"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#2] Disumano (commenti)

Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 16:00 #5029

6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Konradin: spiegazione

cut altrimenti sformiamo il layout del forum


Beh, ma allora è una merdaccia!

No, non è vero, però non l'avevo letta in chiave filosofica. Avessi saputo o sospettato che eri tu l'autore magari sì, così proprio no. Quindi avevo elaborato una lettura più fantascientifica a cui mi sono affezionato

Mi rimangono alcuni dubbi però, ad esempio il fatto che non si riesca più ad inserire il liquido nella fiala è messa lì per caso? Io gli avevo attribuito una discreta importanza. E soprattutto trovo ridimensionato il ruolo del sogno, tutto una pacca sulla spalla di incoraggiamento al ragazzo per l'operazione? Nessun passato scabroso per il medico?


la cosa della fiala sta a sottolineare che clara ha adempiuto al suo compito: e quindi anche il liquido che la teneva in vita per miracolo, si dissolve con lei.. ma lei ora vive in karl.. di cui è tra l'altro una delle due espressioni di disumano (l'altra è konradin, che però non c'entra nulla con karl)

io sono un grande appassionato di sogni.. dopo tanta esperienza accumulata a studiarli e interpretarli (un po' per gioco, un po' seriamente) sono arrivato alla conclusione che nel sogno non possiamo nasconderci da noi stessi.. possiamo mentire, fingere e quant'altro: ma noi lo sappiamo che stiamo mentendo e fingendo.. sappiamo tutto: la verità siamo noi..
..spesso un sogno ci può far vedere delle cose che non emmetteremmo mai nella relatà, o altre cose che avevamo dimenticato o perfino frainteso

non credo che il sogno sia passato in secondo piano nella mia versione rispetto alla tua, anzi

l'operazione è un pretesto per far si che un uomo abbia di fronte una prova di cui non può conoscere l'esito.. la storia di karl è un si alla vita, non all'operazione e basta.. egli prende coraggio e affronta le paure.. ma questo si proietta ben oltre l'operazione

no.. mi spiace ma konradin non esiste.. nel sogno karl lo vede come il medico solo perché sa che nella realtà deve affrontare un'operazione: e siccome ne è spaventato, konradin diventa quasi il "nemico" nel sogno

ma nella realtà konradin non esiste, giacché egli svanisce nel sogno con la morte di clara

il medico della realtà è un medico qualunque


Capito, a me piaceva più la mia interpretazione però
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 16:07 #5030

Tavajigen ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Tavajigen ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
cut

Chiedo scusa per la sintassi precaria.. ma non è semplice riordinare le idee così su di un foglio XD



In pratica dovevo rileggermelo un altro paio di volte per arrivare a prendere tutte le sfumature che hai messo nel racconto; perché a prima lettura si capisce che il tema è la paura, o meglio la disumanità legata ad essa, o presunta tale, ma si perdono alcune sottigliezze. Ad esempio come ti ho detto io non ero sicuro del ruolo interpretato dalla donna (cioè cosa c'entrasse lei con la disumanità) e non riuscivo a capire bene il nesso tra il titolo e la costruzione del racconto con il punto di vista di Karl.

Secondo me potevi scriverlo meglio.

( )


eh ma cicciobello, ho scritto un sogno..

..che sia tutto un po' confuso e un po' criptico è il bello dell'atmosfera imho

aggiungo una cosa importante che non ho detto:

mentre nel sogno il padre, clara e lo stesso karl sono proiezioni dell'inconscio di karl (che bene o male rispecchiano la personalità del nosto amico 40enne, con le sue sfumature e le sue evoluzioni).. konradin è un personaggio a se stante.. infatti è imprevedibile e non ha nulla a che fare con karl (è l'unico personaggio con cui karl non si relaziona, a parte rispondere meccanicamente alle sue domande)

di fatti sono un po' tutti in balia di konradin: egli decide le cose a modo suo e non sembra ascoltare gli altri.. karl non può controllarlo in alcun modo.. ma allora come fermarlo? lo ferma clara, con il silenzio, con le attenzioni che ella dedica a karl, rifiutando konradin: qui è il succo di tutto: clara dà il LA all'umanità di karl, facendola prevalere sulla disumanità di konradin: quando konradin cerca di arrivare alla violenza, clara di vaporizza per sempre, sapendo che oramai karl è in grado di camminare da solo

ieri mi sono davvero spiagato male su konradin: nel sogno egli è l'inconscio dell'uomo in generale.. non quello di karl (di fatti a karl serve solo il coraggio per superare l'operazione e capire che la paura è la reazione più umana in questi casi)
ecco: konradin, col suo esempio negativo, rappresenta quello che gli uomini possono diventare quando la disumanità prevale sull'umanità.. pur sapendo bene che questa disumanità è una maschera, dietro la quale si celano le debolezze e le sofferenze che l'uomo, per sua natura, accumula senza soluzione



Ok, tutto giusto, ho capito perfettamente.

Quello che non riesco però a comprendere è perché hai costruito tutta questa cosa all'interno del sogno di Karl, ossia con punto di vista di Karl. Non mi sembra strano che un uomo, durante l'anestesia per un'operazione, viva un'esperienza del genere; quello che mi sembra strano è che la viva basandola non esclusivamente sulle sue esperienze di vita (e quindi sul padre), ma su un dottore che ha visto pochissimo e che nonostante ciò il suo cervello trasforma nello specchio della disumanità, nel tramite per arrivare a comprendere la paura come sentimento naturale dell'uomo. Insomma mi sembra un po' una forzatura evitabile.

