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ARGOMENTO: [#3] La casa sulla collina (commenti)

Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 19:02 #15171

Andy Dufresne ha scritto:
Ora ho capito quello che intendi, fai tutti gli esperimenti che vuoi, tanto il campione è troppo piccolo si vede già dai loro commenti che non mi avrebbero mai dato il premio critica, ma, per esempio, è ovvio che tu non me l'abbia dato perchè hai trovato la scrittura pesante (a me va benissimo quella di Asimov, pensa te)

Ti voglio solo dire che solitamente sono fissato con i nomi da dare ai personaggi, fin dal mio primo racconto in cui Prometeo divenne Metropeo
E sono partito dal robot rimbambito a dare i nomi.
Solo che il nomen omen non può essere sempre pedissequamente seguito, altrimenti che destino spetta a me, semplice Giuseppe? di avere una moglie che si fa ingravidare da una divinità e andare avanti a seghe?


E su questo siamo d'accordissimo, infatti non ho mai detto una parola sui nomi degli altri racconti (dillo a me che Pakula è completamente inventato e non significa proprio niente, neanche come suono).
Ma usare i nomi del forum, oltretutto dopo un altro racconto dall'idea simile, gli fa perdere credibilità ai miei occhi, al contrario di chi viene citato, inquadrando il racconto in una dimensione scherzosa che non penso il tuo racconto meriti.
E con questo concetto ho ucciso 6 neuroni.

Il commento di prima era per arturobandini. Pardon, sono dal cellulare.
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Ultima modifica: 11/05/2015 19:04 Da DQ..

Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 19:18 #15172

Diversamente clamorosi: 5,5
Titolo intrigante, la storia non è male, con personaggi piuttosto originali. Le tracce purtroppo sono un po’ troppo telefonate. Il finale non mi è piaciuto, troppo melenso. Il problema maggiore è però l’attinenza al tema: questo racconto non lo potrei mai intitolare “la casa sulla collina”, al massimo “il rifugio di montagna”; però resto col dubbio, quindi non lo penalizzo troppo. Per le tracce: molto forzata la pubblicità piuttosto ambigua.

Peti dallo spazio profondo: 6,5 + premio della critica
Premessa: non ho mai sopportato i racconti di “fantascienza” di filone comico, proprio perché vengono comunemente considerati fantascienza (tipo la Guida Galattica), cosa che trovo inconcepibile. Detto questo, il racconto mi ha strappato qualche sorriso, sebbene la lettura mi sia risultata molto faticosa, per le cose che ho detto in precedenza. Inoltre la parte centrale è un po’ troppo pesante. Alcune tracce sono sviluppate in modo davvero divertente e originale, quindi merita sicuramente la sufficienza piena. Gli assegno il premio della critica perché scriverlo non deve essere stato per niente facile.

La casa sulla collina: 4
Il racconto è totalmente fuori tema, mi sembra che manchi una traccia, ossia “neve”, ed è scritto senza alcuna presunta logica. Sembra solo un’accozzaglia delle tracce buttate lì. Mi tengo il beneficio del dubbio ed evito di dare un voto inferiore, magari c’è qualcosa di profondo che non ho capito.

Il diario: 7
Sebbene il racconto sia piuttosto scontato o meglio atteso per questa tornata, è ben scritto e risulta avvincente fino alla fine. Gradevole anche l’uso di alcune tracce. Si merita un 7 pieno.

La casa sulla collina (II): 7
Racconto discreto, molto evocativo. Lascia tanto all’immaginazione del lettore, ma non così troppo da risultare eccessivamente etereo. Non mi è piaciuta la parte centrale con il discorso fra i due personaggi: è troppo lunga e si incastra poco con il resto del racconto, che invece scorre via velocemente.

Nadia: 6
Il racconto è davvero troppo discorsivo e procede con eccessiva lentezza. Meno male che almeno è scritto abbastanza bene e quindi si riesce a leggere senza annoiarsi troppo. Non mi è piaciuto il finale così telefonato. L’utilizzo di alcune tracce è stato originale e simpatico, sufficiente nel complesso.

