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ARGOMENTO: [#1] America (commenti)

Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:25 #4253

jackthetripper ha scritto:
*anche se francamente penso di dover passare a qualcos'altro! Me sò scucciato!



Questo è il posto adatto per fare esperimenti.
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:28 #4254

Americano, troppo americano: 6

Il racconto mi sembra ben scritto: l'autore è stato capace di creare, a tratti, dei momenti di riflessione che all'inizio del racconto non credevo fossero possibili. I periodi non sono pesanti e le descrizioni sono ben curate. Mi rendo benissimo conto anche da solo che, l'argomento, era molto difficile da sviluppare. Ho trovato però un pò forzato l'utilizzo dei rimandi ad autori italiani: come se lo scrittore del racconto volesse far sfoggio della propria cultura. Questo, mi dispiace, gli è valso un mezzo voto in meno. Sicuramente il tema trattato, però, è un tema molto delicato e controverso e credo anche un pò utopistico: utopistico nel senso che non credo che i soldati, addestrati per compiere tali atrocità, abbiano dei momenti di riflessione ed angoscia come li ha avuti il protagonista del nostro racconto. Tutto sommato penso che, se nei prossimi racconti l'autore continuerà su questa linea, ha tutte le carte in regola per regalarci delle belle "storie". Continua così.

Ingoia l'America: 4,5

Il racconto è un pò troppo volgare a mio avviso: sono sicuro che era l'intento dell'autore che c'è riuscito benissimo. Non c'è grande storia dietro, non c'è pathos, non c'è complicità né immedesimazione in quello che leggo. Non c'è trasporto. Insomma, non me ne voglia l'autore ma non mi sono per niente sentito trascinato: l'ho letto come si leggono quegli aforismi contenuti nei baci perugina; poco interesse e tanti stereotipi in testa. Passando alla struttura del racconto, è risultato "piacevole" da leggere per via dei periodi abbastanza brevi e per la "povertà" (in senso buono, ci mancherebbe) lessicale - che, tra l'altro, era perfetta per un racconto di questo genere. L'unica cosa che mi sento di dire per aiutare l'autore a migliorare è questa: magari non avevi grandi idee (essì l'argomento della tornata era molto difficile) però cerca di sviluppare una storia un pò più coinvolgente la prossima volta. O, in alternativa, cerca di arricchire la tua con più particolari (non particolari dei rapporti di cybersex, sia chiaro )

Maceria: 7

Il racconto è veramente bello: peccato sia poco a tema. Però è scritto davvero molto bene e non posso pesare più il "fuori tema" rispetto alle capacità espositive dell'autore. Ogni parola sembra messa lì per completare l'altra, in un quadro quasi perfetto. Il tema trattato, per quanto possa sembrare "banale" è comunque espresso in maniera impeccabile. Mi è sembrato di essere davanti ad un film, più che ad una pagina internet con scritte sopra delle parole, dei bit virtuali. Inoltre le descrizioni hanno creato in me delle atmosfere che, solo raramente, ho ritrovato in qualche libro letto. Non ho assolutamente nient' altro da dire. Bello.

America 3000: 6

Poche parole, quelle giuste. Grazie veramente all'autore di questo racconto perché ha dimostrato come non serva essere prolissi per scrivere bene e per creare una bella "atmosfera".
La terminologia di questo racconto, nella sua semplicità, e la struttura del racconto stesso sono le migliori che m'è capitato di leggere in questa tornata. Mi spiace solo che il tema non sia quello indicato e che, quindi in fase di votazione, il mio giudizio ne ha tenuto conto facendo calare fortemente il punteggio. Per il resto non mi sento di poter dire null'altro. Anche a questo autore: BRAVO.

America Rossi: 5

Devo dire la verità: mezzo punto in più per il sorriso che mi hai strappato con il finale della storia. Purtroppo però mi sembra una storia banale e non scritta benissimo. Questo forse è il racconto sul quale posso cercare un commento che possa essere d'aiuto all'autore. Per prima cosa mi sento di dirti (ma prendilo con le pinze, mica io sono uno scrittore di professione ) che un periodo del genere: "Ecco il rumore delle chiavi nella serratura per la prima volta, mamma, solita entrata di corsa con un "ciaoooo" urlato, poco dopo papà ed il fratellone che quasi sempre rientravano insieme, per un secondo ed ultimo giro di chiavi." spezza un pò il racconto. Quel virgolettato non mi piace proprio. Dovresti cercare magari allungando un poco il periodo (di per sé già lungo) di cambiare la struttura della frase per renderla più interessante. Non sò se mi sono spiegato bene. Inoltre non mi sembra che ci sia troppa "colla" tra una frase e l'altra e, perché no, anche tra una parola e l'altra dello stesso periodo. Non ne avere a male ma il racconto mi è sembrato un insieme di parole messe lì, per descrivere una situazione. Punto.
In realtà credo che, in un racconto, ogni parola debba avere il giusto peso e debba essere calibrata per collocarsi alla perfezione all'interno del contesto e per coesistere con le parole precedenti. Nel tuo racconto, scusa per la sincerità ma siamo qui per questo, non ho riscontrato nulla di tutto questo. Prendi il mio consiglio come uno spunto, un punto di partenza, per cercare di migliorare e di coinvolgere più il lettore all'interno della storia.


