"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#8] Il mare (commenti)

Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 10:42 #8549

White Lord ha scritto:
Un tuffo alla posta: Boh. Forse ho esagerato un po' col voto (il che significa che male male ti avrei dato 9, mica meno! ), ma qui si rasenta il capolavoro. Già l'idea in sè del paragone vita-mare è geniale, ma tradurla in un buon racconto non era facile o scontato; non solo il passaggio riesce, ma una resa migliore non riesco ad immaginarmela. La scrittura poi, incolla allo schermo fin dalle prime due righe! Assolutamente perfetta! Il tutto velato da un tocco di umorismo simpaticissimo e con un finale brillante. Marco, ma a quando il primo romanzo? Secondo me sei pronto... Non scherzo!

Grazie mille per le belle parole e per il giudizio ultra-positivo!
Sulla questione "misurarsi su qualcosa di più lungo", sono un po' scettico... Non credo di avere né la costanza né le idee giuste per un romanzo (e le capacità di scrittura ovviamente sono opinabili...). Poi mi sono misurato solo su mini-racconti (praticamente tutto quello che ho scritto è stato per Universi), i meccanismi di un racconto esteso o addirittura un romanzo mi sono abbastanza oscuri.
Marco

"Midnight is where the day begins."
Ringraziano per il messaggio: White Lord

Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 12:04 #8551

nel vento 6.5
A me è piaciuto. Come si suol dire: breve ma intenso. Si vede che è un racconto sentito ma, pur rispettando il desiderio dell'autore, lo "spargere" le ceneri in mare è un'immagine abbastanza vista (soprattutto nei film) e quindi mi ha un po' lasciato senza "emozione".
Equilibrato e ricercato anche il linguaggio delle immagini. Ecco il perché del premio critica a lui e non ad altri.

oltre i confini 6.5
Sono onesto. La storia narrata non è che mi abbia esaltato più di tanto. Ma non nego che il voto è più che meritato per l'indubbia abilità con la quale, lo scrittore, è riuscito a rendere a pieno l'immagine del tempo narrato. E non è una cosa facile secondo me. In questo è stato molto bilanciato riuscendo a farmi immergere (senza incongruenze) in un tempo diverso.
Come detto, però, la storia è forse troppo prevedibile. A tratti anche fin troppo cruda con il solo scopo d'essere fine a se stessa. Nel complesso però una bella prova.

il primo uomo che prese il mare 6
Banale e decontestualizzato. Posso capire l'idea di lasciare nel limbo alcune cose ma, quando si racconta una "leggenda" di una tradizione, sapere se si tratta di una tribù piuttosto che di un'altra secondo me, fa molta differenza. Qui invece viene lasciata in sospeso e, secondo me, ha un effetto deleterio.
Banale è invece la morale. Che una leggenda ti faccia "passare" la delusione, beh, parliamone... secondo me sminuisce in maniera eccessiva il protagonista e la sua dignità.

a varazze 6
Anche in questo caso, per un tratto, m'è sembrato di rivedere le scene del film "solo un padre".
E il tema trattato non mi pare poi così lontano. Anzi i punti di contatto con questo film non sono pochi. Il gioco di "tempi" non è scandito benissimo anche se si lascia intuire. Un po' forzato invece questa costante solitudine del protagonista senza che nessuno faccia veramente niente per "salvarlo". A parte Rachele che si capisce da subito che è quella che non può farci niente. Insomma.. i nonni? Possibile che questo se ne stia da solo a Varazze? Insomma queste domande durante la lettura mi hanno un po' interdetto e hanno finito per farmelo apprezzare meno di altri racconti.

un tuffo alla posta 7
Molto bello. Ma ancora più bello, per me, non essere riuscito a capire sin dall'inizio che "poteva trattarsi di un sogno". Insomma quella che a prima vista può sembrare un modo "facile" di concludere un racconto dalla trama un po' stralunata è in verità, per me, il vero colpo di classe. Perché niente della prima parte lascia presagire tale stacco. Probabilmente avrei potuto dare anche io un 9. Ma non volevo fare proprio il cattivo che dava il mega voto ad un racconto che finiva fuori concorso!
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Ultima modifica: 20/05/2013 12:09 Da gensi.
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Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 13:13 #8552

