folle ha scritto:


Ma lo stai ad ascoltare? il pitocco più di 7 non ha mai dato...

folle ha scritto:


il mio racconto era (e ancora lo è) commovente

6Rimbaud ha scritto:

Ma dai su... ti ho visto fare di meglio.
Il tuo racconto era "bello" perché abbastanza originale a mio modesto parere e dal finale aperto. Ma non commovente. Anzi. Mi ha fatto imprecare alla fine!

Oggi parto per la Fiera di Vicenza. Credo che tornerò a leggervi da martedì in poi.
Fate i bravi, andate a votare e votate bene

01_Il raggio verde – 6 l'idea è bella, la forma decisamente interessante... l'autore ha saputo gestire tutte le fasi in maniera tutto sommato convincente, anche se il tutto sa un po di manuale di scrittura creativa, alla voce: altre forme di espressione... questa sensazione me l'ha fatto valutare solo 6 e non oltre, anche se la scrittura di per sè l'avrebbe potuto portare a un voto più alto...
02_Atoro – 6 tra sci fi e parathriller soprannaturale alla newton compton... non c'è genialità, forte l'effetto già sentito, ma il tutto è gestito bene, ha uno sviluppio discreto e c'è una certa qualità nella scrittura che lo rende scorrevole e interessante... avrei evitato fortemente il finale, che mi ha fatto scendere di almeno mezzo punto nella valutazione... certe cose preferirei lasciarle alla riflessione del lettore...
03_Universi & Co. – 6 sembra un raccontino di fantascienza degli anni 60, quando non era importante l'aspetto scientifico ma si volevano costruire racconti d'impatto, riflettendo su temi sociologici oppure burocratici, oppure di contrasto al sistema ecc... è gestito bene, ha uno sviluppo e un ritmo discreti, ma l'effetto già visto ha contenuto la mia valutazione finale...
04_La patria e la bandiera – 6 lo sento più come un punto di partenza per qualcosa d'altro che un racconto concluso... l'idea è ottima ma la scrittura manca un po di mordente... le lettere, ad esempio, appaiono un po pallide, poco forti, cosa che invece mi sarei aspettato da un soldato al fronte che pensa fortemente che il prossimo attacco sarà l'ultimo... ma il bel finale, romantico, lo tiene in piedi...
05_Dialogo tra un filosofo e un pescatore – 6,5 gestito e sviluppato benissimo, scritto in maniera apprezzabile ha qualche momento di noia qua e là... corretto l'uso di termini arcaici o comunque desueti, ben inseriti all'interno dei dialoghi, senza perdere in ritmo...
06_Pietoso è l'arrancar che ha nome vita – 6,5 appassionato e appassionante, scritto per come la vedo io benissino, tra emozioni ed emozione, tra malinconia e rabbia... ho letto in seguito che ha delle basi nella vita reale e non me ne stupisco, per nulla... è troppo frammentato, ci sono salti incomprensibili tra un qui e un là, ma è decisamente un'ottima prova... il voto non decolla troppo per via della frammentazione, di cui parlavo sopra, e per via dello sviluppo che non mi ha convinto... per me premio della critica, grazie proprio alla passione che ne trasuda...
07_Il gigante, il cavaliere... – 5,5 tipo di racconto breve che solitamente mi piace, scende troppo nella scittura per poter avere una valutazione del tutto positiva, anche se dentro qualcosa che mi piace c'è... l'ho trovato forse troppo breve, avrei preferito un po più di sviluppo... la scrittura zeppa di termini colloquiali non è fastidiosa, un po figlia forse di un certo scrivere in italia durante gli anni 90, ma allo stesso tempo penalizza il tutto...
08_Il detenuto – riguardo al mio racconto, sono rimasto divertito da quello che ho letto... il commento di rimb, ad esempio, mi fa capire di aver centrato (finalmente) scrittura e sviluppo, riuscendo ad ingannare il lettore riguardo alle conoscenze dello scrittore... i personaggi sono venuti bene, talmente convincenti da far cascare nella trappola predisposta dallo scrittore (io) i lettori... in fin dei conti, senza scomodare i bei raffronti inseriti in commento da folle (grazie, un commento così aiuta molto l'autostima, sono contento che il racconto ti sia piaciuto), si tratta di due minchia... non rimb e folle!!! intendo i due personaggi del racconto... infarciti di idee "sbagliate", lo piscologo molto meno abile di quello che pensa di essere, il detenuto pieno di conoscenze errate che diventano credenze che finiscono per indirizzare le sue azioni... riguardo al tema o non in tema non mi pronuncio, ma puntualizzo: chiunque abbia credenze simili non puo che definirsi un dio, il racconto disvela la realtà, smitizza e rende il resoconto del crepuscolo del dio in questione, fino alla sua autosoppressione, gesto in un certo senso divino, seppur di resa o interruzionde della sofferenza...


saluti!!!

arturobandini ha scritto:



Grazie! Sì hai ragione, aver scritto la fine in quel modo è scandaloso, rileggerla ora mi causa disturbi psicosomatici.