Dormono sulla collina: 7,5
Tralasciando l’utilizzo di nomi di utenti del forum, che mi hanno fatto scadere un po’ la lettura (dal punto di vista della credibilità o meglio dell’immersione totale nella lettura), ma che al tempo stesso mi hanno fatto sbellicare, il racconto mi è piaciuto. L’incipit è davvero strepitoso ed alcune tracce sono originali e ben sfruttate. L’unico rammarico è che sono sicuro di non averlo capito, dato che mi resta un grosso dubbio sul finale e forse anche sul titolo: è morta davvero anche lei? Oppure il morto è solo Steve? O addirittura solo lei? Sono rimasto con questo senso di incompiuto che mi lascia interdetto. Non so, magari era proprio l’intento dell’autore.
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 19:22 #15173

Andy Dufresne ha scritto:
Perversione 6,5 - Fernando Llorente
Lo vedi all'inizio e pensi possa spaccare il mondo, invece si limita a starsene lì in avanti preferendo il gioco di sponda al movimento in profondità, ma qualche giocata a segno non manca. Il "Va beh pace" in scozzese gli vale una ola. IMPAVIDO



Velo pietoso sulle espressioni che ogni tanto scrivo e che spesso non noto in fase di revisione.

Velo pietoso anche sui tuoi commenti in stile Zuliani.

Comunque grazie, ho capito cosa intendi.
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 19:29 #15174

scarpax73 ha scritto:
Perversione voto 4,(9845 battute)

E' veramente dura commentare questo racconto. Non ho trovato nulla di particolare interesse. Non
ho trovato una bella frase, un bel periodo, tutto il racconto scorre in un anonimato incredibile. La
trama è veramente brutta. Non fa ridere, non fa piangere, non fa pensare, non fa arrabbiare...questo
racconto non fa un sacco di cose.
Non ho compreso l'attinenza della storia col titolo. Ma questo probabilmente è un limite mio,
vorrei che mi fosse spiegata.
Neanche la casa sulla collina riesce ad essere al centro di questo racconto... si defila.



Purtroppo mi sono ridotto a buttare giù il racconto nell'ultimo giorno disponibile, quindi non ho avuto tempo per arricchirlo (magari non ce l'avrei fatta lo stesso).

Il titolo è una delle due nefandezze del mio racconto, dato che la perversione era quella che doveva essere al centro del racconto, nella mia idea, ma che al momento di postare sapevo già di non essere riuscito a centrare.

L'altra nefandezza è che il mio racconto è totalmente fuori tema, come hai giustamente notato.

Ammetto che è la prima volta che mi succede e che la cosa peggiore è che ne ero perfettamente conscio: me ne sono accorto quando ho riletto il racconto, subito dopo averlo scritto. Però l'ho postato così, scusate.

Grazie per il commento!
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Ultima modifica: 11/05/2015 19:29 Da Tavajigen.

Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 19:31 #15175

Lesaz ha scritto:
Perversione: 6,5
Mi è piaciuta sia la storia che la scrittura, anche qui, se proprio voglio trovare un difetto: non mi ha convinto il personaggio femminile, in particolare l’ho trovata esageratamente “bigotta” (ma qui è più un gusto personale che oggettivo)



Volevo farla un po' bigotta, per contrastare ancora di più la perversione del marito, ma dovevo curare di più la costruzione dei personaggi.

Grazie del commento.
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 19:37 #15176

Tavajigen ha scritto:
L’unico rammarico è che sono sicuro di non averlo capito, dato che mi resta un grosso dubbio sul finale e forse anche sul titolo: è morta davvero anche lei? Oppure il morto è solo Steve? O addirittura solo lei? Sono rimasto con questo senso di incompiuto che mi lascia interdetto. Non so, magari era proprio l’intento dell’autore.


fatto apposta.
al solito amico a cui faccio leggere i miei racconti ho detto che potrebbe essere una buona idea persino quella di fare di Diana una novella Mattia Pascal, creduta morta per errore.
tutto sommato la cosa più plausibile è che il telegramma sia un errore. che ci fosse prima il fantasma steve (ma non si accorderebbe con la nuvola di polvere...) e poi il fantasma di diana o solo quest'ultimo (e si accorderebbe con la polvere - sarebbe diana il fantasma nel sottotetto infine) è, sempre per rimanere nel "più plausibile", solo una suggestione che volevo aleggiasse.

insomma volevo un finale aperto che apparisse chiuso, forse ho solo alimentato la confusione
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 19:56 #15178

DQ. ha scritto:
PERVERSIONE – 4,5

Anche in questo caso non mi piace il titolo e mi sembra che la perversione sia un aspetto del tutto trascurabile in questo racconto, inserito più che altro per collocare in qualche modo “una pubblicità decisamente ambigua”. Ma, visto che non è il primo titolo che non capisco, metto in conto di essere particolarmente stupido in questa settimana.


