"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti)

Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 13:12 #8175

Asintoto ha scritto:
Vorrei dire qualcosa sul mio racconto perchè, per quanto ogni racconto sia speciale, questo lo è di più

Avevo finito di scriverlo a metà dicembre, da lì sono stato un mese a pensare se pubblicarlo oppure no. Perchè, direte voi? Perchè è totalmente autobiografico, vi ho raccontato la mia storia, la storia dell'evento che più di ogni altro può segnare la vita di un ragazzino di 12 anni o giu di lì, la separazione dei genitori. Specialmente se è poco più di un fulmine a ciel sereno, specialmente se -come per me- erano due dei, perfetti nella loro superiorità e di cui improvvisamente saltano fuori debolezze, passioni, lacrime e tutta quella serie di faccende che a quell'età non ci si aspetta si possano vivere "da grandi"

Ogni singolo evento che tocco è realmente avvenuto e ho cercato di riportarlo con gli occhi di un non-ancora-adolescente. C'è di più: non ne avevo mai parlato con nessuno, e in questo siete voi lo psichiatra (o psicologo, come giustamente proponeva rimb, ero in dubbio tra i due; ci tengo a specificare che non sono mai stato in analisi nè ne ho -credo- bisogno, era solo la scusa per raccontare la storia)
Spero mi perdonerete per avervi forzatamente fatto partecipi di una vicenda antipatica e imbarazzante come l'ha pefettamente definita folle, spero anche che questo renda l'idea di quanto questo piccolo portale possa significare: non solo conoscenti, nemmeno solo amici
Spero anche che nessuno alzi gli occhi al cielo pensando che la sto facendo più grande di quanto sia, che non sono l'unico, che al mondo c'è chi sta peggio perchè vi garantisco che a quell'età è realmente qualcosa di dirompente, realmente un crepuscolo di vere e proprie divinità quali sono i genitori


come fai a essere in dubbio tra uno psicologo e uno psichiatra???
il primo analizza i problemi delle persone, il secondo analizza persone che hanno problemi (di insanità mentale o presunta insanità)
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 13:35 #8176

gensi ha scritto:

Pietoso è l'arrancar che ha nome vita[/b]
Mi pare che qui non siamo solo parzialmente fuoritema ma ben ampiamente fuoritema. Anzi, a meno che lo scrittore non volesse far passare i genitori come "dei" che vengono meno dopo una confessione che sa di "crepuscolo". Ma l'interpretazione, così, è veramente forzata e ricercata e non è sufficiente a giustificarne il senso. Spumeggiante la caratterizzazione dei personaggi con metafore sublimi tipo «la pelle nello stadio in cui va per afflosciarsi...»
Ma poi, il racconto, quasi non racconta nulla. Sembra quasi la confessione dello scrittore che, forse, ha un po' edulcorato il tutto per renderlo scenico. Ma nulla di più. Voto: 5
---aggiungo solo qui un commento "post"---
Come vedi già m'era venuto il dubbio che forse in parte autobiografico. Anche perché alcune "emozioni", alcune "immagini", non possono nascere dalla mera fantasia. Speravo che la cosa fosse solo "scenica". Tu dici che è tutto vero e non può che dispiacere. Nonostante tutto è nel dolore che si cresce di più, a mio modesto parere. E, per come ti ho conosciuto, sei una persona con la testa sulle spalle... e non è una cosa da poco!


Non devi dispiacerti, così è successo, poco posso farci e meno ancora puoi tu Mi ha però fatto piacere e bene condividere questa cosa

Cichetto ha scritto:

Da buon "psichiatra" ti vorrei rispondere dalla poltrona, ma non c'è qui in ufficio
A parte gli scherzi, WOW! sono veramente felice di questa tua condivisione con noi, direi onorato.