Cioè hai spinto molto su Konradin come mezzo per arrivare all'evoluzione del protagonista, avrei visto più naturale fare l'inverso: ossia mettere Konradin come deus ex machina e il padre come punto focale della questione.

In questo modo forse il tuo racconto sarebbe "arrivato di più" anche a quelli, come me, che non l'hanno capito fino in fondo dopo averlo letto (non so se ce ne siano altri, penso e spero di sì per non sentirmi l'unico ).


se devo proprio essere sincero, questo è un sogno che ho fatto io XD (non la parte della paura e della disumanità.. quelli sono stati aggiunti da me).. ma la parte dell'attesa di questo konradin, del suo avvento e della statua che si illumina di blu (statua che nel sogno non aveva nome.. forse non aveva nemmeno sesso.. non mi ricordo)

ho riadattato (anzi, stravolto) un sogno che ho fatto davvero :PpPp



Azz fico!!!

(cioè fico il fatto che tu l'abbia trasposto in racconto, non nel senso che forse l'hai avuto durante un'operazione)


alcune cose mi rendo conto che non sono iper funzionali allo scopo: per esempio tutta la parte del liquido e della statua che si trasforma, poteva essere benissimo resa in modo più snello.. ma è una delle poche immagini che ricordavo nitidamente dal sogno che avevo fatto e non mi andava di tradirle XD

p.s. la prima parte, dove karl e il papà sono a cavalcioni sul letto, vestiti a festa, è un omaggio al finale di "crimini e misfatti".. (per chi non lo conoscesse, il miglior film di woody allen.. e uno dei più bei finali di sempre)





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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 16:10 #5031

Asintoto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Konradin: spiegazione

cut altrimenti sformiamo il layout del forum


Beh, ma allora è una merdaccia!

No, non è vero, però non l'avevo letta in chiave filosofica. Avessi saputo o sospettato che eri tu l'autore magari sì, così proprio no. Quindi avevo elaborato una lettura più fantascientifica a cui mi sono affezionato

Mi rimangono alcuni dubbi però, ad esempio il fatto che non si riesca più ad inserire il liquido nella fiala è messa lì per caso? Io gli avevo attribuito una discreta importanza. E soprattutto trovo ridimensionato il ruolo del sogno, tutto una pacca sulla spalla di incoraggiamento al ragazzo per l'operazione? Nessun passato scabroso per il medico?


la cosa della fiala sta a sottolineare che clara ha adempiuto al suo compito: e quindi anche il liquido che la teneva in vita per miracolo, si dissolve con lei.. ma lei ora vive in karl.. di cui è tra l'altro una delle due espressioni di disumano (l'altra è konradin, che però non c'entra nulla con karl)

io sono un grande appassionato di sogni.. dopo tanta esperienza accumulata a studiarli e interpretarli (un po' per gioco, un po' seriamente) sono arrivato alla conclusione che nel sogno non possiamo nasconderci da noi stessi.. possiamo mentire, fingere e quant'altro: ma noi lo sappiamo che stiamo mentendo e fingendo.. sappiamo tutto: la verità siamo noi..
..spesso un sogno ci può far vedere delle cose che non emmetteremmo mai nella relatà, o altre cose che avevamo dimenticato o perfino frainteso

non credo che il sogno sia passato in secondo piano nella mia versione rispetto alla tua, anzi

l'operazione è un pretesto per far si che un uomo abbia di fronte una prova di cui non può conoscere l'esito.. la storia di karl è un si alla vita, non all'operazione e basta.. egli prende coraggio e affronta le paure.. ma questo si proietta ben oltre l'operazione

no.. mi spiace ma konradin non esiste.. nel sogno karl lo vede come il medico solo perché sa che nella realtà deve affrontare un'operazione: e siccome ne è spaventato, konradin diventa quasi il "nemico" nel sogno

ma nella realtà konradin non esiste, giacché egli svanisce nel sogno con la morte di clara

il medico della realtà è un medico qualunque


Capito, a me piaceva più la mia interpretazione però


LOL ti chiedo scusa allora.. ti ho rubato un voto alto con l'inganno XD
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Re: [#2] Disumano (commenti) 17/02/2012 16:59 #5032

hic-sunt-leones ha scritto:
Francesco 7
L'idea del racconto è "avanti". Bella. Claustrofobica e decisamente disumana come condizione. Premio all'idea, un po' meno alla scrittura, soprattutto a causa di una punteggiatura rivedibile e approssimativa in certe parti. Comunque è un brano che mi è piaciuto in questa tornata.


cichetto ha scritto:

Pork, e dire che ho perso molto tempo per la punteggiatura, date le critiche del racconto in america (america rossi). Evidentemente non ho fatto tesoro delle baccchettate
Mi potresti dire (se vuoi ed hai il tempo chiaro) dove avresti punteggiato diversamente?
Te ne sarei grato.


Ecco qua 3 esempi che mi ero segnato.

1. Marina rimase li davanti ancora per qualche secondo stringendo il cartello con forza, piena di pena e di paure, mentre guardava il posto dove un attimo prima c'era Francesco, ritornava a quando il destino le aveva messo davanti questa penosa situazione.