Purtroppo non sono riuscito bene a centrare il racconto, volevo caratterizzare l'uomo come un perverso.
La pubblicità ambigua è il "punto di svolta" del racconto: la donna si vede spuntare in un momento inatteso (e per l'ennesima volta) il profondo fanatismo del marito per il sesso e per le belle donne e cede alla tristezza, per poi rendersi conto che l'uomo si sveglia proprio leggendo quella pubblicità ad alta voce, cosa che di sicuro lei non aveva mai pensato di fare prima.

Una cosa che già ho notato in altri racconti (indipendentemente dall'autore) è che in questi racconti di amore esplicito e rapporto a due, manca spesso il sentimento portante. Non so chi sia l'autore e quali altri racconti abbia scritto prima, ma non ho respirato a pieno i sentimenti che hai tentato di raccontare.
Ad esempio non riesco a mettere completamente a fuoco il loro rapporto quando litigano in macchina. Mi sembra un rapporto completamente estinto e l'andata al cinema solo l'ultimo tentativo fallito di trovare un'intesa che manca da anni (infatti mi suona strano che siano sposati da soli 3 anni e mezzo). In particolare questo scambio è fuorviante:

“...sono ancora così fessa da sperare che tu cambi prima o poi.”
Nick a quel punto sbottò.

Lei è molto aggressiva quando parla e, visto che all'inizio si parlava di lei che si lasciava andare ai ricordi con un velo di malinconia (così l'ho inteso), ho creduto che lei si esprimesse così in generale e che, oltre alla ovvia provocazione, ci fosse anche dell'ironia (anche perché non specifichi il tono). Se così fosse stato, Nick non avrebbe dovuto reagire sbottando, ma sarebbe dovuto essere abituato a questo modo di esprimersi e avrebbe dovuto farsi una risata o rispondere con altrettanta ironia. Invece è proprio stizzito, le ritiene delle idiozie. In conclusione: è un rapporto morto.


Ho capito la tua critica. Credo che il punto focale sia che non sono riuscito a limare esattamente il dialogo per far passare quello che volevo passare; o meglio non ho specificato il tono, come hai giustamente detto te, forse bastava quello.
Sulla questione che sono sposati "solo" da tre anni, fidati che tre anni di matrimonio, magari dopo svariati anni di fidanzamento, non sono pochi per avere una discussione di quel tipo. Ci sono cose che restano sepolte, sopite o che vengono semplicemente ingoiate, che però prima o poi riesplodono. Oppure ci sono dei litigi che in una coppia si ripetono sempre allo stesso modo e saltuariamente, per anni o per tutta la vita. Ma queste sono cose che di sicuro conosci anche te, era per dire che secondo me come credibilità il rapporto sta in piedi, o meglio sta in piedi il rapporto che avevo in mente io, ma che magari non sono riuscito a rendere.

Poi, però, lei rivaluta questi atteggiamenti del marito e gli manca un po' questo “fastidio” che le provocava. Ma dove si legge o intuisce il peso della solitudine? Dove si legge “Dio, quanto mi manchi!” oppure “Dio, quanto ti ho amato!” oppure “Dio, quanto ti amo!”?
Con uno scambio come quello in macchina, con il marito che parla a sproposito, la prima sensazione che si percepisce quando l'altra persona si assenta, è la pesantezza del silenzio. Capita molto spesso di pensare o sentire: “in questo caso lui avrebbe detto una delle sue frasi sciocche. Invece lui non c'è più e non ci sono più le stupidate che diceva... Quanto vorrei risentirle, quanto vorrei che fosse qui”. Ma non ho sentito nessuna mancanza.

Per questo motivo a me non è parsa credibile l'ultima reazione della donna, quando lui le parla. Soprattutto mi suona malissimo che lei lo chiami “amore”. Per logica capisco che lei ha capito di amarlo, ma solo per logica, perché sono abituato da altre storie a immaginare che funzioni così, ma se non avessi un mio background direi che lei è bipolare.


Non avrei mai inserito nessuna delle frasi che hai scritto, non è il mio stile.
Però sono d'accordo con la tua critica: non ho sviluppato appieno (o addirittura per niente) la tristezza della donna, che avrei potuto far trasparire da gesti o da pensieri di qualche tipo. Diciamo che questo fa parte dell'arricchimento del racconto che avrei dovuto fare e che non ho fatto per mancanza di tempo, di voglia.
Di sicuro ne terrò conto quando farò la seconda stesura.

