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ARGOMENTO: [#5] L'esperimento (commenti)

Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 12:15 #15922

DQ. ha scritto:
Che brutta aria... c'è da farsi il segno della croce, visto che non ho dato neanche una sufficienza...


Non ti preoccupare, mi pare di averti fatto ad parafulmine
You have to find what you're really good at and exaggerate it!

Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 12:22 #15923

DQ. ha scritto:
Che brutta aria... c'è da farsi il segno della croce, visto che non ho dato neanche una sufficienza...



Attendo il tuo commento di distruzione al mio racconto.

E anche quello di Signor-BOH!
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 12:53 #15925

Intanto vi posto i miei

- (S)experimentum (5925) è il mio


- Lidia e Marco (5373) scarpax 6 + premio critica

Tralasciando il fatto che l'idea di partenza è così simile alla mia (il che non è un bene, perché io sono arrivato prima ) veniamo alle cose serie.
Ho particolarmente apprezzato il tentativo di destrutturare il racconto in mondo da renderlo quanto più interessante e coinvolgente possibile. Le descrizioni sono notevoli ma, a mio parere, finanche eccessive visto soprattutto il limite dei caratteri. Tutto questo va a scapito dell'azione che nel racconto rasenta il nulla al punto che si può ridurre in cinque periodi. Però merita il premio critica non fosse altro per la cura con la quale l'autore ha cercato (riuscendoci) ad uscire dai canonici classici della scrittura su di un tema per nulla originale.

- Una coppia (5942) Wong Fei 6,5
Una storia lineare, pulita, psicologica e coinvolgente. Forse un po' troppo telefonata con la lei (Anna) che viene un po' troppo svelata ed alla fine, il finale, pur restando impresso si rivela per essere esattamente quello che ti aspetti. Che di per se non è necessariamente un male anzi è la degna rappresentazione della realtà. Ma forse mi sono identificato troppo nell'eterno Peter Pan Carlo ed un po' mi è stato sul cazzo vederlo perdere così miseramente. In ogni caso però, tolto il migliore ho deciso che questo andasse di diritto nel gruppo di quelli più interessanti

- Prospettive (5626) Tavajigen 6

Se quello di prima era telefonato questo è scontatissimo. Per sua fortuna è scritto bene con dialoghi e con un ritmo degno altrimenti sarebbe stata veramente una prova deludente. Ormai, con l'overdose di videogiochi e programmi sull'universo propinati ogniddove una storia del genere sembra poco più che un teatrino per nulla originale. Tra l'altro non c'è azione dall'inizio alla fine ma solo una decisione passiva di vedere come va a finire e di dare all'uomo del virus. Così, tanto per citare qualcuno visto che va di moda, all'autore di questo scritto dedico Konstantin Tsiolkovsky: "se è vero che la Terra è la culla dell’umanità, è altrettanto vero che dalla culla bisogna prima o poi uscire per affrontare la vita."

- Draugr (5956) arturobandini 6,5
L'inizio è interessante. La continuazione ho fatto veramente fatica a digerirla perché non è proprio il mio genere. Mi ha ricordato a più riprese le ambientazioni e lo stile del film 300, quel misto tra cose antiche ed inserti moderni che sono ciò che mi piace meno mandandomi letteralmente in tilt il cervello.
Superata però questa fase soggettiva bisogna dare atto che, oggettivamente, è uno dei migliori racconti di questo giro non fosse altro per l'idea un po' più originale rispetto al contesto e per il tentativo molto complicato di far entrare in 6.000 caratteri tante cose ivi compreso una ricerca dei profili psicologici dei protagonisti piuttosto accurata. Cosa non facile dovendo rientrare nella brevità.
Ho dovuto rileggere la fine perché al primo colpo non avevo capito. Ma probabilmente è un mio difetto di distrazione avendo letto tutti i racconti di filata tra un cambio mezzo pubblico e l'altro.
Forse sono anche questi nomi strani che mi sconquassano il cervello visto quanto faccio schifo come lettore.

- Banana & Rum (6010) Lumaca 7
Secondo me questo è il racconto che ha colto nel miglior modo possibile tutte le sfumature del titolo non limitandosi solo a partire da un esperimento ma rendendolo protagonista della storia su più livelli. Perciò, davvero complimenti per l'idea che è in assoluto la migliore di tutta la tornata ma anche complimenti per la scrittura che, seppur informale non scade mai nel banale o nello sciapo lasciandosi leggere molto più che volentieri. Il colpo di classe è in quel finale asettico. Non tanto da parte del protagonista che denota una sua personalità vista la decisione che prende ma da parte dell'autore che riesce a mantenere incredibilmente le distanze rispetto a tutto e tutti. L'ho apprezzato tantissimo perché è difficilissimo in un racconto così riuscire a tenere tutti sullo stesso livello senza dividere buoni con cattivi o migliori con peggiori.
Inutile dire che quei 10 caratteri aggiuntivi gridano allo scandalo. I margini per limarlo erano moltissimi ed a me è dispiaciuto tantissimo ancor di più dopo averli letti tutti perché è in assoluto il migliore del giro.