Alaska: 7,5

Il miglior racconto che mi è capitato di leggere: il tema era difficile e, mi ero ripromesso che una semplice ambientazione in America non sarebbe stata sufficiente per guadagnare qualche punto extra e non essere considerati off topic. Invece questo racconto è talmente particolareggiato ed interessante che è impossibile non apprezzarlo. Inoltre c'è tanto di quel pathos e di quella "tensione" nella storia che non sai mai dove andrà a finire. L'unico appunto che mi voglio permettere di fare riguarda i periodi: alcuni periodi nel racconto, separati da molte virgole, risultano un pò pesanti alla lettura - soprattutto nella prima parte - e rischiano di far perdere il filo e l'attenzione al lettore. Questa è l'unica nota "negativa" (passatemi il termine) che, però, non intacca assolutamente il tuo voto. Molto bello.

Parto indotto: 6,5 [premio critica]

Parto subito dalle opinioni "spigolose": secondo me questo racconto si gioca il podio per essere uno dei tre racconti più fuoritema postati. Non riesco a capire il nesso logico tra il tema proposto, e le tematiche qui trattate. Però come scritto m'ha appassionato davvero moltissimo ed è per questo che ho deciso di premiarlo con la "palma della critica". All'inizio pensavo che, contrariamente a quanto scritto fin ora nei miei commenti, i troppi periodi brevi, la costruzione della frase con un tempo un pò particolare e tutta questa serie di piccole cose, lo avrebbero reso anche difficile e pesante da leggere. Invece, in realtà, s'è rivelato essere uno dei tre migliori racconti letti. La semplicità espositiva ma, al tempo stesso, la ricchezza di esposizione, l'hanno reso molto piacevole ed interessante. Mi sono rispecchiato in alcuni frangenti nel personaggio qui descritto e, devo dire la verità, tutto ciò mi ha fatto sorridere e mi ha fatto pensare a quanto siano "universali" le tendenze comportamentali dell'uomo. Il voto, questo sei e mezzo, è scalato perché sei fuori tema e perché, in alcuni tratti, ho trovato l'utilizzo di termini "volgari" (del popolo, inteso in questo senso ) accostati in maniera troppo forzata; sia chiaro, non ho nulla contro un racconto che li contiene in maniera moderata e seguendo QUELLA linea narrativa ma, nel tuo caso,sembravano entrarci come una figura tonda in un buco triangolare.

The Garden: 6

Questo racconto, mi dispiace dirlo, non m'ha trasmesso nulla. Io sono anche un grande fan dell'NBA ma credo che non ti sei abbastanza concentrato sui particolari o sul tema del racconto in sé per sé. Io non posso dire d'aver fatto di meglio, per carità, ma le uniche cose che mi ha lasciato questo racconto, sono dei grandi punti di domanda stile cartoon sulla testa.
Non vorrei esser stato troppo duro ma, sai come funziona in queste cose: o scatta la scintilla o no. Non ci puoi fare niente.

America: 7

Dò un voto uguale a Maceria. Questo racconto m' è piaciuto sicuramente meno di quello citato in precedenza. Ma, secondo me, questo era comunque uno di quelli più in tema e nemmeno scritto malissimo. In altre circostanze sarei stato combattuto tra un sei ed un sei e mezzo. Diciamo che sette, però, è il voto più meritato. La cosa che non m'è piaciuta è la descrizione di alcuni momenti "presenti" della storia, come se fossero momenti passati. Questo è un difetto di molti di noi che scriviamo su universi (o almeno sembra esserlo). Il continuo ricercare di termini come ERA, FACEVA, CADEVA ecc..ecc... può essere sostituito con termini più appropriati che, se usati per descrivere un'azione in corso, renderebbero sicuramente meglio il senso (oltre che sarebbero stilisticamente più belli). M'è piaciuto molto il finale: il padre che, assente da tanto tempo, rivede nel figlio l'indigeno; probabilmente il figlio, nello stesso momento e dopo tanta assenza, avrà rivisto nel padre l'Europeo sconosciuto che arrivava "nel suo territorio".

Signora maestra: 4

Oltre ad essere fuori tema, a mio avviso, è un racconto un pò troppo discorsivo e dispersivo: non ci sono descrizioni, non ci sono particolari, non ci sono periodi degni di nota. Sono solo informazioni messe lì, come per voler dire: anche io ho scritto, qualche punto lo prenderò e mi posso anche avvantaggiare su chi non ha scritto nulla. E, invece, credo proprio che questo sia il peggior racconto letto fin ora. Ripeto, siamo tutti qui per migliorare e non me ne voglia l'autore, ma voglio essere sincero. Se posso darti qualche consiglio, ti invito ad essere più descrittivo e ricco nelle tue descrizioni. Anche se può sembrare inutile, perché non provi a descrivere i personaggi della tua storia? Come erano i bambini? Chi era il più intelligente di loro? E quello più asino? Chi era la maestra e che storia aveva alle spalle? Le piaceva insegnare? Le piaceva la materia insegnata? Com'era la classe dei bimbi? E tutta questa serie di domande che, se ben risposte, possono trasformare il tuo racconto da un quattro ad un comodo sei. Poi da lì in poi, ci sarà da lavorare ancora tanto. Questo è comunque il punto di partenza e ti consiglio di non sottovalutarlo.


