"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#2] Disumano (commenti)

Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 00:34 #5009

Konradin: spiegazione

Non è stato semplice scrivere questo racconto.. o meglio: non è stato semplice idearlo.. scriverlo per la verità si è scritto quasi da sé..

Inizialmente pensavo a un dibattito filosofico (sullo stampo dei dialoghi di platone) sul tema della disumanità: bocciata l’idea, sono rimaste comunque delle scorie nella figura del padre (il cui nome non viene mai rivelato, a sottolineare il suo ruolo di deus ex machina), che a tutti gli effetti rappresenta socrate, il quale, sempre saggio, conduce l’allievo, karl, fino al sentiero della conoscenza, lasciando però che lo imbocchi e lo percorra da solo..
Di fatto non c’è alcuna verità che il padre rivela a karl: karl già sa.. deve solo guardarsi dentro e cogliere il fiore (e fin qui siamo in pieno platone)

Per parlare di una tematica disumana mi serviva un’atmosfera, un sottofondo, il più possibile lontano dalla realtà: ecco perché la scelta del sogno.. affinché fossero lecite cose che nella realtà non potrebbero accadere

Non mi andava però di parlare solo di un tipo di disumanità.. così ho costruito 4 personaggi (più il cameriere, che altri non è che la controfigura di un gioppino di un chirurgo.. desolato tava XD) che interpretassero (padre e figlio) o rappresentassero (konradin e clara) la disumanità in maniere differenti.

Karl è un uomo sui 40 anni, che deve farsi operare (anestesia totale.. dunque un’operazione abbastanza importante, si presume).. durante l’anestesia egli sogna (non so se sia possibile sognare durante un’anestesia.. ma concedetemi il beneficio del dubbio) l’operazione.. il racconto si apre con la tematica dell’attesa.. egli e suo padre stanno aspettando konradin (una specie di godot.. che non si sa bene chi sia e non arriva mai)
Nell’attesa il padre (che ovviamente parla attraverso l’inconscio di karl, e dunque viene rappresentato da giovane, quasi che karl inconsciamente voglia confrontarsi col padre alla sua stessa età.. cosa bellissima imho ) inizia a stuzzicare karl sulle sue incertezze.. sostenendo che la paura (che è il sentimento umano per eccellenza imho) non sempre abita le persone: konradin ne sarà l’esempio più lampante.. (il padre dice così solo per convincere karl che la paura è un bene.. è naturale.. ma karl qui ancora non osa controbattere: “non sono d’accordo (col padre), ma non ne faccio motivo di sfogo”).. quindi ci sono karl che vorrebbe credere nell’umanità ma ha paura a scontrarsi con la disumanità.. e il padre che crede nell’umanità ma simula la disumanità

Entra konradin in scena: egli rappresenta la disumanità travestita da umanità (è un uomo a tutti gli effetti.. anzi è il medico che deve operare karl.. e che conosce il padre perché erano stati assieme al liceo).. lo vedo un po’ come cobbs di inception.. non vuole ammettere le proprie paure.. e cerca di imprigionare la moglie morta da tanto tempo..
Quando si rende conto di non potere fare una cosa del genere si redime e scoppia in un pianto liberatorio, lasciandosi finalmente aiutare dal padre di karl, deus ex machina/socrate, che lo aveva prima ammonito e poi sorretto di peso, come si tiene un bimbo

Clara rappresenta l’umanità travestita da disumanità: ella riesce a provare prima compassione per karl (che ancora non riesce a guardarsi dentro).. poi lo guarda con dolcezza, cercando di aiutarlo a superare questo momento di paura.. infine si scioglie.. e la sua disumanità fisica (perché passa da stato solido, a gassoso, a liquido) lascia il posto alla sua umanità “morale” (che le sopravvive in karl) che, nel viso riflesso di karl (oppure è karl stesso che si scioglie??), lascia il suo messaggio di accettazione di se stessi (karl rimane da solo e riconosce finalmente di avere “paura del buio, paura di tutto”.. e il sogno, che ha raggiunto lo scopo, svanisce.. così come le persone del sogno, che hanno terminato il loro compito)

La parte finale, che è l’unica parte reale, vede karl svegliarsi dall’anestesia con il padre, vecchio, di fianco

Entra un medico (che nel sogno sarebbe konradin.. ma non ha nulla di lui nella realtà) che se ne va subito dopo: deve lasciare spazio al papà col figliolo: ora distanti di età, ma non di idee: la paura è la cosa più umana che c’è

