"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#2] Paradise City (commenti)

Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:07 #14583

...E se Paradise City: 5
Il racconto non mi ha colpito. La storia mi ha saputo di rivisto e il modo in cui è stata scritta mi è sembrata a grandi tratti ridursi a veri e propri spiegoni tra i protagonisti.
Sinceramente non credo di aver capito il finale: devono crocifiggersi? In ogni caso non mi è piaciuto come finale, troppo accelerato, risulta quasi forzato.


La cartella: 7
Bel racconto con ottima interpretazione del tema. Dal punto di vista della scrittura niente da dire; l’unica cosa che non ho sopportato sono i troppi spazi lasciati tra i capoversi, so che è una cosa visiva e proprio per questo non la considero ovviamente in fase di voto, ma non ci posso fare niente: per me è essenziale anche la forma.
Ho trovato invece inutile e ridondante la frase finale; più che un “cappello” al racconto mi sembra una morale alla Disney, l’avrei evitata.


Whisky & Glock: 6,5
Storia non male, sia per l’idea sia per come è stata scritta. Ha influito però molto nel giudizio una parte del racconto che ho trovato assurda:
“Alice sparì all’improvviso senza un apparente motivo. Mark provò di tutto pur di ritrovarla ma ogni tentativo risultò vano, sembrava come essersi dissolta nella nebbia che tanto lo inquietava.”
Credo che l’autore abbia scritto le due frasi in questo modo per far pensare ai lettori che Alice se ne sia semplicemente andata, per poi fare la rivelazione successiva in cui si scopre che in realtà Alice è stata vittima di un incidente.
Il problema è che scritte così queste due frasi non hanno molto senso: quando io lettore scopro che Alice è morta in un incidente, mi chiedo subito perché Mark non l’abbia ritrovata (come mi era stato detto prima). Anche in una metropoli di venti milioni di abitanti le persone uccise da incidenti non spariscono.
Allora a questo punto mi chiedo: forse l’autore intende dire che Mark non riesce a ritrovarla metaforicamente, cioè non trova più “un’altra Alice”; ma questo cozzerebbe con la prima delle due frasi.
Insomma qui ho un po’ rosicato.


La mia città: 5
Un racconto così unicamente autobiografico (o presunto tale) può purtroppo essere bello solo per l’autore. Non gli ho dato un voto più basso solo perché è scritto bene.


Una striscia di paradiso: 6
Non mi ha preso molto, mi è praticamente passato attraverso senza restare; forse doveva essere sviluppato di più. Inoltre sono restato molto indeciso se giudicarlo in tema oppure no, alla fine ho deciso che era in tema.


N52: 7,5 + premio della critica
Il miglior racconto di tornata, e anche quello scritto meglio. Unico appunto: non mi è piaciuto il nome della droga, scritta come acronimo con spiegazione tra parentesi, mi ha stonato.


The Red Side of the Blue: 6,5
Non sono sicuro di aver capito il racconto, il protagonista è forse finito all’inferno invece che in paradiso? E il titolo cosa significa di preciso?
Ma la domanda che mi sorge più spontanea è: parla davvero di Paradise City? Oppure solo di Paradiso?
Ho giudicato il racconto fuori tema, però non ce l'ho fatta a dargli l’insufficienza, perché ho goduto a leggere qualche parte ed il finale è semplicemente spettacolare.
Peccato.


Silvio don't cry: 6,5
Racconto piuttosto divertente, che mi ha strappato qualche risata. Però non mi ha convinto fino in fondo: ormai di Berlusconi in Paradiso si è letto centinaia di barzellette o aneddoti o altro, e quindi mi è risultato davvero poco originale.


Profezia: 6
Purtroppo ho capito la fine del racconto mentre leggevo la prima frase. Non so perché, forse perché ne ho già letti tanti simili. Andando avanti nella lettura ho notato alcuni indizi sparsi qua e là, che mi hanno fatto storcere il naso ancora di più. Per scrivere un racconto del genere, secondo me, bisogna sforzarsi di non lasciarne nessuno, puntando tutto sulla rivelazione finale. Queste cose hanno influito molto nel giudizio.
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Re: [#2] Paradise City - Commenti 26/03/2015 17:12 #14585

Andy Dufresne ha scritto:
nota a margine: per questa tornata avrei voluto una spiegazione sulla traccia in inglese - ci deve essere un motivo per cui c'è paradise city e non città del paradiso - ma mi sa che molti se ne sono sbattuti la baguette. io no. scherzo, che devo fa' metterve 3 in inglese?