I limiti di new america: 6

In tema si? In tema no? Questa domanda mi è un pò girata per la testa prima di scrivere il voto. Direi che la risposta è "in tema ni". Sicuramente lo sviluppo del racconto è avvincente: d'apprima ti verrebbe da dire che non c'entra nulla con il tema e che, comunque, è un racconto quasi privo di logica. Si, fantascientifico (e quindi, come spesso accade, non del tutto logico) ma comunque lontano dall "America" che si dovrebbe trattare per non essere OT. Poi, in realtà, ti sorprende facendoti pensare che, forse, potrebbe essere considerato una grande idea, una cosa geniale. Peccato che anche tu, come il precedente autore, abbia lasciato troppo spazio alla forma discorsiva del racconto a discapito di quella descrittiva. Nel tuo caso, quel poco più di storia e di descrizioni, ti fanno arrivare alla sufficienza. Inoltre, e forse è solo una mia impressione, il racconto sembra tagliato corto come se modellato per rientrare nei 12.000 caratteri. Questo è un appunto personale e, probabilmente, non sarà considerato universale dagli utenti ma preferisco un racconto lasciato in sospeso (beh certo, non a metà chiaro. Un racconto sospeso con un "perché" e con un senso) che un racconto "modellato" a forza dentro il limite.


IL GRANDE CUORE DI PHILADELPHIA: 8

Bello. Molto ma molto bello. Forse mi hai beccato in un momento un pò particolare della mia vita: stò rileggendo il libro di Federico Buffa "Black Jesus" e sono un paio di anni che le side-stories nba (oltre che l'nba stesso) mi stanno appassionando in una maniera incredibile. Beh, logicamente tutto questo non basterebbe in alcuna maniera a farti manturare questo bel voto. Quello che ti fa meritare questo giudizio è l'utilizzo del dupplice tema americano: le storie di persone comuni, arrivate all'apice velocemente, sprofondate altrettanto velocemente e dimenticate da tutti (non sò se conosci la storia di Earl Manigault). Tutto questo viene mischiato alla figura "quasi mistica" di una persona: America. America rappresenta davvero un personaggio fuori dal comune: rappresenta l'emblema di una nazione dove il problema della droga non è affatto da sottovalutare, rappresenta il sogno della gente di poter tornare (o iniziare) a stare bene, rappresenta (a volte) quasi un padre o, forse, uno spietato boia che ti offre una mano ma che sà che, prima o poi, tornerai a servirti della sua roba.
Tutto questo, come appunto stavo dicendo, è mischiato ad una narrazione "spezzata" tra passato a presente che si ritrova solo in alcuni dei migliori racconti. Senza dimenticare il sopraffine utilizzo delle parole. Insomma, a me questo racconto è piaciuto un sacco e lo ritengo anche il più in tema.

La cosa più bella del mondo: 6

Tema abbastanza percorso in questa tornata: era anche il più scontato e facile da sviluppare a mio avviso. Il racconto non è scritto male ma, secondo me, è un pò forzata la trama. Inoltre non sono mai stato coinvolto in maniera seria in questa storia che è passato e m'è scivolata addosso. Ti meriti la sufficienza come incoraggiamento per fare meglio le prossime volte.

ROTTE: 6.5

Anche questo è un racconto basato sul tema della navigazione: sò che l'argomento era difficile ma ne ho letti troppi (e anche postati a distanza di giorni) per iniziare a credere che questa era la via più facile verso la quale procedere. Devo essere sincero, questo scritto m'è piaciuto molto per la sua attenzione dei particolari: molti personaggi sono stato sommariamente caratterizzati per: aspetto fisico, aspetti psicologici e via dicendo. Io apprezzo sempre questo genere di cose. Il finale, poi, è stato molto carino. In altre condizioni avrei alzato di un mezzo voto minimo ma, per quanto detto fin ora, mi sento di darti mezzo voto in più della sufficienza.
Però vorrei dirti che, tra i voti "bassi", sei quello che ha più prospettiva futura di migliorare: cerca di scegliere temi un pò meno "banali"


La periferia dell'impero: 8

Peccato, veramente, che non ho capito come potesse essere in tema con "America" però m'è piaciuto veramente tanto. Non sò come esprimere in altra maniera il mio giudizio... Se il tema fosse stato più calzante avresti preso un bel voto pieno in più... Invece ti devi "accontentare" di questo otto.

Desert Evening: 6,5

Racconto ben scritto e veramente piacevole da leggere. Il tema della classica tavola calda dove, camionisti di tutti gli stati si fermano per mangiare o bere qualcosa però mi è sembrato un pò troppo scontato: scontato, forse, perché ci avevo pensato anche io e perché ormai nella maggior parte dei film americani una scena del genere non manca mai. Ho la netta impressione, però, che l'autore di questo breve racconto sia una persona molto in gamba ed abile ad utilizzare le parole. Secondo me è uno dei seri candidati alla vittoria - per quanto possa contare - di uniVersi. Vedremo se con temi meno difficili o, comunque che inducono idee meno scontate, saprà confermarsi di questa pasta. Per ora, bene così.
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Ringraziano per il messaggio: White Lord

Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:28 #4255

White Lord ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Americano troppo americano 6 (un po' banalotto.. ma immaginifico)
Ingoia l'America 6 (punteggiatura! buon ritmo)
America 3000 3 (plagio)
America Rossi 4.5 (barzelletta più che racconto)
Alaska 7 (interessante la parte storico-geografica.. un po' fuori tema.. finale un po' frettoloso)
Parto indotto 7 (bella introspezione)
Storia d'oltreoceano 5 (punteggiatura! banalotto)
The garden 5 (noiosetto, si poteva scrivere meglio)
America 6.5 (senza infamia e senza lode, buona punteggiatura)
Signora maestra 4.5 (qualche errore grammaticale, fin troppo bimbesco)
I limiti di New America 6.5 (ben scritto, buona trama)
Il grande cuore di Philadelphia 6.5 (ben scritto, un pelo noioso)
La cosa più bella del mondo 5.5 (sconclusionato)
Rotte 6.5 (buono) + premio critica
La periferia dell'impero 6 (senza infamia e senza lode)
Morning Evening 7 (bell'atmosfera.. scritto bene.. più sceneggiatura che racconto)