- Forza pensiero! (5993) DQ 6,5
L'idea è la più originale. La storia che c'è alla base è di per se una trama piuttosto prevedibile. Si crea qualcosa e poi questa si ritorce contro chi l'ha creata. Ma, a dispetto di quanto detto per il racconto di sopra, la cosa che ho apprezzato meno è che qui l'autore è invece pienamente schierato. Sia chiaro, non è un male di per se questa cosa. Ma a me non piace mai troppo essere obbligato a pensarla in un solo modo possibile cosa che qui invece sono praticamente costretto a fare perché chi ha voluto questo sistema è necessariamente un "cattivo" mentre la "gente" fa parte dei buoni che riescono ad ottenere la loro rivincita. Neanche quando impiccano i cattivi diventano a loro volta cattivi ma, anzi, a leggere l'autore sono più che legittimati a farlo.
Ripeto, di per se non è un male ma non incontra il mio gusto nel leggere.
Anche in questo caso però ho cercato di andare oltre al mio semplice gusto ed ho deciso di premiare questo racconto nel secondo gruppo dei migliori perché in effetti tanto l'idea, quanto la stesura (per nulla facile visto che questo è il classico racconto che si presta decisamente meglio in formato "video") sono ottimali con tutti i tempi ed i ritmi dettati nel modo giusto.
Nota di merito per il titolo al punto che potrebbe esserci lo zampino di andy in questo racconto che ho comunque deciso di attribuire a DQ.
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:01 #15926

Posto i miei commenti, nonostante non abbia votato. Non ho ancora letto altri commenti, quindi son tutti miei!

(S)experimentum
Fondamentalmente non mi piacciono i racconti erotici, quindi non sei partito molto avanti.
Per quanto riguarda l'uso del passato non mi fa entrare nella storia: è un fatto che accade ai giorni nostri, giusto? Quindi perché usare il passato?
Non ho capito per quale motivo per ravvivare un rapporto si debba ricorrere a una cosa a tre. Posso chiederti perché Sarah 2 non è schifata da tutto ciò? Io da una responsabile di reparto mi aspetterei un cazziatone se le mandassi il mio coso su whatsapp!
Tutto questo mi sembra un po' irreale, quindi non mi fa entrare nel testo.

Lidia e Marco
Quello che mi ha attirato di più in questa tornata. Scrittura scorrevole, le descrizioni mi son piaciute un sacco.
In questo caso sono riuscito a entrare in Marco, nonostante la situazione fosse per me irreale, forse anche per la scrittura più piacevole rispetto a Sexperimentum. Son rimasto decisamente stupito dal finale del racconto che lo rende circolare, spiegando l'inizio.

Avrei forse evitato quel "L'avevano visto", che a mio avviso distacca un po' il lettore, sia perché non capisco in che epoca siamo, sia perché mi chiedo "chi l'aveva visto?".
Un'altra cosa su cui vorrei dire una cosa è la parte iniziale: è una mia pippa mentale, ma da quando ho visto un film piuttosto brutto in cui uscivano parole in 3d nella scena mentre il protagonista le diceva (soprattutto emozioni), le parole che volano in giro mi stan sul cazzo. Non so se sia una tecnica cinematografica, in tal caso DQ illuminami.

Una coppia
Quali sono i due elementi di cui parli ad inizio racconto?

Mi sembra il più controllato tra tutti i racconti: spieghi tutto e non lasci niente all'immaginazione del lettore. Perché dirmi che Anna e Luca faranno l'amore se non è ancora amore?
Forse è quello che mi è piaciuto di meno.


Scusate ma ora devo uscire, le prossime arriveranno tra domani e dopodomani
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:08 #15927

steve_vai_it ha scritto:
DQ. ha scritto:
Che brutta aria... c'è da farsi il segno della croce, visto che non ho dato neanche una sufficienza...


Non ti preoccupare, mi pare di averti fatto ad parafulmine


Hai parafulminato l'energia negativa dei prossimi 20 anni. Ora possiamo mettere le pantofole e prepararci a 20 anni di quiete assoluta
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:11 #15928

Tavajigen ha scritto:
DQ. ha scritto:
Che brutta aria... c'è da farsi il segno della croce, visto che non ho dato neanche una sufficienza...



Attendo il tuo commento di distruzione al mio racconto.

E anche quello di Signor-BOH!