Porca vacca, verissimo. L'avevi anche proposto tu questo tema, giusto?

Condizionamento - 6
Premio la ricerca dell'originalità, ma mi sembra basato su un'idea resa male a causa della scelta di far raccontare a posteriori dal protagonista la vicenda sotto forma di lettera al padre che avrebbe potuto giovarsi del precedente di kafka.
Un po' stiracchiato (e per un racconto di 4k caratteri non è il massimo): per esempio "ha scavato dentro di me e ha capito in un istante chi fossi e quale missione mi avesse condotto fin là."
avrebbe funzionato anche "ha scavato dentro di me e ha capito." e tutta l'ultima parte esplica troppe cose ovvie.


La scelta di raccontare a posteriori non la cambierei, la sento ancora valida. L'analisi che hai fatto la condivido totalmente, ho prodotto il solito racconto stiracchiato e poco curato.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:15 #14586

steve_vai_it ha scritto:
Condizionamento: 5.5

Anche qui il tema è davvero troppo poco interpretato. Anzi a volerla dire tutta è il meno interpretato. Ti assegno qualche voto in più giusto perché almeno mi è piaciuta l'idea ed il modo di scriverla, ma nulla di più. Francamente mi rendo conto che 6.000 caratteri siano pochi (tant'è che non sono riuscito a sviluppare la mia idea) ma questo racconto, come tanti altri, mi ha lasciato completamente indifferente. Non ho nemmeno la possibilità di sviluppare il mio giudizio in maniera più estesa.


Quando l'ho riletto, dopo averlo scritto, mi sono reso conto che ho parlato davvero poco della "Paradise City" presente nel mio racconto. E il brutto è che poteva e doveva essere il fulcro di tutta la storia: ossia volevo rappresentare un Paradiso così perfetto da risultare addirittura odioso per il lettore, e portarlo quasi a parteggiare per il diavolo.
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Re: [#2] Paradise City - Commenti 26/03/2015 17:16 #14587

6Rimbaud ha scritto:
Condizionamento 5 scritto non benissimo.. le espressioni utilizzate dal figlio di lucifero e poi da lucifero stesso sono davvero inverosimili.. l’idea, per quanto banale, non è malvagia.. ma non mi ha convinto


Dovevo curarlo di più. Grazie del commento bimborimba.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:19 #14588

Cichetto ha scritto:
- Condizionamento 8
Bello! Inaspettato e sorprendente, finora la miglior interpretazione del tema. Anche se la lettera come mezzo di comunicazione mi sembra strana, obsoleta. Che poi in un racconto di fantasia (e se non lo fosse?) puoi fare quel che vuoi eh.



Grazie!
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:20 #14589

scarpax73 ha scritto:
Commento al racconto “Condizionamento”

Non particolarmente incisivo, la storia è semplice, la scrittura manca di carattere. Dalla lettera non traspare un vero “io” del figlio di Satana, facendo di lui un personaggio piuttosto indeterminato. Molto più carattere ha Satana in poche righe.

Io taglierei la parte iniziale, iniziando il racconto direttamente da “Caro Padre”.

Mi è piaciuto: “L'enorme pugno sbatté sul tavolo”
perché esce fuori il carattere di Satana: iracondo, feroce, distruttivo. Dopo questa frase lo sento ruggire.

Non mi è piaciuto: “[...] la fine e goduriosa arte dell'omicidio” qui il figlio di satana sembra uno sfigato.

L'idea non era male, peccato.



Volevo rendere il figlio indeterminato, magari però ho esagerato.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:26 #14590

DQ. ha scritto:
Condizionamento - 7

L'idea mi è piaciuta veramente tanto. Quello che non mi è piaciuto è stato lo svolgimento.
Troppe chiacchiere, troppe spiegazioni sulla missione che servono poco al padre e servono tanto al lettore. E già questo significa che c'è stata una forzatura che, secondo me, fa perdere naturalezza alla lettera. Stesso problema lo riscontro nella risposta del padre che comprime in 7 righi una spiegazione che meriterebbe uno svolgimento molto più ampio, per dare la giusta durata a ogni atto. Troppo didascalico, veramente troppo. I 6000 caratteri sarebbero potuti essere un problema per un'idea simile, ma non sono stati il tuo principale problema.