Buongiorno a tutti.. Mi spiace molto non aver potuto scrivere alcunche' sul mare.. Ma proprio non mi e' venuto in mente nulla.. Io e il mare non siamo grandi confidenti.. E comunque ho letto il tanto decantato racconto di marcoslug e devo riconoscere che non avrei potuto fare meglio di lui.. Quindi son contento che qualcuno mi ha sostituito ben bene, per una volta... Inizio e finale da rivedere.. Ma parte centrale davvero ben scritta e, con le doverose proporzioni, piuttosto kafkiana..
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Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 13:13 #8553

gensi ha scritto:
un tuffo alla posta 7
Molto bello. Ma ancora più bello, per me, non essere riuscito a capire sin dall'inizio che "poteva trattarsi di un sogno". Insomma quella che a prima vista può sembrare un modo "facile" di concludere un racconto dalla trama un po' stralunata è in verità, per me, il vero colpo di classe. Perché niente della prima parte lascia presagire tale stacco.

Grazie!
Osservazione azzeccata secondo me! È stato però un effetto ottenuto in maniera abbastanza casuale, del quale non mi prendo i meriti. Nel senso che, quando ho iniziato a scrivere il racconto, non avevo ancora deciso dove sarei andato a parare (sono partito dall'idea del paragone vita-mare e degli oggetti che ogni tanto ritornano a galla/a riva) e quindi ho scritto l'incipit in modo serioso, senza sapere che sarebbe stato parte di un sogno... I ragionamenti che ne sono scaturiti effettivamente sono più ragionamenti che uno potrebbe fare "da sveglio".
Marco

"Midnight is where the day begins."

Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 13:30 #8554

6Rimbaud ha scritto:
Buongiorno a tutti.. Mi spiace molto non aver potuto scrivere alcunche' sul mare.. Ma proprio non mi e' venuto in mente nulla.. Io e il mare non siamo grandi confidenti.. E comunque ho letto il tanto decantato racconto di marcoslug e devo riconoscere che non avrei potuto fare meglio di lui.. Quindi son contento che qualcuno mi ha sostituito ben bene, per una volta... Inizio e finale da rivedere.. Ma parte centrale davvero ben scritta e, con le doverose proporzioni, piuttosto kafkiana..
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Ciao! Toujours en Afrique?
Grazie, troppo gentile. Concordo sulla parte centrale più interessante dell'inizio e del finale, anche se, da un punto di vista strettamente letterario, la parte che mi è sembrata essermi riuscita meglio è quella dello stacco dal sogno-risveglio, con la metafora balneare.
A presto!
Marco

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Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 13:33 #8555

Benritrovato Rimb!!
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Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 14:17 #8558

6Rimbaud ha scritto:
Buongiorno a tutti.. Mi spiace molto non aver potuto scrivere alcunche' sul mare.. Ma proprio non mi e' venuto in mente nulla.. Io e il mare non siamo grandi confidenti.. E comunque ho letto il tanto decantato racconto di marcoslug e devo riconoscere che non avrei potuto fare meglio di lui.. Quindi son contento che qualcuno mi ha sostituito ben bene, per una volta... Inizio e finale da rivedere.. Ma parte centrale davvero ben scritta e, con le doverose proporzioni, piuttosto kafkiana..
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Cioè fammi capire, scrivi questo post e non ci racconti niente della tua esperienza???

Come va?????
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Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 14:20 #8559

Allora, il file con tutti i commenti scritti appena letto ogni racconto non lo trovo più. Accontentatevi di questi che riscrivo ora, man mano che ne leggo uno. Oggi tocca a:

IL VENTO 6.5
Il tormentone sarebbe la pubblicità del maxibon?
Bel racconto, con una bella manciata di malinconia, che solo un aspetto solitario e invernale(autunnale) del mare sa dare.
Commento di adesso
Beh, Tava ci dice poi che è una sorta di racconto speranzo-autobiografico, gli piacerebbe invecchiare e morire vicino a Silvia. Ne viene fuori una bellissima dichiarazione d'amore. Avrei potuto dare di più a saperlo.
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Ultima modifica: 20/05/2013 14:20 Da Cichetto.

Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 18:59 #8567

ringrazio tutti per i complimenti, e colgo con piacere le critiche molto puntuali. Forse la più lucida è quella di White, in effetti il mare mi ha dato lo spunto per un racconto che era discretamente più lungo di quello postato, eppure i tagli non sono bastati!

Bentornato a Rimbaud ovviamente, tutti curiosi di conoscere l'esperienza africana!!!
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...

Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 19:19 #8568

marcoslug ha scritto:

Sulla questione "misurarsi su qualcosa di più lungo", sono un po' scettico... Non credo di avere né la costanza né le idee giuste per un romanzo (e le capacità di scrittura ovviamente sono opinabili...). Poi mi sono misurato solo su mini-racconti (praticamente tutto quello che ho scritto è stato per Universi), i meccanismi di un racconto esteso o addirittura un romanzo mi sono abbastanza oscuri.


Bè, finchè non fai un tentativo non puoi sapere, no?
Il grosso sta nel trovare l'idea giusta! Ovvio che serve qualcosa di diverso dall'idea buona per un raccontino, ma appena te ne sboccia una in testa, sfruttala! Talento e capacità di scrittura non ti mancano davvero (e invidio tantissimo il livello a cui sei arrivato) e secondo me ci metteresti poco ad adattarti ai meccanismi del romanzo.
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Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 19:23 #8569

6Rimbaud ha scritto:
Buongiorno a tutti.. Mi spiace molto non aver potuto scrivere alcunche' sul mare.. Ma proprio non mi e' venuto in mente nulla.. Io e il mare non siamo grandi confidenti.. E comunque ho letto il tanto decantato racconto di marcoslug e devo riconoscere che non avrei potuto fare meglio di lui.. Quindi son contento che qualcuno mi ha sostituito ben bene, per una volta... Inizio e finale da rivedere.. Ma parte centrale davvero ben scritta e, con le doverose proporzioni, piuttosto kafkiana..
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Ciao ciao


Sottospecie di troll, pensi di dirci in che parte del mondo ti trovi adesso? Come è andata/sta andando l'avventura africana?
Siamo in un forum di scrittura e mi aspetto al più presto un diario di viaggio coi controcazzi dal titolo "Un bauscia a Dakar".
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Re: [#8] Il mare (commenti) 20/05/2013 19:32 #8570

gensi ha scritto:

il primo uomo che prese il mare 6
Banale e decontestualizzato. Posso capire l'idea di lasciare nel limbo alcune cose ma, quando si racconta una "leggenda" di una tradizione, sapere se si tratta di una tribù piuttosto che di un'altra secondo me, fa molta differenza. Qui invece viene lasciata in sospeso e, secondo me, ha un effetto deleterio.
Banale è invece la morale. Che una leggenda ti faccia "passare" la delusione, beh, parliamone... secondo me sminuisce in maniera eccessiva il protagonista e la sua dignità.


Bè, dove sta scritto che il protagonista debba essere un personaggio eroico e pieno di dignità?
Comunque non era mia intenzione lasciare morali di alcun tipo. Il significato della leggenda, per come la prende il protagonista (è lui a raccontarne la storia, anni dopo gli eventi) è semplicemente una visione diversa del viaggio, dell'andare per mare: non per guardarsi indietro alla ricerca di cose conosciute e probabilmente perse, ma per il viaggio in sè e per l'inseguimento dell'ignoto e del nuovo. In nessun modo ho voluto dare a intendere che al protagonista fosse passata la delusione: ha semplicemente deciso di tornare a muoversi e ad andare per mare, uscendo dalla sua stasi, e l'isola non rappresenta altro che quest'immobilità.
Ma sono pienamente cosciente di non aver voluto dare chiavi di lettura ad altri che non a me stesso e di questo ho già fatto e continuo a fare mea culpa.
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Re: [#8] Il mare (commenti) 22/05/2013 10:02 #8572

White Lord ha scritto:
gensi ha scritto:

il primo uomo che prese il mare 6
Banale e decontestualizzato. Posso capire l'idea di lasciare nel limbo alcune cose ma, quando si racconta una "leggenda" di una tradizione, sapere se si tratta di una tribù piuttosto che di un'altra secondo me, fa molta differenza. Qui invece viene lasciata in sospeso e, secondo me, ha un effetto deleterio.
Banale è invece la morale. Che una leggenda ti faccia "passare" la delusione, beh, parliamone... secondo me sminuisce in maniera eccessiva il protagonista e la sua dignità.