Oggi pomeriggio ti sistemerò a dovere!
No, bugia, in realtà non dovrei essere distruttivo...non mi è piaciuta una sola cosa ma secondo me fondamentale, per questo sei crollato (in realtà un solo punto sotto il voto più alto. Più che un crollo è stato uno scivolo per disabili).
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Ultima modifica: 28/07/2015 13:14 Da DQ..

Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:17 #15929

gensi:
Nota di merito per il titolo al punto che potrebbe esserci lo zampino di andy in questo racconto che ho comunque deciso di attribuire a DQ.


Significa che Andy scrive titoli belli e io no?! Pensare che ti ho dato anche il premio della critica, mentre tutti ti hanno bastonato. Irriconoscente!
In ogni caso, la più grave offesa è nei confronti di Signor-BOH, visto che hai creduto fosse mio
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:21 #15930

steve_vai_it ha scritto:
arturobandini ha scritto:

No, non è davvero il mio compito quello di spiegare il senso di un mio racconto al lettore, è il lettore che lo deve (o vuole, giacché si prende la briga di leggere un "qualcosa") trovare. Se non lo trova non lo trova, non c'è niente da fare, io offro un lavoro originale (nel senso che è scritto da un individuo e non da un altro, non che il mio lavoro sia particolarmente originale, ma non andavo certo a cercare quello, non in questa occasione) e se a qualcuno interessa (o deve) leggerlo, sarà poi quel qualcuno a trovarci o a non trovarci un quid. Il fatto di non trovarci nulla è ovviamente frutto di una incapacità, mia o del lettore o più probabilmente di entrambi e quindi c'è ben poco da fare.


Va bene, mi sarebbe piaciuto capire di più giacché te la stai prendendo così tanto, ma se reputi che non ne valga la pena, d'accordo.

arturobandini ha scritto:

Riguardo all'omogeneità dei commenti, ribadisco e rilancio: non hai usato lo stesso metro, tra il mio racconto e gli altri. Tu pensi di sì perché sei in buona fede, ma nei fatti non è così. Ti basterà rileggere con attenzione i tuoi commenti e credo lo comprenderai. Ma forse potresti rileggere anche i racconti: con una ulteriore rilettura, a distanza della (o delle) precedente (i), potresti aver modo di comprendere che, secondo me, hai preso lucciole per lanterne.


Lo farò con calma, a mente fredda, ma lo farò.

arturobandini ha scritto:

Il 3 ci sta ma non ci starebbe in un'altra tornata di maggior livello, anzi quel 3 potrebbe diventare un 5 se armonizzato al livello dell'altra tornata. E' forse un metro, questo? Intendo, un metro sostenibile? Cioè, tu stabilisci un'asticella variabile ogni volta, in base alle tue considerazioni del momento e in base a una sensazione sempre del momento e vai a valutare il lavoro creativo di altre persone in base a quello? Davvero? Fortuna che il 3 l'ho preso io e non un'altra persona, perché ora riceveresti una risposta ben diversa e direi ben più colorita. Credo sia francamente meglio mantenere un metro unico sempre, lasciandosi influenzare meno dal momento e dalle sensazioni che balzano a una prima lettura, concentrandosi invece maggiormente sulla oggettività, ma una vera, non drogata da un sistema, a mio modo di sentire, illogico. Ci sono già talmente tante variabili occasionali che vanno ad influenzare un giudizio, perché aggiungerne un'altra e per di più una macro-variabile e non una ambientale o marginale? Un giorno, utilizzando questo sistema potresti arrivare a dare dei voti negativi, i quali non avrebbero molto senso.


Siamo o non siamo in un "concorso", seppur amatoriale? Mi pare di sì. Se qualcuno s'è sforzato di trovare un'idea originale è giusto che venga premiato, sopratutto se la media (dal mio punto di vista, di lettore) è stata abbastanza banalotta. Stesso discorso vale pr l'inverso: non mi sento di equiparare un racconto che non mi è piaciuto, né per contenuti (ribadisco, probabilmente non l'ho capito), né per come è stato scritto. E' un concorso, c'è un vincitore, un perdente, ed anche se la vittoria è solo "gloria personale" (soppesa le parole, sono le uniche che mi vengono in mente) è giusto cercare un metro di giudizio che è sì variabile, mi spiace, di volta in volta.
Ovviamente non esistono voti negativi, ma esistono mille variabili (come tu hai correttamente sottolineato) che io voglio sempre tenere in considerazione: mi diverte farlo, nel senso che mi fornice uno stimolo maggiore nel leggere per concentrarmi bene su tutto.


arturobandini ha scritto:

Non aggiungo altro perché rischierei di andare su discorsi che potrebbero finire sul personale e non ne ho alcuna intenzione e ora devo mettemi a lavorare sul serio.