Uhm... I tuoi voti li avevamo già letti. Qualche commento più dettagliato?
Ad esempio definisci il mio "sconclusionato". Perchè?


perché sembra la scena di un film o il capitolo di un libro

peccato che nessuno di noi ha visto il film o letto il libro :PpP
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:32 #4256

Cichetto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Cichetto ha scritto:

Maceria - 6
L'idea dei giochi di parole era venuta anche a me e l'ho scartata, forse per questo il racconto non mi ha convinto molto, aldilà della piacevole vicenda Ricardo. Sarebbe insufficiente se non fosse sapientemente scritto.


a questo punto chiedo che si ripeta la votazione senza contare quegli stupidi giochi di parole :PpPpPp

inizio a credere che sono stato clamorosamente penalizzato dal vostro banditismo :PpPpPp

p.s. non ho proprio capito il tuo commento: hai odiato i giochi di parole (e non sei l'unico, ma vabbè), ti è piaciuta la vicenda ma, non fosse stato scritto "sapientemente", l'avresti ritenuto insufficiente

puoi spiegarmi, se hai voglia, più nel dettaglio? :DDD


certo che ho voglia, siamo qui per questo a commentare
hai ragione, ho scritto male ed in fretta (strano ).
potresti sostituire vicenda con figura
in pratica intendo che il racconto non mi ha preso tanto, sommato ai giochi di parole sarebbe stato insufficiente. Ricardo mi piace ed anche il tuo modo di scrivere.


uhm.. ho capito: è vero.. rispetto ad altri racconti è decisamente più statico e "noioso"

mi fa un po' ridere che ti piaccia ricardo più di meri.. LOL

senza offesa, naturalmente :DDDDD
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:36 #4257

steve_vai_it ha scritto:

America Rossi: 5

Devo dire la verità: mezzo punto in più per il sorriso che mi hai strappato con il finale della storia. Purtroppo però mi sembra una storia banale e non scritta benissimo. Questo forse è il racconto sul quale posso cercare un commento che possa essere d'aiuto all'autore. Per prima cosa mi sento di dirti (ma prendilo con le pinze, mica io sono uno scrittore di professione ) che un periodo del genere: "Ecco il rumore delle chiavi nella serratura per la prima volta, mamma, solita entrata di corsa con un "ciaoooo" urlato, poco dopo papà ed il fratellone che quasi sempre rientravano insieme, per un secondo ed ultimo giro di chiavi." spezza un pò il racconto. Quel virgolettato non mi piace proprio. Dovresti cercare magari allungando un poco il periodo (di per sé già lungo) di cambiare la struttura della frase per renderla più interessante. Non sò se mi sono spiegato bene. Inoltre non mi sembra che ci sia troppa "colla" tra una frase e l'altra e, perché no, anche tra una parola e l'altra dello stesso periodo. Non ne avere a male ma il racconto mi è sembrato un insieme di parole messe lì, per descrivere una situazione. Punto.
In realtà credo che, in un racconto, ogni parola debba avere il giusto peso e debba essere calibrata per collocarsi alla perfezione all'interno del contesto e per coesistere con le parole precedenti. Nel tuo racconto, scusa per la sincerità ma siamo qui per questo, non ho riscontrato nulla di tutto questo. Prendi il mio consiglio come uno spunto, un punto di partenza, per cercare di migliorare e di coinvolgere più il lettore all'interno della storia.


non ti puoi scusare tre volte per le critiche nello stesso post
i commenti sono fatti per questo e stavo aspettando proprio un commento come il tuo per poter indirizzare meglio i miei "studi".
cosa intendi con spezza un po il racconto?
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:37 #4258

steve_vai_it ha scritto:

Maceria: 7

Il racconto è veramente bello: peccato sia poco a tema. Però è scritto davvero molto bene e non posso pesare più il "fuori tema" rispetto alle capacità espositive dell'autore. Ogni parola sembra messa lì per completare l'altra, in un quadro quasi perfetto. Il tema trattato, per quanto possa sembrare "banale" è comunque espresso in maniera impeccabile. Mi è sembrato di essere davanti ad un film, più che ad una pagina internet con scritte sopra delle parole, dei bit virtuali. Inoltre le descrizioni hanno creato in me delle atmosfere che, solo raramente, ho ritrovato in qualche libro letto. Non ho assolutamente nient' altro da dire. Bello.



mi fa piacere che tu abbia apprezzato lo stile di scrittura.. non hai idea di quante volte ho riscritto ogni singola parola in modo che tutto suonasse alla perfezione!

secondo me non è affatto fuori tema.. ma in effetti ognuno di noi ci vede un po' quello che vuole in "america"



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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:39 #4259

6Rimbaud ha scritto:
Cichetto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Cichetto ha scritto:

Maceria - 6
L'idea dei giochi di parole era venuta anche a me e l'ho scartata, forse per questo il racconto non mi ha convinto molto, aldilà della piacevole vicenda Ricardo. Sarebbe insufficiente se non fosse sapientemente scritto.


a questo punto chiedo che si ripeta la votazione senza contare quegli stupidi giochi di parole :PpPpPp

inizio a credere che sono stato clamorosamente penalizzato dal vostro banditismo :PpPpPp

p.s. non ho proprio capito il tuo commento: hai odiato i giochi di parole (e non sei l'unico, ma vabbè), ti è piaciuta la vicenda ma, non fosse stato scritto "sapientemente", l'avresti ritenuto insufficiente

puoi spiegarmi, se hai voglia, più nel dettaglio? :DDD


certo che ho voglia, siamo qui per questo a commentare
hai ragione, ho scritto male ed in fretta (strano ).
potresti sostituire vicenda con figura
in pratica intendo che il racconto non mi ha preso tanto, sommato ai giochi di parole sarebbe stato insufficiente. Ricardo mi piace ed anche il tuo modo di scrivere.


