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ARGOMENTO: [#1] America (commenti)

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 16:30 #4446

[quote="Tavajigen" post=4443]marcoslug ha scritto:

Grazie per il commento!

Domande:

I flashback si capiva che erano flashback?
Il finale hai capito cosa significava? Cioè che lui si rende conto che l'America che ha tanto sognato e cercato per tutta la vita la trova poi a casa sua, nella sua famiglia, alla fine del viaggio; ossia era più vicina di quanto credesse prima di partire.

Di nulla! Sui flashback non ho avuto molti problemi onestamente. Anche se un "italico" avrebbe aiutato, secondo me si capivano abbastanza bene, perché spesso lanciati da frasi introduttive e perché comunque l'ambientazione era radicalmente diversa da quella dell'azione nel presente.
Sul finale... ehm...
Marco

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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 16:36 #4447

Lord_of_Chaos ha scritto:
No, fino ad ora non lo avevo nemmeno mai sentito. Il nome, Ned, l'ho scelto totalmente a caso (bella coincidenza ).

Ah ok... Mi è venuto in mente perché il tipo di storia e di atmosfera è quello che si respira in quel fumetto e il protagonista si chiama per l'appunto Ned.
Marco

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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 16:36 #4448

[quote="marcoslug" post=4446]Tavajigen ha scritto:
marcoslug ha scritto:

Grazie per il commento!

Domande:

I flashback si capiva che erano flashback?
Il finale hai capito cosa significava? Cioè che lui si rende conto che l'America che ha tanto sognato e cercato per tutta la vita la trova poi a casa sua, nella sua famiglia, alla fine del viaggio; ossia era più vicina di quanto credesse prima di partire.

Di nulla! Sui flashback non ho avuto molti problemi onestamente. Anche se un "italico" avrebbe aiutato, secondo me si capivano abbastanza bene, perché spesso lanciati da frasi introduttive e perché comunque l'ambientazione era radicalmente diversa da quella dell'azione nel presente.
Sul finale... ehm...



Sul finale non preoccuparti, sono io che devo vergognarmi per come l'ho scritto male.
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 16:37 #4449

marcoslug ha scritto:
Lord_of_Chaos ha scritto:
No, fino ad ora non lo avevo nemmeno mai sentito. Il nome, Ned, l'ho scelto totalmente a caso (bella coincidenza ).

Ah ok... Mi è venuto in mente perché il tipo di storia e di atmosfera è quello che si respira in quel fumetto e il protagonista si chiama per l'appunto Ned.



LOL ci avevo pensato anche io. I circa 80 Magico Vento che avevo li ho venduti giusto qualche settimana fa.
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 16:57 #4450

Cichetto ha scritto:
Per tutti,
come avreste "punteggiato" il mio racconto?
O dove sono gli errori grossolani?

Premetto che non sono esattamente un purista e talvolta mi prendo anch'io delle "licenze"...
In generale, credo che tu abbia messo in questo racconto spesso delle virgole, laddove invece ci voleva un segno di punteggiatura più forte o comunque altri modi per intervallare e ritmare meglio il discorso. Credo che il primo periodo sia abbastanza esemplare. Io l'avrei scritto tipo così (poi credo ci siano tanti modi possibili, tutti validi)...
"Non riusciva a darsi pace; era giovane ma nella sua breve vita aveva conosciuto persone con i nomi più assurdi: Tecla, Minerva, Adalacchia... Per non parlare dei nomi classici del sud, di cui la città era piena: Calogero, Cosimo, e poi ancora Assunta, Immacolata, Concetta... Addirittura un suo vicino si chiamava Concetto, che assurdità! E quelli di luogo? Asia, Manila, Ginevra, Italia (una sua bisnonna si chiamava così)... Perché quindi non poteva chiamarsi America?"
Marco

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Ringraziano per il messaggio: Cichetto

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 17:30 #4452

marcoslug ha scritto:

In generale, credo che tu abbia messo in questo racconto spesso delle virgole, laddove invece ci voleva un segno di punteggiatura più forte o comunque altri modi per intervallare e ritmare meglio il discorso. Credo che il primo periodo sia abbastanza esemplare. Io l'avrei scritto tipo così (poi credo ci siano tanti modi possibili, tutti validi)...
"Non riusciva a darsi pace; era giovane ma nella sua breve vita aveva conosciuto persone con i nomi più assurdi: Tecla, Minerva, Adalacchia... Per non parlare dei nomi classici del sud, di cui la città era piena: Calogero, Cosimo, e poi ancora Assunta, Immacolata, Concetta... Addirittura un suo vicino si chiamava Concetto, che assurdità! E quelli di luogo? Asia, Manila, Ginevra, Italia (una sua bisnonna si chiamava così)... Perché quindi non poteva chiamarsi America?"


Io invece, che sono più un purista ( ), non amo molto questo uso dei punti di sospensione, e anche del punto e virgola iniziale: spezzano il ritmo del racconto, che anche in seguito è molto "frizzante" e colloquiale. Io avrei usato un due punti al posto della prima virgola e parentesi o lineette in seguito:

"Non riusciva a darsi pace: era giovane, ma nella sua breve vita aveva conosciuto persone con i nomi più assurdi, [come] Tecla, Minerva, Adalacchia, per non parlare dei nomi classici del sud - la città ne era piena: Calogero, Cosimo e poi Assunta, Immacolata, Concetta, e addirittura un suo vicino si chiamava Concetto, che assurdità. E quelli di luogo? Asia, Manila, Ginevra, una sua bis nonna Italia. Perché quindi non poteva chiamarsi America?"

Ma, in ogni caso, per me non c'erano errori di punteggiatura, ci stava un discorso colloquiale nella struttura del racconto
Ultima modifica: 04/01/2012 17:31 Da Lord_of_Chaos.
Ringraziano per il messaggio: Cichetto

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 17:45 #4453

Lord_of_Chaos ha scritto:
Io invece, che sono più un purista ( ), non amo molto questo uso dei punti di sospensione, e anche del punto e virgola iniziale: spezzano il ritmo del racconto, che anche in seguito è molto "frizzante" e colloquiale. Io avrei usato un due punti al posto della prima virgola e parentesi o lineette in seguito:

Eheh, ammetto che si poteva fare di meglio di quello che ho scritto. Anch'io trovo che i due punti iniziali ("non riusciva a darsi pace:motivo per cui non riesce a darsi pace") siano la cosa che ci sta meglio; è solo che volevo tenermi i due punti per dopo, per usarli prima di ogni elenco di nomi (i punti di sospensione li ho messi appunto per rendere il fatto che l'elenco potrebbe continuare).

Non volevo comunque criticare eccessivamente Cichetto, per una cosa, come si è visto, che dipende anche dal gusto personale. Mi erano solo saltate all'occhio un paio di cose, a mio modo di vedere (anzi, di leggere ) un po' "fastidiose", e allora ho fatto le pulci al tutto.
Marco

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Ultima modifica: 04/01/2012 17:46 Da marcoslug.

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 18:17 #4454

Cichetto ha scritto:
Per tutti,
come avreste "punteggiato" il mio racconto?
O dove sono gli errori grossolani?


Quoto quanto ti hanno già risposto riguardo all'uso generalizzato delle virgole anche dove sarebbe meglio una pausa più marcata.
Inoltre a me non è piaciuto molto come hai usato il discorso diretto, senza due punti prima di introdurlo nè il punto e la maiuscola al termine dello stesso; il tutto aggravato dal fatto che dopo non sei neanche andato a capo. Il discorso diretto va evidenziato meglio in uno scritto (secondo me) o isolandolo come frase (quindi andando a capo prima e dopo) o intervallandolo da segni di punteggiatura più forti che non le sole virgolette.