Non avevo assolutamente capito che fosse una cosa personale e realmente accaduta, mi dispiace che tu abbia passato quei momenti. Non ci sono passato e non penso comunque che tu l'abbia fatta più grande di quello che sia. Anzi.. andrebbe fatto leggere a molte persone che conosco questo tuo racconto.


Grazie anche a te. Quando si cresce troppo facilmente si dimentica quanto sia tutto maledettamente ingigantito a quell'età, tanto le cose belle quanto le magagne più o meno importanti... Sarebbe bello riuscire sempre a ricordarsene

[quote="6Rimbaud" post=8175]Asintoto ha scritto:


come fai a essere in dubbio tra uno psicologo e uno psichiatra???
il primo analizza i problemi delle persone, il secondo analizza persone che hanno problemi (di insanità mentale o presunta insanità)


Grazie, ora mi è tutto più chiaro
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 14:02 #8177

Cichetto ha scritto:
Pietoso è l'arrancar che ha nome vita 6,5
Decisamente claustrofobico, ben fatto. La descrizione dello psichiatra mi è piaciuta molto, come anche il tema, gli dei/genitori che proprio a quell'età, l'adolescenza, smettono di diventare miti , dando il via al periodo della ribellione. Almeno così ho inteso il tema del racconto. Ci ho preso?

La descrizione l'ho molto curata, come la figura del terapeuta. Mi fa piacere ti sia piaciuta

rimb ha scritto:
Pietoso è l'arrancar che ha nome vita 6,5 (scritto bene, buone le introspezioni.. in tema più di altri ma mica poi troppo pure questo.. a me è sembrato che più che uno psichiatra il protagonista abbia incontrato uno psicologo.. oppure mi sbaglio?)

Il protagonista me non ha incontrato nessuno dei due. In realtà avevo pensato ad un altro finale per cui lo psichiatra era la figura corretta, poi ho deviato il tiro per essere più aderente al vero possibile ma l'ho lasciato lì. In tutto ciò credo che davvero passi in secondo piano se fosse l'uno o l'altro

tava ha scritto:
Pietoso è l'arrancar che ha nome vita - 6,5
La storia non è un granché, ma è ben scritta.

Lapidario tava Grazie del ben scritta

folle ha scritto:
06_Pietoso è l'arrancar che ha nome vita – 6,5
Avrei dato di più perché mentre si leggeva era davvero viscerale, al limite dell’imbarazzo e anche oltre, ma l’ho dovuto leggere tre volte perché ogni volta che leggevo il titolo non ricordavo assolutamente di cosa parlasse e non solo perché il titolo è generico. Forse rimuovevo per l’imbarazzo a cui ho accennato. Strepitosa fantasia.

Il tuo commento è forse quello che più mi fa piacere, perchè hai riportato proprio le emozioni che volevo trasmettere. Il titolo l'ho partorito dopo mezz'ora a fissare lo schermo, ho voluto evitare cose del tipo "Una storia vera" o simili perchè non volevo fosse un'evidente confessione
Già che ti rispondo ti dico anche un paio di cose sul tuo racconto. L'idea in se mi è piaciuta, e anche la scrittura era adatta, solo che è rimasta un po' una cosa buttata lì e si è un po' persa. Volendo introdurre così tanti personaggi è credo necessario un racconto più ampio in cui inserire, magari all'interno di una narrazione più strutturata
Ah, e non dare troppo peso a quello che dice rimb, fa il bulletto ma in realtà è un cuore di burro e si commuove davanti alle soap opera

gensi ha scritto:
Pietoso è l'arrancar che ha nome vita
Mi pare che qui non siamo solo parzialmente fuoritema ma ben ampiamente fuoritema. Anzi, a meno che lo scrittore non volesse far passare i genitori come "dei" che vengono meno dopo una confessione che sa di "crepuscolo". Ma l'interpretazione, così, è veramente forzata e ricercata e non è sufficiente a giustificarne il senso. Spumeggiante la caratterizzazione dei personaggi con metafore sublimi tipo «la pelle nello stadio in cui va per afflosciarsi...»
Ma poi, il racconto, quasi non racconta nulla. Sembra quasi la confessione dello scrittore che, forse, ha un po' edulcorato il tutto per renderlo scenico. Ma nulla di più. Voto: 5