uhm.. ho capito: è vero.. rispetto ad altri racconti è decisamente più statico e "noioso"

mi fa un po' ridere che ti piaccia ricardo più di meri.. LOL

senza offesa, naturalmente :DDDDD


beh.. il mio piacere per Ricardo è derivato da come ce lo hai presentato tu in effetti,
senza offesa, naturalmente :DDDDD
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:41 #4260

Cichetto ha scritto:
steve_vai_it ha scritto:

America Rossi: 5

Devo dire la verità: mezzo punto in più per il sorriso che mi hai strappato con il finale della storia. Purtroppo però mi sembra una storia banale e non scritta benissimo. Questo forse è il racconto sul quale posso cercare un commento che possa essere d'aiuto all'autore. Per prima cosa mi sento di dirti (ma prendilo con le pinze, mica io sono uno scrittore di professione ) che un periodo del genere: "Ecco il rumore delle chiavi nella serratura per la prima volta, mamma, solita entrata di corsa con un "ciaoooo" urlato, poco dopo papà ed il fratellone che quasi sempre rientravano insieme, per un secondo ed ultimo giro di chiavi." spezza un pò il racconto. Quel virgolettato non mi piace proprio. Dovresti cercare magari allungando un poco il periodo (di per sé già lungo) di cambiare la struttura della frase per renderla più interessante. Non sò se mi sono spiegato bene. Inoltre non mi sembra che ci sia troppa "colla" tra una frase e l'altra e, perché no, anche tra una parola e l'altra dello stesso periodo. Non ne avere a male ma il racconto mi è sembrato un insieme di parole messe lì, per descrivere una situazione. Punto.
In realtà credo che, in un racconto, ogni parola debba avere il giusto peso e debba essere calibrata per collocarsi alla perfezione all'interno del contesto e per coesistere con le parole precedenti. Nel tuo racconto, scusa per la sincerità ma siamo qui per questo, non ho riscontrato nulla di tutto questo. Prendi il mio consiglio come uno spunto, un punto di partenza, per cercare di migliorare e di coinvolgere più il lettore all'interno della storia.


non ti puoi scusare tre volte per le critiche nello stesso post
i commenti sono fatti per questo e stavo aspettando proprio un commento come il tuo per poter indirizzare meglio i miei "studi".
cosa intendi con spezza un po il racconto?


Eh lo sò ma mi spiace sempre essere "un pò cattivo"

Comunque per "spezza il racconto" intendo proprio quello che ho scritto: tu crei una certa "linea" sulla quale fai scorrere il tuo racconto. Vedila come una retta

Succede che, mano a mano che il racconto si sviluppa, questo può rimanere "piatto" sulla retta non uscendo mai dal tema principale. Oppure può "alzarsi" o "abbassarsi" su questo piano viruale, ma non in maniera "ripida". (scusa ma sono costretto ad abusare delle virgolette )
Mettendo quel dialogo in mezzo, è come se tu mi portassi al diffuori della storia, non ho più "contatto": in poche parole, sulla nostra retta, è come un salto nel vuoto molto profondo dal quale è difficile risalire (e bisogna essere molto bravi a scrivere per consentire tale risalita).

Spero di essermi spiegato, perché non è facile
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:41 #4261

steve_vai_it ha scritto:
La cosa che non m'è piaciuta è la descrizione di alcuni momenti "presenti" della storia, come se fossero momenti passati. Questo è un difetto di molti di noi che scriviamo su universi (o almeno sembra esserlo). Il continuo ricercare di termini come ERA, FACEVA, CADEVA ecc..ecc... può essere sostituito con termini più appropriati che, se usati per descrivere un'azione in corso, renderebbero sicuramente meglio il senso (oltre che sarebbero stilisticamente più belli).



Innanzitutto grazie per il commento, anche dal punto di vista tecnico.

Però non ho capito di cosa parli, cioè non si capisce che sono flashback? Oppure stai parlando di altro?

Te lo chiedo perché sono entrato in grave crisi su come inserire questi cavolo di flashback nel racconto, volevo metterceli ad ogni costo, ma non riuscivo a trovare la soluzione migliore per renderli semplici alla lettura.

Ho provato prima col corsivo, ma non mi piaceva molto, e allora ho provato cambiando il tempo dei verbi, ma anche questa soluzione non era un granché. Alla fine ho lasciato così, sperando che si capisse.

Puoi spiegarti meglio please?
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:43 #4262

6Rimbaud ha scritto:
steve_vai_it ha scritto:

Maceria: 7

Il racconto è veramente bello: peccato sia poco a tema. Però è scritto davvero molto bene e non posso pesare più il "fuori tema" rispetto alle capacità espositive dell'autore. Ogni parola sembra messa lì per completare l'altra, in un quadro quasi perfetto. Il tema trattato, per quanto possa sembrare "banale" è comunque espresso in maniera impeccabile. Mi è sembrato di essere davanti ad un film, più che ad una pagina internet con scritte sopra delle parole, dei bit virtuali. Inoltre le descrizioni hanno creato in me delle atmosfere che, solo raramente, ho ritrovato in qualche libro letto. Non ho assolutamente nient' altro da dire. Bello.