Non che siano errori madornali, ma un po' più di cura nella punteggiatura non avrebbe guastato.
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Ultima modifica: 04/01/2012 18:19 Da White Lord.
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 18:55 #4455

Ecco qui i commenti (finalmente direte voi, ma ero alle Maldive - seh, magari!)
Per non scrivere 856 volte "per me - imho - secondo il mio parere di lettore di prima mano" lo dico qui: SONO PARERI DEL TUTTO PERSONALI, quindi soggettivi
A breve anche spiegazioni sul mio racconto...sono curioso anche di leggere che avete scritto al riguardo!


Americano, troppo americano = 6
La trama sa di "già visto", non vedo nulla di originale, ma solo una certa piattezza. John appare come l’archetipo del soldato-buono-che-non-voleva-uccidere-nessuno. Tuttavia il racconto risulta leggibile, con uno stile che ben si confà alla trama e con sentimenti espressi bene, senza cadere nel superficiale e soprattutto nel banale.

Ingoia l'America = 4,5
Il voto è pesantemente influenzato da gusti personali: non mi sono mai piaciuti i linguaggi gretti, e seppur dietro ci sia una precisa volontà, mi infastidiscono. E’ più forte di me. E se lo stile mi ha infastidito la trama ne ha risentito: mi è apparsa (scusa la franchezza, ma abbiamo detto niente fronzoli, no?  ) insulsa, con solo qualche accenno interessante ma non approfondito (<<Perché dare per scontato che un americano dovesse per forza essere più internazionale di un italiano?>>), il che alimenta la frustrazione dell’”io lettore”. Allora perché ho dato comunque 4,5 e non 2 o 3? Perché ci vuole coraggio a scrivere una cosa tanto fuori dagli schemi e secondo me all’autore è mancato solo il giusto obiettivo, non volevo penalizzarlo eccessivamente.

Maceria = 6,5
A parte i giochi di parole di dubbio gusto (;P) mi è sembrata una storia “dolce d’altri tempi”, con una trama semplice (il che non è una mancanza o una cosa negativa, anzi, nel contesto risulta essere senz’altro una nota di merito) e sicuramente ben scritta (complimenti soprattutto per le varie analogie sparse). Insomma, tutto risulta ben congegnato con uno scopo ben preciso.

America 3000 = 5
Un racconto troppo conciso, scarno, in cui non mi sembra ci sia granchè dietro. Per i troppi “…” lo stile risulta danneggiato.

America Rossi = 6,5
Il voto è tutto per le risate finali, non me l’aspettavo! Inizialmente sembrava un raccontino scritto tanto per scrivere.

Alaska = 5
Tipica storia all’americana (!), il sogno che si realizza e vissero tutti felici e contenti. Non mi garba questo archetipo. Soprattutto perché è stato portato un po’ troppo per le lunghe per quel che meritava l’idea. Per il resto lo stile non è malvagio, ma nel complesso mi è apparso un racconto pesante.

Parto indotto = 8,5
Indeciso fino all’ultimo sul premio critica, per me è il secondo-quasi-primo racconto meglio scritto, quindi non dirò altro sullo stile. Il VCM è un personaggio nel quale facilmente ci si rispecchia, lo senti vivo, in 3D. Che posso dire: bravo!

Storia d'oltreoceano = 7,5
Storia romantica senza cadere nel banale: non è da tutti. Inoltre è ben scritto e il personaggio non risulta piatto-monocromatico. Una bella escursione nelle contraddizioni dell’America.

The Garden = 6
Essendo un omaggio bisognerebbe conoscere ed apprezzare l’omaggiato per comprenderlo in pieno. Risulta comunque leggibile-godibile anche per un non appassionato di basket.