Perché il titolo è konradin? Perché konradin è il vero disumano.. l’uomo che non ha paura perché non conosce la paura.. e, come ne intuisce l’essenza, non riesce più a reggere il gioco.. e si mostra per ciò che è: un uomo.. niente di più, niente di meno

Konradin è l’antieroe del racconto: ma è anche la dimostrazione che disumano non può coesistere con umano (difatti "konradin è il vero disumano" è sbagliato: è quello che superficialmente si pensa: in realtà nessun uomo è disumano.. ma egli è lo stesso "il disumano" del racconto.. questa cosa non ve la so spiegare meglio: accontentatevi LOL

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 08:55 #5010

6Rimbaud ha scritto:
steve_vai_it ha scritto:
gensi ha scritto:
Assolutamente. Infatti ti ho dato 6, né 5, né 4, né di meno.
Io, su un tema come l'olocausto, non scriverei mai nulla. Ma proprio perché è un azzardo. È un tema talmente delicato che il confine tra 'capolavoro' e 'banalità' è così sottile che è meglio concentrarsi su altro.
Certo, complimenti a te per averci almeno provato. Questo è fuori discussione.


Grazie almeno di questo


e ricordati che sei amico dello scrittore più in gamba qua dentro..

..quindi non abbatterti e pensa che "una volta sei tu che mangi l'orso, una volta è l'orso che mangia te"

ti voglio bene stivi XD


Sono due volte che l'orso mi mangia, la prossima volta devo preparare proprio una bella trappola
You have to find what you're really good at and exaggerate it!

Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 09:19 #5011

il libro che spiega il libro, tipo Donnie Darko.

6Rimbaud ha scritto:

Perché il titolo è konradin? Perché konradin è il vero disumano.. l’uomo che non ha paura perché non conosce la paura.. e, come ne intuisce l’essenza, non riesce più a reggere il gioco.. e si mostra per ciò che è: un uomo.. niente di più, niente di meno

Konradin è l’antieroe del racconto: ma è anche la dimostrazione che disumano non può coesistere con umano (difatti "konradin è il vero disumano" è sbagliato: è quello che superficialmente si pensa: in realtà nessun uomo è disumano.. ma egli è lo stesso "il disumano" del racconto.. questa cosa non ve la so spiegare meglio: accontentatevi LOL

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD


Io avevo intuito Konradin come il più pauroso pensa, (paura di perdere la moglie)
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 10:28 #5012

6Rimbaud ha scritto:

Francesco 7 (qualche errore di punteggiatura, bello il tema.. una storia un po' “fredda”.. non si sa nulla dei personaggi.. ma probabilmente è giusto così.. sembra la cronaca di un decesso.. più che il racconto di un uomo.. tutto sommato il risultato è positivo)

Si infatti, la caratterizzazione dei personaggi è quasi assente, ma c'è un buon motivo:
Non le so fare


Asintoto ha scritto:

Francesco 8 + premio critica

Beh, qui faccio tanti applausi perchè la trama è bellissima. Perfetta la scansione temporale, mai scontata/ripetitiva nè troppo veloce. Mi sono davvero immedesimato tanto. Poi sul finale ti faccio un discorso a parte.
Contesto: erano le 3 del mattino e lo stavo leggendo a letto con il tablet. Avevo sonno ed ero stanco, sarà per quello, ma gli occhi mi si sono inumiditi un pochino
Esprimi in maniera drammatica un tema durissimo secondo me, del quale mi trovo spesso ad aver paura: la perdita di chi ci è caro e la conseguente solitudine. Solitudine acuita dalla rabbia per l'altro, che è cosciente pochi secondi ogni tanto e non può capire il mio stato d'animo fino in fondo; per quello che ne so io non capisce niente, magari non ricorda nemmeno chi sono.
Il linguaggio è leggero e mi è piaciuto, senza troppi ghiribizzi che in una storia così avrebbero stonato.
La storia dell'andamento iperbolico è fantastica, davvero brillante
Capitolo finale: mannaggia a te! Bellino, senza dubbio, ma una trama così merita altro, merita quella conclusione su cui bisogna stare a pensare e a torturarsi. Tipo, se si fosse materializzato lui con il cartello "ti amo" in mano, lasciando aperta tutta una serie di supposizioni su dove fosse lui realmente quando era smaterializzato? Ti ho buttato lì quello che mi è venuto in mente in quattro secondi mentre scrivevo, sicuramente c'è di meglio del mio

Beh.. che dire, ti ringrazio tantissimo, sono contento di averti suscitato tante emozioni, contento tra virgolette, spero di fare altrettanto in un racconto divertente, dove si potrà ridere tutti insieme. Creare magoni alla fine non è una gran figata. (imho)
Sul finale alternativo hai avuto una buona idea, il fatto che lui nel frattempo potesse essere da un'altra parte non mi era venuta proprio in mente, magari potrebbe anche viaggiare nel tempo chissà.