mi fa piacere che tu abbia apprezzato lo stile di scrittura.. non hai idea di quante volte ho riscritto ogni singola parola in modo che tutto suonasse alla perfezione!

secondo me non è affatto fuori tema.. ma in effetti ognuno di noi ci vede un po' quello che vuole in "america"



p.s. ti voglio bene stivi


Vediamo se ti confermerai anche con la prossima tornata

PS.: Io non più, anzi ti odio visto che non sono riuscito a strapparti nemmeno un sei
Scherzo, ovviamente
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:44 #4263

Tavajigen ha scritto:
steve_vai_it ha scritto:
La cosa che non m'è piaciuta è la descrizione di alcuni momenti "presenti" della storia, come se fossero momenti passati. Questo è un difetto di molti di noi che scriviamo su universi (o almeno sembra esserlo). Il continuo ricercare di termini come ERA, FACEVA, CADEVA ecc..ecc... può essere sostituito con termini più appropriati che, se usati per descrivere un'azione in corso, renderebbero sicuramente meglio il senso (oltre che sarebbero stilisticamente più belli).



Innanzitutto grazie per il commento, anche dal punto di vista tecnico.

Però non ho capito di cosa parli, cioè non si capisce che sono flashback? Oppure stai parlando di altro?

Te lo chiedo perché sono entrato in grave crisi su come inserire questi cavolo di flashback nel racconto, volevo metterceli ad ogni costo, ma non riuscivo a trovare la soluzione migliore per renderli semplici alla lettura.

Ho provato prima col corsivo, ma non mi piaceva molto, e allora ho provato cambiando il tempo dei verbi, ma anche questa soluzione non era un granché. Alla fine ho lasciato così, sperando che si capisse.

Puoi spiegarti meglio please?


O io non ho capito che si trattava di flashback, oppure ho visto molti periodi espressi al presente, ma con parole al "passato" o cose del genere

Quindi può darsi anche che l'errore sia mio eh
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:50 #4264

steve_vai_it ha scritto:
Cichetto ha scritto:
steve_vai_it ha scritto:

America Rossi: 5

Devo dire la verità: mezzo punto in più per il sorriso che mi hai strappato con il finale della storia. Purtroppo però mi sembra una storia banale e non scritta benissimo. Questo forse è il racconto sul quale posso cercare un commento che possa essere d'aiuto all'autore. Per prima cosa mi sento di dirti (ma prendilo con le pinze, mica io sono uno scrittore di professione ) che un periodo del genere: "Ecco il rumore delle chiavi nella serratura per la prima volta, mamma, solita entrata di corsa con un "ciaoooo" urlato, poco dopo papà ed il fratellone che quasi sempre rientravano insieme, per un secondo ed ultimo giro di chiavi." spezza un pò il racconto. Quel virgolettato non mi piace proprio. Dovresti cercare magari allungando un poco il periodo (di per sé già lungo) di cambiare la struttura della frase per renderla più interessante. Non sò se mi sono spiegato bene. Inoltre non mi sembra che ci sia troppa "colla" tra una frase e l'altra e, perché no, anche tra una parola e l'altra dello stesso periodo. Non ne avere a male ma il racconto mi è sembrato un insieme di parole messe lì, per descrivere una situazione. Punto.
In realtà credo che, in un racconto, ogni parola debba avere il giusto peso e debba essere calibrata per collocarsi alla perfezione all'interno del contesto e per coesistere con le parole precedenti. Nel tuo racconto, scusa per la sincerità ma siamo qui per questo, non ho riscontrato nulla di tutto questo. Prendi il mio consiglio come uno spunto, un punto di partenza, per cercare di migliorare e di coinvolgere più il lettore all'interno della storia.


non ti puoi scusare tre volte per le critiche nello stesso post
i commenti sono fatti per questo e stavo aspettando proprio un commento come il tuo per poter indirizzare meglio i miei "studi".
cosa intendi con spezza un po il racconto?


Eh lo sò ma mi spiace sempre essere "un pò cattivo"

Comunque per "spezza il racconto" intendo proprio quello che ho scritto: tu crei una certa "linea" sulla quale fai scorrere il tuo racconto. Vedila come una retta

Succede che, mano a mano che il racconto si sviluppa, questo può rimanere "piatto" sulla retta non uscendo mai dal tema principale. Oppure può "alzarsi" o "abbassarsi" su questo piano viruale, ma non in maniera "ripida". (scusa ma sono costretto ad abusare delle virgolette )
Mettendo quel dialogo in mezzo, è come se tu mi portassi al diffuori della storia, non ho più "contatto": in poche parole, sulla nostra retta, è come un salto nel vuoto molto profondo dal quale è difficile risalire (e bisogna essere molto bravi a scrivere per consentire tale risalita).

Spero di essermi spiegato, perché non è facile



Penso di aver capito, provo a rileggerlo seguendo la linea principale. ty.
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:52 #4265

steve_vai_it ha scritto:
O io non ho capito che si trattava di flashback, oppure ho visto molti periodi espressi al presente, ma con parole al "passato" o cose del genere

Quindi può darsi anche che l'errore sia mio eh



Nel racconto ci sono due flashback. Li ho usati per spiegare per quale motivo il protagonista si trovi nascosto in una grotta in un nuovo mondo e perché abbia una gamba ferita.

Poi sicuramente ci sono anche un sacco di verbi sbagliato, avendoli cambiati 100 volte me ne sarò perso qualcuno da correggere.