America = 5,5
Finale ambiguo (bellissima dopo quello che ha subito? mi sembra una gran contraddizione; per dire così tu autore avresti dovuto scrivere almeno qualcosa sul periodo vissuto da Isacco nel nuovo equipaggio: manca qualche dettaglio insomma). Scritto discretamente, la trama soffre di qualche illogicità (oltre al finale, la scena della ferita di Isacco: si butta a mare, ma dove stava? su uno scoglio? non era appena sbarcato?). Per il resto, si scorge perlomeno un piccolo barlume di originalità nella trama.

Signora maestra = 4,5
L’ho trovato molto banale sia per come è posto il tema (maestra vs alunni) sia per come è trattato. C’è anche più di qualche refuso.

Il grande cuore di Philadelphia = 8 – PREMIO CRITICA

Che te devo dì? Bravo! Le mie critiche sono ben poche e mi devo sforzare per trovarne una: il personaggio principale doveva essere per forza un ex giocatore di basket? Troppo semplice far passare il personaggio dalle luci del basket al buio della droga: se avessi trovato un personaggio più ricercato il racconto avrebbe guadagnato ancora più profondità. Comunque complimenti, davvero ben scritto.

La cosa più bella del mondo = 6

Non male, ma un pizzico di banalità in meno non avrebbe guastato. Tutto sommato godibile e scritto bene, anche se sia stile che trama risultano essere un po’ troppo lineari. Un lavoro da artigiano medio insomma (o fatto da un artista non ispirato), senza grosse pecche, ma anche senza “arte”.

Rotte = 7

Anche se l’inizio sembra la solita solfa, la fine dà quel quid in più per cui il racconto dimostra di essere più intrigante di quel che appaia. Originale anche l’idea di prendere in maggior considerazione altri personaggi piuttosto che, ad esempio, il capitano o un sopravvissuto ad una strage o che so io. A mio avviso, oltre al finale, i punti di forza del racconto sono lo stile più che buono e i personaggi ben caratterizzati. Tra le cose negative metterei una prima parte troppo lunga, che risulta rubare spazio prezioso a quella che poteva essere una parte più interessante (sulla terraferma). Specifico che mi rendo conto che l’autore doveva scegliere quale fase approfondire, solo che per quelli che sono i miei gusti avrei preferito dare più spazio alla parte finale.

La periferia dell'Impero = 6

Storia discreta, ma un po’ piatta e affrettata. I personaggi rimangono quasi sospesi ma credo sia tutto imputabile al poco approfondimento generale. L’idea del cambiamento che potrebbe avvenire in un ragazzo cresciuto con coca-cola e rambo è affascinante, ma è stata affrontata in maniera del tutto superficiale.

America – Desert evening = 6,5
La storia, seppur troppo statica e sofferente di quel vago senso di “già visto”, non è male, scritta sicuramente bene. Tuttavia sembra che la trama sia troppo diluita, il racconto fatica a partire e di conseguenza a catturare l’attenzione del lettore. Vero è che si riscatta nella parte finale, ma qualche lettore “menefreghista” potrebbe abbandonare la lettura da prima, e sarebbe un peccato
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 19:02 #4457

Andy Dufresne ha scritto:
America = 5,5
Finale ambiguo (bellissima dopo quello che ha subito? mi sembra una gran contraddizione; per dire così tu autore avresti dovuto scrivere almeno qualcosa sul periodo vissuto da Isacco nel nuovo equipaggio: manca qualche dettaglio insomma).


Il finale non è ambiguo, è scritto male dall'autore, dato che la totalità dei lettori non ha capito il finale.

Per lui l'America è bellissima dato che capisce che l'America che ha inseguito per tutta la vita la trova alla fine nel suo luogo di origine, nella sua famiglia. E' questa che è bellissima. Cioè lui rivede dopo tanti anni moglie e figlio e capisce che tutta l' "avventura" che ha sempre cercato ce l'aveva accanto prima di partire.

Comunque non preoccuparti, colpa mia, dovevo scriverlo meglio.