Bè, dove sta scritto che il protagonista debba essere un personaggio eroico e pieno di dignità?
Comunque non era mia intenzione lasciare morali di alcun tipo. Il significato della leggenda, per come la prende il protagonista (è lui a raccontarne la storia, anni dopo gli eventi) è semplicemente una visione diversa del viaggio, dell'andare per mare: non per guardarsi indietro alla ricerca di cose conosciute e probabilmente perse, ma per il viaggio in sè e per l'inseguimento dell'ignoto e del nuovo. In nessun modo ho voluto dare a intendere che al protagonista fosse passata la delusione: ha semplicemente deciso di tornare a muoversi e ad andare per mare, uscendo dalla sua stasi, e l'isola non rappresenta altro che quest'immobilità.
Ma sono pienamente cosciente di non aver voluto dare chiavi di lettura ad altri che non a me stesso e di questo ho già fatto e continuo a fare mea culpa.

Probabilmente anche io, in fase di lettura, ho ragionato in maniera "convenzionale" laddove quello che "resta su un'isola" è quasi sempre un eroe con un finale adeguato al suo ruolo. Insomma, raramente s'è visto raccontare di un "sopravvissuto" (anche se non era questo il caso) che poi muore in maniera misera...
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Re: [#8] Il mare (commenti) 22/05/2013 14:55 #8573

UNA MAREA DI PUNTI DI VISTA 8.5 PC

Mi è piaciuto veramente tanto, per un paio di immagini che mi ha fatto venire in mente.

Quella spiaggia, quel mare “piccolo” creato da una insenatura tra gli scogli, quell'odore di pasta al forno in macchina e quella cazzo di anguria che sbatteva a destra e sinistra durante il viaggio erano protagonisti indimenticabili del paradiso mio e di mio fratello.

qui mi è venuta una grandissima nostalgia dell'italia anni 70/80.
Mi sono immaginato una Fiat che nel sole di agosto va al mare, nei sedili posteriori due ragazzini in canottiera. Bellissimo.
Anche il rifugio mentale mi ha fatto tornare in mente quegli attimi fermi a galleggiare in acqua, molto belli.
E poi tutto il racconto è intriso di una vena malinconica veramente eccellente (che forse solo il mare sa dare?), bravo bravo.

PS_
Tornando indietro e rileggendo con più calma, darei il premio della critica ad altri racconti.
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Re: [#8] Il mare (commenti) 28/05/2013 16:21 #8575

Ho ritrovato il file con i commenti...!


Nel vento 6.5
Qualcuno sono sicuro che non lo considererà in tema, per me invece è perfetto. Bella storia, malinconica ma anche invidiabile. Buono lo stile, si fa leggere con tanta naturalezza. Premio della critica? Forse si, vedremo anche gli altri. Quale è il tormentone del periodo, hai scritto così o ti riferisci a qualcosa di preciso?
Mi viene in mente una pubblicità del gelato, maxibon mi pare.

Una marea di punti di vista 8 PC
Veramente bello e profondo. Bravo. Come il primo racconto anche qui la vena malinconia é notevole, ma qui riesco a sentire mie queste sensazioni, mi sento davvero partecipe nel leggere. Cerchi di immaginarti il volto di una ragazza che si allontana in macchina ed é triste, anzi, neanche triste, provi ad immaginare un'espressione diversa perché triste non sarebbe corretto. Poi ti viene in mente quella sensazione di benessere incancellabile che (spero) tutti abbiamo provato quando si era lì a galleggiare, magari in un attimo da soli con gli amici che erano già usciti. Tantissime sensazioni. Ho tolto mezzo punto per il titolo. Se poi vuoi spiegarci se le frasi finali hanno un significato particolare, ben volentieri.