Maurocap ha scritto:

Francesco 6.5
Angosciante destino quello del protagonista. Davvero. Fantascienza con finale tragico, quasi un classico che mi riporta ad alcuni classici degli anni 50-60. Bene.
Rating: contenuto 2, trama 3, incipit 3, sviluppo 3, finale 4, personaggi 3, coinvolgimento 4, stile 3

Grazie, mi potresti spiegare cosa intendi con le singole voci del rating?
Non c'è saccenza, è che veramente non so capire le differenze tra contenuto, trama e sviluppo.
Di una cosa del mio racconto sono soddisfattissimo, ed è l'incipit. Credo sia il meglio che possa scrivere al momento. Anche rileggendolo ora mi piace.

gensi ha scritto:

Francesco
Il migliore della tornata. Idea geniale, stesura ottima. Cosa aggiungere? Niente, davvero. Anche la 'polemica' sul teletrasporto è ancor più geniale, sul serio. Significa avere una 'lungimiranza narrativa' notevole che ho veramente apprezzato.
Voto: 9

Grazie veramente, cosa aggiungere ad un 9?
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 11:28 #5013

Cichetto ha scritto:
Grazie, mi potresti spiegare cosa intendi con le singole voci del rating? Non c'è saccenza, è che veramente non so capire le differenze tra contenuto, trama e sviluppo.


Bah, ho preso un po' spunto dalla guida alla votazione distribuita nel forum. Non mi formalizzo troppo sul loro significato e le uso soprattutto come indicazione grossolana:

contenuto: il messaggio esposto, le riflessioni suggerite dal racconto, il significato espresso. Un racconto di fantascienza che parla di alieni che succhiano i cervelli ha probabilmente un "contenuto" basso, un vecchio in riva al mare che riflette sugli errori commessi nella sua vita ha un "contenuto" più alto. E' un giudizio estremamente soggettivo che subisce troppo l'influenza degli altri fattori.

trama: sostanzialmente una valutazione sull'originalità che forse potrei chiamare proprio così...

incipit: valuto quanto l'autore è stato capace di coinvolgermi sin dalle prime righe.

sviluppo: una valutazione di come l'autore sceglie di far avanzare gli eventi narrati, imprevedibilità, intreccio, flashback, ecc

finale: ovviamente un giudizio sulla qualità del finale, coerenza, sorpresa, soddisfazione, ecc....

personaggi: i personaggi sono ben caratterizzati? Sono sensati? Sono attraenti, ripugnanti, semplificati, ridicoli, ecc...

coinvolgimento: giudizio complessivo sul coinvolgimento durante tutto il racconto che trascende il resto. Per esempio se a me piace il fantasy magari ho letto con piacere il racconto anche se tecnicamente non è un granché o era troppo scontato. Altra categoria difficile da definire.

stile: valutazione scelta stilistica dell'autore. Mi è piaciuta la prima persona narrante? Troppi flashback? Esperimenti? Ecc...

Non c'è nulla di scolpito nella pietra, ma compilare questa tabellina a volte mi aiuta a non giudicare solo dal momentaneo punto di vista di lettore distratto.
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 11:31 #5014

Asintoto ha scritto:
La meravigliosa storia di Eddie Holmes 7

Quando l'ho letto avevo pensato che fosse un vecchio tema dei primi anni delle superiori ripreso in mano da qualcuno, anche perchè mi sfuggiva la ragione dello scriverlo a mao. Difatti avevo subito pensato a Rimbaud, che tempo fa aveva detto che deve scrivere a mano prima di battere al pc (mi pare ci si riferisse ai racconti, del resto non sono neanche certo fosse lui). Ad ogni modo avrei dovuto capire chi era l'autore dal termine "fallout" che compare nelle prime righe e dal lieto fine


LOL ho rischiato, sapevo che usando quella parola qualcuno avrebbe potuto intuire che fossi io l'autore.

Sul finale mi devo rifare e tornare alle origini della mia iscrizione su UniVersi, con un bel finale di quelli tristi e cattivi.