Grazie per il commento dettagliato!
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:01 #15179

Andy Dufresne ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
L’unico rammarico è che sono sicuro di non averlo capito, dato che mi resta un grosso dubbio sul finale e forse anche sul titolo: è morta davvero anche lei? Oppure il morto è solo Steve? O addirittura solo lei? Sono rimasto con questo senso di incompiuto che mi lascia interdetto. Non so, magari era proprio l’intento dell’autore.


fatto apposta.
al solito amico a cui faccio leggere i miei racconti ho detto che potrebbe essere una buona idea persino quella di fare di Diana una novella Mattia Pascal, creduta morta per errore.
tutto sommato la cosa più plausibile è che il telegramma sia un errore. che ci fosse prima il fantasma steve (ma non si accorderebbe con la nuvola di polvere...) e poi il fantasma di diana o solo quest'ultimo (e si accorderebbe con la polvere - sarebbe diana il fantasma nel sottotetto infine) è, sempre per rimanere nel "più plausibile", solo una suggestione che volevo aleggiasse.

insomma volevo un finale aperto che apparisse chiuso, forse ho solo alimentato la confusione



Così come hai scritto il racconto ho la sensazione di non aver capito o di essermi perso qualcosa (magari per demerito mio), quindi mi viene voglia o meglio l'obbligo di rileggere il racconto, cosa che non sopporto per niente.
Se invece mi lasci con un finale aperto che io capisco essere aperto allora sono più che contento, dato che li adoro.
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:09 #15180

DQ. ha scritto:
Andy Dufresne ha scritto:
Ora ho capito quello che intendi, fai tutti gli esperimenti che vuoi, tanto il campione è troppo piccolo si vede già dai loro commenti che non mi avrebbero mai dato il premio critica, ma, per esempio, è ovvio che tu non me l'abbia dato perchè hai trovato la scrittura pesante (a me va benissimo quella di Asimov, pensa te)

Ti voglio solo dire che solitamente sono fissato con i nomi da dare ai personaggi, fin dal mio primo racconto in cui Prometeo divenne Metropeo
E sono partito dal robot rimbambito a dare i nomi.
Solo che il nomen omen non può essere sempre pedissequamente seguito, altrimenti che destino spetta a me, semplice Giuseppe? di avere una moglie che si fa ingravidare da una divinità e andare avanti a seghe?


E su questo siamo d'accordissimo, infatti non ho mai detto una parola sui nomi degli altri racconti (dillo a me che Pakula è completamente inventato e non significa proprio niente, neanche come suono).
Ma usare i nomi del forum, oltretutto dopo un altro racconto dall'idea simile, gli fa perdere credibilità ai miei occhi, al contrario di chi viene citato, inquadrando il racconto in una dimensione scherzosa che non penso il tuo racconto meriti.
E con questo concetto ho ucciso 6 neuroni.

Il commento di prima era per arturobandini. Pardon, sono dal cellulare.


Sì! Ma il fatto che il tuo e il suo fossero in ballottaggio è vero. Credo non sia la prima volta che dò il mio PC a Andy: mi piace quella sua levità, la scrittura dritta e lunga, qualche neologismo e come gira i nomi.

E poi c'era Re Artù!

Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:13 #15181

Lesaz ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Peti dallo spazio profondo: 6
Scrittura che ho apprezzato molto ma ho tenuto un voto basso per un concetto preciso (mio personale): scegliere la strada grottesco/ironica in questo caso era la scelta più semplice quindi ho premiato di più chi ha cercato di costruire una storia diversa.
Alcuni passaggi davvero molto simpatici (i vari “svenne” ad esempio, oppure la scena fuori dalla casa conclusa col militare che accarezzando la pistola riporta il silenzio)


grazie per il commento, e per i commenti in generale davvero interessamti.
Si ho cercato di fare un racconto comico, sono contento che ti siano piaciute alcune parti.


Ragionandoci sopra mi sono fatto una domanda (diciamo, più o meno una domanda):
Scrivendo un racconto comico, quanto è importante la trama?
Te lo dico perchè tu cerchi (almeno io ne ho avuto l'impressione) di scrivere un racconto comico con una trama "decente", ho il dubbio che sia quasi impossibile riuscire in entrambi gli aspetti in 12000 battute e con 13 tracce da inserire per forza...senza perdere qualcosa da qualche parte. Ma potrei sbagliare, me lo sono chiesto però.