Oltre i confini 6
A volte mi da più l'idea di una mera cronaca che di una raccolta di emozioni, e non è quello che mi aspettavo dal racconto, almeno dalla sua impostazione iniziale. Alcuni passi sono notevoli, vedi il pezzo di capo verde, dove poche righe danno l'idea della disperazione assoluta, affrontare il nemico piuttosto che rimanere in barca! Il risultato finale però non mi soddisfa moltissimo, si vuole raccontare una parte di viaggio troppo lunga e 12000 caratteri non sono sufficienti, assolutamente. Si poteva magari narrare un solo episodio, come appunto quello di capo verde o un altro, il mare visto come portatore di morte dal quale si prova a scappare con tutte le forze.

Il primo uomo che prese il mare 6
Non mi ha catturato. Sembra li li per diventare un raccontone, sembra stia per esplodere nella sua bellezza ma non lo fa mai.
E' notevole la parte iniziale infatti, il torpore nullafacente che solo il mare sa darti, quella perenne semistanchezza, bello. Per un attimo mi è venuto in mente il film Mediterraneo.

A Varazze 6,5
Racconto di una tristezza esemplare, che il lieto fine mitiga appena. Brr, potrebbe far pensare che sarebbe meglio non innamorarsi se poi si finisce in quel modo.

Un tuffo alla posta 6
Simpatico e soprattutto l'unico racconto che esce dalla tristezza ASSOLUTA di questa tornata.
Anche la storia mi piace, ma non la considero tanto in tema. Alla fine il mare dove sta? Altrimenti avrei dato un bel 7.
(nota: devo dire di non averlo capito appieno nella prima lettura, scusami)
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Re: [#8] Il mare (commenti) 28/05/2013 16:40 #8576

Cichetto ha scritto:
Ho ritrovato il file con i commenti...!

Una marea di punti di vista 8 PC
Veramente bello e profondo. Bravo. Come il primo racconto anche qui la vena malinconia é notevole, ma qui riesco a sentire mie queste sensazioni, mi sento davvero partecipe nel leggere. Cerchi di immaginarti il volto di una ragazza che si allontana in macchina ed é triste, anzi, neanche triste, provi ad immaginare un'espressione diversa perché triste non sarebbe corretto. Poi ti viene in mente quella sensazione di benessere incancellabile che (spero) tutti abbiamo provato quando si era lì a galleggiare, magari in un attimo da soli con gli amici che erano già usciti. Tantissime sensazioni. Ho tolto mezzo punto per il titolo. Se poi vuoi spiegarci se le frasi finali hanno un significato particolare, ben volentieri.


Beh, ti ringrazio. Certo che penalizzare così il titolo è da cattivi
A parte gli scherzi, i versi finali sono riferiti ad una persona ben precisa. Ed è la semplice e pure verità. Quando penso a "il mare" mi viene sempre in mente quella canzone pur non ricordandone bene a memoria i versi. È un omaggio, per così dire.
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Re: [#8] Il mare (commenti) 28/05/2013 17:26 #8577

gensi ha scritto:
Cichetto ha scritto:
Ho ritrovato il file con i commenti...!

Una marea di punti di vista 8 PC
Veramente bello e profondo. Bravo. Come il primo racconto anche qui la vena malinconia é notevole, ma qui riesco a sentire mie queste sensazioni, mi sento davvero partecipe nel leggere. Cerchi di immaginarti il volto di una ragazza che si allontana in macchina ed é triste, anzi, neanche triste, provi ad immaginare un'espressione diversa perché triste non sarebbe corretto. Poi ti viene in mente quella sensazione di benessere incancellabile che (spero) tutti abbiamo provato quando si era lì a galleggiare, magari in un attimo da soli con gli amici che erano già usciti. Tantissime sensazioni. Ho tolto mezzo punto per il titolo. Se poi vuoi spiegarci se le frasi finali hanno un significato particolare, ben volentieri.