Cerco di essere sempre attento e di evitare l'infodump, proprio perché odio trovarlo nei libri che leggo o nei film che vedo; quindi sapere di averlo messo nel racconto mi fa rosicare, ci starò sicuramente più attento in futuro.
Il finale l'ho reso volutamente così, dato che volevo fare una sorta di colpo di scena e quindi la compressione mi serviva per questo. Però effettivamente il racconto ne è uscito un po' menomato.
Grazie per l'analisi.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:37 #14591

Tavajigen ha scritto:

The Red Side of the Blue: 6,5
Non sono sicuro di aver capito il racconto, il protagonista è forse finito all’inferno invece che in paradiso? E il titolo cosa significa di preciso?
Ma la domanda che mi sorge più spontanea è: parla davvero di Paradise City? Oppure solo di Paradiso?
Ho giudicato il racconto fuori tema, però non ce l'ho fatta a dargli l’insufficienza, perché ho goduto a leggere qualche parte ed il finale è semplicemente spettacolare.
Peccato.


Che bel complimento
Al fuori tema non ci avevo pensato... Credo che Paradise City, soprattutto City, sia interpretabile in un milione di modi. Io, ad esempio, ci vedo un Paradiso, quindi quanto di più bello e tranquillo ci sia, almeno nell'idea, sporcato dalla City. Come se lo sporco della Città, inteso come male umano, abbia sfondato le nuvole e sia giunto in Paradiso, contaminandolo. E' un'interpretazione un po' così e capisco la tua perplessità.
Mentre sull'inglese non ho niente da dire, hai ragione e non ci avevo pensato. Il cervello traduce in automatico. Pensare all'applicazione del tema senza tradurlo è uno sforzo che, secondo me, il cervello non valuta proprio.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:38 #14592

Tavajigen ha scritto:

ormai di Berlusconi in Paradiso si è letto centinaia di barzellette o aneddoti o altro, e quindi mi è risultato davvero poco originale.


Ma non su una luna di Saturno! Almeno credo, non sono un fan delle barzellette.
Poco originale anche che l'anima, ovvero la coscienza quantistica di Penrose, sia stata prelevata a forza da un Gesù mattacchione esiliato su una luna di Saturno per non aver conquistato la Terra?


E poi ragazzi fatemelo dire: secondo me 'sto racconto non funziona per niente come barzelletta, sarebbe noioso starla a sentire, mi dovevate mettere 2 se l'avete presa in quel senso! xD
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:46 #14593

Tavajigen ha scritto:
DQ. ha scritto:
Condizionamento - 7

L'idea mi è piaciuta veramente tanto. Quello che non mi è piaciuto è stato lo svolgimento.
Troppe chiacchiere, troppe spiegazioni sulla missione che servono poco al padre e servono tanto al lettore. E già questo significa che c'è stata una forzatura che, secondo me, fa perdere naturalezza alla lettera. Stesso problema lo riscontro nella risposta del padre che comprime in 7 righi una spiegazione che meriterebbe uno svolgimento molto più ampio, per dare la giusta durata a ogni atto. Troppo didascalico, veramente troppo. I 6000 caratteri sarebbero potuti essere un problema per un'idea simile, ma non sono stati il tuo principale problema.



Cerco di essere sempre attento e di evitare l'infodump, proprio perché odio trovarlo nei libri che leggo o nei film che vedo; quindi sapere di averlo messo nel racconto mi fa rosicare, ci starò sicuramente più attento in futuro.
Il finale l'ho reso volutamente così, dato che volevo fare una sorta di colpo di scena e quindi la compressione mi serviva per questo. Però effettivamente il racconto ne è uscito un po' menomato.
Grazie per l'analisi.


Niente, non mi convince. Non mi convince la necessità di comprimere per sorprendere. Avresti potuto dire le stesse cose ma un po' più velate, senza imboccare il lettore su qualsiasi accadimento. Stavo per scrivere un esempio di cosa intendo, ma finirei per riscrivere il tuo racconto e non mi sembra giusto.

Ti sei fissato con i colpi di scena, anche nella prima tornata hai voluto stupire a tutti i costi. Non so se ricordi, ma anche ne "l'ultima Thule/goccia" avevo sentito la mancanza dei sottotesti. Evidentemente è una cosa sulla quale devi lavorare, al di là dei temi, delle idee e dei racconti.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 17:54 #14595

Andy Dufresne ha scritto:
Tavajigen ha scritto:

ormai di Berlusconi in Paradiso si è letto centinaia di barzellette o aneddoti o altro, e quindi mi è risultato davvero poco originale.