"Rischierei di andare su discorsi che potrebbero finire sul personale" mi sembra un tantino eccessivo. Ho valutato il tuo racconto, mica la tua persona. Ci può stare di toppare (da scritore e da lettore) ma questa tua ultima affermazione non mi piace affatto.
Voglio dire, se ho sbgliato a valutare il tuo "soffermandomi" su più minuzie che su altre mi spiace, non è sicuramente stato preventivato né figlio dell'argomento, ma se poi le reazioni sono queste, la prossima volta, vi venderò tutte le mie migliori bugie dicendovi quanto siano belli i vostri racconti...

E qui chiudo, spero di non averti indispettito troppo, non era ovviamente mia intenzione.[/quote]

Tu affermi che io me la sia presa, riguardo al senso del racconto. E' una posizione tua, personale e piuttosto divertente, almeno per me. Io non spiego mai il senso dei miei racconti o in generale di quello che scrivo, perché non ne ho l'autorità: quando si consegna qualcosa di proprio agli altri, quel qualcosa diventa diffuso e appartiene a me, come a te, o a lesaz o chiunque altro lo abbia letto (o visto, o ascoltato ecc.). Nella maggior parte dei casi il senso dei miei racconti è piuttosto evidente, in altri casi, come questo, potrebbe non esserlo e siccome la scelta è voluta (ti assicuro Steve, ed è stato il punto nodale di tutto il mio scrivere in questa occasione), bene così. Dopo il nostro scambio di opinioni, comincio a pensare che il racconto (non mi soddisfaceva troppo, ma nemmeno lo disprezzavo) sia uscito meglio di quanto non credessi, lasciando tutta una zona indeterminata o indeterminabile molto interessante, nella quale si possono trovare molte cose. O addirittura non trovarle del tutto, come nel tuo caso.

Certo che siamo in un concorso e certo che non bisogna dire bugie, ma non è questo che contesto. Anzi. Tu hai detto che in questa edizione, trovandola banalotta, hai deciso di dare 3 al mio racconto, ma che in un altra migliore in senso generale, potrebbe valere un 5. Ma perché? Che senso ha? Quello che mi lascia perplesso e mi indispone e che al contempo trovo una totale mancanza di rispetto nei confronto di UniVersi è che avrei preferito sentirti dire: “in una edizione migliore ti avrei dato 1”. Ecco, allora per la mia mentalità, questo avrebbe un senso perché vorrebbe dire che i tuoi voti vengono dati davvero con un criterio oggettivo e sempre per il mio modo di vedere squalifica il tuo modo di valutare la tornata in oggetto, perché così lo ritengo troppo legato al momento e alle sensazioni, al periodo e all'umore. In quel caso (quello del "ti avrei dato 1"), invece, avrei individuato un modo di valutare omogeneo e sicuramente avrei rivalutato il tuo 3 odierno, ma spiegando come hai spiegato, beh no, lo trovo solo irritante e poco producente, il contrario di quello che servirebbe sul nostro portale. Cioè, la questione per me, non è il 3 che mi può solo essere da stimolo e che anzi è estremamente utile per comprendere a fondo le zone “scure” del mio scrivere (o per meglio dire le zone di incapacità, quelle dove non so rendere al meglio), ma da dove arrivi quel 3 e come sia stato scelto e perché. Insomma, un commento mi deve convincere più che soddisfare e qua tu non mi convinci, ed ecco la ragione della mia polemica.
Questo, Steve, è ovviamente il mio modo di vedere e naturalmente tu che sei orgoglioso e permaloso (o almeno così ti ho individuato, ma nel caso mi sbagliassi chiedo scusa fin da ora), probabilmente ti arrabbierai per quello che scrivo, ma come tu hai le tue opinioni, anch'io ho le mie. Ed esattamente come le tue anche le mie sono maturate nel tempo, in base agli studi, alla sensibilità, alla costruzione del me “lettore”, alla costruzione del me “scrittore”, alle esperienze anche lavorative, oltre che culturali che ho affrontato nella mia vita, al confronto intellettuale con i miei professori e docenti, con gli amici, i famigliari, le mie compagne ecc. A me sta benissimo che tu dia dei votacci, ma posso anche ritenere che il tuo giudizio sia viziato da una soggettività che mal si attaglia allo spirito generale di UniVersi o a quello che io penso sia quello spirito, perché per me tu non usi un vero metro, bensì uno strumento mascherato da metro ma che alla fine valuta in maniera randomica, in base a sensazioni del momento troppo variabili per poter essere prese davvero in considerazione o perlomeno poco adatte ad essere la base di partenza di un giudizio. E non pensare che voglia essere offensivo: io sono molto umorale e nella mia vita ho sofferto di depressione in maniera davvero seria (sono stato malato a lungo e scrivere è stato un modo per uscirne), per cui so bene cosa significhi avere momenti up o momenti down. Quando valuto qualcosa, cerco di rimanere il più distaccato possibile dalle mie sensazioni psicologiche, altrimenti potrei dare tutti 10 o tutti 0.