Interessante, peraltro tema che condivido dato e sono molto legato alla scrittura manuale (avevo scritto anuale, fortuna che mi sono accorto altrimenti il topic sarebbe sfociato nello spam più depravato). Ad ogni modo il tema mi è parso un po' poco sviluppato, poco profondo nell'essere trattato. Per questo di primo acchito avevo pensato a qualcosa scritto in età giovanile, perchè non mi sembrava sviscerato abbastanza il tema. Ad ogni modo non mi è dispiaciuto


Analisi direi corretta, sicuramente avrei dovuto dedicare più tempo alla stesura, colpa mia.

Grazie per il commento!
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 11:32 #5015

6Rimbaud ha scritto:
pensi proprio che????????

che cosa????????? XDDDDDDD



Muahuahauhuahhah
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 11:35 #5016

Maurocap ha scritto:
La meravigliosa storia di Eddie Holmes 6.5
Una nota di merito per la trovata delle immagini col testo scritto a mano. Trama molto semplice, finale soddisfacente. Il tema del "disumano" mi sembra poco esplorato.
Rating: contenuto 2, trama 3, incipit 3, sviluppo 3, finale 4, personaggi 2, coinvolgimento 3, stile 5



Grazie per il commento! Perché dici che ho esplorato poco il tema del disumano?
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 11:41 #5017

gensi ha scritto:

La meravigliosa storia di Eddie Holmes


Bella l'idea, originalissima la stesura, un po' debole la struttura a mio avviso. Soprattutto per quel 'pennino' che gratta sulla carta. Francamente poco credibile visto l'anno proposto. Se questo fosse nato nel 2050 poteva ancora essere plausibile..ma così, proprio, no!
Siamo a 700 anni di distanza e davvero non s'è trovato un modo per curare la deformazione alle mani??? Ma dai...già oggi fanno protesi al limite della perfezione (per chi può permetterselo) e qui mi si vuole far credere a questa 'storiella'? Poi davvero nel 2700 non s'è trovato un sistema a controllo vocale, ad esempio, che è pure meglio dei touchscreen?
Io dico che se scollego il racconto dal contesto, valutandolo semplicemente come racconto, ne ho apprezzato l'idea. Ma, contestualizzandolo come richiesto dall'autore beh, mi vien da sorridere. La fantascienza è una cosa 'sacra'. Non si può pensare di mettere una data 'futura' a caso e cavarsela poi con la scansione di una lettera scritta 'a mano libera'. Perde ogni credibilità a mio avviso rendendo sterile la curiosità del lettore. Ciò nonostante do una sufficienza perché, ripeto, se lo decontestualizzo non è male.
Voto: 6



Critiche già fatte da hic e che condivido pienamente. Purtroppo non ho avuto il tempo, ma soprattutto lo spazio (ci vorrebbe molto più di un racconto breve) per creare un'ambientazione credibile per questo tipo di racconto (ovviamente sarebbe servito più spazio a me, invece uno scrittore vero ce l'avrebbe comunque fatta).

La storia era questa, non me ne venivano in mente altre, quindi ho dovuto forzare la mano, consapevole di rischiare una penalizzazione (che avrei dato anche io come lettore).

Grazie per il commento!
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 11:46 #5018

Maurocap ha scritto:
Riguardo tutti i dubbi sul fantasy, i troll, eccetera, vorrei precisare che quanto ho scritto si colloca in una curiosa ambientazione cittadina su cui ho lavorato per qualche tempo, un universo decadente nascosto nell'ombra di un mondo ancora più decadente, e la stonatura che qualcuno ha notato è dovuta alla mancanza di background che proprio non avrei potuto aggiungere al racconto.
Vabbeh, per il prossimo giro di racconti sarò più coerente.



Non avrei mai immaginato che fossi tu l'autore di quel racconto; dì la verità: hai una moglie o una ragazza appassionata di urban fantasy, oppure ti stai appassionando di nascosto a Twilight e vampiri vari?
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 11:57 #5019

6Rimbaud ha scritto:
cut

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD



In pratica dovevo rileggermelo un altro paio di volte per arrivare a prendere tutte le sfumature che hai messo nel racconto; perché a prima lettura si capisce che il tema è la paura, o meglio la disumanità legata ad essa, o presunta tale, ma si perdono alcune sottigliezze. Ad esempio come ti ho detto io non ero sicuro del ruolo interpretato dalla donna (cioè cosa c'entrasse lei con la disumanità) e non riuscivo a capire bene il nesso tra il titolo e la costruzione del racconto con il punto di vista di Karl.

Secondo me potevi scriverlo meglio.

( )
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 13:10 #5020

Cichetto ha scritto:
il libro che spiega il libro, tipo Donnie Darko.