Protesto vibratamente: non credo proprio di essere uscito fuori tema. Ti dirò di più: credo che tra tutti i racconti il mio sia quello più in tema di tutti (forse insieme a quello di folle)
Mi rendo conto che possa essere difficile dal di fuori, ma io ti garantisco che sono fermamente convinto che sia così
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 14:28 #8178

Asintoto ha scritto:

gensi ha scritto:
Pietoso è l'arrancar che ha nome vita
Mi pare che qui non siamo solo parzialmente fuoritema ma ben ampiamente fuoritema. Anzi, a meno che lo scrittore non volesse far passare i genitori come "dei" che vengono meno dopo una confessione che sa di "crepuscolo". Ma l'interpretazione, così, è veramente forzata e ricercata e non è sufficiente a giustificarne il senso. Spumeggiante la caratterizzazione dei personaggi con metafore sublimi tipo «la pelle nello stadio in cui va per afflosciarsi...»
Ma poi, il racconto, quasi non racconta nulla. Sembra quasi la confessione dello scrittore che, forse, ha un po' edulcorato il tutto per renderlo scenico. Ma nulla di più. Voto: 5

Protesto vibratamente: non credo proprio di essere uscito fuori tema. Ti dirò di più: credo che tra tutti i racconti il mio sia quello più in tema di tutti (forse insieme a quello di folle)
Mi rendo conto che possa essere difficile dal di fuori, ma io ti garantisco che sono fermamente convinto che sia così

A me fa piacere aver "capito" cosa intendessi tu per "caduta degli Dei". E, vedendola così, ci sta assolutamente. Ora, leggendo a freddo sono stato in effetti un po' troppo "ipercritico". Più che altro almeno un punto di voto in più potevo darlo dato che il "fuoritema" era un'ipotesi che io stesso avevo in parte "scongiurato".
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Ultima modifica: 18/02/2013 14:42 Da gensi.

Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 14:33 #8179

Asintoto ha scritto:

Protesto vibratamente: non credo proprio di essere uscito fuori tema. Ti dirò di più: credo che tra tutti i racconti il mio sia quello più in tema di tutti (forse insieme a quello di folle)
Mi rendo conto che possa essere difficile dal di fuori, ma io ti garantisco che sono fermamente convinto che sia così


la tua convinzione e le tue stesse spiegazioni si contraddicono: il crepuscolo è un qualcosa di progressivo e certo.. concettualmente e anche fisicamente è un qualcosa che si dilata nel tempo, inesorabile e lento

tu invece parli di - cito testuale - "fulmine a ciel sereno".. cioè tutto l'opposto: un qualcosa di aleatorio e pertanto imprevedibile e - soprattutto - di improvviso.. una rottura netta che poco ha a che fare con il "crepuscolo", sia esso interpretato in senso letterale o figurato

non sei andato del tutto fuori tema in quanto all'intrepretazione figurata dello stesso, ma la situazione che riporti non riesce a sussumere al concetto di crepuscolo, a mio parere
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Ultima modifica: 18/02/2013 14:34 Da 6Rimbaud.

Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 14:39 #8180

6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:

Protesto vibratamente: non credo proprio di essere uscito fuori tema. Ti dirò di più: credo che tra tutti i racconti il mio sia quello più in tema di tutti (forse insieme a quello di folle)
Mi rendo conto che possa essere difficile dal di fuori, ma io ti garantisco che sono fermamente convinto che sia così


la tua convinzione e le tue stesse spiegazioni si contraddicono: il crepuscolo è un qualcosa di progressivo e certo.. concettualmente e anche fisicamente è un qualcosa che si dilata nel tempo, inesorabile e lento

tu invece parli di - cito testuale - "fulmine a ciel sereno".. cioè tutto l'opposto: un qualcosa di aleatorio e pertanto imprevedibile e - soprattutto - di improvviso.. una rottura netta che poco ha a che fare con il "crepuscolo", sia esso interpretato in senso letterale o figurato

non sei andato del tutto fuori tema in quanto all'intrepretazione figurata dello stesso, ma la situazione che riporti non riesce a sussumere al concetto di crepuscolo, a mio parere


per fortuna che c'è rimb che ogni tanto mi fa usare il tasto destro (cerca 'sussumere' con google)




Qui sembra che ognuno consideri soltanto il proprio racconto in tema o al massimo un altro.
Per me sono tutti in tema, quelli che lo hanno centrato di meno sono 'universi&co' e 'il detenuto' ma sono comunque in tema.
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 14:44 #8181

In effetti, il mio, è in tema solo perché ho usato la "scusa" del crepuscolo.
Poi per fortuna c'è gente come il folle che dietro a quello che scrivo ci vede sempre un "mondo di cose"...

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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 14:46 #8182

Cichetto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:

Protesto vibratamente: non credo proprio di essere uscito fuori tema. Ti dirò di più: credo che tra tutti i racconti il mio sia quello più in tema di tutti (forse insieme a quello di folle)
Mi rendo conto che possa essere difficile dal di fuori, ma io ti garantisco che sono fermamente convinto che sia così


la tua convinzione e le tue stesse spiegazioni si contraddicono: il crepuscolo è un qualcosa di progressivo e certo.. concettualmente e anche fisicamente è un qualcosa che si dilata nel tempo, inesorabile e lento

tu invece parli di - cito testuale - "fulmine a ciel sereno".. cioè tutto l'opposto: un qualcosa di aleatorio e pertanto imprevedibile e - soprattutto - di improvviso.. una rottura netta che poco ha a che fare con il "crepuscolo", sia esso interpretato in senso letterale o figurato

non sei andato del tutto fuori tema in quanto all'intrepretazione figurata dello stesso, ma la situazione che riporti non riesce a sussumere al concetto di crepuscolo, a mio parere


per fortuna che c'è rimb che ogni tanto mi fa usare il tasto destro (cerca 'sussumere' con google)




Qui sembra che ognuno consideri soltanto il proprio racconto in tema o al massimo un altro.
Per me sono tutti in tema, quelli che lo hanno centrato di meno sono 'universi&co' e 'il detenuto' ma sono comunque in tema.


ma questo è il bello dell'umanità: se ognuno la pensasse allo stesso modo degli altri sarebbe una gran rottura di balle xD

che poi, la verità assoluta, è un qualcosa di estremamente realtivo persino in un ambito scientifico, figurarsi in uno artistico come questo.. si potrebbe dire che abbiamo tutti ragione e tutti torto e nessuno potrebbe obiettare! xD
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 14:51 #8183

Stasera vedo di aggiornare la classifica e di vedere chi vincerà cosa...

Io mi sa che continuerò a socare dopo questa ennesima brutta prova...
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 16:33 #8184

gensi ha scritto:
Asintoto ha scritto:

gensi ha scritto:
Pietoso è l'arrancar che ha nome vita
Mi pare che qui non siamo solo parzialmente fuoritema ma ben ampiamente fuoritema. Anzi, a meno che lo scrittore non volesse far passare i genitori come "dei" che vengono meno dopo una confessione che sa di "crepuscolo". Ma l'interpretazione, così, è veramente forzata e ricercata e non è sufficiente a giustificarne il senso. Spumeggiante la caratterizzazione dei personaggi con metafore sublimi tipo «la pelle nello stadio in cui va per afflosciarsi...»
Ma poi, il racconto, quasi non racconta nulla. Sembra quasi la confessione dello scrittore che, forse, ha un po' edulcorato il tutto per renderlo scenico. Ma nulla di più. Voto: 5