Scritto discretamente, la trama soffre di qualche illogicità (oltre al finale, la scena della ferita di Isacco: si butta a mare, ma dove stava? su uno scoglio? non era appena sbarcato?). Per il resto, si scorge perlomeno un piccolo barlume di originalità nella trama.


Volevo rappresentare la scena con gli europei tutti sulla spiaggia, spalle al mare, appena sbarcati, e gli indigeni di fronte, al limitare della spiaggia. Appena comincia lo scontro Isacco si gira e si tuffa in mare, cercando di nuotare fino alla nave ormeggiata nella baia. Mentre nuota però viene ferito dalla lancia.

p.s. grazie per il commento!!!
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Ultima modifica: 04/01/2012 19:04 Da Tavajigen.

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 19:13 #4459

White Lord ha scritto:
Cichetto ha scritto:
Per tutti,
come avreste "punteggiato" il mio racconto?
O dove sono gli errori grossolani?


Quoto quanto ti hanno già risposto riguardo all'uso generalizzato delle virgole anche dove sarebbe meglio una pausa più marcata.
Inoltre a me non è piaciuto molto come hai usato il discorso diretto, senza due punti prima di introdurlo nè il punto e la maiuscola al termine dello stesso; il tutto aggravato dal fatto che dopo non sei neanche andato a capo. Il discorso diretto va evidenziato meglio in uno scritto (secondo me) o isolandolo come frase (quindi andando a capo prima e dopo) o intervallandolo da segni di punteggiatura più forti che non le sole virgolette.

Non che siano errori madornali, ma un po' più di cura nella punteggiatura non avrebbe guastato.



Quoto White per il discorso diretto, quoto gli altri sulla punteggiatura.

In generale io cerco di mettere pause marcate quando voglio far risaltare la situazione. Ossia se quello che dico lo reputo importante. Invece cerco di mettere solo virgole o anche niente nel caso in cui voglia rendere fluida la narrazione.

Ho cercato di farti un esempio estremizzando la punteggiatura delle tre frasi che ho appena scritto.

Riguardo al tuo racconto, ecco come forse avrei scritto la prima parte (dico forse perché alla punteggiatura dedico minimo 3 o 4 revisioni), ovviamente non ne cambio il testo:


America Rossi

Non riusciva a darsi pace.
Era giovane, ma nella sua breve vita aveva conosciuto persone con i nomi più assurdi: Tecla, Minerva, Adalacchia...per non parlare dei nomi classici del sud, la città ne era piena. Calogero, Cosimo e poi Assunta, Immacolata, Concetta; addirittura un suo vicino si chiamava Concetto, che assurdità! E quelli di luogo? Asia, Manila, Ginevra, una sua bis nonna Italia.
Perché quindi non poteva chiamarsi America?
(spazio)
Seguito del racconto.

Adoro gli spazi, danno il tempo di riflettere su cosa si è appena letto. Quella frase prima dello spazio colpisce il lettore, che già capisce in che direzione andrà il racconto, e magari lo incuriosisce...quindi diamogli quel mezzo secondo di riflessione, per permettergli di assaporare e di gustarsi meglio quella frase.
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 19:15 #4460

Una mia nota personale: benché io abbia scritto poco ultimamente sul forum, e benché non abbia risposto direttamente ai commenti che mi sono stati fatti - ho avuto poco tempo - volevo dirvi che vi ho sempre letto con piacere.
Ringrazio tutti per i commenti: non ho trovato mai una cosa con la quale essere in disaccorco. Sopratutto con i commenti negativi, e non sono ironico
Aspetto con ansia la nuova tornata...
You have to find what you're really good at and exaggerate it!

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 19:16 #4461

Tavajigen ha scritto:

Per lui l'America è bellissima dato che capisce che l'America che ha inseguito per tutta la vita la trova alla fine nel suo luogo di origine, nella sua famiglia. E' questa che è bellissima. Cioè lui rivede dopo tanti anni moglie e figlio e capisce che tutta l' "avventura" che ha sempre cercato ce l'aveva accanto prima di partire.