2. Il biotrasporto invece poteva muovere anche forme di vita, di qualsiasi tipo, dal fiore fino al più complesso essere umano e gli eventuali errori avrebbero presentato un conto ben più salato.

3. [...] e ne era contenta, non perché tenessero a cuore le sorti del marito non era cosi sciocca, per loro si trattava di una ventata di popolarità da gestire al meglio, cioè con il recupero di quello che per loro era soltanto un cliente. 

Ecco perché mi suonavano stonati leggendoli:

1. In questo caso il periodo è poco fluido, anche per un uso dei tempi verbali non ideale secondo me. Dopo Francesco avrei messo il punto. O dei puntini di sospensione. Ma anche volendo tenere la virgola dopo Francesco, di seguito non avrei usato l'imperfetto "ritornava" bensì un gerundio come "ritornando", che amalgama l'intero periodo meglio. Oppure avrei aggiunto una "e" prima di ritornava.

2. In questo caso la prima virgola è superflua e crea un inciso "di qualsiasi tipo" che viene così messo in risalto dalla punteggiatura invece di passare rapido e senza intoppi alla lettura, non essendo del resto un momento saliente o una descrizione particolare del testo. Al posto della seconda virgola avrei messo i due punti (ma non significa che non puoi usare la virgola, naturalmente). Altra piccola annotazione a livello logico: dato la presenze dell'"invece" iniziale, al posto della congiunzione coordinativa "e" avrei inserito l'avversativa "ma". In pratica io la frase l'avrei scritta così:
Il biotrasporto invece poteva muovere anche forme di vita di qualsiasi tipo, dal fiore fino al più complesso essere umano, ma gli eventuali errori avrebbero presentato un conto ben più salato.

3. In quest'ultimo esempio la frase mi suona "balenga". Il coordinamento delle proposizioni scricchiola un poco. "Non perché"introduce una frase per cui poi ti aspetti una conclusione generalmente espressa tramite: in quanto, poiché, dato che, visto che, bensì, piuttosto… ma nel tuo caso manca. In pratica la sensazione è di una frase che si regge in piedi ma in modo ballerino, e che alla fine stona nel senso globale. Io poi avrei inserito una virgola dopo marito, per isolare "non era così sciocca". E' come se tu scrivessi per sottintesi, ma non sempre la cosa agevola la lettura.
Io avrei scritto così:
[...] e ne era contenta, non perché tenessero a cuore le sorti del marito, non era cosi sciocca, in quanto per loro si trattava di una ventata di popolarità da gestire al meglio, cioè con il recupero di quello che per loro era soltanto un cliente.
Ma avresti anche potuto renderla più fluida così:
[...] e ne era contenta, non perché tenessero a cuore le sorti del marito, non era cosi sciocca, in quanto per loro si trattava di una ventata di popolarità da gestire al meglio: il recupero di quello che per loro era soltanto un cliente.

Naturalmente ti ho solo fornito degli esempi secondo il mio punto di vista e sulla base della mia esperienza dopo la lettura del tuo brano. Non pretendo di insegnarti nulla né di spiegarti l'uso della punteggiatura. Nè tantomeno posso dirti che i 3 esempi che ti ho fatto sopra siano sbagliati come li hai scritti tu. Semplicemente ti segnalo le parti che hanno reso un po' meno fluida la lettura del tuo bel racconto e che hanno inciso per un malus di 0,5, secondo il mio personalissimo tabellino (c'erano altre piccolezze ma non sono stato lì a segnarle tutte). Comunque reputo che UniVersi sia una palestra fondamentale da questo punto di vista, proprio grazie al confronto che ne può scaturire. Complimenti piuttosto per la vena creativa. Ne avessi io di idee così!
Ultima modifica: 18/02/2012 10:44 Da hic-sunt-leones.
Ringraziano per il messaggio: Cichetto

Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 11:21 #5033

jackthetripper ha scritto:
Sono rimasto in superficie, hai ragione; l'ho fatto soprattutto per non togliere velocità alla storia, però forse un piccolo calo di ritmo dilatando quel paragrafo centrale sulla loro conoscenza (con particolari ulteriori) avrebbe potuto far bene ed aiutare nella comprensione. In linea di massima, e qua faccio quello che spiega le barzellette, Yuri è quello per cui l'hai preso, cioè un matto (e non a caso Yuri è il nome di un famoso cannibale russo, e questo s'ascolta la colonna sonora di Hannibal mentre cucina fegato umano, insomma!) che incontra una donna sola e debole e la convince, agendo forse su una pre-esistente sensibilità di lei, a qualcosa di assolutamente disumano che non ha nulla a che fare con l'amore e che però con questo viene giustificato...


Ma quindi il paragrafo centrale è solo un flashback. Non è così netto e percepibile secondo me. E'quello che mi ha fatto venire il dubbio infatti. Era meglio se lo approfondivi a quel punto, lasciando intuire i vari incontri seguiti poi tra il cannibale e Marta. Oppure avresti potuto ometterlo, narrando solo l'orrore di quella sera. Sarebbe giunto più violento e improvviso al lettore. Certo che sto titolo ha tirato fuori dei bei maniaci eh dai nostri scritti...

Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 12:08 #5034

jackthetripper ha scritto:
Una splendida giornata VOTO 7,5 + PREMIO DELLA CRITICA
Molto piacevole la descrizione dell'apparente banalità del male, non si sospetta nulla fino alla fine. Quel “tic del sopracciglio”, poi, mi ha letteralmente fatto impazzire (guadagnandoti il Premio della Critica)! Bene, bravo, bis!