Ma non su una luna di Saturno! Almeno credo, non sono un fan delle barzellette.
Poco originale anche che l'anima, ovvero la coscienza quantistica di Penrose, sia stata prelevata a forza da un Gesù mattacchione esiliato su una luna di Saturno per non aver conquistato la Terra?


E poi ragazzi fatemelo dire: secondo me 'sto racconto non funziona per niente come barzelletta, sarebbe noioso starla a sentire, mi dovevate mettere 2 se l'avete presa in quel senso! xD


Ma infatti è brutta, eh! ahahah
Non penso che qualcuno abbia votato la barzelletta, ma potrei sbagliarmi.
Parlo per me: il mio 6 non è per la barzelletta simpatica, ma per l'originalità e qualche sorriso.

Se avessi dovuto votare la barzelletta, il 2 te lo saresti sognato!

Per quanto riguarda Saturno, Gesù e quant'altro, secondo me ti sei fatto troppe pippe mentali perché ci sono elementi che distraggono completamente da tutti questi dettagli. Per me sono un contorno sfocato che non dà profondità di campo. (non so come rendere il tono che sto usando, sto parlando seriamente ma in modo leggero e scherzoso)
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 18:02 #14597

DQ. ha scritto:
Al fuori tema non ci avevo pensato... Credo che Paradise City, soprattutto City, sia interpretabile in un milione di modi. Io, ad esempio, ci vedo un Paradiso, quindi quanto di più bello e tranquillo ci sia, almeno nell'idea, sporcato dalla City. Come se lo sporco della Città, inteso come male umano, abbia sfondato le nuvole e sia giunto in Paradiso, contaminandolo. E' un'interpretazione un po' così e capisco la tua perplessità.



Immaginavo che tu avessi pensato a qualcosa del genere, ma lo trovo un po' stiracchiato. Comunque sappi che è la prima sufficienza (e piena) che dò (o do, dato che c'è una discussione su internet anche sull'uso di questo accento ) ad un racconto che reputo fuori tema.
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Ultima modifica: 26/03/2015 18:02 Da Tavajigen.

Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 18:03 #14598

Andy Dufresne ha scritto:
Ma non su una luna di Saturno! Almeno credo, non sono un fan delle barzellette.
Poco originale anche che l'anima, ovvero la coscienza quantistica di Penrose, sia stata prelevata a forza da un Gesù mattacchione esiliato su una luna di Saturno per non aver conquistato la Terra?



Mea culpa, purtroppo non ho colto tutto ciò.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 18:05 #14600

Tavajigen ha scritto:
DQ. ha scritto:
Al fuori tema non ci avevo pensato... Credo che Paradise City, soprattutto City, sia interpretabile in un milione di modi. Io, ad esempio, ci vedo un Paradiso, quindi quanto di più bello e tranquillo ci sia, almeno nell'idea, sporcato dalla City. Come se lo sporco della Città, inteso come male umano, abbia sfondato le nuvole e sia giunto in Paradiso, contaminandolo. E' un'interpretazione un po' così e capisco la tua perplessità.



Immaginavo che tu avessi pensato a qualcosa del genere, ma lo trovo un po' stiracchiato. Comunque sappi che è la prima sufficienza (e piena) che dò (o do, dato che c'è una discussione su internet anche sull'uso di questo accento ) ad un racconto che reputo fuori tema.


Infatti l'ho preso direttamente come complimento, senza passare dal commento. Si intendeva dell'insofferenza nel tuo commento, come la professoressa di italiano che mi diceva: "tu non studi un cacchio, alle interrogazioni prendi 1, ma sui temi non riesco a metterti mai l'insufficienza". Quanto le rodeva... Ma a te dirò una cosa che a lei non ho mai detto e non ho mai fatto: "la prossima volta studierò!".
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 18:06 #14601

DQ. ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
DQ. ha scritto:
Condizionamento - 7

L'idea mi è piaciuta veramente tanto. Quello che non mi è piaciuto è stato lo svolgimento.
Troppe chiacchiere, troppe spiegazioni sulla missione che servono poco al padre e servono tanto al lettore. E già questo significa che c'è stata una forzatura che, secondo me, fa perdere naturalezza alla lettera. Stesso problema lo riscontro nella risposta del padre che comprime in 7 righi una spiegazione che meriterebbe uno svolgimento molto più ampio, per dare la giusta durata a ogni atto. Troppo didascalico, veramente troppo. I 6000 caratteri sarebbero potuti essere un problema per un'idea simile, ma non sono stati il tuo principale problema.