Riguardo ai discorsi che vanno sul personale, intendevo proprio questo: “non voglio cominciare a parlare in maniera soggettiva, perché serve unicamente a distrarci e ad allontanarci dalla questione, dalla oggettività che ci vorrebbe in ogni giudizio, anche letterario”. Spero di essermi espresso meglio, anche se purtroppo ho dovuto “soggettivare” anch'io. Naturalmente anche quella sopra tra virgolette è una posizione soggettiva, ma che nel mio modo di vedere assurge al livello di condicio sine qua non, almeno per quanto riguarda il valutare. Non volevo essere minaccioso e non volevo accennare alla possibilità di dirti chissà che cosa (dovrei conoscerti personalmente per farlo e comunque difficilmente lo farei, perché non fa parte della mia indole: io utilizzo l'ironia per criticare, ma qua non si può farlo poiché non ci si conosce davvero, o per meglio dire si conoscono solo degli aspetti ma filtrati dalla scrittura), era solo un modo per evitare di dover fare un lungo discorso sul concetto di soggettività, che è talmente “soggettivo”, per l'appunto, da rischiare di diventare fuffoso. Il problema è che nella maggior parte dei casi, molto spesso si maschera l'oggettività con la soggettività o viceversa e alla fine si fa un gran pasticcio.

Detto questo, mi auguro di essere stato chiaro ed esaustivo. Sono certo che non condividerai quasi nulla di quello che scrivo, ma è normale quando si hanno opinioni differenti (o molto differenti) ed età ed esperienze diverse (o molto diverse). Ma io sono sincero perché ho imparato, a mie spese, che girare attorno alle cose o alle idee sia profondamente controproducente. So solo che oggi scrivere mi fa stare bene, anche quando scavo qualcosa, e che mi rimette al mondo, non saprei come meglio dire. Sia che si tratti di una storia senza pretese, sia che vi siano più strati in quello che butto giù. Non ho la pretesa di piacere a tutti e anzi, proverei un profondo imbarazzo se così fosse, ma ho sempre una richiesta nei confronti degli altri, per lo meno dei lettori di qualcosa di mio, ed è quella di essere convinto dalle loro opinioni, o perché ben formulate e sviluppate o perché per lo meno ben costruite e coerenti. Personalmente, come già accennato più volte nel corso della mia esperienza su UniVersi, valuto molto di più una critica o un voto brutto, che un 9 o una critica sperticatamente positiva. Ma allo stesso tempo, e lo ripeto perché per me è davvero fondamentale, devo essere convinto di ciò che ricevo e devo potermelo spiegare in tutti i suoi aspetti o almeno in quelli fondamentali. Cosa che, nel caso specifico, non riesco a fare.

Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:25 #15931

DQ. ha scritto:
Che brutta aria... c'è da farsi il segno della croce, visto che non ho dato neanche una sufficienza...


E perché mai? Ti basterebbe convincermi delle tue idee e allora potrei tranquillamente convenire con te rispetto a quello che scrivi di "brutto" sul mio lavoro.

Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:28 #15932

da quando ho visto un film piuttosto brutto in cui uscivano parole in 3d nella scena mentre il protagonista le diceva (soprattutto emozioni), le parole che volano in giro mi stan sul cazzo. Non so se sia una tecnica cinematografica, in tal caso DQ illuminami.

Oddio, non so se abbia un nome specifico come prodotto finito (mi vengono in mente solo nomi e tecniche del montaggio per arrivare a quel risultato). Probabilmente sì, visto che si dà un nome a qualsiasi cosa, e in questo caso non lo so.

Comunque è una tecnica che mi fa pensare al digitale (realizzarla senza effetti speciali mi sembra una cacata, oltre che complicato), quindi è quasi certo che questa tecnica sia nata prima con la scrittura e poi ereditata, nome compreso, dal cinema.

Passo la palla a qualche luminare della letteratura.

E anche questa volta Ponzio Pilato se l'è cavata
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:32 #15933

lumaca96 ha scritto:
Posto i miei commenti, nonostante non abbia votato. Non ho ancora letto altri commenti, quindi son tutti miei!

(S)experimentum
Fondamentalmente non mi piacciono i racconti erotici, quindi non sei partito molto avanti.
Per quanto riguarda l'uso del passato non mi fa entrare nella storia: è un fatto che accade ai giorni nostri, giusto? Quindi perché usare il passato?
Non ho capito per quale motivo per ravvivare un rapporto si debba ricorrere a una cosa a tre. Posso chiederti perché Sarah 2 non è schifata da tutto ciò? Io da una responsabile di reparto mi aspetterei un cazziatone se le mandassi il mio coso su whatsapp!
Tutto questo mi sembra un po' irreale, quindi non mi fa entrare nel testo.