6Rimbaud ha scritto:

Perché il titolo è konradin? Perché konradin è il vero disumano.. l’uomo che non ha paura perché non conosce la paura.. e, come ne intuisce l’essenza, non riesce più a reggere il gioco.. e si mostra per ciò che è: un uomo.. niente di più, niente di meno

Konradin è l’antieroe del racconto: ma è anche la dimostrazione che disumano non può coesistere con umano (difatti "konradin è il vero disumano" è sbagliato: è quello che superficialmente si pensa: in realtà nessun uomo è disumano.. ma egli è lo stesso "il disumano" del racconto.. questa cosa non ve la so spiegare meglio: accontentatevi LOL

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD


Io avevo intuito Konradin come il più pauroso pensa, (paura di perdere la moglie)


ma konradin infatti arriva ad avere paura:

tuttavia ha paura solo quando si rende conto di aver perduto la moglie..

finché non ci si accorge che stiamo perdendo davvero una cosa non ci rendiamo conto della sua importanza (un po' come thiago motta nell'inter LOOOOOOL)
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 13:28 #5021

Tavajigen ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
cut

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD



In pratica dovevo rileggermelo un altro paio di volte per arrivare a prendere tutte le sfumature che hai messo nel racconto; perché a prima lettura si capisce che il tema è la paura, o meglio la disumanità legata ad essa, o presunta tale, ma si perdono alcune sottigliezze. Ad esempio come ti ho detto io non ero sicuro del ruolo interpretato dalla donna (cioè cosa c'entrasse lei con la disumanità) e non riuscivo a capire bene il nesso tra il titolo e la costruzione del racconto con il punto di vista di Karl.

Secondo me potevi scriverlo meglio.

( )


eh ma cicciobello, ho scritto un sogno..

..che sia tutto un po' confuso e un po' criptico è il bello dell'atmosfera imho

aggiungo una cosa importante che non ho detto:

mentre nel sogno il padre, clara e lo stesso karl sono proiezioni dell'inconscio di karl (che bene o male rispecchiano la personalità del nosto amico 40enne, con le sue sfumature e le sue evoluzioni).. konradin è un personaggio a se stante.. infatti è imprevedibile e non ha nulla a che fare con karl (è l'unico personaggio con cui karl non si relaziona, a parte rispondere meccanicamente alle sue domande)

di fatti sono un po' tutti in balia di konradin: egli decide le cose a modo suo e non sembra ascoltare gli altri.. karl non può controllarlo in alcun modo.. ma allora come fermarlo? lo ferma clara, con il silenzio, con le attenzioni che ella dedica a karl, rifiutando konradin: qui è il succo di tutto: clara dà il LA all'umanità di karl, facendola prevalere sulla disumanità di konradin: quando konradin cerca di arrivare alla violenza, clara di vaporizza per sempre, sapendo che oramai karl è in grado di camminare da solo

ieri mi sono davvero spiagato male su konradin: nel sogno egli è l'inconscio dell'uomo in generale.. non quello di karl (di fatti a karl serve solo il coraggio per superare l'operazione e capire che la paura è la reazione più umana in questi casi)
ecco: konradin, col suo esempio negativo, rappresenta quello che gli uomini possono diventare quando la disumanità prevale sull'umanità.. pur sapendo bene che questa disumanità è una maschera, dietro la quale si celano le debolezze e le sofferenze che l'uomo, per sua natura, accumula senza soluzione
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Ultima modifica: 17/02/2012 13:31 Da 6Rimbaud.

Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 14:03 #5022

6Rimbaud ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
cut

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD



In pratica dovevo rileggermelo un altro paio di volte per arrivare a prendere tutte le sfumature che hai messo nel racconto; perché a prima lettura si capisce che il tema è la paura, o meglio la disumanità legata ad essa, o presunta tale, ma si perdono alcune sottigliezze. Ad esempio come ti ho detto io non ero sicuro del ruolo interpretato dalla donna (cioè cosa c'entrasse lei con la disumanità) e non riuscivo a capire bene il nesso tra il titolo e la costruzione del racconto con il punto di vista di Karl.

Secondo me potevi scriverlo meglio.

( )


eh ma cicciobello, ho scritto un sogno..