Contento che il tic sia piaciuto ache a te. Mi è venuto fuori mentre lo scrivevo, così d'improvviso e mi sembrava una buona idea anche per caratterizzare il personaggio.

6Rimbaud ha scritto:
Una splendida giornata 7.5 (che brutto titolo! Scritto molto bene, in un bell'italiano, alle volte un po' autocompiaciuto, ma nulla da dire..


asintoto ha scritto:
Una splendida giornata 8
Condivido il parere di chi aveva scritto che il titolo è pessimo, ma il racconto è molto bello O meglio, tremendo, ma è scritto proprio bene. Magari alcune punte le avrei evitate (mi ricordo di un meriggio all'inizio, un po' d'altri tempi pur essendo un bellissimo termine ), però proprio bello. Da dubito il tipo non la racconta giusta, il classico schizzato paranoide. Però sembrava una brava persona, invece poi ti salta fuori quello che combina. Proprio inquietante e disumano. Forse quello che tra tutti ha più centrato il tema


Il titolo vi pare brutto mi dite. Tuttavia se lo pensate nella testa del deviato mentale quella che racconto è o non è una giornata splendida? Aggiungo poi che la giornata descritta è proprio splendida, letteralmente. Di un bagliore abbacinante. Ho voluto creare proprio un contrasto nel titolo rispetto ai contenuti del testo stesso. In pratica quanto racconto è terribile nei contenuti ma l'orrore avviene durante una giornata meravigliosa, che per il protagonista è a maggior ragione splendida per i motivi che sappiamo. Credo anzi che qualsiasi altro titolo non avrebbe reso questo contrasto "apparente". In sostanza anche il titolo esprime disumanità, se pensato appunto nell'ottica del mio protagonista deviato.

maurocap ha scritto:
Una splendida giornata 6
Buone descrizioni, parte iniziale molto lenta che lascia intuire troppo in fretta la vera natura del protagnista. Scontata l'idea del serial killer, solo per questo l'ho penalizzato.
Rating: contenuto 3, trama 2, incipit 4, sviluppo 3, finale 2, personaggi 3, coinvolgimento 3, stile 4


In realtà non volevo nascondere la natura del protagonista. Anzi, ho apposta disseminato qua e là vari indizi sulle sue turbe mentali proprio perchè non intendevo operare alcun colpo a sorpresa col finale. Mi rendo tuttavia conto che chi abbia saputo cogliere anticipatamente la natura del protagonista e quindi il finale "scontato", alla fine del racconto si sia trovato un po' con l'amaro in bocca. Per cercare di rendere meno amaro e scontato il tutto ho puntato su uno stile accurato, cercando proprio di immedesimarmi nel protagonista raccontando un "ordinario giorno di pura follia" come se fosse una cosa naturale, addirittura bella.

gensi ha scritto:
Un sacco di fumo per un arrosto piccolo piccolo. Capisco l'idea di dare un bel segno di contrasto tra la prima parte perfetta, ciclica, disumana sotto tutti gli aspetti anche nel modo di raccontarla e la seconda parte molto più cruda e decisamente più fastidiosa. Ma con uno stile così barocco da irrigidirmi. Io voglio leggere 'di cose', non voglio leggere 'migliaia di parole che raccontano una cosa'. Va bene lo stile ma, la vita, è fatta di equilibrio. E, anche la scrittura, deve essere un equilibrio tra stile e contenuti per me. In questo caso, la bilancia, pesa notevolmente sullo stile finendo per azzerarne il contenuto.
Peccato sul serio. Di primo acchito avrei pensato al premio critica. Ma ci ho rinunciato a darlo a questo racconto. La qualità di chi scrive è immensa, e si vede. Ma non mi piace questa tremenda voglia di ostentarla (o almeno così pare dal leggere il racconto).
Voto: 6


Tu hai colto il contrasto che sin dal titolo ho abbozzato, e mi fa tanto piacere. Mi spiace per la tua sensazione di ostentazione di stile da parte mia. Non è così. Ho curato molto la forma proprio perchè volevo che il lettore si immedesimasse nel protagonista e quasi gli divenisse simpatico. Nel finale invece lo stile diventa più "tagliente" e diretto, meno "ampolloso" diciamo, anche perchè era mia intenzione rendere l'emozione e l'agitazione interiore del protagonista e quindi ho "zoomato" sulle sue emozioni tralasciando il contesto esterno, che avevo invece descritto prima. Ma è una scelta studiata e funzionale al racconto e al suo svolgimento: in pratica la contrapposizione tra la luce (fino a tre quarti del racconto) a confronto con il tremendo buio (finale). Non è infatti un caso la descrizione del crepuscolo come divoratore di colori. E' quello il cambio di ritmo/stile che segna il passaggio dalla luce alle tenebre. L'ostentazione fine a se stessa è irritante al massimo, concordo con te.

Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 12:20 #5035

mentalhandjob ha scritto:
Salve a tutti! sono contento per il vincitore che è anche autore del mio racconto preferito. Sono sorpreso di una cosa,avrei scommesso che Rimbò fosse l'autore di "Una splendida giornata".
entro stasera i commenti!


Non tutto è come sembra (cit.)

Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 12:26 #5036

6Rimbaud ha scritto:
hic-sunt-leones ha scritto:

Konradin 5,5
Questo racconto lo ho trovato un po' pesante. E anche meno centrato al tema, in relazione agli altri scritti. Cos'è disumano? Il sogno, l'operazione, lo stato del ragazzo prima e dopo l'operazione? La situazione in generale? Il fatto che ci sia un qualcosa che trascende l'umana comprensione e percezione? Ribadisco possa essere un problema mio di comprensione, tuttavia questo è quello che ho provato leggendo e rileggendo questo racconto. L'inizio è interessante e straniante, poi però nello sviluppo si perde qualcosa e il finale arriva senza slancio. Belli i dialoghi e gli spunti filosofici sulla paura e il differente grado di "umano sentire" collegati ad essa.
(edit: Rimb, sono curioso di scoprire i tuoi giochetti linguistici!)


il finale l'ho dovuto scrivere in fretta e furia perché ero fuori tempo massimo (infatti ho postato l'ultimo giorno disponibile a meno di 3 ore dal termine, un errore che non ripeterò).. ma i concetti espressi sono così come devono essere.. non c'è nulla fuori posto

a breve ti spiegherò il significato del racconto.. prima voglio proprio vedere se qualcuno c'è arrivato XD


Mmhhh... dopo le tue spiegazioni e le (allucinanti) soluzioni alternative intraviste da Asintoto credo che un "normodotato" che non ti conosce con grande difficoltà avrebbe potuto cogliere il mare magnum che hai inserito nel tuo testo. Sigmund lo avrebbe apprezzato tantissimo, tuttavia

Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 12:38 #5037

hic-sunt-leones ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
hic-sunt-leones ha scritto:

Konradin 5,5
Questo racconto lo ho trovato un po' pesante. E anche meno centrato al tema, in relazione agli altri scritti. Cos'è disumano? Il sogno, l'operazione, lo stato del ragazzo prima e dopo l'operazione? La situazione in generale? Il fatto che ci sia un qualcosa che trascende l'umana comprensione e percezione? Ribadisco possa essere un problema mio di comprensione, tuttavia questo è quello che ho provato leggendo e rileggendo questo racconto. L'inizio è interessante e straniante, poi però nello sviluppo si perde qualcosa e il finale arriva senza slancio. Belli i dialoghi e gli spunti filosofici sulla paura e il differente grado di "umano sentire" collegati ad essa.
(edit: Rimb, sono curioso di scoprire i tuoi giochetti linguistici!)


il finale l'ho dovuto scrivere in fretta e furia perché ero fuori tempo massimo (infatti ho postato l'ultimo giorno disponibile a meno di 3 ore dal termine, un errore che non ripeterò).. ma i concetti espressi sono così come devono essere.. non c'è nulla fuori posto

a breve ti spiegherò il significato del racconto.. prima voglio proprio vedere se qualcuno c'è arrivato XD


Mmhhh... dopo le tue spiegazioni e le (allucinanti) soluzioni alternative intraviste da Asintoto credo che un "normodotato" che non ti conosce con grande difficoltà avrebbe potuto cogliere il mare magnum che hai inserito nel tuo testo. Sigmund lo avrebbe apprezzato tantissimo, tuttavia


Io ci ho provato
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Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 12:42 #5038

Io ci ho provato


Grandissima interpretazione. Complessa da paura ma affascinante. Non importa alla fine che il significato fosse un altro.
6 Rimbaud ha fatto centro comunque: ti ha emozionato.

Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 13:28 #5039

hic-sunt-leones ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
hic-sunt-leones ha scritto:

Konradin 5,5
Questo racconto lo ho trovato un po' pesante. E anche meno centrato al tema, in relazione agli altri scritti. Cos'è disumano? Il sogno, l'operazione, lo stato del ragazzo prima e dopo l'operazione? La situazione in generale? Il fatto che ci sia un qualcosa che trascende l'umana comprensione e percezione? Ribadisco possa essere un problema mio di comprensione, tuttavia questo è quello che ho provato leggendo e rileggendo questo racconto. L'inizio è interessante e straniante, poi però nello sviluppo si perde qualcosa e il finale arriva senza slancio. Belli i dialoghi e gli spunti filosofici sulla paura e il differente grado di "umano sentire" collegati ad essa.
(edit: Rimb, sono curioso di scoprire i tuoi giochetti linguistici!)


il finale l'ho dovuto scrivere in fretta e furia perché ero fuori tempo massimo (infatti ho postato l'ultimo giorno disponibile a meno di 3 ore dal termine, un errore che non ripeterò).. ma i concetti espressi sono così come devono essere.. non c'è nulla fuori posto

a breve ti spiegherò il significato del racconto.. prima voglio proprio vedere se qualcuno c'è arrivato XD