Beh, fino a che non riceve il messaggio di controproposta non si può sapere se Sarah 2 sia schifata o meno.
Lo stesso protagonista infatti è convinto d'aver fatto una cazzata e l'ultima cosa che s'aspetta è quel messaggio di risposta.

Però, nella vita, può capitare. Soprattutto nei film che guarda Tava su lupoporno capitano in continuazioni situazioni del genere.

A parte le battute è vero, sicuramente è una situazione statisticamente improbabile. Ma se dovessimo scrivere solo di quello che succede veramente saremmo giornalisti e non scrittori (seppur amatoriali).
Sul passato hai ragione. Faccio una fatica abnorme a scrivere al presente perché mi viene sempre da raccontare come se io avessi già visto e dovessi spiegare a chi non sa.
Che è, tecnicamente, un grosso errore.
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:35 #15934

DQ. ha scritto:
gensi:
Nota di merito per il titolo al punto che potrebbe esserci lo zampino di andy in questo racconto che ho comunque deciso di attribuire a DQ.


Significa che Andy scrive titoli belli e io no?! Pensare che ti ho dato anche il premio della critica, mentre tutti ti hanno bastonato. Irriconoscente!
In ogni caso, la più grave offesa è nei confronti di Signor-BOH, visto che hai creduto fosse mio

No, Andy ha scritto a più riprese cose satiriche sulla politica.
Quel "Forza Pensiero" l'ho letto come una presa per il cuBo di un altro noto partito dal nome simile.
Tutto lì.
Ed ammetto (non me ne voglia Signor-BOH) non sarei mai riuscito ad indovinare il vero autore. Invece mi ha fatto moltissimo piacere essere così smentito. Ero convinto che un'idea piuttosto psichedelica ma continua con una certa profondità fosse scaturita da penne delle quali ho già letto cose con le stesse caratteristiche.
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:40 #15935

In effetti ho notato un certo clima di tensione, generato da non so cosa...io dico la mia, concentriamoci sui commenti per così dire "tecnici", chi commenta ha tutto il diritto di dire quello che pensa, giustificando dal suo punto di vista il proprio voto, e chi ha scritto ha il diritto di provare a spiegare ciò che voleva fare.

Ne approfitto per fare una considerazione: spesso noto in molti autori, non tutti, che vengono prese male considerazioni critiche dei lettori. Ecco, questo atteggiamento è, a mio avviso, sbagliato. Si può non essere d'accordo, ma dato che il lettore esprime un parere senza sapere di chi è il racconto, almeno così dovrebbe essere, e come ha detto Gensi (mi pare fosse lui) ci si prende la briga di leggere e commentare, la cosa migliore da fare è capire qual è il messaggio che è passato a chi legge e non intestardirsi nel cercare di spiegare cosa si voleva dire, perchè evidentemente non lo si è detto bene, o non abbastanza bene. Dico questo ora perchè vedo che c'è una forte discussione in atto che mi son risparmiato di leggere da cima a fondo, io parlo solo di atteggiamento. Se poi si è convinti che il lettore sia assolutamente nel torto, amen! Mi pare che stiamo andando oltre i commenti legati ai racconti, e non mi piace per niente vedere discussioni così accese per semplici punti di vista divergenti.
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...
Ringraziano per il messaggio: gensi

Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:43 #15937

Arturo, ti voglio bene, il tuo discorso è bellissimo ma mi permetto il lusso però di sottolineare una piccola cosa.

Queste due frasi:

Sono certo che non condividerai quasi nulla di quello che scrivo, ma è normale quando si hanno opinioni differenti (o molto differenti) ed età ed esperienze diverse (o molto diverse).

valuto molto di più una critica o un voto brutto, che un 9 o una critica sperticatamente positiva. Ma allo stesso tempo, e lo ripeto perché per me è davvero fondamentale, devo essere convinto di ciò che ricevo e devo potermelo spiegare in tutti i suoi aspetti o almeno in quelli fondamentali.

perdono di significato insieme.

Prima dici che è normale avere opinioni diverse e poi "pretendi" (tra virgolette) che le spiegazioni di chi sta di fronte ti convincano.

Per come la vedo io è praticamente impossibile. Se avete idee divergenti non ci sarà mai nulla di così convincente tale per cui tu accetterai di cambiare idea.
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:48 #15939

arturobandini ha scritto:
DQ. ha scritto:
Che brutta aria... c'è da farsi il segno della croce, visto che non ho dato neanche una sufficienza...


E perché mai? Ti basterebbe convincermi delle tue idee e allora potrei tranquillamente convenire con te rispetto a quello che scrivi di "brutto" sul mio lavoro.



Convincere un autore di un racconto che il suo lavoro è stato insufficiente?!?!?! Ok, evitami il commento, passa alla risposta acida direttamente.

