Tavajigen ha scritto:


Due no, non esagerare. 20 giorni a concorso mi sembra un po' pochino, anche per goderseli...
Diciamo che in tempi floridi un concorso di UniVersi dura intorno ai 2 mesi, fra scelta del titolo, racconti, votazioni e commenti. Se il prossimo andrà meglio del precedente potremo aprire il decimo e ultimo concorso per Gennaio.

hic-sunt-leones ha scritto:


Mi son basato sul regolamento, copincollato pari pari da generazioni:



E dal caso precedente, avvenuto con "La pagina mancante" in cui il premio critica è stato spartito fra 3 vincitori: 13437763.20

hic-sunt-leones ha scritto:


Bè, spero di non aver sbagliato i conti... Li ho fatti appena sveglio, in caso di errori chiedo venia. Voi dateci pure uno sguardo.
A me risultano 2 premi critica per Gensi, uno da Acciaio e uno da Wong Fei Hung.

Senza forse. Ho sbagliato io. Non so come avevo segnato il premio critica di Fraidur a gensi mentre lui lo ha dato a te.

Quindi perfetti i tuoi calcoli.

hic-sunt-leones ha scritto:


Cattivone. Sono arrivato ultimo, pure quella piccola soddisfazione mi volevi togliere?

Aggiornata anche la CLASSIFICA GENERALE

Quindi ora come funziona? Sono White e Munin che decidono gli argomenti da mettere a sondaggio, dato che sono arrivati a pari merito?

ma mi sbaglio o muri di donne di carta ha ottenuto 64 voti, non 66?

Fraidur ha scritto:



Sì, ma prende anche un terzo di premio della critica, ossia 6 : 3 = 2, quindi 64 + 2 = 66.

Dato che il premio della critica se lo dividono in tre. I voti fra parentesi sono quelli esenti da premi o penalità.

Ringrazio tutti i vari "conteggiatori" e beh, non nego di nutrire una certa soddisfazione. È la mia prima "vittoria" qui dentro.

Per quanto riguarda il resto concordo con tutti voi. Per ora si procede e si "finisce" così. Chiuso Universi, ripredenderemo la discussione sul regolamento da applicare. In effetti sul forum, il limite dei caratteri, pur da mantenere, può essere "esteso" a mio modesto parere. Mentre invece io sono un fervido sostenitore del premio critica. Semmai lo facciamo "concorrere" a parte...ma secondo me è doveroso. Mai come in questa tornata poi, dov'era evidente (almeno per me) il livello di scrittura di Psyco rispetto agli altri a prescindere dai contenuti.

Tavajigen ha scritto:



ahhhhhh

pensavo che i punti del premio della critica andassero ad incidere direttamente nella classifica generale e non nella parziale

complimenti, come si evince dal mio voto il tuo racconto è quello che mi è più piaciuto!

Raga ma ci siamo bloccati???

Bisogna decidere il nuovo argomento?

ARGOMENTO!!!!

ARGOMENTO!!!!

ARGOMENTO!!!!

ARGOMENTO!!!!


ARGOMENTO!!!!



Dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai dai!!!!!!!!!!

Acciaio ha scritto:


Craaaaaack!

La finte di impallinarmi il sedere!

Craaack!

Dateci qualche giorno...
Personalmente sono immerso in ricerche neuro-scientifiche relative allo sviluppo dell'intelligenza matematica...
insomma...come insegnare ai piccoli i numeri rispettandone i processi cognitivi...
processi semantici, sintattici, lessicali, counting,... test AC MT ... discalculia ...

CracccccK!

L'encefalo si surriscalda, la corteccia cerebrale scarica energia al punto che ... se infilo una lampadina in un orecchio si accende.

CracK!

Pietà per un povero corvo!

Crack!

Prometto che a breve partorisco.

Acciaio ha scritto:


Tu non hai qualche commento ancora da fare, prima di pensare al prossimo argomento?

In effetti non ho postato i commenti ai racconti..... ma....

... diciamo che essendo appena entrato in Universi, lo vorrei fare in punta di piedi senza giudicare già ora i racconti altrui..... pensavo di partire dai prossimi.
Intanto volevo rendermi conto un po' di come scrivono i partecipanti su più di un racconto e come funziona bene la cosa e poi mettermi a dare dei giudizi e commentarli.

Per rispetto della vostra "creatura"!

Acciaio ha scritto:


Ma guarda che noi non viviamo il commento in questa maniera, non ti devi sentire come se stessi giudicando da professore. Qui si scrive per mettersi in gioco, ricevere suggerimenti e critiche, migliorarsi. Per quanto mi riguarda il commento degli altri partecipanti è la cosa che più mi piace di UniVersi. Un commento approfondito, anche critico se necessario, è il miglior segno di rispetto che si possa fare alle nostre "creature"; il fatto che non sono il primo a chiedertelo ne è la prova. È molto più difficile il voto, in cui sei costretto a bollare un racconto con un numerino freddo che significa tutto e niente.