..che sia tutto un po' confuso e un po' criptico è il bello dell'atmosfera imho

aggiungo una cosa importante che non ho detto:

mentre nel sogno il padre, clara e lo stesso karl sono proiezioni dell'inconscio di karl (che bene o male rispecchiano la personalità del nosto amico 40enne, con le sue sfumature e le sue evoluzioni).. konradin è un personaggio a se stante.. infatti è imprevedibile e non ha nulla a che fare con karl (è l'unico personaggio con cui karl non si relaziona, a parte rispondere meccanicamente alle sue domande)

di fatti sono un po' tutti in balia di konradin: egli decide le cose a modo suo e non sembra ascoltare gli altri.. karl non può controllarlo in alcun modo.. ma allora come fermarlo? lo ferma clara, con il silenzio, con le attenzioni che ella dedica a karl, rifiutando konradin: qui è il succo di tutto: clara dà il LA all'umanità di karl, facendola prevalere sulla disumanità di konradin: quando konradin cerca di arrivare alla violenza, clara di vaporizza per sempre, sapendo che oramai karl è in grado di camminare da solo

ieri mi sono davvero spiagato male su konradin: nel sogno egli è l'inconscio dell'uomo in generale.. non quello di karl (di fatti a karl serve solo il coraggio per superare l'operazione e capire che la paura è la reazione più umana in questi casi)
ecco: konradin, col suo esempio negativo, rappresenta quello che gli uomini possono diventare quando la disumanità prevale sull'umanità.. pur sapendo bene che questa disumanità è una maschera, dietro la quale si celano le debolezze e le sofferenze che l'uomo, per sua natura, accumula senza soluzione



Ok, tutto giusto, ho capito perfettamente.

Quello che non riesco però a comprendere è perché hai costruito tutta questa cosa all'interno del sogno di Karl, ossia con punto di vista di Karl. Non mi sembra strano che un uomo, durante l'anestesia per un'operazione, viva un'esperienza del genere; quello che mi sembra strano è che la viva basandola non esclusivamente sulle sue esperienze di vita (e quindi sul padre), ma su un dottore che ha visto pochissimo e che nonostante ciò il suo cervello trasforma nello specchio della disumanità, nel tramite per arrivare a comprendere la paura come sentimento naturale dell'uomo. Insomma mi sembra un po' una forzatura evitabile.

Cioè hai spinto molto su Konradin come mezzo per arrivare all'evoluzione del protagonista, avrei visto più naturale fare l'inverso: ossia mettere Konradin come deus ex machina e il padre come punto focale della questione.

In questo modo forse il tuo racconto sarebbe "arrivato di più" anche a quelli, come me, che non l'hanno capito fino in fondo dopo averlo letto (non so se ce ne siano altri, penso e spero di sì per non sentirmi l'unico ).
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 15:33 #5023

Tavajigen ha scritto:
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Tavajigen ha scritto:
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cut

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD



In pratica dovevo rileggermelo un altro paio di volte per arrivare a prendere tutte le sfumature che hai messo nel racconto; perché a prima lettura si capisce che il tema è la paura, o meglio la disumanità legata ad essa, o presunta tale, ma si perdono alcune sottigliezze. Ad esempio come ti ho detto io non ero sicuro del ruolo interpretato dalla donna (cioè cosa c'entrasse lei con la disumanità) e non riuscivo a capire bene il nesso tra il titolo e la costruzione del racconto con il punto di vista di Karl.

Secondo me potevi scriverlo meglio.

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eh ma cicciobello, ho scritto un sogno..

..che sia tutto un po' confuso e un po' criptico è il bello dell'atmosfera imho

aggiungo una cosa importante che non ho detto:

mentre nel sogno il padre, clara e lo stesso karl sono proiezioni dell'inconscio di karl (che bene o male rispecchiano la personalità del nosto amico 40enne, con le sue sfumature e le sue evoluzioni).. konradin è un personaggio a se stante.. infatti è imprevedibile e non ha nulla a che fare con karl (è l'unico personaggio con cui karl non si relaziona, a parte rispondere meccanicamente alle sue domande)

di fatti sono un po' tutti in balia di konradin: egli decide le cose a modo suo e non sembra ascoltare gli altri.. karl non può controllarlo in alcun modo.. ma allora come fermarlo? lo ferma clara, con il silenzio, con le attenzioni che ella dedica a karl, rifiutando konradin: qui è il succo di tutto: clara dà il LA all'umanità di karl, facendola prevalere sulla disumanità di konradin: quando konradin cerca di arrivare alla violenza, clara di vaporizza per sempre, sapendo che oramai karl è in grado di camminare da solo

ieri mi sono davvero spiagato male su konradin: nel sogno egli è l'inconscio dell'uomo in generale.. non quello di karl (di fatti a karl serve solo il coraggio per superare l'operazione e capire che la paura è la reazione più umana in questi casi)
ecco: konradin, col suo esempio negativo, rappresenta quello che gli uomini possono diventare quando la disumanità prevale sull'umanità.. pur sapendo bene che questa disumanità è una maschera, dietro la quale si celano le debolezze e le sofferenze che l'uomo, per sua natura, accumula senza soluzione



Ok, tutto giusto, ho capito perfettamente.

