti.

Giusto per dirtelo. Niente di più.

Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 15:28 #4427

hic-sunt-leones ha scritto:
Credo forse che per esprimere appieno la tua intenzione avresti avuto bisogno di qualche altro dialogo, magari con la moglie, o di una sorta di conclusione più esplicita raccontata dal narratore.


Sono d'accordo, me la dovevo giocare meglio con i dialoghi ed esplicitare un pochino di più la cosa, senza però cadere nell'ovvio. Diciamo che il confine tra le due cose è per me molto difficile da prendere, spero nella prossima volta.

Tuttavia secondo me a prescindere da questo significato, che si colgano o meno le tue intenzioni comunicative più profonde, il tuo racconto non perde di intensità ed efficacia.


Beh grazie, comunque sicuramente perde il significato intimo che gli volevo dare io. Se troverò tempo lo riscriverò in futuro.

Quindi Tava ben vengano gli esperimenti e non smettere di osare. E' solo così che si varcano le frontiere e si "educa" a qualcosa di diverso, a un altro tipo di "arte"/fruizione/intrattenimento. O no?


Certamente! Mica intendevo dire che mi buttavo giù eh.

Ho sempre usato UniVersi come banco di esperimenti, i 4 o 5 racconti che ho scritto raccolgono ognuno uno o due esperimenti diversi. Sui flashback dovevo semplicemente lasciare la mia idea originale, ossia metterli in corsivo. In questo modo non ci sarebbero stati sicuramente dubbi.

p.s. grazie per gli ulteriori commenti/suggerimenti!
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Re: [#1] America (commenti) 03/01/2012 22:26 #4435

hic-sunt-leones ha scritto:
Ehi Lord_of_chaos: trovo molte affinità nei nostri commenti. Mi pare che abbiamo provato di fondo molte sensazioni simili per gran parte dei racconti letti.

Mi è anche molto piaciuto il commento autoreferenziale e in generale la profondità che hai dato alle tue valutazioni pur senza dilungarti.

Giusto per dirtelo. Niente di più.


L'ho notato pure io, e infatti volevo dire qualcosina anche sui tuoi commenti.
Poi però ho deciso di rileggere i racconti per scrivere valutazioni meno "a memoria", e il tempo è volato.

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 00:51 #4437

i commenti alle votazioni sono stati fatto da tutti? Ad occhio dovrebbe mancare qualcuno, mi piacerebbe che lo facesse.
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 12:00 #4442

Ecco i miei commenti: non sono granché scusate, sono più che altro note prese sul momento e ri-trascritte. Sono però disponibilissimo a ulteriori chiarimenti e commenti più approfonditi.

Americano, troppo americano
Scritto piuttosto bene; inizio "forte", poi ho trovato il prosieguo, per i miei gusti, un po' noioso e un filo retorico. Il finale inaspettato offre un buon riscatto. [7]

Ingoia l'America
Mi è parso un po' tirato via, ma il racconto ha se non altro il merito di essere "reale" e frizzante. Poteva essere interessante indagare più a fondo alcuni aspetti della sessualità legati a quelle situazioni (anche se ciò avrebbe fatto deviare dal tema della tornata). Conclusione che mi ha lasciato un po' perplesso, e anch'io non ho "capito" la nota finale. [5,5]

Maceria
Bello l'incipit e il finale che lo richiama; a differenza della maggioranza, io ho trovato carini i giochi di parole. Ho trovato il racconto poco incisivo nella parte centrale (personaggi che si sarebbero potuti caratterizzare di più?). Il titolo mi sembra poco aderente al racconto e, in quanto un bell'anagramma, "sprecato". [6,5]

America 3000
L'ho trovato poco più di un abbozzo, ma divertente e piacevolente nonsense (anche per effetto, con il senno di poi, del taglia-e-cuci che è stato fatto). Purtroppo non conoscevo il testo d'ispirazione e probabilmente, se l'avessi conosciuto, avrei dato un voto ben più basso a quella che più che una semplice citazione si può definire un plagio. L'unico elemento di originalità - l'ambientazione futura -, per giunta, non è quasi per nulla sviluppato. [6]

America Rossi
Racconto semplice, quasi una barzelletta allungata; la battuta finale ne fa guadagnare punti. Punteggiatura un po' sballata. [5,5]

Alaska
Bella storia, "solida": atmosfera resa molto bene, lessico e dialoghi piacevoli. Per caso l'autore è (stato) un lettore del fumetto Magico Vento? [7,5]

Parto indotto
Originale (carino l'espediente delle sigle), divertente da leggere. Narrate con ironia e brillante spirito di osservazione situazioni reali, in cui parzialmente mi sono rispecchiato. Una piccola penalità perché anch'io ho trovato il racconto fuori tema (o meglio anche l'eventuale significato metaforico che si può dare al termine America non mi sembra molto centrale nell'economia del racconto), tanto da farmi pensare che fosse stato precedentemente scritto e riadattato per l'occasione. Cosa si voleva dire di preciso anche con il titolo? [7,5 + premio critica]