Protesto vibratamente: non credo proprio di essere uscito fuori tema. Ti dirò di più: credo che tra tutti i racconti il mio sia quello più in tema di tutti (forse insieme a quello di folle)
Mi rendo conto che possa essere difficile dal di fuori, ma io ti garantisco che sono fermamente convinto che sia così

A me fa piacere aver "capito" cosa intendessi tu per "caduta degli Dei". E, vedendola così, ci sta assolutamente. Ora, leggendo a freddo sono stato in effetti un po' troppo "ipercritico". Più che altro almeno un punto di voto in più potevo darlo dato che il "fuoritema" era un'ipotesi che io stesso avevo in parte "scongiurato".


Na vabbè, ci sta che non ti abbia convinto, ci mancherebbe; immaginavo che a posteriori ci fosse il rischio di un eccessivo buonismo, ragion per cui ho voluto evitare di far capire per quanto possibile che era autobiografico, proprio per ottenere giudizi oggettivi



6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:

Protesto vibratamente: non credo proprio di essere uscito fuori tema. Ti dirò di più: credo che tra tutti i racconti il mio sia quello più in tema di tutti (forse insieme a quello di folle)
Mi rendo conto che possa essere difficile dal di fuori, ma io ti garantisco che sono fermamente convinto che sia così


la tua convinzione e le tue stesse spiegazioni si contraddicono: il crepuscolo è un qualcosa di progressivo e certo.. concettualmente e anche fisicamente è un qualcosa che si dilata nel tempo, inesorabile e lento

tu invece parli di - cito testuale - "fulmine a ciel sereno".. cioè tutto l'opposto: un qualcosa di aleatorio e pertanto imprevedibile e - soprattutto - di improvviso.. una rottura netta che poco ha a che fare con il "crepuscolo", sia esso interpretato in senso letterale o figurato

non sei andato del tutto fuori tema in quanto all'intrepretazione figurata dello stesso, ma la situazione che riporti non riesce a sussumere al concetto di crepuscolo, a mio parere

Io non so se hai mai visto l'arena di Giletti. Io non lo sopporto e cambio appena lo vedo, però a volte la domenica parte dopo il tg e ne vedo involontariamente qualche minuto. Secondo me tu saresti perfetto per fare quello che si mette alle spalle degli ospiti e fa il bastian contrario qualsiasi cosa dicano

Hai ragione, il crepuscolo è qualcosa di non istantaneo ma di progressivo; è evidente che era interpretabile e riducibile alla semplice caduta. Più che il crepuscolo e il suo significato temporale il problema grosso del tema era trovare degli "dei" credibili in questo ruolo

P.S. La stupida sussunzione me l'hanno chiesta all'esame di privato applicata alla stupida qualificazione dello stupido contratto, ed è quello che mi ha fatto perdere un 30 che avevo già in tasca, quindi nominandola stai aggravando la tua posizione
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 16:39 #8185

Asintoto ha scritto:

Io non so se hai mai visto l'arena di Giletti.


sì che lo sai

e la risposta è no
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 17:03 #8187

6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:

Io non so se hai mai visto l'arena di Giletti.


sì che lo sai

e la risposta è no


La decisione della tua risposta mi porta ad una conclusione:

E' del tutto evidente che domenica pomeriggio per te non esiste altri che la D'Urso

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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 18/02/2013 17:35 #8188

Asintoto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:

Io non so se hai mai visto l'arena di Giletti.


sì che lo sai

e la risposta è no


La decisione della tua risposta mi porta ad una conclusione:

E' del tutto evidente che domenica pomeriggio per te non esiste altri che la D'Urso



lol

la domenica pomeriggio, se sono a milano, sono davanti all'internazionale football club milano
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 19/02/2013 00:43 #8190

6Rimbaud ha scritto:
Cichetto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:

Protesto vibratamente: non credo proprio di essere uscito fuori tema. Ti dirò di più: credo che tra tutti i racconti il mio sia quello più in tema di tutti (forse insieme a quello di folle)
Mi rendo conto che possa essere difficile dal di fuori, ma io ti garantisco che sono fermamente convinto che sia così


la tua convinzione e le tue stesse spiegazioni si contraddicono: il crepuscolo è un qualcosa di progressivo e certo.. concettualmente e anche fisicamente è un qualcosa che si dilata nel tempo, inesorabile e lento

tu invece parli di - cito testuale - "fulmine a ciel sereno".. cioè tutto l'opposto: un qualcosa di aleatorio e pertanto imprevedibile e - soprattutto - di improvviso.. una rottura netta che poco ha a che fare con il "crepuscolo", sia esso interpretato in senso letterale o figurato

non sei andato del tutto fuori tema in quanto all'intrepretazione figurata dello stesso, ma la situazione che riporti non riesce a sussumere al concetto di crepuscolo, a mio parere


per fortuna che c'è rimb che ogni tanto mi fa usare il tasto destro (cerca 'sussumere' con google)




Qui sembra che ognuno consideri soltanto il proprio racconto in tema o al massimo un altro.
Per me sono tutti in tema, quelli che lo hanno centrato di meno sono 'universi&co' e 'il detenuto' ma sono comunque in tema.


ma questo è il bello dell'umanità: se ognuno la pensasse allo stesso modo degli altri sarebbe una gran rottura di balle xD

che poi, la verità assoluta, è un qualcosa di estremamente realtivo persino in un ambito scientifico, figurarsi in uno artistico come questo.. si potrebbe dire che abbiamo tutti ragione e tutti torto e nessuno potrebbe obiettare! xD


Claro, non è una lamentela la mia, ci mancherebbe. Constatavo.


E quindi passi le domeniche a vedere domenica in, interessante.
Bravo Rimb, ognuno ha le sue passioni, non te ne devi vergognare.
C'è ancora Pippo Baudo?

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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 20/02/2013 10:06 #8191

Cichetto ha scritto:
Nel prossimo racconto proverò a caratterizzare i personaggi, finora non l'ho mai fatto perché non sono capace, ma bisogna pur iniziare no?

Il fulcro del racconto è comunque la quarta lettera.
A Grant si apre una nuova visione della vita, migliore, sarà da quel giorno in poi una persona migliore con capacità di sapere distinguere cosa sarà importante nella sua vita e cosa invece non lo sarà.

con il titolo invece volevo essere molto più profondo di quanto si evince.
La bandiera, nell'esercito viene messa gerarchicamente al primo posto, sopra qualsiasi generale o ministro della difesa che vogliate. lui invece capisce un'altra cosa: che in queste guerre comandate da dei "vecchi" seduti al tavolo, poi ci vanno giovani come lui ad ammazzarsi. vedendo poi come si comportano questi dei militari nel pericolo, fa nascere in lui un sentimento di odio e disprezzo verso quello che la dottrina militare insegna. un fate l'amore non fate la guerra in definitiva, cercando di essere meno banale possibile.


Riflessione personale:
Spesso quando vedo le varie commemorazioni delle guerre poco seguite, con altari della patria e militi ignoti quasi mai omaggiati dai giovani, mi intristisco.
Penso che se c'erano anche i loro nonni a difendere questa nazione dovrebbero esserne fieri e partecipare. Mi sembra invece che la nostra memoria sia breve, quello per cui hanno lottato gli altri l'abbiamo avuto sempre sotto mano e ci sembra dovuto, non ci si pensa che le cose potrebbero essere andate diversamente.
Questo mi sembra irrispettoso verso chi ha lottato per noi.
Nello stesso tempo penso (contraddittorio con quanto sopra se vogliamo) che chi ha combattuto per darci una certa libertà, abbia vissuto così intensamente e valorosamente la propria vita, con uno scopo "alto". Tanto che la nostra in confronto, agiata e piatta, mi viene da pensarla meno ""importante"". (con svariate virgolette perché non trovo il termine giusto)


Ciao



Caratterizzare i personaggi in racconti brevi è una delle cose più difficili, perché il tempo è poco.

