Allora tento anche io di stilare un elenco, per quanto la mia innata indecisione caratteriale mi renda la vita impossibile in questi casi XD
-I pilastri della terra, Ken Follet. Letto intorno ai 12/13 anni, evidentemente capivo meno della metà di quello che c'era scritto, ma sono rimasto affascinato da questo viaggio nel passato, in alcuni punti mi sembrava di seguire i protagonisti passo passo, nella loro vita quotidiana, l'ho letto d'estate durante il soggiorno in un villaggio turistico, un bellissimo viaggio della mente...
-Achille piè veloce, Stefano Benni. uno degli ultimi che ho letto. Mi ha colpito la visionarietà dello stile, le riflessioni su lettura e scrittura, l'ironia, l'eroismo di due protagonisti assurdi. Ne leggerò sicuramente altri.
-non saprei quale indicare tra i romanzi di Wilbur Smith, sono uno più bello dell'altro. durante l'adolescenza li ho letti quasi tutti, spesso mi vien voglia di rileggerli...maestro dell'avventura e profondo conoscitore dell'animo umano, almeno così lo ricordo.
-l'arciere del re, Bernard Cornwell. Per me uno degli esempi perfetti di romanzo storico, il mio genere preferito. Azione, accurate ricostruzioni storiche (con eccezioni dettate da esigenze narrative ed esplicitate nei libri, se non sbaglio), storie d'amore e di amicizia. consiglio anche la saga (anche se troppo lunga) sul fuciliere Sharpe e ovviamente la saga di Excalibur.
-il templare, Jan Guillou. Lo so, sono monotono, altro romanzo storico molto avvincente, che mi ha fatto scoprire definitivamente la mia passione per i templari, la loro storia straordinaria, i misteri sul loro conto...tanto che ci ho fatto la tesi di laurea alla triennale di Storia. Fa parte di una saga di quattro libri, tutti consigliati.
-la saga fantasy di Eragon, scritta da C. Paolini. Non metto Il signore degli anelli solo perchè lo lessi in tenera età e non mi ricordo nemmeno se riuscii a finirlo, infatti a brevissimo recupererò questa mancanza. Vi consiglio vivamente questa saga, che mi ha profondamente appassionato, per me presenta elementi originali persino in un universo come quello fantasy, che vanta ormai un numero di saghe/autori sterminato e il forte pericolo di stereotipi diffusi, mi sono divorato i quattro libri, affezionandomi ai protagonisti, a mio parere molto verosimili poichè ispirati alla quotidianità del giovane scrittore.
-perchè scrivere, Zadie Smith. Un libricino minuscolo, che raccoglie due piccoli saggi, che contiene per me alcune delle più azzeccate riflessioni sulla scrittura, espresse in modo semplice e diretto dalla scrittrice (di cui non ho letto niente), anche e sopratutto tramite citazioni di scrittori più o meno conosciuti. lo tengo di fianco al letto per rivedere ogni tanto, scritte nero su bianco, quelle riflessioni sull'importanza dello scrivere, e del leggere, che sento essere anche mie.
-un posto nel mondo, Fabio Volo. Lo so, ora mi odiate tutti. Fatemi spiegare un attimo, dato che non si parla dei libri migliori ma più significativi: avete presente quei periodi della propria vita in cui vedete tutto nero, vi sentite dei falliti, senza presente nè futuro, e avete solo bisogno dell'incoraggiamento giusto al momento giusto? Ecco, per me la storiella di Volo ha rappresentato quella pacca d'incoraggiamento, tanto banale quanto necessaria in quel momento, che mi ha fatto scattare una molla in testa, quella dell'autorealizzazione. immagino che al suo posto avrebbe potuto esserci qualsiasi altro libro, mi trovai quello tra le mani (forse consigliatomi da qualcuno che aveva capito il mio malessere) e devo dire che ottenne l'effetto desiderato, ecco perchè non ho esitato a segnarlo in questa lista. Ora che ho spiegato, potete linciarmi consapevolmente
-l'occhio del lupo, Daniel Pennac. Ho un ricordo davvero molto vago di questo libro per ragazzi, eppure mi ricordo che mi colpì particolarmente, tant'è che (ora che ci ragiono) il lupo è uno dei miei animali preferiti...parla del legame uomo animale, di libertà e di speranza.
-l'ultimo testamento della sacra Bibbia, James Frey. un libro potente, sacrilego, che spiega come l'amore sia la forza più potente al mondo, che la vita, più che la morte, è il vero mistero con cui confrontarci, che ognuno di noi deve trovare la propria strada, vivendo al meglio il tempo che ci è concesso. Mi ha colpito profondamente, come e più di alcuni testi filosofici a cui mi sono avvicinato per motivi di studio.
Finisco questo lungo post con una considerazione: ho fatto molta fatica a stilare un elenco perchè spesso le cose che mi rimangono di un romanzo sono piccole parti di esso, magari un dettaglio, una frase, un'emozione di un momento, una storia dentro la storia. Grazie per l'idea di farcelo fare e grazie per chi ha partecipato, fornendo spunti a tutti per future letture.