Quello che non riesco però a comprendere è perché hai costruito tutta questa cosa all'interno del sogno di Karl, ossia con punto di vista di Karl. Non mi sembra strano che un uomo, durante l'anestesia per un'operazione, viva un'esperienza del genere; quello che mi sembra strano è che la viva basandola non esclusivamente sulle sue esperienze di vita (e quindi sul padre), ma su un dottore che ha visto pochissimo e che nonostante ciò il suo cervello trasforma nello specchio della disumanità, nel tramite per arrivare a comprendere la paura come sentimento naturale dell'uomo. Insomma mi sembra un po' una forzatura evitabile.

Cioè hai spinto molto su Konradin come mezzo per arrivare all'evoluzione del protagonista, avrei visto più naturale fare l'inverso: ossia mettere Konradin come deus ex machina e il padre come punto focale della questione.

In questo modo forse il tuo racconto sarebbe "arrivato di più" anche a quelli, come me, che non l'hanno capito fino in fondo dopo averlo letto (non so se ce ne siano altri, penso e spero di sì per non sentirmi l'unico ).


se devo proprio essere sincero, questo è un sogno che ho fatto io XD (non la parte della paura e della disumanità.. quelli sono stati aggiunti da me).. ma la parte dell'attesa di questo konradin, del suo avvento e della statua che si illumina di blu (statua che nel sogno non aveva nome.. forse non aveva nemmeno sesso.. non mi ricordo)

ho riadattato (anzi, stravolto) un sogno che ho fatto davvero :PpPp
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 15:40 #5024

6Rimbaud ha scritto:
Konradin: spiegazione

cut altrimenti sformiamo il layout del forum


Beh, ma allora è una merdaccia!

No, non è vero, però non l'avevo letta in chiave filosofica. Avessi saputo o sospettato che eri tu l'autore magari sì, così proprio no. Quindi avevo elaborato una lettura più fantascientifica a cui mi sono affezionato

Mi rimangono alcuni dubbi però, ad esempio il fatto che non si riesca più ad inserire il liquido nella fiala è messa lì per caso? Io gli avevo attribuito una discreta importanza. E soprattutto trovo ridimensionato il ruolo del sogno, tutto una pacca sulla spalla di incoraggiamento al ragazzo per l'operazione? Nessun passato scabroso per il medico?
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 15:41 #5025

Edit: Mi è partito un secondo invio del reply
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 15:44 #5026

Mancano solo i commenti del buon White?
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 15:49 #5027

6Rimbaud ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
cut

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD



In pratica dovevo rileggermelo un altro paio di volte per arrivare a prendere tutte le sfumature che hai messo nel racconto; perché a prima lettura si capisce che il tema è la paura, o meglio la disumanità legata ad essa, o presunta tale, ma si perdono alcune sottigliezze. Ad esempio come ti ho detto io non ero sicuro del ruolo interpretato dalla donna (cioè cosa c'entrasse lei con la disumanità) e non riuscivo a capire bene il nesso tra il titolo e la costruzione del racconto con il punto di vista di Karl.

Secondo me potevi scriverlo meglio.

( )


eh ma cicciobello, ho scritto un sogno..

..che sia tutto un po' confuso e un po' criptico è il bello dell'atmosfera imho

aggiungo una cosa importante che non ho detto:

mentre nel sogno il padre, clara e lo stesso karl sono proiezioni dell'inconscio di karl (che bene o male rispecchiano la personalità del nosto amico 40enne, con le sue sfumature e le sue evoluzioni).. konradin è un personaggio a se stante.. infatti è imprevedibile e non ha nulla a che fare con karl (è l'unico personaggio con cui karl non si relaziona, a parte rispondere meccanicamente alle sue domande)

di fatti sono un po' tutti in balia di konradin: egli decide le cose a modo suo e non sembra ascoltare gli altri.. karl non può controllarlo in alcun modo.. ma allora come fermarlo? lo ferma clara, con il silenzio, con le attenzioni che ella dedica a karl, rifiutando konradin: qui è il succo di tutto: clara dà il LA all'umanità di karl, facendola prevalere sulla disumanità di konradin: quando konradin cerca di arrivare alla violenza, clara di vaporizza per sempre, sapendo che oramai karl è in grado di camminare da solo

ieri mi sono davvero spiagato male su konradin: nel sogno egli è l'inconscio dell'uomo in generale.. non quello di karl (di fatti a karl serve solo il coraggio per superare l'operazione e capire che la paura è la reazione più umana in questi casi)
ecco: konradin, col suo esempio negativo, rappresenta quello che gli uomini possono diventare quando la disumanità prevale sull'umanità.. pur sapendo bene che questa disumanità è una maschera, dietro la quale si celano le debolezze e le sofferenze che l'uomo, per sua natura, accumula senza soluzione



Ok, tutto giusto, ho capito perfettamente.