Sul tema del tuo racconto e sulle profonde riflessioni a cui porta ci sarebbe tanto da dire, purtroppo (o per fortuna?) il mondo è andato avanti e come sempre ci dimentichiamo degli errori o delle tragedie del passato.

In Italia siamo così rimbecilliti dalla società e dalla tv che non ci ricordiamo neanche cosa sia successo un mese o un anno fa...
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 20/02/2013 10:10 #8192

Asintoto ha scritto:
Vorrei dire qualcosa sul mio racconto perchè, per quanto ogni racconto sia speciale, questo lo è di più

Avevo finito di scriverlo a metà dicembre, da lì sono stato un mese a pensare se pubblicarlo oppure no. Perchè, direte voi? Perchè è totalmente autobiografico, vi ho raccontato la mia storia, la storia dell'evento che più di ogni altro può segnare la vita di un ragazzino di 12 anni o giu di lì, la separazione dei genitori. Specialmente se è poco più di un fulmine a ciel sereno, specialmente se -come per me- erano due dei, perfetti nella loro superiorità e di cui improvvisamente saltano fuori debolezze, passioni, lacrime e tutta quella serie di faccende che a quell'età non ci si aspetta si possano vivere "da grandi"

Ogni singolo evento che tocco è realmente avvenuto e ho cercato di riportarlo con gli occhi di un non-ancora-adolescente. C'è di più: non ne avevo mai parlato con nessuno, e in questo siete voi lo psichiatra (o psicologo, come giustamente proponeva rimb, ero in dubbio tra i due; ci tengo a specificare che non sono mai stato in analisi nè ne ho -credo- bisogno, era solo la scusa per raccontare la storia)
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Perdonarti di cosa? E' bello che tu sia riuscito a buttarti in questo modo.
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 20/02/2013 10:13 #8193

6Rimbaud ha scritto:
un altro punto di rottura tra le prime tre scene e la quarta è che le prime tre vanno a ritroso nel tempo, cosicché, leggendole al contrario, si riesce a cogliere la vicenda un po' meglio e dall'alto (per dire, la prima scena, che dura solamente due battute, messa all'inizio non ha senso per un lettore disattento agli aspetti cronologici e logistici della vicenda)



Ecco questo ulteriore incasinamento dell'ordine degli eventi io l'avrei evitato.
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 20/02/2013 10:21 #8194

Asintoto ha scritto:
tava ha scritto:
Pietoso è l'arrancar che ha nome vita - 6,5
La storia non è un granché, ma è ben scritta.

Lapidario tava Grazie del ben scritta



LOL scusa per aver fatto un "commento alla Rimb".

Con quel "granché" volevo intendere che, sebbene il tema del racconto fosse ben centrato, non è stato a parer mio esplicitato in maniera ottimale. Non so, mi sembra come se la storia resti "bloccata" all'inizio, senza avere cambiamenti o un crescendo di emozioni.

p.s. ora che ho letto che è una sorta di esperienza autobiografica mi rendo conto che difficilmente poteva essere resa in un altro modo.
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Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 20/02/2013 10:30 #8195

Cichetto ha scritto:
Atoro 7.5
Il tema in pratica viene anticipato, Giovanni e gli altri capi religiosi con il loro “non chiedere” scongiurano una eventuale caduta degli dei, ma anche il solo chiedere se c'è un Dio (per lo meno di fronte agli altri) avrebbe dimostrato titubanza, che la fede non era assoluta. Molto bello. Scritto bene.

Grazie mille.

6Rimbaud ha scritto:
Atoro 5,5 (bah.. una storia già sentita tante volte, raccontata con una scrittura tutto sommato curata ma.. pochissima verve.. in tema?)