A parte gli scherzi, ne parlavo con Lesaz un paio di giorni fa: la statistica di questo forum dice che i casi nei quali l'autore, dopo la fase di commento, cambia opinione sul proprio racconto, sono quasi nulli.

Non sto parlando di te, figurati se sono così masochista da buttarmi nelle mazzate.

Generalizzando a tutto il forum, io penso che gli autori siano disposti a riconoscere un errore nel proprio racconto solo se l'hanno riconosciuto prima da soli. Nel caso contrario, la discussione si ferma su un "nulla di fatto" o, peggio ancora, "è una questione soggettiva. Capisco ciò che dici ma non condivido".

È anche comprensibile, visto che siamo amatori che si impegnano, ci mettono del proprio e un commento o voto negativi sono in ogni caso difficili da apprezzare.

La mia conclusione è che non siamo così professionisti da imporre matematicamente la legge del nostro voto/commento, ma non siamo neanche così amatori da riconoscere delle grandi (ho detto grandi, eh) difficoltà nella scrittura.

In sostanza: siamo degli ibridi senza arte né parte che si atteggiano a portatori di arroganza.

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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:49 #15940

DQ. ha scritto:
da quando ho visto un film piuttosto brutto in cui uscivano parole in 3d nella scena mentre il protagonista le diceva (soprattutto emozioni), le parole che volano in giro mi stan sul cazzo. Non so se sia una tecnica cinematografica, in tal caso DQ illuminami.

Oddio, non so se abbia un nome specifico come prodotto finito (mi vengono in mente solo nomi e tecniche del montaggio per arrivare a quel risultato). Probabilmente sì, visto che si dà un nome a qualsiasi cosa, e in questo caso non lo so.

Comunque è una tecnica che mi fa pensare al digitale (realizzarla senza effetti speciali mi sembra una cacata, oltre che complicato), quindi è quasi certo che questa tecnica sia nata prima con la scrittura e poi ereditata, nome compreso, dal cinema.

Passo la palla a qualche luminare della letteratura.

E anche questa volta Ponzio Pilato se l'è cavata

Era in digitale, sì. Non posso metterti il link perché son da telefono, scusa ^_^
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:55 #15941

gensi ha scritto:
lumaca96 ha scritto:
Posto i miei commenti, nonostante non abbia votato. Non ho ancora letto altri commenti, quindi son tutti miei!

(S)experimentum
Fondamentalmente non mi piacciono i racconti erotici, quindi non sei partito molto avanti.
Per quanto riguarda l'uso del passato non mi fa entrare nella storia: è un fatto che accade ai giorni nostri, giusto? Quindi perché usare il passato?
Non ho capito per quale motivo per ravvivare un rapporto si debba ricorrere a una cosa a tre. Posso chiederti perché Sarah 2 non è schifata da tutto ciò? Io da una responsabile di reparto mi aspetterei un cazziatone se le mandassi il mio coso su whatsapp!
Tutto questo mi sembra un po' irreale, quindi non mi fa entrare nel testo.

Beh, fino a che non riceve il messaggio di controproposta non si può sapere se Sarah 2 sia schifata o meno.
Lo stesso protagonista infatti è convinto d'aver fatto una cazzata e l'ultima cosa che s'aspetta è quel messaggio di risposta.

Però, nella vita, può capitare. Soprattutto nei film che guarda Tava su lupoporno capitano in continuazioni situazioni del genere.

A parte le battute è vero, sicuramente è una situazione statisticamente improbabile. Ma se dovessimo scrivere solo di quello che succede veramente saremmo giornalisti e non scrittori (seppur amatoriali).
Sul passato hai ragione. Faccio una fatica abnorme a scrivere al presente perché mi viene sempre da raccontare come se io avessi già visto e dovessi spiegare a chi non sa.
Che è, tecnicamente, un grosso errore.

Sì, questo è vero, ma credo di aver sempre preferito l'irreale fantasy che l'irreale nel mondo reale. Poi il fatto che è un racconto rosa ha aggiunto un altro peso (ma quello è un problema mio!)
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 13:57 #15942

DQ. ha scritto:
arturobandini ha scritto:
DQ. ha scritto:
Che brutta aria... c'è da farsi il segno della croce, visto che non ho dato neanche una sufficienza...


E perché mai? Ti basterebbe convincermi delle tue idee e allora potrei tranquillamente convenire con te rispetto a quello che scrivi di "brutto" sul mio lavoro.



Convincere un autore di un racconto che il suo lavoro è stato insufficiente?!?!?! Ok, evitami il commento, passa alla risposta acida direttamente.

A parte gli scherzi, ne parlavo con Lesaz un paio di giorni fa: la statistica di questo forum dice che i casi nei quali l'autore, dopo la fase di commento, cambia opinione sul proprio racconto, sono quasi nulli.

Non sto parlando di te, figurati se sono così masochista da buttarmi nelle mazzate.