Si 12000 battute sono state poche, ho dovuto fare dei tagli per rientraci.
Secondo me in un racconto comico la trama è importante, forse la cosa più importante, altrimenti si rischia di scadere nell'accozzaglia di battute senza scopo.
Avendo una trama i personaggi vengono caratterizzati maggiormente.
Nel mio racconto, che forse più che al comico di avvicina alla parodia come ha scritto a suo modo Andy, ho utilizzato parecchi clichè cinematografici, infatti la trama in sé non è nulla di trascendentale, ho anche citato uno dei film ai quali mi sono ispirato "Invasion of the body snatchers" ovvero "l'invasione degli ultracorpi", per inserire personaggi e citazioni.

comunque è stato divertente scriverlo, ho giocato parecchio coi nomi, e con le citazioni.
...vi consiglio di cercare Mellony McBoobs in google immagini
William Burke e William Hare furono degli assassini seriali di edimburgo di inizio 800...vendevano i cadaveri per divissezioni a scopo scientifico, un acquirente era il dott. Knox che cito nella loro conversazione.
John Loudon McAdam il tipetto grigio e magnifico rettore, fu l'inventore della pavimentazione stradale macadam, dal quale derivano le moderne strade asfaltate.
due volte cito l'Amleto di Shakespeare paragonando burke e hare a Rosencrantz e Guildenstern, una volta nel loro discorso:
"Hare: Mi date della spugna, monsignore?
Burke: Una cosa, signore?..."
poi nel finale quando la McBoobs dice "- Lo spettacolo è atroce, e le nostre notizie all’Inghilterra giungeranno troppo tardi. Non hanno più udito gli orecchi che avrebbero dovuto ascoltarci, per sentire che il loro ordine è stato eseguito, che Burke e Hare sono morti. Dove raccoglieremo il nostro ringraziamento? - "
parafrasando appunto il finale dell'Amleto
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:17 #15182

scarpax73 ha scritto:
Lesaz ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Peti dallo spazio profondo: 6
Scrittura che ho apprezzato molto ma ho tenuto un voto basso per un concetto preciso (mio personale): scegliere la strada grottesco/ironica in questo caso era la scelta più semplice quindi ho premiato di più chi ha cercato di costruire una storia diversa.
Alcuni passaggi davvero molto simpatici (i vari “svenne” ad esempio, oppure la scena fuori dalla casa conclusa col militare che accarezzando la pistola riporta il silenzio)


grazie per il commento, e per i commenti in generale davvero interessamti.
Si ho cercato di fare un racconto comico, sono contento che ti siano piaciute alcune parti.


Ragionandoci sopra mi sono fatto una domanda (diciamo, più o meno una domanda):
Scrivendo un racconto comico, quanto è importante la trama?
Te lo dico perchè tu cerchi (almeno io ne ho avuto l'impressione) di scrivere un racconto comico con una trama "decente", ho il dubbio che sia quasi impossibile riuscire in entrambi gli aspetti in 12000 battute e con 13 tracce da inserire per forza...senza perdere qualcosa da qualche parte. Ma potrei sbagliare, me lo sono chiesto però.


Si 12000 battute sono state poche, ho dovuto fare dei tagli per rientraci.
Secondo me in un racconto comico la trama è importante, forse la cosa più importante, altrimenti si rischia di scadere nell'accozzaglia di battute senza scopo.
Avendo una trama i personaggi vengono caratterizzati maggiormente.
Nel mio racconto, che forse più che al comico di avvicina alla parodia come ha scritto a suo modo Andy, ho utilizzato parecchi clichè cinematografici, infatti la trama in sé non è nulla di trascendentale, ho anche citato uno dei film ai quali mi sono ispirato "Invasion of the body snatchers" ovvero "l'invasione degli ultracorpi", per inserire personaggi e citazioni.