Storia d'oltreoceano
Inizio accattivante, poi storia che non mi ha preso molto sinceramente. Ho sentito la presenza di diversi luoghi comuni, e a mio avviso c'è stato anche poco approfondimento dei personaggi. [5]

The Garden
Ho trovato il racconto poco curato dal punto di vista stilistico (alcuni refusi, un tempo verbale sbagliato...) e la storia poco omogenea tra passato e presente. Il giudizio forse è dipeso anche dal fatto che, vista la "materia" a me gradita e lo spunto promettente, mi aspettavo una storia più evocativa. All'inizio, leggendo del volo Milano-NY e di un padre verosimilmente celebre, mi aspettavo fosse ispirato al "Gallo" e non a Bargnani. [5]

America
Racconto "piano" (di moderata azione), ma dalla costruzione interessante e piacevole nel suo punto di vista insolito. Manca secondo me un po' d'atmosfera, l'insolita visione sugli indigeni a mio modo poteva essere sfruttata meglio. [6,5]

Signora maestra
Spunto "tenero" e personale (di cui può godere pienamente solo l'autore giocoforza), manca però a mio avviso "qualcosa": un elemento in più sulla maestra, un collegamento più forte o un rimando successivo collegato all'America (così, solamente citata nella spiegazione, ma a che pro?). Forma così così, punteggiatura rivedibile. [5,5]

I limiti di New America
Il racconto è frutto di una vivida immaginazione e lascia spazio a riflessione generali, ma proprio non mi ha preso, per alcuni elementi con cui vado poco d'accordo (il tono magniloquente, i dialoghi pochi realistici...). Ho fatto un po' fatica a seguirlo. [5,5]

La cosa più bella del mondo
Racconto "elegante" e sicuramente ben scritto. Il dialogo, su cui si fonda il racconto, apre la via a riflessioni ma appare poco naturale ed è un po' pesante da leggere. Avrei apprezzato anche in questo caso una maggiore caratterizzazione dei due interlocutori. Devo però ammettere che il racconto non "arriva" subito, ma guadagna a successive riletture. [6]

Rotte
Piacevole rivisitazione del viaggio di scoperta di Colombo, di cui alla fine si scopre inaspettatamente esserne un "prequel". Simpatici i nomi scelti per i personaggi e i giochi di parole. Un difetto che personalmente ho ravvisato è il suo essere un po' "cronistorico", e una narrazione che di conseguenza si lascia poco andare, sembrando non completamente al servizio della storia in sé. [6,5]

La periferia dell'Impero
Mi è piaciuto lo stile, accattivante. Il racconto però mi è parso in generale un po' impulsivo; forse si poteva spiegare e caratterizzare meglio la situazione. [7]

Desert evening
Storia pregna di atmosfera (bello spaccato di vita americana), raccontata sapientemente. Il suo innegabile pregio è quello di tenere il lettore incollato, pur non presentando una trama particolarmente avvincente. [8]
Marco

"Midnight is where the day begins."
Ultima modifica: 04/01/2012 16:32 Da marcoslug.
Ringraziano per il messaggio: White Lord

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 12:13 #4443

marcoslug ha scritto:
America
Racconto "piano" (di moderata azione), ma dalla costruzione interessante e piacevole nel suo punto di vista insolito. Manca secondo me un po' d'atmosfera, l'insolita visione sugli indigeni a mio modo poteva essere sfruttata meglio. [6,5]



Grazie per il commento!

Domande:

I flashback si capiva che erano flashback?
Il finale hai capito cosa significava? Cioè che lui si rende conto che l'America che ha tanto sognato e cercato per tutta la vita la trova poi a casa sua, nella sua famiglia, alla fine del viaggio; ossia era più vicina di quanto credesse prima di partire.

Te lo chiedo perché dagli altri commenti ho capito che potevo scrivere molto meglio queste due parti.

Sull'atmosfera mi dispiace molto, la considero una parte importantissima dato che serve a far immedesimare il lettore; ho cercato di dare il massimo, purtroppo però ancora mi rendo conto già da solo quando mi rileggo che devo fare meglio.
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Ultima modifica: 04/01/2012 12:14 Da Tavajigen.

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 14:47 #4444

marcoslug ha scritto:
Ecco i miei commenti: non sono granché scusate, sono più che altro note prese sul momento e ri-trascritte. Sono però disponibilissimo a ulteriori chiarimenti e commenti più approfonditi.

Alaska
Bella storia, "solida": atmosfera resa molto bene, lessico e dialoghi piacevoli. Per caso l'autore è (stato) un lettore del fumetto Magico Vento? [7,5]


No, fino ad ora non lo avevo nemmeno mai sentito. Il nome, Ned, l'ho scelto totalmente a caso (bella coincidenza ).

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 15:39 #4445

Per tutti,
come avreste "punteggiato" il mio racconto?
O dove sono gli errori grossolani?
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