Comunque non preoccuparti, colpa mia, dovevo scriverlo meglio.


aaaaaaaah, non ci sarei mai arrivato


Volevo rappresentare la scena con gli europei tutti sulla spiaggia, spalle al mare, appena sbarcati, e gli indigeni di fronte, al limitare della spiaggia. Appena comincia lo scontro Isacco si gira e si tuffa in mare, cercando di nuotare fino alla nave ormeggiata nella baia. Mentre nuota però viene ferito dalla lancia.


Ok, ma allora era raggiungibile dagli indigeni: perchè non si sono accertati che fosse morto? Non riesco a immaginare che fosse riuscito ad allontanarsi più di tanto (anche perchè stato centrato). Alla fine è una minuzia, e se avessi capito il finale probabilmente il voto sarebbe stato 6 se non 6,5
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 19:20 #4462

Andy Dufresne ha scritto:
Ok, ma allora era raggiungibile dagli indigeni: perchè non si sono accertati che fosse morto? Non riesco a immaginare che fosse riuscito ad allontanarsi più di tanto (anche perchè stato centrato).


Beh lui era svenuto, non posso raccontare come è proseguita la lotta.

Magari il combattimento è durato molto, magari l'indigeno che aveva scagliato la lancia è stato ucciso o impegnato da qualcun altro...comunque sicuramente potevo inventarmi qualcosa per fugare ogni dubbio, magari specificando che c'erano onde alte.

Alla fine è una minuzia, e se avessi capito il finale probabilmente il voto sarebbe stato 6 se non 6,5


Cercherò di starci più attento in futuro, forse l'ho tirato troppo via il finale.
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 19:24 #4464

No, il problema del finale è che sembra proprio che lui stia parlando dell'America senza altri riferimenti. Come ti ho detto non ci sarei mai arrivato


Beh lui era svenuto, non posso raccontare come è proseguita la lotta.

Magari il combattimento è durato molto, magari l'indigeno che aveva scagliato la lancia è stato ucciso o impegnato da qualcun altro...comunque sicuramente potevo inventarmi qualcosa per fugare ogni dubbio, magari specificando che c'erano onde alte.


Esigo spiegazioni logiche
Ecco cosa combina la fantascienza

P.S. per finire il discorso credo proprio che la spiegazione più giusta è quella: dire che l'indigeno che s'era accorto di lui era rimasto ucciso subito dopo (in fondo doveva essersi voltato, no?)
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 21:07 #4465

marcoslug ha scritto:


Parto indotto
Originale (carino l'espediente delle sigle), divertente da leggere. Narrate con ironia e brillante spirito di osservazione situazioni reali, in cui parzialmente mi sono rispecchiato. Una piccola penalità perché anch'io ho trovato il racconto fuori tema (o meglio anche l'eventuale significato metaforico che si può dare al termine America non mi sembra molto centrale nell'economia del racconto), tanto da farmi pensare che fosse stato precedentemente scritto e riadattato per l'occasione. Cosa si voleva dire di preciso anche con il titolo? [7,5 + premio critica]




e bravo Marcoslug, in effetti ho scritto questa storiella in contemporanea col concorso di Universi decidendo, mentre la completavo, di riadattarla. Credevo di essere in tema, ma alla fine mi sto convincendo del mio offtopic e forse il tema "america" non è molto rappresentato. Per quanto riguarda il titolo nasce dal gioco di significati della parola "parto": quindi parto indotto nel senso di qualcosa la cui nascita viene forzata (il parto indotto, vedere wikipedia) che, ovviamente, come idea di partenza/viaggio poco convinta, giustificata da idee di qualcun altro, incerta... indotta
"Signorine, non è certo sotto le specie del vocabolario e della sintassi che la Letteratura inizia a sedurci" Paul Valéry
Ultima modifica: 04/01/2012 21:08 Da mentalhandjob.