comunque è stato divertente scriverlo, ho giocato parecchio coi nomi, e con le citazioni.
...vi consiglio di cercare Mellony McBoobs in google immagini
William Burke e William Hare furono degli assassini seriali di edimburgo di inizio 800...vendevano i cadaveri per divissezioni a scopo scientifico, un acquirente era il dott. Knox che cito nella loro conversazione.
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due volte cito l'Amleto di Shakespeare paragonando burke e hare a Rosencrantz e Guildenstern, una volta nel loro discorso:
"Hare: Mi date della spugna, monsignore?
Burke: Una cosa, signore?..."
poi nel finale quando la McBoobs dice "- Lo spettacolo è atroce, e le nostre notizie all’Inghilterra giungeranno troppo tardi. Non hanno più udito gli orecchi che avrebbero dovuto ascoltarci, per sentire che il loro ordine è stato eseguito, che Burke e Hare sono morti. Dove raccoglieremo il nostro ringraziamento? - "
parafrasando appunto il finale dell'Amleto


E io che l'unica citazione che ho riconosciuto è quella di Murdock dell'A-Team sul pezzo di pizza in un pozzo che puzza!
Ah la cultura! *_*
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:20 #15183

Peti dallo spazio profondo: 6,5 + premio della critica
Premessa: non ho mai sopportato i racconti di “fantascienza” di filone comico, proprio perché vengono comunemente considerati fantascienza (tipo la Guida Galattica), cosa che trovo inconcepibile. Detto questo, il racconto mi ha strappato qualche sorriso, sebbene la lettura mi sia risultata molto faticosa, per le cose che ho detto in precedenza. Inoltre la parte centrale è un po’ troppo pesante. Alcune tracce sono sviluppate in modo davvero divertente e originale, quindi merita sicuramente la sufficienza piena. Gli assegno il premio della critica perché scriverlo non deve essere stato per niente facile.


grazie tava per il premio della critica, sono contento che ti sia piaciuto nonostante sia un racconto "comico" di fantascienza (hai ragione, non si merita questa categoria, quindi diciamo solo comico )
Scriverlo non è stato difficile, la parte difficile è stata tagliare
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:33 #15184

Andy Dufresne ha scritto:
Marco Mete ha doppiato Robin Williams ne L'uomo bicentenario...


...questo film ha qualcosa di ipnotico, non so più quante volte l'ho vidto...e non è certo il più bel film del mondo...mah!
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:41 #15185

PETI DALLO SPAZIO PROFONDO – 5

Ti sei fatto prendere troppo la mano e questo svaluta completamente il racconto.
La sensazione è che ti sia divertito tanto a scriverlo e che tu abbia pensato: “quante risate si faranno i miei amici!”. Se non stessimo facendo un concorso di scrittura (per quanto amatoriale e in amicizia sia), saresti l'idolo della comitiva. Ma visto che non siamo seduti sul muretto a bere birra e a commentare i culi, secondo me ti sei fatto prendere la mano. Ci sono tanti spunti simpatici, altre cose veramente interessanti e l'idea di base mi piace molto.
Ma mi ricorda “Silvio don't cry” della scorsa tornata che commentai con “apprezzo la goliardia ”, pensando che l'autore avesse mirato alla risata e che non volesse neanche un reale commento. Nel tuo racconto c'è più costruzione, c'è più narrativa, l'idea è molto più strutturata, anche se su alcuni spunti vedo dell'imitazione/citazione che ai miei occhi lo fa sembrare un collage più che un ragionamento, ma l'atmosfera è sempre la stessa: in quel caso era “la barzelletta zozza raccontata agli amici”, in questo caso è “la barzelletta raccontata agli amici”. Se avessi evitato questa dimensione sciocca (nel senso di leggera), ti avrei dato un voto alto.
Ti do 5 perché sai scrivere, e farsi prendere troppo la mano pesa molto di più su di te che su chi scrive meno bene.


Si, mi sono divertito molto a scriverlo, non so se mi sono fatto prendere troppo la mano ma del resto è un racconto che punta al comico e alla parodia, quindi tende a essere esagerato, è nella sua natura...e forse nella mia.
Sono convinto che Andy si sta facendo una belle risata , avevo definito il suo racconto una barzelletta...ed ecco la nemesi
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:55 #15186

Cavolo non vi sto più dietro con sti commenti...anzitutto grazie mille per i voti alti, sinceramente pensavo di aver avuto un'idea carina ma di non essere riuscito a svilupparla come volevo, non mi aspettavo certamente la vittoria.
Complimenti a tutti perchè non è stato facile, ma come ha scritto Tava devo dire che anche io mi son divertito e se prima ero contro le molte tracce, ora sono decisamente a favore, ovviamente che rimanga per una sola tornata!! Diversamente dal solito ho preso voti alti ma nessun premio critica, forse dovrei essere contento perchè sto migliorando sul contenuto...