Mmhhh... dopo le tue spiegazioni e le (allucinanti) soluzioni alternative intraviste da Asintoto credo che un "normodotato" che non ti conosce con grande difficoltà avrebbe potuto cogliere il mare magnum che hai inserito nel tuo testo. Sigmund lo avrebbe apprezzato tantissimo, tuttavia


hai ragione: sono stato in qualche modo "esagerato".. anche se non definireai mare magnum un racconto che in fin dei conti parla di concetti molto semplici.. e le spiegazioni pure sono quasi "evidenti" da un certo (mio) punto di vista :PpPp

il fatto è che mi piace interpretare un tema tanto da poter parlare di altro.. di quello che mi passa per la testa in quel momento: per america (tema che avevo centrato in pieno) ho parlato delle "premesse di una rinascita"

qui in disumano (tema che forse ho centrato di meno) ho parlato de "l'accettazione della paura"

mi piace scrivere in prima persona, anche se i personaggi dei miei testi sono sempre molto miliori di come sono io, e sono sempre personaggi positivi.. non sarei capace di mettere una persona malvagia al centro di un racconto (perfino konradin alla fine si trasforma in meglio).. questo forse mi ha danneggiato agli occhi di chi, superficialmente, conosce solo un tipo molto canonico di disumanità (cioè tutti voi puzzoni che mi avete dato un'insufficienza XD)
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Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 19:40 #5041

Purtroppo in questa tornata non sono riuscito a partecipare attivamente come scrittore, né a mandare in tempo i voti. Ecco comunque i miei giudizi.

Beth: Mi rimane difficile esprimermi su questo scritto. Non ho "capito" molto l'esperimento (a partire ad esempio dal titolo) e questo, di conseguenza, non mi ha permesso di godere del lungo flusso di coscienza. [*]

Un dolce amore: Racconto a mio avviso un po' slegato e narrazione che poteva dare di più sotto il profilo dell'intensità. D'altra parte, però, il tono leggero usato contribuisce a rendere ancora più straniante il finale (sotto questo punto di vista effetto e abbinamento con il tema della tornata riuscitissimi, secondo me). Bella la parte cuilinario-operistica, da film. [***]

Le docce austriache: La tematica e la modalità narrativa usata sono un po' abusate forse, sebbene la prima estremamente pertinente e sempre potente. In generale, ho trovato il racconto che esce dalla bocca del nonno un po' didascalico e poco verosimile (nessun intercalare, alcune espressioni non da linguaggio parlato...) e ciò a mio avviso ne limita la "disumanità". Il titolo forse è troppo "spoilerante" (e geograficamente sbagliato?). [**]

Francesco: Originalissima idea, che ha dato vita a un racconto scritto bene. Molto carina l'idea dei cartelli. Mentre leggevo il racconto pensavo fosse fuori tema, ma il bel crescendo svela a poco a poco una situazione in tutto e per tutto disumana. [****]

La teoria binaria: Racconto divertente, scritto in linguaggio schietto ed efficace, e che fa riflettere. La teoria esposta vale da sola il prezzo del biglietto, come si dice. Un appunto che mi sento di dire è che il racconto appare un po' slegato, diviso tra una prima parte, dove si pone accento sulla condizione disumana del protagonista, ed una seconda, quella della teoria, disumana nel senso che usa concetti non propri del linguaggio dell'uomo. Ok, a ben vedere sono due facce della stessa medaglia (per descrivere un mondo disumano serve una teoria in un linguaggio non umano) ; però, a mio avviso, si poteva creare un ponte più "robusto" tra le due parti. [***]

Il troll: Qualità di scrittura notevole, lunghezza "giusta" (nel senso che mi è sembrata un'idea perfettamente tagliata per un racconto brevissimo come quelli di Universi). Interessante l'espediente del titolo posto alla fine, che così è reso del tutto funzionale al racconto, e del modo in cui si gioca con il tema, facendo credere che il disumano risieda nei comportamenti di quello che uno sarebbe portato a credere che sia un barbone, fino poi alla rivelazione finale. [****]

La meravigliosa storia di Eddie Holmes: Ho avvertito un po' di contrasto, dovuto al fatto che la vicenda è alquanto disumana, ma la narrazione, giocoforza veloce, non si sofferma troppo nel dramma. Per il resto, poco da dire: scritto bene, originale, carina la forma scelta. [***]

Una splendida giornata: Assai apprezzabile la cura messa nella scelta delle parole (anche se avrei evitato l'utilizzo di alcuni termini un po' desueti). L'esclusiva natura descrittiva (sull'azione presente) del racconto da una parte lo rende a mio avviso monocorde e un pochino pesante a leggersi, ma, dall'altra, prepara bene il terreno per la svolta, che, seppure prevedibile a un certo punto, si assapora piano piano. A conti fatti però devo ammettere che il racconto non mi ha suscitato grosse emozioni. Secondo me questo in parte è dovuto al fatto che soprendentemente alla fine non si sa nulla del protagonista, a parte solamente quello che fa, e questo lo tiene un po' distante dal lettore. [**]

Konradin: Bella sorpresa: racconto "filosofico" e dall'atmosfera piacevolmente surreale. Mi piace poi la sua natura allegorica e sono curioso di leggere i vari commenti e spiegazioni per vedere se ci sono alcuni riferimenti non colti. [***]
Marco

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Ultima modifica: 18/02/2012 19:43 Da marcoslug.

Re: [#2] Disumano (commenti) 18/02/2012 23:50 #5042

marcoslug ha scritto:
La meravigliosa storia di Eddie Holmes: Ho avvertito un po' di contrasto, dovuto al fatto che la vicenda è alquanto disumana, ma la narrazione, giocoforza veloce, non si sofferma troppo nel dramma. Per il resto, poco da dire: scritto bene, originale, carina la forma scelta. [***]



Grazie per il commento Marco.