La storia è sicuramente banale, purtroppo non mi veniva in mente di meglio.

Asintoto ha scritto:
02_Atoro – 7,5
Secondo me il migliore di tornata, per quanto il tema sappia un po'
di ritrito mi è piaciuto, anche perchè fa un po' strano ritrovarsi
nei panni di un tipo semisconosciuto e scoprire dopo un po' di essere
Papa. Trovo la paura di sapere davvero interessante, anche se non la
condivido; è affascinante vedere come uomini che hanno passato una
vita a cercare la Verità rifiutarla (mi riferisco soprattutto ai capi
religiosi). Troppo facile, troppo paurosa?
Non mi piace però la chiusura, con l'esplicitazione della domanda,
proprio l'ultima frase. Secondo me si capiva già prima quale fosse il
tormento, così perde un po', al limite l'avrei esposta in maniera un
po' più indiretta, del tipo "Ho sbagliato tutto?". Nel complesso però
mi è piaciuto

Grazie! Sull'ultima domanda posso dirti che ho pensato tanto se metterla o no, e anche la costruzione dell'ultimo periodo (che se vai a leggerlo vedi quanto sia lungo e forse incasinato ) mi ha dato parecchi problemi. Volevo cercare di creare l'atmosfera di dubbio e angoscia, tutto nel finale, ma non è stato facile per me.

folle ha scritto:
02_Atoro – 6
Scritto bene, ma un po’ prevedibile anche se abbastanza verosimile. Dico abbastanza perché, valga per altri temi, ma l’idea che un uomo, benché con il peso delle vicende internazionali sulle spalle, rinunci in virtù di questo senso del dovere (esercitato sia pur discutibilmente) all’opportunità di conoscere il senso della sua propria esistenza, lo trovo duro da credere.

Quoto il tuo ragionamento dal mio punto di vista personale; cioè anche io di fronte a quell'opportunità non avrei dubbi e la sfrutterei. Però il mondo è vario...e fa anche fico a volte pensare (in maniera "complottista"? ) che ci sia qualcuno che rifiuterebbe l'offerta pur di continuare a mantenere lo status quo.

gensi ha scritto:
Atoro
Troppo surreale per i miei gusti e un po' troppo "defilato" rispetto alla tornata del tema. Premetto che trovando io stesso "complicato" il titolo ho dato un'interpretazione molto personale dell'essere in tema o meno ma, il Crepuscolo degli Dei, indica una cosa ben precisa, un momento ben preciso. Buona parte dei racconti, come questo, prendono la parola "Dio", dimenticandosi del resto della tornata. Alla fine è un racconto che m'ha lasciato poco o nulla. Voto: 5.5

Ti ho già risposto sulla questione del tema, quindi non mi ripeto.
Peccato che ti abbia lasciato poco o nulla, cercherò di colpirti con il prossimo racconto!
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Ultima modifica: 20/02/2013 10:32 Da Tavajigen.

Re: [#7] Il Crepuscolo degli Dei (commenti) 20/02/2013 23:29 #8201

Riguardo "Pietoso è l'arrancar che ha nome vita", ho scritto che è straordinariamente fantasioso proprio perché mi sembrava quasi impossibile inventarsi quei sentimenti. E il dubbio era fondato. Sigmund Freud diceva, per giustificarsi di raccontare preferibilmente l'interpretazione dei sogni dei suoi pazienti invece dei propri, che non si può pretendere la totale sincerità da uno scienziato, semmai la si può pretendere da un poeta. Appunto. Dico a 6Rimbaud che non sono stato così tirchio coi voti. Ho dato anche un 8,5. La prossima volta, visto che avrai bisogno anche dei miei voti per vincere, cerca di raccontare qualcosa di commovente...sono i rischi che si corrono a permettere anche alle classi sociali più basse di partecipare al voto
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