Non ho, purtroppo, il tempo necessario per rispondere singolarmente a tutti, un paio di voi hanno centrato l'obiettivo, ovvero ho avuto grossi problemi col limite di 12000 battute. Avevo già finito di scrivere e ho dovuto fare un botto di tagli, magari posto il racconto intero così da capire se è venuto meglio.
Grazie mille a D.Q. per il commento, hai fatto delle osservazioni molto interessanti di cui dovrò tener conto in futuro...
Andy ti prego spiegami il tuo commento in termini non calcistici XD

Grazie davvero per i complimenti!!!
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...

Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 20:58 #15187

Tavajigen ha scritto:
Diversamente clamorosi: 5,5
Titolo intrigante, la storia non è male, con personaggi piuttosto originali. Le tracce purtroppo sono un po’ troppo telefonate. Il finale non mi è piaciuto, troppo melenso. Il problema maggiore è però l’attinenza al tema: questo racconto non lo potrei mai intitolare “la casa sulla collina”, al massimo “il rifugio di montagna”; però resto col dubbio, quindi non lo penalizzo troppo. Per le tracce: molto forzata la pubblicità piuttosto ambigua.

Ho letto e risponderò con calma nei prossimi giorni (oltre a pubblicare i miei commenti).
Ma a questo DEVO rispondere subito.
Porca di quella maiala ladra... mi sono talmente concentrato sulla storia delle 13 tracce che mi sono completamente dimenticato del titolo della tornata. Ed è stato solo un colpo di c... quello di far salire Gerardo si di una montagna a far la dichiarazione.
Ma la cosa più clamorosa è che me ne sono reso conto solo ora e solo dopo il commento di Fava.
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Fortunatamente, ho sempre il difetto di prendermi poco sul serio...
[cit. Carmen Consoli - Fortunatamente]

Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 21:00 #15188

E ora la cosa più importante, i commenti che ho scritto a caldo dopo aver letto i racconti...


diversamente clamorosi 5,5

Le tracce ci son tutte, anche se l'antico rituale iniziatico è un pò forzato, per me è valido.
Nel primo paragrafo ho capito solo all'ultimo che la protagonista parlava in prima persona, ma questo di per sè non è un difetto; inoltre questa scelta era, a mio avviso, il miglior modo di sfruttare la traccia di Rimb. Manca un pò di punteggiatura in giro, il che rende alcuni periodi macchinosi da leggere; sarà stata la difficoltà di questa tornata-esperimento, ma anche l'andamento del racconto mi pare piuttosto sconnesso. mi è piaciuta molto la considerazione finale sul fatto di non giudicare dall'apparenza, quel discorso ha un pò salvato il resto di un racconto un pò noioso e lento.
non ha sufficienza piena perchè il tema era la casa in collina, che qui ha un posto marginale, immagino il riferimento sia al rifugio in montagna; è vero che lì si conclude la vicenda, ma il posto è appena accennato e tutto avviene sul prato.


peti dallo spazio profondo 7,5

tracce presenti, ho dovuto rileggere per trovarne un paio, anche la casa in collina è al centro della storia.
molto originale nella sua ironia, ci voleva giusto uno stacco tra i primi due episodi, e il nome dell'auto è ripetuto una volta di troppo. ero tentato di dare un 10 solo per il nome della docente di astronomia XD forse era questo il miglior modo di affrontare "la tornata delle 13 tracce": personaggi assurdi, situazione ancora più assurda, io tutto avevo pensato per partecipare, ma l'invasione aliena tramite peti proprio no...geniale, non ho messo 8 solo per alcune imprecisioni.


la casa sulla collina 4,5

a parte il fatto che manca la neve come traccia, se non sbaglio, ma al di là di questo non mi è piaciuto per niente. l'idea in partenza era buona, ma non c'è stato il minimo sforzo di creare una "storia", si è cercato solo in fretta e furia di mettere insieme tutti i pezzi necessari, per me il voto è molto basso, considerato invece che tutti si son prodigati per creare un racconto vero e proprio. Ripeto che sviluppando diversamente l'idea del dialogo si poteva ottenere qualcosa di meglio.


la casa sulla collina 6,5

la tracce ci son tutte, forse la casa in collina è meno presente che in altri racconti come tema centrale. in alcuni tratti scritto molto bene, in altri un pò confuso, come in tutti pesa la forzatura dell'obbligatorietà delle tracce e il limite di battute, in generale una buona prova; a mio parere si poteva fare meglio nella parte centrale in cui si spiega il precedente, avrei alzato il voto comunque positivo.