Concordo, avrei dovuto sviluppare di più la narrazione, spero di avere più tempo e capacità di farlo la prossima volta.

p.s. e spero che anche tu abbia più tempo in futuro!
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Re: [#2] Disumano (commenti) 19/02/2012 03:29 #5043

marcoslug ha scritto:
Purtroppo in questa tornata non sono riuscito a partecipare attivamente come scrittore, né a mandare in tempo i voti. Ecco comunque i miei giudizi.


Come mai quando voti in ritardo scegli di usare le "stelline"?
Secondo me i voti numerici sono meglio, più che altro perchè ormai vi abbiamo familiarità ed è più facile capire il livello di gradimento, specie se si fa il paragone con altri voti tuoi.
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Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: [#2] Disumano (commenti) 19/02/2012 10:23 #5044

marcoslug ha scritto:


Le docce austriache: La tematica e la modalità narrativa usata sono un po' abusate forse, sebbene la prima estremamente pertinente e sempre potente. In generale, ho trovato il racconto che esce dalla bocca del nonno un po' didascalico e poco verosimile (nessun intercalare, alcune espressioni non da linguaggio parlato...) e ciò a mio avviso ne limita la "disumanità". Il titolo forse è troppo "spoilerante" (e geograficamente sbagliato?). [**]



Grazie per il commento
Effettivamente il tuo commento è l'unico con il quale sono abbastanza d'accordo. E' vero che alcuni termini sono non colloquiali, ma il nonno era solo un "mezzo" per raccontare una storia. Evidentemente è stato un tentativo un pò forzato

Per quanto riguarda la geografia e lo spoiler, ho chiamato il racconto di proposito "Docce Austriache" perché i campi di concentramento austriaci sono meno conosciuti, e speravo che il titolo non svelasse subito subito il contenuto. Inoltre nel racconto non si accena mai al campo di prigionia dove è stato rinchiuso il nonno. Campo, appunto, in Austria.
La citazione finale, benché parli di Auschwitz, vuol essere un omaggio a Primo Levi.

Detto tutto ciò,
grazie mille del commento.

Aspetto con ansia di leggerti nella prossima tornata
You have to find what you're really good at and exaggerate it!

Re: [#2] Disumano (commenti) 19/02/2012 15:00 #5045

Beth: ne sentivamo il bisogno? Direi proprio di no. Non conosco le motivazioni di questo racconto ma, provocazione o no, è veramente illeggibile. L’ho letto per dovere e se mi chiedeste di cosa parlava risponderei “BOH”.

Un dolce amore: voto 7 Dopo la lettura di Beth mi pareva di aver incontrato Calvino. Questo racconto mi è piaciuto, nessuna nota negativa evidente (per i particolari, tipo il vino, ci ha pensato Rimbò). Il finale non me l’aspettavo quindi è stata un’ulteriore sorpresa.

Le docce austriache: voto 5 Del titolo hanno parlato già altri e pure l’autore ha chiarito, quindi non mi soffermerò. Io di questo racconto non ho proprio digerito il discorso diretto, che non sta né in cielo né in terra. Il nonno parla ma sono le parole di un discorso indiretto. Qualcuno potrà dire che comunque i personaggi non possono parlare come magnano e occorra raffinare i dialoghi, ma a me pare che il registro linguistico fosse3 totalmente inappropriato.. Uno non parlerebbe così manco sotto tortura ad Auschwitz.

Francesco: voto 6 Qualche imprecisione nella punteggiatura. La fantascienza non contribuisce a farmi piacere il racconto, non lo so ma è più forte di me, certe storie non riesco proprio ad amarle. Nel senso che a parità di qualità, non necessariamente capolavori, tenderò sempre a dare voti più bassi a queste storie “fredde”, fatte di teletrasporti, astronavi etc etc. Sorry.

La teoria binaria: voto 6,5 La prima lettura del racconto non mi ha soddisfatto un granché. Poi mi sono ricordato che a me piacciono i pipponi mentali, e questo era un signor pippone! Il voto non è molto alto perché la descrizione della teoria binaria è un po’ piatta, da manuale. E poi non so se è in tema

Il troll: voto 8 Che dire, mi è piaciuto. L’autore non soffre della sindrome “ho un sacco di idee belle in testa ma 12000 caratteri sono troppo pochi e quindi se non capite vi attaccate al mazzo ed è colpa vostra che non vi impegnate”. L’atmosfera è creata molto bene, si sente la puzza di fogna, il fetore ambientale e umano. Bravo.

La Meravigliosa storia di Eddie Holmes: voto 5,5 Purtroppo non trovo nel racconto spunti particolari in quanto a idee. La scrittura che non cattura, anonima, fa il resto.

Una splendida giornata voto 6,5 Scrittura volontariamente molto gne-gne (o come dice qualcuno, barocca). Ben scritto ma ho trovato alcune incongruenze linguistiche (ad esempio l’uso di termini come “extra” e “bonus” nel contesto di un lessico forbito da XIX secolo), imprecisioni (vino d´annata aperto mentre pranza…no, il vino d’annata si apre con tantissimo anticipo che deve respirare; secchi di sangue nuovamente pieni…questa donna ne ha 20 litri in corpo?). Inoltre la poveretta e´ ancora viva nonostante sia completamente dissanguata. Pretenzioso ma impreciso.