Cerco di essere sempre attento e di evitare l'infodump, proprio perché odio trovarlo nei libri che leggo o nei film che vedo; quindi sapere di averlo messo nel racconto mi fa rosicare, ci starò sicuramente più attento in futuro.
Il finale l'ho reso volutamente così, dato che volevo fare una sorta di colpo di scena e quindi la compressione mi serviva per questo. Però effettivamente il racconto ne è uscito un po' menomato.
Grazie per l'analisi.


Niente, non mi convince. Non mi convince la necessità di comprimere per sorprendere. Avresti potuto dire le stesse cose ma un po' più velate, senza imboccare il lettore su qualsiasi accadimento. Stavo per scrivere un esempio di cosa intendo, ma finirei per riscrivere il tuo racconto e non mi sembra giusto.

Ti sei fissato con i colpi di scena, anche nella prima tornata hai voluto stupire a tutti i costi. Non so se ricordi, ma anche ne "l'ultima Thule/goccia" avevo sentito la mancanza dei sottotesti. Evidentemente è una cosa sulla quale devi lavorare, al di là dei temi, delle idee e dei racconti.



Se leggi i miei racconti qui su UniVersi (quindi tutti i racconti che ho scritto in vita mia) troverai un tentativo di colpo di scena nel finale nel 99% dei casi. Quindi forse sì, mi sono fissato.

Non so se ci lavorerò, diciamo che non è una mia priorità. Al momento sono ancora in guerra con la costruzione di dialoghi attendibili.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 18:08 #14602

Tavajigen ha scritto:


Se leggi i miei racconti qui su UniVersi


certo che sei proprio stronzo eh
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 18:12 #14603

6Rimbaud ha scritto:
Tavajigen ha scritto:


Se leggi i miei racconti qui su UniVersi


certo che sei proprio stronzo eh



Era ovviamente un modo di dire, mai augurerei una tale sofferenza agli altri...solo a te.
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 18:16 #14605

Tavajigen ha scritto:

Non so se ci lavorerò, diciamo che non è una mia priorità. Al momento sono ancora in guerra con la costruzione di dialoghi attendibili.


Ho scritto come il cacchio, scusa.
Erano due cose separate:
1) ti sei fissato con il colpo di scena;
2) mancavano i sottotesti nei dialoghi anche nel primo racconto. Quindi, a quanto pare, è una cosa sulla quale dovresti lavorare.

Abbiamo detto la stessa cosa. Alta priorità per i dialoghi!
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Re: [#2] Paradise City - Commenti 26/03/2015 21:13 #14611

Lesaz ha scritto:
lumaca96 ha scritto:

Pensa che invece la mia professoressa di lettere mi ha corretto in un compito un "se stessi" dicendo che è meglio metterla per non creare situazioni imbarazzanti alla maturità. E comunque, ripeto, il "vanno" mi sembra più una tua convinzione e non capisco perché si debba andare contro la Crusca su queste cose. Mi sembri la mia prof di matematica di qualche anno fa, che voleva che davanti alle radici e alle lettere venisse scritto il simbolo +, in qualsiasi caso anche se non necessario. Cioè, io mi fido di più della Crusca che della tua convinzione


Occhio però, poi ti tocca correre in bagno!


Questa è bella
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Re: [#2] Paradise City (commenti) 26/03/2015 21:51 #14612

DQ. ha scritto:
Tavajigen ha scritto:

Non so se ci lavorerò, diciamo che non è una mia priorità. Al momento sono ancora in guerra con la costruzione di dialoghi attendibili.


Ho scritto come il cacchio, scusa.
Erano due cose separate:
1) ti sei fissato con il colpo di scena;
2) mancavano i sottotesti nei dialoghi anche nel primo racconto. Quindi, a quanto pare, è una cosa sulla quale dovresti lavorare.

Abbiamo detto la stessa cosa. Alta priorità per i dialoghi!



Ah sì giusto! Come hai visto da questo racconto mi sto impegnando bene.
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