Quello che non riesco però a comprendere è perché hai costruito tutta questa cosa all'interno del sogno di Karl, ossia con punto di vista di Karl. Non mi sembra strano che un uomo, durante l'anestesia per un'operazione, viva un'esperienza del genere; quello che mi sembra strano è che la viva basandola non esclusivamente sulle sue esperienze di vita (e quindi sul padre), ma su un dottore che ha visto pochissimo e che nonostante ciò il suo cervello trasforma nello specchio della disumanità, nel tramite per arrivare a comprendere la paura come sentimento naturale dell'uomo. Insomma mi sembra un po' una forzatura evitabile.

Cioè hai spinto molto su Konradin come mezzo per arrivare all'evoluzione del protagonista, avrei visto più naturale fare l'inverso: ossia mettere Konradin come deus ex machina e il padre come punto focale della questione.

In questo modo forse il tuo racconto sarebbe "arrivato di più" anche a quelli, come me, che non l'hanno capito fino in fondo dopo averlo letto (non so se ce ne siano altri, penso e spero di sì per non sentirmi l'unico ).


se devo proprio essere sincero, questo è un sogno che ho fatto io XD (non la parte della paura e della disumanità.. quelli sono stati aggiunti da me).. ma la parte dell'attesa di questo konradin, del suo avvento e della statua che si illumina di blu (statua che nel sogno non aveva nome.. forse non aveva nemmeno sesso.. non mi ricordo)

ho riadattato (anzi, stravolto) un sogno che ho fatto davvero :PpPp



Azz fico!!!

(cioè fico il fatto che tu l'abbia trasposto in racconto, non nel senso che forse l'hai avuto durante un'operazione)
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 15:56 #5028

Asintoto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Konradin: spiegazione

cut altrimenti sformiamo il layout del forum


Beh, ma allora è una merdaccia!

No, non è vero, però non l'avevo letta in chiave filosofica. Avessi saputo o sospettato che eri tu l'autore magari sì, così proprio no. Quindi avevo elaborato una lettura più fantascientifica a cui mi sono affezionato

Mi rimangono alcuni dubbi però, ad esempio il fatto che non si riesca più ad inserire il liquido nella fiala è messa lì per caso? Io gli avevo attribuito una discreta importanza. E soprattutto trovo ridimensionato il ruolo del sogno, tutto una pacca sulla spalla di incoraggiamento al ragazzo per l'operazione? Nessun passato scabroso per il medico?


la cosa della fiala sta a sottolineare che clara ha adempiuto al suo compito: e quindi anche il liquido che la teneva in vita per miracolo, si dissolve con lei.. ma lei ora vive in karl.. di cui è tra l'altro una delle due espressioni di disumano (l'altra è konradin, che però non c'entra nulla con karl)

io sono un grande appassionato di sogni.. dopo tanta esperienza accumulata a studiarli e interpretarli (un po' per gioco, un po' seriamente) sono arrivato alla conclusione che nel sogno non possiamo nasconderci da noi stessi.. possiamo mentire, fingere e quant'altro: ma noi lo sappiamo che stiamo mentendo e fingendo.. sappiamo tutto: la verità siamo noi..
..spesso un sogno ci può far vedere delle cose che non emmetteremmo mai nella relatà, o altre cose che avevamo dimenticato o perfino frainteso

non credo che il sogno sia passato in secondo piano nella mia versione rispetto alla tua, anzi

l'operazione è un pretesto per far si che un uomo abbia di fronte una prova di cui non può conoscere l'esito.. la storia di karl è un si alla vita, non all'operazione e basta.. egli prende coraggio e affronta le paure.. ma questo si proietta ben oltre l'operazione

no.. mi spiace ma konradin non esiste.. nel sogno karl lo vede come il medico solo perché sa che nella realtà deve affrontare un'operazione: e siccome ne è spaventato, konradin diventa quasi il "nemico" nel sogno

ma nella realtà konradin non esiste, giacché egli svanisce nel sogno con la morte di clara

il medico della realtà è un medico qualunque
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