Konradin: voto 5 Fuori tema, non l’ho capito, the dark side of pippone, quella parte che non mi piace, che non si fa capire se non con la lettura critica a fianco. “E dove c’è allegoria ma non c’è storia cala la mannaia di Mentalhandjob” (Gioele 15,3)
"Signorine, non è certo sotto le specie del vocabolario e della sintassi che la Letteratura inizia a sedurci" Paul Valéry

Re: [#2] Disumano (commenti) 19/02/2012 15:48 #5046

mentalhandjob ha scritto:


Konradin: voto 5 Fuori tema, non l’ho capito, the dark side of pippone, quella parte che non mi piace, che non si fa capire se non con la lettura critica a fianco. “E dove c’è allegoria ma non c’è storia cala la mannaia di Mentalhandjob” (Gioele 15,3)


potevi darmi un voto più basso allora, signor Boia :PpPpPpPp

p.s. non sono d'accordo con te, la storia c'è eccome ed è agilmente interpretabile

ah.. e non permetterti lo sbeffeggio: puoi usare termini molto negativi e critici, ci mancherebbe.. ma non prendere in giro gli altri

parlo delle espressioni del tipo: the dark side of pippone (che tu abbia poi utilizzato i PF per schernirmi lo trovo particolarmente antipatico)

in fede, 6Rimbaud
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Re: [#2] Disumano (commenti) 19/02/2012 16:53 #5047

6Rimbaud ha scritto:
mentalhandjob ha scritto:


Konradin: voto 5 Fuori tema, non l’ho capito, the dark side of pippone, quella parte che non mi piace, che non si fa capire se non con la lettura critica a fianco. “E dove c’è allegoria ma non c’è storia cala la mannaia di Mentalhandjob” (Gioele 15,3)


potevi darmi un voto più basso allora, signor Boia :PpPpPpPp

p.s. non sono d'accordo con te, la storia c'è eccome ed è agilmente interpretabile

ah.. e non permetterti lo sbeffeggio: puoi usare termini molto negativi e critici, ci mancherebbe.. ma non prendere in giro gli altri

parlo delle espressioni del tipo: the dark side of pippone (che tu abbia poi utilizzato i PF per schernirmi lo trovo particolarmente antipatico)

in fede, 6Rimbaud





ma a me i pipponi piacciono, l´ho scritto anche in un altro commento, non mi piaceva questo. Sullo schernire e lo sbeffeggio, che dire,devo aggiornare la mia lista delle offese mettendo i pink floyd subito dopo gli insulti alla mamma, devo essere rimasto indietro. Ma ti rassicuro, d'ora in poi per te preparerò solo fredde e burocratiche schede di valutazione. Sulla presenza o meno della storia è tutto opinabile, tu la vedi e pure evidente, io ho visto un susseguirsi di eventi noioso e incomprensibile.
"Signorine, non è certo sotto le specie del vocabolario e della sintassi che la Letteratura inizia a sedurci" Paul Valéry

Re: [#2] Disumano (commenti) 19/02/2012 17:25 #5048

mentalhandjob ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
mentalhandjob ha scritto:


Konradin: voto 5 Fuori tema, non l’ho capito, the dark side of pippone, quella parte che non mi piace, che non si fa capire se non con la lettura critica a fianco. “E dove c’è allegoria ma non c’è storia cala la mannaia di Mentalhandjob” (Gioele 15,3)


potevi darmi un voto più basso allora, signor Boia :PpPpPpPp

p.s. non sono d'accordo con te, la storia c'è eccome ed è agilmente interpretabile

ah.. e non permetterti lo sbeffeggio: puoi usare termini molto negativi e critici, ci mancherebbe.. ma non prendere in giro gli altri

parlo delle espressioni del tipo: the dark side of pippone (che tu abbia poi utilizzato i PF per schernirmi lo trovo particolarmente antipatico)

in fede, 6Rimbaud





ma a me i pipponi piacciono, l´ho scritto anche in un altro commento, non mi piaceva questo. Sullo schernire e lo sbeffeggio, che dire,devo aggiornare la mia lista delle offese mettendo i pink floyd subito dopo gli insulti alla mamma, devo essere rimasto indietro. Ma ti rassicuro, d'ora in poi per te preparerò solo fredde e burocratiche schede di valutazione. Sulla presenza o meno della storia è tutto opinabile, tu la vedi e pure evidente, io ho visto un susseguirsi di eventi noioso e incomprensibile.


Coraggio, coraggio, freddate i bollenti spiriti.

La storia effettivamente c'è, ma è diversa da quella scritta da Rimbaud: puoi trovare la corretta interpretazione -la mia- qualche pagina indietro

Per quanto riguarda i PF confermo che è un nervo scoperto, l'unica volta che ho visto il buon Rimbaud alterarsi è stato per un mio intervento spammoso in una sua discussione su di loro.

Coraggio, fate la pace ora!
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Re: [#2] Disumano (commenti) 19/02/2012 18:19 #5049

Tavajigen ha scritto:
Non avrei mai immaginato che fossi tu l'autore di quel racconto; dì la verità: hai una moglie o una ragazza appassionata di urban fantasy, oppure ti stai appassionando di nascosto a Twilight e vampiri vari?


Nessuna moglie o fidanzata che segue il genere... L'urban fantasy mi ha sempre incuriosito anche se quel poco che ho intravisto nei raccontini letti in giro non mi ha mai soddisfatto completamente. Devo scriverci su io.
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Al tramontar della battaglia il fortunato divenne eroe
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