mamma mia, periodo denso... scusate il ritardo con cui posto i miei commenti...
Una questione di punti di vista 5.5 non sono riuscito ad apprezzare la disomogeneità (voluta) di questo racconto. la composizioni a quadri è quasi sempre una buona idea, specialmente se non si ha molto spazio, ma in questo caso la "labilità" del filo conduttore ha fatto sì che, per me, risultasse appesantito.
Una storica intrusione 6 apprezzo molto anche il contrapporre più punti di vista riguardo allo stesso evento. qua è venuta a mancare un po' di incisività nella scrittura, ma lo spunto era comunque buono e la gestione della narrazione discreta.
Le ambizioni di Nicole 6,5 PC bello filato, scorrevole, costruito a dovere. l'autore è stato bravo ad "estrarre" le notizie di cronaca e a riscriverle in modo efficace. le scurrilità sono perfettamente in tema con l'argomento. manca un po' di forza il concetto di "intruso", per questa ragione non ho dato un voto più alto. non so se fosse voluto, ma ho ravisato estremi di "new italian epic" (vedere wu ming).
Tizio, Caio e Mevio 5 bella l'idea, bello il gioco, interessante lo spunto, ben trovato il concetto di "intruso". manca il racconto, lo svolgimento, almeno per me. non me ne volere rimb ma puoi fare meglio (mi costa molto dirlo
).
L'importanza dei meccanismi della ionizzazione nella spettroscopia 5 confuso e poco incisivo. sembra quasi che all'autore sia balenato un ricordo di qualche lettura "cannibale" degli anni '90, ma purtroppo proprio solo un baleno.
Il viaggiatore indeciso 6,5 quasi più un esercizio di narrazione che un racconto vero e proprio: l'insieme di cliches, però, è stato ben gestito. l'ho trovato divertente e l'ho riletto con gusto.
due parole sul mio racconto. avevo scritto un altro intruso, prima ancora che venisse chiuso il concorso riguardo alla città della follia. una cagatina fantascientifica, divertente, forse, ma di scarso valore. poi la vita, purtroppo, mi ha offerto ben altro spunto, almeno per quanto riguarda la "profondità" dell'evento. la situazione che viene narrata mi è capitata davvero. nel mio percorso di accettazione ed elaborazione del lutto ho scritto molto al riguardo, ma si tratta di un qualcosa che non potrei fare a leggere a nessuno, se non alla mia compagna. ad un certo punto ho cominciato a sviluppare un'idea per un racconto. mi interessava capire cosa avrebbe provato un altro me stesso, una persona che avesse vissuto l'esperienza in maniera del tutto opposta a come l'ho vissuta io e a come l'ha vissuta la mia compagna. il retroterra delle due persone è lo stesso mio e della mia francesca, siamo noi, anche se si tratta di "altri
noi stessi". cioè di due persone che hanno vissuto l'asperienza gravidanza, la stessa esperienza gravidanza, in maniera
emotivamente molto diversa, all'opposto. non a caso i nomi che ho scelto, matteo e chiara erano i due nomi in ballottaggio con quello che poi è stato effettivamente scelto dai nostri genitori. i due episodi narrati sono realmente avvenuti, vi posso assicurare che la corsa all'ospedale è stata uno dei momenti più difficili della mia vita, soprattutto perchè il mio desiderio di avere un figlio era (ed è rimasto) assoluto, e purtroppo avevamo capito subito di che cosa si trattasse.
scusate per questo lieve sfogo. grazie ancora per avere scelto questo racconto. un abbraccio a tutti!