Generalizzando a tutto il forum, io penso che gli autori siano disposti a riconoscere un errore nel proprio racconto solo se l'hanno riconosciuto prima da soli. Nel caso contrario, la discussione si ferma su un "nulla di fatto" o, peggio ancora, "è una questione soggettiva. Capisco ciò che dici ma non condivido".

È anche comprensibile, visto che siamo amatori che si impegnano, ci mettono del proprio e un commento o voto negativi sono in ogni caso difficili da apprezzare.

La mia conclusione è che non siamo così professionisti da imporre matematicamente la legge del nostro voto/commento, ma non siamo neanche così amatori da riconoscere delle grandi (ho detto grandi, eh) difficoltà nella scrittura.

In sostanza: siamo degli ibridi senza arte né parte che si atteggiano a portatori di arroganza.

Piaciuta la disamina?

A me si, e la ritrovo assolutamente vera per quel che riguarda i contenuti.
A livello formale, per quella che è la mia esperienza, ho visto molte penne affinarsi tantissimo soprattutto nella parte più tecnica che è fatta di grammatica, lessico, ritmo e così via.
Sotto questo aspetto io stesso mi ritrovo migliorato non fosse altro che questo forum mi ha insegnato almeno a rileggere ciò che scrivo ed a provare di evitare di pubblicare parole tipo "ho" senza l'acca.

Ma sui contenuti la discussione è stata e sarà sempre sterile. Ci si può trovare più o meno d'accordo sull'originalità ma anche lì l'esperienza personale fa troppo da spartiacque.
Perché un racconto o piace o non piace. E nel mezzo c'è tutta quella serie di valutazioni che vanno dal "carino" al "mi aspettavo di più" che, di fondo, sono solo un mi piace/non mi piace più o meno edulcorato.
Ma resto dell'idea che sia impossibile farsi piacere un qualcosa che non piace. Anche se te lo spiegano ed anche se ammetti che ti sei distratto mentre leggevi. Se la prima sensazione è quella puoi rivalutare un qualcosa ma non sarà mai come un racconto che al primo colpo lo hai letto e ti è piaciuto.
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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 14:11 #15944

gensi ha scritto:
Soprattutto nei film che guarda Tava su lupoporno capitano in continuazioni situazioni del genere.



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Re: [#5] L'esperimento (commenti) 28/07/2015 14:15 #15945

DQ. ha scritto:
arturobandini ha scritto:
DQ. ha scritto:
Che brutta aria... c'è da farsi il segno della croce, visto che non ho dato neanche una sufficienza...


E perché mai? Ti basterebbe convincermi delle tue idee e allora potrei tranquillamente convenire con te rispetto a quello che scrivi di "brutto" sul mio lavoro.



Convincere un autore di un racconto che il suo lavoro è stato insufficiente?!?!?! Ok, evitami il commento, passa alla risposta acida direttamente.

A parte gli scherzi, ne parlavo con Lesaz un paio di giorni fa: la statistica di questo forum dice che i casi nei quali l'autore, dopo la fase di commento, cambia opinione sul proprio racconto, sono quasi nulli.

Non sto parlando di te, figurati se sono così masochista da buttarmi nelle mazzate.

Generalizzando a tutto il forum, io penso che gli autori siano disposti a riconoscere un errore nel proprio racconto solo se l'hanno riconosciuto prima da soli. Nel caso contrario, la discussione si ferma su un "nulla di fatto" o, peggio ancora, "è una questione soggettiva. Capisco ciò che dici ma non condivido".

È anche comprensibile, visto che siamo amatori che si impegnano, ci mettono del proprio e un commento o voto negativi sono in ogni caso difficili da apprezzare.

La mia conclusione è che non siamo così professionisti da imporre matematicamente la legge del nostro voto/commento, ma non siamo neanche così amatori da riconoscere delle grandi (ho detto grandi, eh) difficoltà nella scrittura.

In sostanza: siamo degli ibridi senza arte né parte che si atteggiano a portatori di arroganza.

Piaciuta la disamina?



Piaciuta non so, diciamo che la condivido in parte. (mi inserisco nel discorso)
Sì, alla fine il discorso che fai sul fatto di riconoscere un errore solo se prima lo abbiamo già riconosciuto posso pensare che sia vero, o meglio che possa a volte succedere, ma non sempre; ovviamente parlo per me.

E questo te lo posso assicurare dato che ho passato ore e ore anno scorso a ricorreggere i miei racconti sulla base dei suggerimenti dati nei commenti; chiaramente anche lì ho dovuto fare delle scelte, cioè non ho preso tutti i suggerimenti per buoni, ma posso confermarti che alcune osservazioni erano davvero valide e non le avevo minimamente immaginate prima di riceverle.
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Ultima modifica: 28/07/2015 14:19 Da Tavajigen.
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