Due parole sul mio racconto: sono innanzitutto contento che nessuno (fino ad ora) abbia detto che era fuori tema, dato che per tutto il tempo ho avuto la sensazione di essere borderline; in effetti il protagonista è ben lontano dall'essere un gigante, e non so quanto possa renderlo tale lo stare in mezzo ai nani
L'idea di fondo era semplicemente scrivere un racconto leggero per strappare un sorriso, da qui il riciclo e l'adattamento della fiaba forse più famosa di sempre. Come già altre volte mi è successo mi sono un po' perso nello stesso mondo che andavo via via creando, rallentando troppo il racconto. Spero abbiate apprezzato comunque
Chiedo a chi vorrà rispondere come è sembrato il finale, proprio la parte dove la maledizione viene trasferita; è la parte che ho avuto più difficoltà a scrivere, perchè non sapevo fino a che punto fidarmi del lettore senza rischiare che non fosse comprensibile quanto stava succedendo, e ho paura di aver finito per fidarmi troppo poco e imboccare il lettore
arturobandini ha scritto:
La piccola storia di un uomo qualunque 6 carina l'idea di riciclare la fiaba e mutarla. un po troppo ridondante la spiegazione e le varie riaffermazioni del maleficio. in ogni caso assolutamente divertente.
L'hai trovato ridondante nel corpo dici, nella storia dei nani? Sono d'accordo che sia un po' lenta, anche troppo, il fatto è che la vicenda in sè era ben poco e per arrivare dove volevo arrivare mi serviva un po' di rincorsa... Trovi che l'abbia presa troppo alla lontana?
Tavajigen ha scritto:
La piccola storia di un uomo qualunque 6
Ho trovato il racconto scritto purtroppo in modo a me ostile, cioè non mi facilitava molto la lettura.
La storia aveva un finale un po' scontato ma direi che l'ho trovata in fin dei conti simpatica.
Segnalo quello che credo essere un errore (ovviamente ininfluente ai fini del voto): si dice mocio e non moccio.
Eh sì, ho verificato ora che effettivamente e mocio con una sola C! A mia discolpa non l'avevo mai visto scritto in vita mia e sono andato del tutto convinto che ne avesse due, senza controllare (come faccio solitamente quando ho un dubbio). Mi scuso per l'errore
Ti va di spiegarmi con più esattezza in che cosa hai trovato pesante la lettura? Punteggiatura troppo rada, periodi troppo annodati, che altro?
gensi ha scritto:
La piccola storia di un uomo qualunque
Sicuramente apprezzabile l'idea piuttosto originale che trae comunque ispirazioni da qualche fatto di cronaca reale (se non erro ci sono dei tizi convinti di liberare i nani da giardino).
La stesura non mi pare delle migliori. Ho trovato che a volte s'ingrippa rendendo difficile la lettura e dovendo rileggere qualche passaggio. Ma è anche vero che quando l'ho letto non ero in condizioni mentali ed ambientali perfette e forse è dovuto più alle mie distrazioni che ad una vera e propria mancanza. Curioso di vedere se anche per altri lettori sarà stato così.
Nonostante tutto, piacevole.
Sono andato a vederli ora quelli del Fronte per la Liberazione dei nani da giardino... Ce n'è di gente con i chiodi in testa, eh... comunque non ne sapevo niente
Anche tu come Tava hai trovato la scrittura poco scorrevole... L'ho già chiesto a lui, posso chiedere anche a te di spiegarmi in che cosa l'hai trovata pesante per l'esattezza?
Cichetto ha scritto:
- La piccola storia di un uomo qualunque 6
Ma i fratelli non erano Grimm con due emme? Vabé, non importa. Il racconto non mi ha catturato tantissimo, anche se il colpo di scena finale è ben studiato. Forse andava sviluppato in maniera diversa, anche se non so dirti come, così mi sembra un po' tirato via in fretta.
Eh sì, proprio strano che mi sia sbagliato... L'unica cosa che mi viene in mente è che anni fa conoscevo in un gioco un utente che si chiamava grin, quindi probabilmente ho fatto confusione
Dai, provaci a dirmi come l'avresti sviluppato
In questi casi non trovo niente di meglio da fare che raccontare la storia, e mi rendo conto che può essere un po' noiosa... Ho cercato di spezzare un po' con gli sketch di Brontolo ma evidentemente non erano abbastanza
P.S. Comunque tu ti fidi troppo di me... Non è la prima volta che al totoscrittore metti il mio nome in abbinamento al racconto a cui hai dato il voto più alto
La tua fiducia è del tutto malriposta