Beh, ti ringrazio. Certo che penalizzare così il titolo è da cattivi
A parte gli scherzi, i versi finali sono riferiti ad una persona ben precisa. Ed è la semplice e pure verità. Quando penso a "il mare" mi viene sempre in mente quella canzone pur non ricordandone bene a memoria i versi. È un omaggio, per così dire.


che poi alla fine non l'ho tolto più il mezzo punto, ti ho dato 8.5
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Re: [#8] Il mare (commenti) 28/05/2013 22:08 #8578

marcoslug ha scritto:
Nel vento
Delicato, un piccolo gioiello per come è scritto. Un po’ più di sviluppo della storia e dei personaggi (non molto, perché sono d’accordo che la forza di questo racconto sta anche nella sua brevità) avrebbe a mio avviso giovato.
6,5 + Premio Critica


Grazie per il bel commento e per il premio della critica, lo considero tanto dato che ti vedo uno scrittore molto dotato!

Wong Fei Hung ha scritto:
il vento:
Forse più che il mare, la spiaggia appare come vero elemento di base, e solo alla fine c’è il bel gesto del lancio delle ceneri nell’acqua agitata. L’idea mi pare un po’ scontata, non molto ragionata. Inoltre si poteva sviluppare meglio, aggiungendo qualche particolare che desse vivacità al racconto, decisamente troppo breve (ovviamente per il mio personale gusto)


Hai ragione, sono al limite del fuori tema, ma non potevo fare altrimenti: per essere completamente autobiografico dovevo rispettare la realtà (nella prima parte ovviamente).

White Lord ha scritto:
Nel vento: Avete presente quando prendete in mano una bella arachide, grossa e appetitosa, la schiacciate e dentro non trovate nulla? È più o meno la sensazione che ho avuto con questo racconto: troppo breve e povero di contenuto, costruito per mostrarne più che altro la pur interessante cornice. Leggermente suggestivo il finale, anche per come è scritto, ma cozza con un'introduzione affrettata, in cui sembra di avvertire l'impazienza dell'autore di arrivare al dunque, a quelle due righe di finale che contano. Si poteva sviluppare meglio l'idea. Ha forse risentito di quello che ho appena detto essere stato anche il mio errore in questa tornata: è un racconto scritto più per sè stessi, dai significati ben sigillati in una cassaforte di cui solo l'autore conosce la combinazione e può apprezzare.


Tutto giusto: è veramente un racconto poco sviluppato, forse avevo "paura" che venisse male se lo avessi sviluppato di più; non so, come se avessi paura di non farcela, di scrivere una cosa orribile.
Come ti ho detto scrivo sempre per me, quindi anche questa volta ho scritto per me.

gensi ha scritto:
nel vento 6.5
A me è piaciuto. Come si suol dire: breve ma intenso. Si vede che è un racconto sentito ma, pur rispettando il desiderio dell'autore, lo "spargere" le ceneri in mare è un'immagine abbastanza vista (soprattutto nei film) e quindi mi ha un po' lasciato senza "emozione".
Equilibrato e ricercato anche il linguaggio delle immagini. Ecco il perché del premio critica a lui e non ad altri.


Grazie del bel commento!

Cichetto ha scritto:
IL VENTO 6.5
Il tormentone sarebbe la pubblicità del maxibon?
Bel racconto, con una bella manciata di malinconia, che solo un aspetto solitario e invernale(autunnale) del mare sa dare.
Commento di adesso
Beh, Tava ci dice poi che è una sorta di racconto speranzo-autobiografico, gli piacerebbe invecchiare e morire vicino a Silvia. Ne viene fuori una bellissima dichiarazione d'amore. Avrei potuto dare di più a saperlo.

Nel vento 6.5
Qualcuno sono sicuro che non lo considererà in tema, per me invece è perfetto. Bella storia, malinconica ma anche invidiabile. Buono lo stile, si fa leggere con tanta naturalezza. Premio della critica? Forse si, vedremo anche gli altri. Quale è il tormentone del periodo, hai scritto così o ti riferisci a qualcosa di preciso?
Mi viene in mente una pubblicità del gelato, maxibon mi pare.