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 21:26 #4466

mentalhandjob ha scritto:
Per quanto riguarda il titolo nasce dal gioco di significati della parola "parto": quindi parto indotto nel senso di qualcosa la cui nascita viene forzata (il parto indotto, vedere wikipedia) che, ovviamente, come idea di partenza/viaggio poco convinta, giustificata da idee di qualcun altro, incerta... indotta

Ah ok, mi ero dato una spiegazione più o meno simile. Carino!
Marco

"Midnight is where the day begins."

Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 22:57 #4467

Tavajigen ha scritto:
Andy Dufresne ha scritto:
America = 5,5
Finale ambiguo (bellissima dopo quello che ha subito? mi sembra una gran contraddizione; per dire così tu autore avresti dovuto scrivere almeno qualcosa sul periodo vissuto da Isacco nel nuovo equipaggio: manca qualche dettaglio insomma).


Il finale non è ambiguo, è scritto male dall'autore, dato che la totalità dei lettori non ha capito il finale.

Per lui l'America è bellissima dato che capisce che l'America che ha inseguito per tutta la vita la trova alla fine nel suo luogo di origine, nella sua famiglia. E' questa che è bellissima. Cioè lui rivede dopo tanti anni moglie e figlio e capisce che tutta l' "avventura" che ha sempre cercato ce l'aveva accanto prima di partire.

Comunque non preoccuparti, colpa mia, dovevo scriverlo meglio.

Scritto discretamente, la trama soffre di qualche illogicità (oltre al finale, la scena della ferita di Isacco: si butta a mare, ma dove stava? su uno scoglio? non era appena sbarcato?). Per il resto, si scorge perlomeno un piccolo barlume di originalità nella trama.


Volevo rappresentare la scena con gli europei tutti sulla spiaggia, spalle al mare, appena sbarcati, e gli indigeni di fronte, al limitare della spiaggia. Appena comincia lo scontro Isacco si gira e si tuffa in mare, cercando di nuotare fino alla nave ormeggiata nella baia. Mentre nuota però viene ferito dalla lancia.

p.s. grazie per il commento!!!


eh eh eh.. non l'ha capito nessuno: mi devi un penny :PpPp
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 23:02 #4468

Andy Dufresne ha scritto:


Maceria = 6,5
A parte i giochi di parole di dubbio gusto (;P) mi è sembrata una storia “dolce d’altri tempi”, con una trama semplice (il che non è una mancanza o una cosa negativa, anzi, nel contesto risulta essere senz’altro una nota di merito) e sicuramente ben scritta (complimenti soprattutto per le varie analogie sparse). Insomma, tutto risulta ben congegnato con uno scopo ben preciso.


quando una cosa è semplice difficilmente è negativa ;D
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Re: [#1] America (commenti) 04/01/2012 23:11 #4469

marcoslug ha scritto:


Maceria
Bello l'incipit e il finale che lo richiama; a differenza della maggioranza, io ho trovato carini i giochi di parole. Ho trovato il racconto poco incisivo nella parte centrale (personaggi che si sarebbero potuti caratterizzare di più?). Il titolo mi sembra poco aderente al racconto e, in quanto un bell'anagramma, "sprecato". [6,5]
[8]


si i personaggi li ho caratterizzati poco per un motivo in particolare: non volevo che la ragazza (la voce narrante) ricordasse tutto.. ma solo immagini, come in un sogno.. per questo forse è poco incisiva la parte centrale

inoltre non mi va di affezionarmi troppo ai personaggi.. e allora li dipingo sempre un po' a metà.. così come se non li conoscessi davvero nemmeno io

il titolo mi pare in tema invece: a parte che è l'anagramma di america e soprattutto l'america è la maceria da cui rinasce meri.. Tulsa, il posto dove va a vivere meri, è proprop una cittadina dell'Oklahoma (dove avrebbe voluto andare al circo ricardo)
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