E comunque se te non hai capito che sono flashback l'errore non è sicuramente tuo, ma mio che li ho scritti male!
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:52 #4266

steve_vai_it ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
steve_vai_it ha scritto:

Maceria: 7

Il racconto è veramente bello: peccato sia poco a tema. Però è scritto davvero molto bene e non posso pesare più il "fuori tema" rispetto alle capacità espositive dell'autore. Ogni parola sembra messa lì per completare l'altra, in un quadro quasi perfetto. Il tema trattato, per quanto possa sembrare "banale" è comunque espresso in maniera impeccabile. Mi è sembrato di essere davanti ad un film, più che ad una pagina internet con scritte sopra delle parole, dei bit virtuali. Inoltre le descrizioni hanno creato in me delle atmosfere che, solo raramente, ho ritrovato in qualche libro letto. Non ho assolutamente nient' altro da dire. Bello.



mi fa piacere che tu abbia apprezzato lo stile di scrittura.. non hai idea di quante volte ho riscritto ogni singola parola in modo che tutto suonasse alla perfezione!

secondo me non è affatto fuori tema.. ma in effetti ognuno di noi ci vede un po' quello che vuole in "america"



p.s. ti voglio bene stivi


Vediamo se ti confermerai anche con la prossima tornata

PS.: Io non più, anzi ti odio visto che non sono riuscito a strapparti nemmeno un sei
Scherzo, ovviamente


lol son stato davvero spietato coi voti e i commenti.. fidati che è più difficile per me postare delle critiche piuttosto che riceverle :PpPp
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 16:55 #4267

Steve, ma come mai trovi "i confini dell'impero" fuori tema? A me pare ci stia dentro, tanto.
"Signorine, non è certo sotto le specie del vocabolario e della sintassi che la Letteratura inizia a sedurci" Paul Valéry

Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 17:01 #4268

mentalhandjob ha scritto:
Steve, ma come mai trovi "i confini dell'impero" fuori tema? A me pare ci stia dentro, tanto.


Premetto che ho letto 3-4 racconti al giorno ed ho subito commentato (su un foglio) e votato (salvo poi rivedere i voti in ottica globale e l'aggiunta di qualche commento) quindi, ora come ora, non ricordo.
Se ho scritto che era fuori tema, lo rileggerò magari quando avrò un pò di tempo e ti potrò ridire
You have to find what you're really good at and exaggerate it!

Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 17:30 #4269

steve_vai_it ha scritto:

La periferia dell'impero: 8

Peccato, veramente, che non ho capito come potesse essere in tema con "America" però m'è piaciuto veramente tanto. Non sò come esprimere in altra maniera il mio giudizio... Se il tema fosse stato più calzante avresti preso un bel voto pieno in più... Invece ti devi "accontentare" di questo otto.


'azz, vai a vedere che dell'8 mi ci devo pure "accontentare"!

Sono davvero contento che possa esserti piaciuto; diciamo che l'intento era quello di non prendere l'America (l'Impero) come ambientazione, ma come sfondo e nel contempo come partenza della storia...fisicamente hai ragione tu, c'entra una mazza con l'America, però volevo che c'entrasse "mentalmente"...

Grazie, comunque, belle parole!

Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 17:31 #4270

Tavajigen ha scritto:
jackthetripper ha scritto:
*anche se francamente penso di dover passare a qualcos'altro! Me sò scucciato!



Questo è il posto adatto per fare esperimenti.


Sto già sperimentando per il prossimo giro...

Finalmente avrò tempo superiore alle 24 ore di 'sta volta! XD

Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 21:27 #4272

steve_vai_it ha scritto:

Ingoia l'America: 4,5

Il racconto è un pò troppo volgare a mio avviso: sono sicuro che era l'intento dell'autore che c'è riuscito benissimo. Non c'è grande storia dietro, non c'è pathos, non c'è complicità né immedesimazione in quello che leggo. Non c'è trasporto. Insomma, non me ne voglia l'autore ma non mi sono per niente sentito trascinato: l'ho letto come si leggono quegli aforismi contenuti nei baci perugina; poco interesse e tanti stereotipi in testa. Passando alla struttura del racconto, è risultato "piacevole" da leggere per via dei periodi abbastanza brevi e per la "povertà" (in senso buono, ci mancherebbe) lessicale - che, tra l'altro, era perfetta per un racconto di questo genere. L'unica cosa che mi sento di dire per aiutare l'autore a migliorare è questa: magari non avevi grandi idee (essì l'argomento della tornata era molto difficile) però cerca di sviluppare una storia un pò più coinvolgente la prossima volta. O, in alternativa, cerca di arricchire la tua con più particolari (non particolari dei rapporti di cybersex, sia chiaro )

Non sono d'accordo. Anche perché dietro questo asettico racconto c'è un'idea ben precisa, quasi profetica. Già immaginavo una sfilza di racconti sul 'sogno americano' e tutte queste menate qua. Infatti non sono stato smentito e il mio progatonista è un personaggio 'medio', con una visione 'media' che però scopre che anche dall'altra parte dell'oceano, laddove si da per scontato che invece siano tutti più 'aperti' mentalmente, beh, non è proprio così..l'altra protagonista è la figlia di una mentalità ancora più bigotta, tutta casa e chiesa che, alla fine, in casa, fa cose che la 'chiesa' non consiglia. Non solo. Il mio protagonista è talmente medio poi che, alla fine, riassume tutta la sua esperienza con un banalissimo luogo comune "donne italiane non la danno---donne americane si"...

Se proprio c'è una cosa che fa schifo è la 'conclusione' con la riflessione personale. Ma ho già spiegato il perché del tutto.