Stavolta tocca a me quotarti in (quasi) tutto e per tutto.
E' però più facile mettere solo il voto che commentare, questo sì. Dare seguito al voto è perciò utile per il confronto e la crescita costruttiva.

Acciaio ha scritto:

Il commento è fondamentale. E' la parte più viva del concorso.

Il castello (Muri di donne di carta) 7
Un nobile divenuto stalliere della sua promessa sposa, trama interessante!
Finale condensato, ma ad effetto con il cambio di personaggio: la metafora del rimescolamento del mazzo come la possibilità di rimettersi in gioco nella vita.
Godibile.

Il castello (appunti di un taccuino di viaggio) 5,5 (premio critica)
Scritto molto bene, crea delle aspettative che vengono "mozzate" in un finale tronco. Lo stile è fedele ad un diario di appunti, ma manca un vero epilogo.
Peccato.

Il castello (il Re della collina) 6,5
Anche in questo caso il racconto è scritto bene e scorre velocemente. Trama interessante, lascia sospesi degli aspetti del vecchio nel castello: era davvero lui il vecchio Re o un "clandestino" insidiatosi tra le mura? Quando cita i servi testimonia altre presenze all'interno del castello o semplicemente che è pazzo?

Il castello (oggi è un bel giorno) 7
Provo purissima invidia per la positività di pensiero del piccolo Martin...meno per la sua fine!
Un "drammone", ma anche un racconto che scivola bene; mi è piaciuto.
Il messaggio che emerge rispecchia una triste realtà, cioè che il potere e il rispetto va a braccetto con la prepotenza e la malignità.
Condivido il pensiero di Gensi, faccio anch'io parte della schiera dell'happy end e ho dovuto prendere distacco dal mio personalissimo gusto per commentarlo in modo obiettivo. E confermo, è un bel racconto.

Il castello (domande senza risposta) 6,5
Carina anche questa idea, il castello come metafora del paradiso.
Non apprezzo molto le frasi nel tempo presente, ma è solo una personale minuzia stilistica.

Il castello (da psyco kikini) 6
Un racconto alla Icaro... criptico, scritto con uno stile "antico", consono all'immagine del castello.
Prima di leggerne i relativi commenti avevo inteso che il Re avesse perso la ragione (...congedato dalla realtà...) e la sua servitù ne approfittasse per essere sincera con lui come non era mai potuta esserlo. Curata la stesura, la leggibilità mi è risultata invece troppo appesantita dall'italiano arcaico usato. Un limite che considero prevalentemente mio.
Nel complesso il racconto non mi ha coinvolto molto.

Il castello (di fraidur) 6
Intanto complimenti per aver rotto il ghiaccio e aver scritto il tuo primo racconto.
Racconto che parte da un'idea originale, la rivelazione che le persone libere sono ingabbiate in una realtà distorta.
E, permettimi, quant'è vero! Molti di noi, molto spesso, si costruiscono una gabbia fatta di stereotipi, preconcetti, pregiudizi e luoghi comuni che ci privano della piena libertà di pensiero e d'azione. Una sorta di Matrix autoindotto in cui alla realtà vengono applicati tanti filtri per ottenerne una relativa e, sicuramente, alterata nell'aspetto.
Lo svolgimento della trama non mi ha catturato particolarmente, ma comunque il racconto scorre veloce e mi ha lasciato anche qualche interrogativo.
Nello specifico, la frase "tutte le persone sembrano piccole formichine laboriose intente a lavorare con l'obiettivo di accumulare risorse per un inverno che non verrà" vuole significare che quindi non ci sarà più un altro inverno? Come mai? Armageddon?
Il protagonista in prigione dice di essere inprigionato nella torre del castello perchè ha tentato di "far girare il volto anche agli altri". Si capisce però che vorrebbe uccidere il parroco per fermare l'avanzata del tempo, si deduce quindi che è un pazzo?
Ogni chiarimento sarà gradito

Il castello (Rivelazioni notturne) 7
Che gran farabutto questo Olaf!!
Dopo aver letto, nella sezione commenti, la tua descrizione ho capito che i genitori erano già stati uccisi e chiamano a loro il figlio; un segno premonitore che a posteriori risulta ancora più apprezzabile.
Comunque Yago è stato fin troppo buono, solo una coltellata al ginocchio... doveva finirlo! Sangue, sangue, sangue!!!
Avevo intuito che Olaf fosse il traditore quando è entrato nel nascondiglio segreto, ma non era tua intenzione mantenere il segreto fino all'epilogo.
Purtroppo, e anche questo caso ne è la testimonianza, gli 8000 caratteri (e qui poco più) sono un limite troppo severo per lo scrittore, che in questo caso avrebbe potuto confondere il lettore arricchendo la storia di altri personaggi.

vaisecco ha scritto:


Oooh! Bello! Nuovi commenti!
Per quanto riguarda il mio racconto, ho un'idea ben precisa su chi fosse il vecchio del castello, ma mi è piaciuto lasciare altre possibili interpretazioni alla fantasia del lettore. Un vecchio re decaduto? Un povero pazzo? Entrambe le cose? Chissà...