Ecco i miei commenti: non sono granché scusate, sono più che altro note prese sul momento e ri-trascritte. Sono però disponibilissimo a ulteriori chiarimenti e commenti più approfonditi.
Americano, troppo americano
Scritto piuttosto bene; inizio "forte", poi ho trovato il prosieguo, per i miei gusti, un po' noioso e un filo retorico. Il finale inaspettato offre un buon riscatto. [7]
Ingoia l'America
Mi è parso un po' tirato via, ma il racconto ha se non altro il merito di essere "reale" e frizzante. Poteva essere interessante indagare più a fondo alcuni aspetti della sessualità legati a quelle situazioni (anche se ciò avrebbe fatto deviare dal tema della tornata). Conclusione che mi ha lasciato un po' perplesso, e anch'io non ho "capito" la nota finale. [5,5]
Maceria
Bello l'incipit e il finale che lo richiama; a differenza della maggioranza, io ho trovato carini i giochi di parole.
Ho trovato il racconto poco incisivo nella parte centrale (personaggi che si sarebbero potuti caratterizzare di più?). Il titolo mi sembra poco aderente al racconto e, in quanto un bell'anagramma, "sprecato". [6,5]
America 3000
L'ho trovato poco più di un abbozzo, ma divertente e piacevolente nonsense (anche per effetto, con il senno di poi, del taglia-e-cuci che è stato fatto). Purtroppo non conoscevo il testo d'ispirazione e probabilmente, se l'avessi conosciuto, avrei dato un voto ben più basso a quella che più che una semplice citazione si può definire un plagio. L'unico elemento di originalità - l'ambientazione futura -, per giunta, non è quasi per nulla sviluppato. [6]
America Rossi
Racconto semplice, quasi una barzelletta allungata; la battuta finale ne fa guadagnare punti. Punteggiatura un po' sballata. [5,5]
Alaska
Bella storia, "solida": atmosfera resa molto bene, lessico e dialoghi piacevoli. Per caso l'autore è (stato) un lettore del fumetto Magico Vento? [7,5]
Parto indotto
Originale (carino l'espediente delle sigle), divertente da leggere. Narrate con ironia e brillante spirito di osservazione situazioni reali, in cui parzialmente mi sono rispecchiato. Una piccola penalità perché anch'io ho trovato il racconto fuori tema (o meglio anche l'eventuale significato metaforico che si può dare al termine America non mi sembra molto centrale nell'economia del racconto), tanto da farmi pensare che fosse stato precedentemente scritto e riadattato per l'occasione. Cosa si voleva dire di preciso anche con il titolo? [7,5 + premio critica]
Storia d'oltreoceano
Inizio accattivante, poi storia che non mi ha preso molto sinceramente. Ho sentito la presenza di diversi luoghi comuni, e a mio avviso c'è stato anche poco approfondimento dei personaggi. [5]
The Garden
Ho trovato il racconto poco curato dal punto di vista stilistico (alcuni refusi, un tempo verbale sbagliato...) e la storia poco omogenea tra passato e presente. Il giudizio forse è dipeso anche dal fatto che, vista la "materia" a me gradita e lo spunto promettente, mi aspettavo una storia più evocativa. All'inizio, leggendo del volo Milano-NY e di un padre verosimilmente celebre, mi aspettavo fosse ispirato al "Gallo" e non a Bargnani.
[5]
America
Racconto "piano" (di moderata azione), ma dalla costruzione interessante e piacevole nel suo punto di vista insolito. Manca secondo me un po' d'atmosfera, l'insolita visione sugli indigeni a mio modo poteva essere sfruttata meglio. [6,5]
Signora maestra
Spunto "tenero" e personale (di cui può godere pienamente solo l'autore giocoforza), manca però a mio avviso "qualcosa": un elemento in più sulla maestra, un collegamento più forte o un rimando successivo collegato all'America (così, solamente citata nella spiegazione, ma a che pro?). Forma così così, punteggiatura rivedibile. [5,5]
I limiti di New America
Il racconto è frutto di una vivida immaginazione e lascia spazio a riflessione generali, ma proprio non mi ha preso, per alcuni elementi con cui vado poco d'accordo (il tono magniloquente, i dialoghi pochi realistici...). Ho fatto un po' fatica a seguirlo. [5,5]
La cosa più bella del mondo
Racconto "elegante" e sicuramente ben scritto. Il dialogo, su cui si fonda il racconto, apre la via a riflessioni ma appare poco naturale ed è un po' pesante da leggere. Avrei apprezzato anche in questo caso una maggiore caratterizzazione dei due interlocutori. Devo però ammettere che il racconto non "arriva" subito, ma guadagna a successive riletture. [6]
Rotte
Piacevole rivisitazione del viaggio di scoperta di Colombo, di cui alla fine si scopre inaspettatamente esserne un "prequel". Simpatici i nomi scelti per i personaggi e i giochi di parole. Un difetto che personalmente ho ravvisato è il suo essere un po' "cronistorico", e una narrazione che di conseguenza si lascia poco andare, sembrando non completamente al servizio della storia in sé. [6,5]
La periferia dell'Impero
Mi è piaciuto lo stile, accattivante. Il racconto però mi è parso in generale un po' impulsivo; forse si poteva spiegare e caratterizzare meglio la situazione. [7]
Desert evening
Storia pregna di atmosfera (bello spaccato di vita americana), raccontata sapientemente. Il suo innegabile pregio è quello di tenere il lettore incollato, pur non presentando una trama particolarmente avvincente. [8]