- (S)experimentum voto 6,5
commento
E' un racconto divertente e ben congegnato, l'ho fatto leggere alla mia compagna che ha riso di cuore. Non ho appunti importanti da fare ma qualche suggerimento , forse, posso darlo. Non credo che ci sia stata molta cura a livello di revisione, mi sembra scritto di getto e poco rivisto. Alcuni periodi potrebbero essere migliorati.
Una cosa che mi è piaciuta molto di questo racconto è come Matthew si lascia prendere dalla situazione, dall'eccitazione di un evento inaspettato, è l'uomo comune, molto comune, che si ritrova in una situazione erotica con la collega, e la cosa lo eccita fatalmente, In fondo hai scritto una piccola commedia all'italiana anni '70 in versione moderna con Lando Buzzanca nel ruolo si Matthew, Michela Miti nel ruolo di Sara 2 e Anna Maria Rizzoli nel ruolo della moglie, che filmone che ne sarebbe uscito fuori
Hai praticamente utilizzato quasi tutte le battute, ma se qualcosa potevi migliorare, accentuare forse, era la caratterizzazione di Matthew e togliere il “Sara 2” magari giocando sul cognome piuttosto che mettere il numero, poco elegante.
- Una coppia voto 5
commento
Sinceramente il racconto non mi ha colpito molto, l'ho trovato un po' sciatto e poco coinvolgente. Forse l'intento era quello di voler mettere il lettore nello stato di “osservatore” dell'esperimento, quasi come volergli spiegare gli stati d'amino dei protagonisti in modo “scientifico”...ed ecco come avviene la mitosi, ed ecco cosa prova Carlo, cosa prova Anna e cosa prova Luca. Ma io credo che l'esperimento dello scrittore non sia riuscito un granché. Certi periodi sono bruttini, con tante precisazioni inutili “un riflesso condizionato simile a quello del cane di Pavlov” “a poltrona medica sulla quale si è accomodato è anatomica e quindi estremamente confortevole” ecc ecc.
La frase finale è orrifica “...quindi si stringe la mano mentalmente per essere riuscito a darle l'ultima spinta per portarla finalmente nel suo letto.”
...e poi l'esperimento qual'era?
- Prospettive voto 5.5
commento
La storia è trita è ritrita, anche se scritta bene. Non ho grossi appunti da fare, do l'insufficienza per poca fantasia fantascientifica. Dopo poche righe gia' si sa dove di andrà a finire. Ci voleva uno sforzo in più per dare originalità a una trama del genere.
- Draugr voto 6
In questo racconto vedo del potenziale, secondo me ha sofferto molto della limitazione delle 6000 battute, per questo doveva essere gestito meglio. I due protagonisti, il senatore e il guerriero, sono ben delineati. E il finale in cui Gunnar va verso il Walhalla mi è piaciuto parecchio, una bella immagine.
Ecco, secondo me, alcune cose che potrebbero essere migliorate:
Io non direi che il popolo è affamato, casomai scontento (dei politici, dell'economia...fai tu)...perché se al popolo affamato dai la corrida di Corrado, sinceramente se ne sbatte il caz**..avrà comunque fame. Del resto il motto romano era “panem et circenses”, mica “ circenses e basta”
Il Preambolo è troppo lungo, arrivato alla cella hai già utilizzato 1701 battute con frasi tipo: “il Senatore ricevette l’oneroso incarico” “L’uomo imbastì la sua teoria” “la frustrazione dell’uomo medio” “confezionato un prodotto su misura per il popolo” ...frasi fatte, brutte e inutili.
La parte relativa a Gunnar non è male, “Tutto ciò che gli occhi azzurri vedevano scrutando la loro immagine riflessa era un vuoto deserto di ghiaccio” è bella, anche se non si capisce perché nel deserto di ghiaccio ci dovrebbe essere la sabbia “ in fondo anche l’estensione di sabbia più arida e inospitale possedeva una piccola oasi di vegetazione”...machecazz non era un deserto di ghiaccio? Del resto è un guerriero nordico è logico che abbia confidenza col ghiaccio...ma sta sabbia da dove ti è uscita?...ti lasci trasportare dai luoghi comuni.
...altro luogo comune, o frase fatta “ sapeva perfettamente chi era quindi reagì come previsto dal manuale”...previsto dal manuale? Ma tu lo vedi un guerriero vichingo che legge un manuale sull'etichetta?..
via le frasi fatte, lascia che siano le azioni a raccontare i fatti.
Il racconto in sé manca di conflitto, Gunnar è un guerriero sconfitto e il Senatore è il vincitore, eppure fra di loro non succede nulla, non c'è tensione emotiva, non c'è odio, amore, rispetto... non si legge che uno spiegone sul significato di Daugr e una domanda su come si sente il guerriero, il senatore aveva scommesso su di lui? Altrimenti non si comprende questo interessamento, se avesse vinto Gunnar le cose per il senatore sarebbero cambiate? no.
Eppure io l'ho visto Daugr che fissava lo specchio e vedeva una landa ghiacciata e desolata, e dubitava sulla sua esistenza. Ci sono delle potenzialità, ma anche tanto lavoro da fare.
1 Il nome Daugr è una figata.
2 Voglio che mi vengano ceduti i diritti sul personaggio
- Banana & Rum voto 5,5
commento
Non è un racconto che rimane impresso, troppo fievole nella trama. Sulla scrittura poco da dire se non che non lascia il segno.
- Forza pensiero! Voto 7 pc
commento
L'idea mi è piaciuta parecchio, il crescendo della tensione che si legge via via che il testo scorre è il suo punto forte.
Se proprio devo fare un appunto è nell'utilizzo del termine “cadde” nel periodo “Il liquido cadde nelle acque della sorgente che pochi metri più sotto convogliavano nell’acquedotto della città”, sembra indicare la non volontarietà del gesto, secondo me sarebbe stato meglio in questo caso “fu versato”. Poi, per il resto, è il racconto sicuramente migliore per idea e forma....a parte il mio, s'intende