Tavajigen ha scritto:



vabbè emmò non esagerare...


scrivere il finale dei racconti non è mai facile, specie se non si è abituati alla narrativa brevissima, come qua su universi... io pure ho grandi difficoltà sempre...

Ringrazio per il commento. Si l'idea era parlare di un certo tipo di "sistema" che, secondo me, è ancora (ahinoi) attualissimo.

Concordo con te poi sulle chiusure dei racconti. È veramente la cosa più difficile da fare.

arturobandini ha scritto:


Sì, la poca incisività delle lettere ci sta, ma chi scrive è un ragazzotto che fa il contadino, ci può stare che su carta renda male i suoi pensieri.
Anzi forse il linguaggio è già troppo elaborato per uno come lui.


A dirla tutta, ma proprio tutta, ho messo dei particolari che potevano indiziare una scarna istruzione, proprio perché mi sembravano un po' "spente".
Non riuscivo a dare un tono adeguato a nessuna delle prime tre, e così ho scritto che era giovane e che già lavorava uah uah uah (risata demoniaca) discorso che peró non ritengo da fare per la quarta lettera, per me ottimamente scritta. (Sul piano dell'incisività eh, degli errori non saprei dirti)

arturobandini ha scritto:


Voleva essere un po' frammentato, per dare l'idea comunque dei pensieri che si accavallano, un po' alla Joice

Grazie del bel commento e del premio critica, mi fa davvero piacere

Asintoto ha scritto:


joyce

Ciao a tutti, anzitutto scrivo qui il mio ringraziamento per i voti alti, per il premio critica e sopratutto per i complimenti! Ho notato che anche i meno convinti della trama parlano di una "bella scrittura", per me è oro colato!

Non riesco per motivi di tempo/impegni a fare commenti su tutti i racconti e cercherò di partecipare alle prossime tornate!!!

unico appunto: non ho capito la frase di 6Rimbaud "faccio finta di non accorgermi dei “riti bacchici”"

Ciao a tutti, a presto!

Wong Fei Hung ha scritto:


Se riesci qualche commento mettilo, anche due parole stile 6rimbaud.
Sono il succo del forum. In un sito dove ci sono solo racconti e qualche numeretto di voto non resterei molto.

Dai, trova mezz'ora.

Sì in effetti hai ragione, sono sempre di fretta ma non posso negare qualche commento, per quanto conciso. mi scuso per la sintesi estrema, prometta di fare meglio alla prossima tornata!!!

Il raggio verde: bellissima l'idea, mi è piaciuta molto anche la forma estetica utilizzata, tanto che gli ho assegnato un voto molto alto. Non gli ho dato il premio critica perchè a mio parere l'intuizione dell'autore riguardo al tema poteva essere "scritta" ancora meglio, senza per questo asserire che il reacconto non sia scritto bene. Certamente azzeccato.

Atoro: direi che è abbastanza a tema, forse sul voto un pò basso ha giocato il mio scarso interesse per testi con alieni, ma anche per la scrittura che non mi ha entusiasmato. Poca suspance, anche se c'era (penso) la voglia di crearla.

Universi e co: per me un'idea molto originale, mi ha subito portato alla mente le Cosmicomiche di Calvino. Mi è piaciuto talmente tanto da assegnargli un 8, proprio considerando il mio scarso apprezzamento, come detto, per temi di fantascienza. Simpatico e divertente.

La patria e la bandiera: poco a tema, a mio parere, e con una scrittura troppo semplice e immediata, nelle lettere. mi rendo conto che, forse, è un effetto voluto in quanto scritte da un soldato in guerrra, ma non sono riuscito ad apprezzare. Così così.

Pietoso è l'arrancar che ha nome vita: mi è piaciuto il modo in cui ha "pitturato" la scena, la vista del protagonista, gli sprazzi di immagini. Il premio critica va a lui, forse, anche questo non molto a tema, ma poco importa in questo caso.

Il gigante, il cavaliere, il vecchio saggio, il nazareno, l’assassino e il cantastorie: mi è parso scritto di getto, l'idea alla base poteva certamente essere sviluppata meglio. alla fine è questione di gusti, insomma non mi è piaciuto proprio devo ammetterlo.

il detenuto: molto ben costruito, scritto bene e con tanti spunti interessanti. sono stato combattuto a lungo se concedergli o meno anche il premio critica, oltre ad un voto alto. Intrigante ed intelligente.

Wong Fei Hung ha scritto:



Grazie per il commento, il prossimo racconto cercherò di prepararlo un po' meglio, questo l'ho tirato troppo via.

Wong Fei Hung ha scritto:



non so che dire, se non grazie!!!

Grazie per il bel commento Wong Fei Hung!

Prego a tutti! si tratta poi del mio commento personale, ma penso che sia questo lo spirito del forum, un pò di sana critica tra appassionati.

Grazie anche ai vostri di commenti, ne ho ricevuti di molto belli e sono piacevolmente colpito! a presto!

arturobandini ha scritto:


se voi solo capiste la portata dell'ultima scena del secondo atto

Wong Fei Hung ha scritto:


Grazie del commento