Confermo il tormentone, era quello del Maxibon e giuro che ci siamo conosciuti proprio così.
Grazie delle belle parole, però non mi avresti dovuto dare un voto maggiore se tu avessi saputo che il racconto era autobiografico.
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Re: [#8] Il mare (commenti) 28/05/2013 22:10 #8579

arturo bandini che fine hai fatto??? Mancano i tuoi commenti!
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Re: [#8] Il mare (commenti) 28/05/2013 22:29 #8580

Tavajigen ha scritto:
marcoslug ha scritto:
Nel vento
Delicato, un piccolo gioiello per come è scritto. Un po’ più di sviluppo della storia e dei personaggi (non molto, perché sono d’accordo che la forza di questo racconto sta anche nella sua brevità) avrebbe a mio avviso giovato.
6,5 + Premio Critica


Grazie per il bel commento e per il premio della critica, lo considero tanto dato che ti vedo uno scrittore molto dotato!

Wong Fei Hung ha scritto:
il vento:
Forse più che il mare, la spiaggia appare come vero elemento di base, e solo alla fine c’è il bel gesto del lancio delle ceneri nell’acqua agitata. L’idea mi pare un po’ scontata, non molto ragionata. Inoltre si poteva sviluppare meglio, aggiungendo qualche particolare che desse vivacità al racconto, decisamente troppo breve (ovviamente per il mio personale gusto)


Hai ragione, sono al limite del fuori tema, ma non potevo fare altrimenti: per essere completamente autobiografico dovevo rispettare la realtà (nella prima parte ovviamente).

White Lord ha scritto:
Nel vento: Avete presente quando prendete in mano una bella arachide, grossa e appetitosa, la schiacciate e dentro non trovate nulla? È più o meno la sensazione che ho avuto con questo racconto: troppo breve e povero di contenuto, costruito per mostrarne più che altro la pur interessante cornice. Leggermente suggestivo il finale, anche per come è scritto, ma cozza con un'introduzione affrettata, in cui sembra di avvertire l'impazienza dell'autore di arrivare al dunque, a quelle due righe di finale che contano. Si poteva sviluppare meglio l'idea. Ha forse risentito di quello che ho appena detto essere stato anche il mio errore in questa tornata: è un racconto scritto più per sè stessi, dai significati ben sigillati in una cassaforte di cui solo l'autore conosce la combinazione e può apprezzare.


Tutto giusto: è veramente un racconto poco sviluppato, forse avevo "paura" che venisse male se lo avessi sviluppato di più; non so, come se avessi paura di non farcela, di scrivere una cosa orribile.
Come ti ho detto scrivo sempre per me, quindi anche questa volta ho scritto per me.

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nel vento 6.5
A me è piaciuto. Come si suol dire: breve ma intenso. Si vede che è un racconto sentito ma, pur rispettando il desiderio dell'autore, lo "spargere" le ceneri in mare è un'immagine abbastanza vista (soprattutto nei film) e quindi mi ha un po' lasciato senza "emozione".
Equilibrato e ricercato anche il linguaggio delle immagini. Ecco il perché del premio critica a lui e non ad altri.


Grazie del bel commento!

Cichetto ha scritto:
IL VENTO 6.5
Il tormentone sarebbe la pubblicità del maxibon?
Bel racconto, con una bella manciata di malinconia, che solo un aspetto solitario e invernale(autunnale) del mare sa dare.
Commento di adesso
Beh, Tava ci dice poi che è una sorta di racconto speranzo-autobiografico, gli piacerebbe invecchiare e morire vicino a Silvia. Ne viene fuori una bellissima dichiarazione d'amore. Avrei potuto dare di più a saperlo.

Nel vento 6.5
Qualcuno sono sicuro che non lo considererà in tema, per me invece è perfetto. Bella storia, malinconica ma anche invidiabile. Buono lo stile, si fa leggere con tanta naturalezza. Premio della critica? Forse si, vedremo anche gli altri. Quale è il tormentone del periodo, hai scritto così o ti riferisci a qualcosa di preciso?
Mi viene in mente una pubblicità del gelato, maxibon mi pare.


Confermo il tormentone, era quello del Maxibon e giuro che ci siamo conosciuti proprio così.
Grazie delle belle parole, però non mi avresti dovuto dare un voto maggiore se tu avessi saputo che il racconto era autobiografico.


Diventa una bellissima dichiarazione solo sapendo che sei tu quello che muore. Intendevo questo.
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