Wong Fei Hung ha scritto:


Il partigiano johnny è uno di quei libri che ho da anni e ancora non ho letto, sicuramente è un classico moderno imprescindibile.

6Rimbaud ha scritto:


io ancora non ho ripreso né i promessi sposi né la divina commedia, il fatto è che provo veramente poco interesse a farlo, magari un giorno la voglia mi verrà.
Però ho ripreso altri autori classici che studiai a scuola...tasso, petraca, boccaccio, foscolo ecc.ecc.
a me della divina commedia piacevano le note

scarpax73 ha scritto:


Sai che anche io ce l'avevo da tempo, poi ho approfittato della festa del 25 Aprile per iniziarlo, quale momento migliore? viene considerato da tutti come il miglior romanzo sulla Resistenza, ti dico che non è sempre facile da leggere, ma rimane (a mio modesto parere) obbligatorio per la nostra formazione culturale. Sono questi i testi che dovrebbero far leggere a scuola, oltre ai classici senza tempo.

Wong Fei Hung ha scritto:

Durante i miei anni di superiori ogni anno veniva fatto un incontro con un ex deportato di Dogliani.
I suoi racconti dal vivo valevano più di centomila libri. Mi hanno veramente scosso l'anima anche e soprattutto a me che all'epoca frequentavo gli ambienti fascistelli della destra giovanile.

gensi ha scritto:


Posso immaginarlo, dovrebbero continuare con iniziative come questa! A maggior ragione leggere libri come questo è fondamentale oggi, per non dimenticare...poi si può tornare tranquillamente a qualcosa di più leggero, cosa che farò certamente

scarpax73 ha scritto:


senza note non si può leggere.. a meno che non si conoscano gli amici di dante, che costellano l'inferno nelle situazioni più scomode xD

Wong Fei Hung ha scritto:


sempre in tema con la seconda guerra mondiale, anche se non con la resistenza, un bellissimo libro che ho letto qualche anno addietro è "il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern; romanzo autobiografico che tratta della ritirata degli italiani dala russia. davvero un grande libro.

6Rimbaud ha scritto:


ieri passavo da casa di mio padre, dove ancora c'è parte della mia libreria, e ho preso in mano l'inferno nell'edizione dei meridiani che avevo acquistato perché non si sa mai.
la prima pagina è così: Nel mezzo del cammin di nostra vita...poi solo note note note note...

scarpax73 ha scritto:


io l'ho letto nell'edizione dei meridiani

scarpax73 ha scritto:



Sì ne ho sentito parlare, grazie per avermelo ricordato, segno!

Giusto per ravvivare questo post, stavo leggendo ultimamente I principi d'Irlanda, una sorta di lunga epopea della storia irlandese con personaggi fittizi inseriti negli eventi storici, dai primi secoli all'era moderna. Detta così sembra figo, ma dopo 200 pagine son costretto a fermarmi, lo trovo sinceramente noioso, senza quella profondità psicologica dei personaggi necessaria alla letteratura...è come se non sentissi la voce dell'autore, tanto valeva fare un manuale di storia irlandese, quindi ho preso la rara decisione (rara per me XD) di interrompere la lettura e andare con qualche classico durante le vacanze

Wong Fei Hung ha scritto:


Io, dopo il post su faulkner, ho deciso di riprendere la lettura di wolfe, e dopo aver letto il bellisimo "storia di un romanzo" che altro non è che un suo intervento presso l' università americana di vattelapesca, sto leggendo "angelo, guarda il passato".
In pratica o lost e angelo guardil passato sono lo stesso romanzo, il primo scritto da wolfe, solamente che o lost è la versione non rivista e tagliata dall'editore.
Ho letto molto sulla genesi di questo romanzo, ma più leggo più mi rendo conto che l'editore aveva fatto bene il suo lavoro. Il romanzo rivisto ne esce più chiaro e con una voce più forte...merito secondo me di una traduzione anche più rivolta a cogliere "l'animo" dello scritto piuttosto che la letterarietà.

Mancano poco meno di 100 pagine del 2° volume dell'antologia dei "Poeti italiani del secondo novecento".

Non l'avrei mai detto di riuscire a portare a termine la lettura di ambedue le antologie.
Credo siano i libri più lunghi che abbia mai letto. E non mi sono per niente pesati.

Mi rendo altresì conto d'averne decifrato meno del 20% a stare larghi. Mi manca tutta una base culturale che però sto pian pianino costruendo come m'ero ripromesso eoni fa, una volta portati a termine gli studi economici.

A proposito, vi linko anche questa cosa che ho trovato per me interessantissima nonché illuminante in materia di metrica (una vera e propria sconosciuta per il sottoscritto): sudareinchiostro.it/2012/09/20/come-scrivere-poesia-1%C2%B0-puntata/

Nel dubbio io sto finendo I pilastri della terra di Follet, seconda lettura...a me fa impazzire, poi mi butto sul sequel (Mondo senza fine) dopodichè andrò con qualche fantasy, lì probabilmente vi richiederò qualche consiglio!

Ieri, su consiglio, mi sono letto il racconto di Oscar Wilde "L'usignolo e la rosa".

Cercatelo su internet. Perché se un qualcosa del genere avesse mai partecipato ad una delle nostre tornate avrebbe letteralmente spopolato.