Comunque se più della metà mi 'bombarda' vuol dire che la mia idea è rimasta solo nelle intenzioni...peccato...
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Re: [#1] America (commenti) 23/12/2011 22:05 #4273

Ed ecco i miei commenti:

Ingoia l'America: 6.
Ho più volte ritoccato in su il voto (in origine era 5) perchè mi pareva ingiusto penalizzare un racconto senza che ci fosse una vera ragione. In fondo l'intento è restituire una sensazione sgradevole, l'autore è fin troppo capace di farlo e gliene do atto. La morale finale era indubbiamente evitabile

Maceria (America): 7,5
Voto molto alto alla scrittura, che mi è forse piaciuta in quanto l'ho trovata simile alla mia; penalizzo un po' la trama, poteva essere più avvincente. Hai sfiorato il premio della critica, strappatoti più avanti.

America 3000: 5
Non ho voluto penalizzare troppo per due ragioni: non volevo castrare l'autore impedendogli di spiegarsi e non avevo visto il plagio all'inizio, me ne sono accorto solo quando altri l'hanno accennato. Resta il fatto che io sono molto largo di manica e per me il 5 rimane un votaccio.

America Rossi: 6,5
Molto bello il colpo di scena, della serie ci siamo fatti prendere tutti per il culo. Ben scritto, totalmente inatteso. Però per una macchietta non mi sono sentito di dare un voto più alto. Interessante.

Alaska: 7
Ambientazione interessante, uno di quelli che avevo scartato temendo troppo ovvi. Però la corsa all'oro ha sempre il suo fascino e l'autore è stato capace di rendere meno banale del previsto un racconto che pareva destinato ad esserlo. Finale un po' troppo buonista e mi sono appuntato "punteggiatura", probabilmente qualche virgola non mi piaceva. Rivotandolo ora forse sarebbe un 6,5.

Parto indotto: 8 (premio della critica).
Per la miseria, mi hai tenuto incollato al monitor! Veramente stupendo, alla faccia dell'introspezione! Mi rimane il dubbio del fuori-tema, ma mi è piaciuto davvero troppo e in fondo il "viaggio" per eccellenza è quello in America, dunque ci può stare. A tratti mi sono sentito un VCM, si può dire?

Storia d'Oltreoceano: 6
La scrittura mi è parsa un po' macchinosa e innaturale, quasi forzata. La trama sembra viaggiare, almeno all'inizio, un po' per luoghi comuni. Inoltre non mi sono piaciute le descrizioni, ed io sono un patito della scrittura descrittiva quindi te l'ho penalizzato. Più bella l'ultima parte, mi è piaciuta di più e riscatta in parte il racconto.

The Garden: 7
Mi è piaciuto, un altro che si giocava il mio premio critica (l'ho letto prima di parto indotto). Scritto bene e buona capacità di trasportare a New York il lettore, ma la trama non mi ha soddisfatto.

America: 7
Benvenuti a sdolcinolandia
Andiamo per ordine. Ma un titolo non ce lo potevi mettere? Comunque non l'ho penalizzato per questo. La ragione per cui il voto non è troppo alto è l'estensione temporale della storia, a mio parere troppo ampia: in così pochi caratteri secondo me si può saltare temporalmente ma non accompagnare il personaggio lungo la storia. Il risultato è quasi la foga di voler raccontare tanti avvenimenti, creando un affollamento quasi irreale. Finale che non mi è piaciuto, troppo dolce. Però globalmente ha dei bei tratti.

Signora maestra: 6
Sicuramente riproduce efficacemente il caos di una lezione elementare, ma sembra un po' fine a sè stesso. Si può dire che non l'ho capito.

I limiti di New America: 7
Scritto bene e trama abbastanza ben sviluppata, pur essendo un po' scontato il colpo di scena finale. Devo però dire che mi è parso un po' anonimo, è l'unico racconto fino ad ora che non sono riuscito a collegare al titolo.

Il grande cuore di Philadelphia: 7,5
Ora avrei dato 0,5 in più. Bello, mi è piaciuto.

La cosa più bella del mondo: 7
Affascinante nel suo essere "grottesco", la classica situazione in cui uno si chiede se è matto lui o se lo sono gli altri. Nell'irrealtà si giunge ad una parte finale molto bella per me che sono un amante dei finali tristi. Unico appunto: ho trovato la storia un po' statica, troppo ferma a quella discussione. Un po' di azione non avrebbe guastato. Comunque ora darei 0,5 in più.

Rotte: 6,5
Interessante. Appunto: troppi personaggi, si finisce per non caratterizzarne nessuno e lasciare a tutti un ruolo marginale. Aggiungiamo che io mi confondo sempre tra i nomi e giungiamo alla conclusione che avrei preferito meno personaggi con un maggior lavoro di analisi psicologica. Un'altra cosa che non mi ha convinto (leggo appunti che ho preso alla prima lettura) è l'utilizzo della punteggiatura, che a tratti dava al racconto una cadenza un po' troppo "scolastica".

La periferia dell'Impero: 6,5
Non mi piacciono troppo le storie che vivono tutte su un flashback, lasciando al presente ben poco. La storia mi è parsa un po' irreale, non ho capito perchè la polizia avrebbe dovuto incastrare un anarchico qualsiasi.

America - Desert evening 7,5
Mi è piaciuto. Ambientato in un paesaggio ben delineato, con una trama semplice ma allo stesso tempo ben sviluppata. Mi ero segnato qualche imprecisione per quanto riguarda grammatica e punteggiatura. Finale malinconico, quelli che preferisco.


Promemoria per me: usare di più la scala dei voti, ho finito per separare un racconto che mi è piaciuto molto da uno che non mi ha detto granchè di una sola unità.
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