Nadia 6,5

Scritto tutto d'un fiato, personalmente avrei preferito qualche pausa in più, ma tutto sommato una buona prova, con alcune espressioni decisamente riuscite, cui si accompagnano alcuni errori probabilmente dovuti a mancanza di rilettura. Nota positiva: l'autore è riuscito ad inserire bene tutte le tracce senza forzare, cosa notevolissima vista la difficoltà e probabilmente lo ha fatto meglio di tutti gli altri.


Perversione 6

Questo racconto mi ha lasciato un pò così. ci sono punti in cui mi ha preso e altri che mi hanno deluso, come anche alcune incongruenze non da poco: come è possibile portare un uomo in quelle condizioni in riva ad un lago? E tenerlo in una mansarda? Forse questo è già più pensabile, ma certamente insolito nella pretesa realtà della storia. Il titolo forse è troppo forte, se davvero di perversione si tratta riesce difficile credere che una moglie lo accetti così serenamente, o meglio, secondo me la discussione in auto, che è indicativa del loro rapporto, sembra più una litigata tra adolescenti che tra due persone sposate, magari è una mia impressione...per me le tracce ci son tutte, nel complesso sufficiente.


Dormono sulla collina 7 premio critica

una bella prova, con giusti elementi di ironia, non ultimi i nomi scelti con cura! alcune piccole imprecisioni hanno guastato (un minimo) la lettura della storia. Il titolo riporta al finale ambiguo, a effetto sorpresa, mentre per un attimo pensavo mancasse la traccia della nuvola, mirabilmente inserita invece nell'ingresso al sottotetto. Mi rimane qualche dubbio proprio sul finale, forse un effetto voluto dall'autore.
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...

Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 21:43 #15194


peti dallo spazio profondo 7,5

tracce presenti, ho dovuto rileggere per trovarne un paio, anche la casa in collina è al centro della storia.
molto originale nella sua ironia, ci voleva giusto uno stacco tra i primi due episodi, e il nome dell'auto è ripetuto una volta di troppo. ero tentato di dare un 10 solo per il nome della docente di astronomia XD forse era questo il miglior modo di affrontare "la tornata delle 13 tracce": personaggi assurdi, situazione ancora più assurda, io tutto avevo pensato per partecipare, ma l'invasione aliena tramite peti proprio no...geniale, non ho messo 8 solo per alcune imprecisioni.


Grazie per il commento. Sono contento che ti sia piaciuto.
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 22:09 #15199

scarpax73 ha scritto:
Peti dallo spazio profondo: 6,5 + premio della critica
Premessa: non ho mai sopportato i racconti di “fantascienza” di filone comico, proprio perché vengono comunemente considerati fantascienza (tipo la Guida Galattica), cosa che trovo inconcepibile. Detto questo, il racconto mi ha strappato qualche sorriso, sebbene la lettura mi sia risultata molto faticosa, per le cose che ho detto in precedenza. Inoltre la parte centrale è un po’ troppo pesante. Alcune tracce sono sviluppate in modo davvero divertente e originale, quindi merita sicuramente la sufficienza piena. Gli assegno il premio della critica perché scriverlo non deve essere stato per niente facile.


grazie tava per il premio della critica, sono contento che ti sia piaciuto nonostante sia un racconto "comico" di fantascienza (hai ragione, non si merita questa categoria, quindi diciamo solo comico )
Scriverlo non è stato difficile, la parte difficile è stata tagliare



Sì in effetti il mio giudizio sulla difficoltà di scrittura lo faccio sempre immaginando automaticamente di dover scrivere io il racconto.
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Re: [#3] La casa sulla collina (commenti) 11/05/2015 22:11 #15200

scarpax73 ha scritto:
Andy Dufresne ha scritto:
Marco Mete ha doppiato Robin Williams ne L'uomo bicentenario...


...questo film ha qualcosa di ipnotico, non so più quante volte l'ho vidto...e non è certo il più bel film del mondo...mah!



Beh ma questo è perché viene da un racconto meraviglioso scritto da Asimov e ripreso a quattro mani con Silverberg, che per la fantascienza non sono gli ultimi arrivati.

(sì lo so, il mio giudizio non è attendibile, ho più di 50 libri del Dottore in libreria e sono un tantino di parte )
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