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ARGOMENTO: [#6] Stella cadente (commenti)

Re: [#6] Stella cadente (commenti) 18/11/2012 18:30 #7475

arturobandini ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
arturobandini ha scritto:

06_Storia di un atomo di Cerio 7 bello, ben scritto, esteticamente il migliore di tornata, rimboso. eppure un po freddino e poco appassionato. ho il timore che l'autore possa cominciare a specchiarsi troppo nella sua indubbia abilità.


"rimboso" è una cosa positiva o negativa?

"un po' freddino e poco appassionato" mah.. forse perché l'autore è onniscente e non interviene mai nella storia nemmeno per esprimere la propria opinione.. né tantomeno prendendo posizione sulle varie opinioni sulla costituzione del meteoroide e sul suo annientamento.. tuttavia, posso assicurare che ho scritto la storia con passione.. che poi questa sia fuoriuscita o meno anche dalla punta della mia penna è un altro discorso

se proprio vuoi saperlo l'autore si vede nello specchio tutti i giorni, la mattina, quando si lava la faccia




rimboso?? direi che è positivo, visti i risultati medi


la passione nello scrivere è una questione piuttosto spinosa e un tantino annosa.. penso che per quanto l'idea che sta dietro al tuo cerio sia buona (e lo è) ci sia un certo gap d'entusiasmo.. come se questo racconto fosse sentito meno di altri tuoi che ho letto, più o meno validi, perdendo in un certo senso spontaneità.. ma che sia un buon racconto è indiscutibile..


dev'essere senz'altro l'approccio "scientifico".. anzi forse sarebbe meglio dire il "taglio scientifico" che ho dato al racconto a farti pensare questa cosa

ero ben contento del racconto quando gli ho dato l'ultima rilettura.. ben contento ed entusiasta del fatto che sia riuscito a parlare di cose che non mi competono con un minimo sindacale di tecnicismo (nonostante il buon tava abbia lo stesso riscontrato numerosi errori che non è tuttavia riuscito a focalizzare)

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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 18/11/2012 18:50 #7476

6Rimbaud ha scritto:


dev'essere senz'altro l'approccio "scientifico".. anzi forse sarebbe meglio dire il "taglio scientifico" che ho dato al racconto a farti pensare questa cosa

ero ben contento del racconto quando gli ho dato l'ultima rilettura.. ben contento ed entusiasta del fatto che sia riuscito a parlare di cose che non mi competono con un minimo sindacale di tecnicismo (nonostante il buon tava abbia lo stesso riscontrato numerosi errori che non è tuttavia riuscito a focalizzare)



no..


è qualcosa di diverso.. ma è inutile insistere, non ho voglia di fronteggiare arroganza, vera o ironica che sia..


quanto a tava risponderà lui..

Re: [#6] Stella cadente (commenti) 18/11/2012 19:58 #7477

arturobandini ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:


dev'essere senz'altro l'approccio "scientifico".. anzi forse sarebbe meglio dire il "taglio scientifico" che ho dato al racconto a farti pensare questa cosa

ero ben contento del racconto quando gli ho dato l'ultima rilettura.. ben contento ed entusiasta del fatto che sia riuscito a parlare di cose che non mi competono con un minimo sindacale di tecnicismo (nonostante il buon tava abbia lo stesso riscontrato numerosi errori che non è tuttavia riuscito a focalizzare)



no..


è qualcosa di diverso.. ma è inutile insistere, non ho voglia di fronteggiare arroganza, vera o ironica che sia..


quanto a tava risponderà lui..


se pensi che sia inutile insistere, non ti chiedo di farlo

ma da parte mia non troveresti tanta più arroganza di quella che dimostra la tua silenziosa illazione
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 18/11/2012 22:39 #7479

arturobandini ha scritto:
quanto a tava risponderà lui..



Ma sei matto? Ho rinunciato con Rimb già da mesi.
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 18/11/2012 22:51 #7480

andy ha scritto:

Il meteorite parabolico - 7
Ottima la storia nella storia, un po' meno la storia nella storia nella storia. Il premio critica lo avrei dato se avesse differenziato i modi di scrivere.

Grazie! La differenziazione non l'avevo considerata, effettivamente poteva essere un'idea interessante ma pretenderebbe il saper scrivere in due modi differenti... Mi accontenterei di sapere scrivere in uno

gensi ha scritto:
Il meteorite parabolico (???) - Beh, non si può certo dire che l'autore non si sia sforzato per reinterpretare in maniera originale il titolo di questa tornata. Alla fine, per me, ci riesce anche bene, con una buona storia forse un filo troppo strutturata per essere un racconto breve. Questo fa si che il racconto risulti un po' troppo "a scatti" tanto nella lettura quanto nella reinterpretazione. Resta però un bel racconto, per me.
Voto: 7

L'hai trovato scattoso da leggere? Per quel che riguarda l'interpretazione era un po' quello l'effetto che cercavo, ma ho cercato di essere più fluido che potevo nella trama

arturo ha scritto:
07_Il meteorite parabolico 7 mi è piaciuto un sacco, sia per quello che narra sia per come è scritto: ritengo che la scrittura utilizzata sia perfetta per il tipo di racconto. c'è ancora un po di timidezza altrimenti il mio voto sarebbe stato ancora più alto.

Addirittura, ti ringrazio davvero!
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 19/11/2012 00:39 #7481

arturobandini ha scritto:
03_Due birre 6,5 amo questo racconto, per me il migliore della tornata. e provo stima e affetto per l'autore, chiunque sia (questa frase l'ho copiata dagli appunti scritti durante la lettura dei racconti ) i troppi errori lo penalizzano enormemente ma c'è tantissimo che si salva. caloroso.


wow.
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 19/11/2012 09:13 #7482

6Rimbaud ha scritto:


se pensi che sia inutile insistere, non ti chiedo di farlo

ma da parte mia non troveresti tanta più arroganza di quella che dimostra la tua silenziosa illazione



dici?? beh ognuno si difende come puo.. qualcuno non insistendo per non offendere, qualcuno con arroganza e guasconismo (ancora da mettere a punto) esibiti..

Re: [#6] Stella cadente (commenti) 19/11/2012 11:49 #7484

arturobandini ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:


se pensi che sia inutile insistere, non ti chiedo di farlo

ma da parte mia non troveresti tanta più arroganza di quella che dimostra la tua silenziosa illazione



dici?? beh ognuno si difende come puo.. qualcuno non insistendo per non offendere, qualcuno con arroganza e guasconismo (ancora da mettere a punto) esibiti..



guarda che ho un sacco di occhiali da sole eh

bando alle "trollate"..

..dimmi un po' come mai pensi che ci sia poco amore nel mio ultimo racconto.. mi hai messo la pulce nell'orecchio e ora non ti lascerò in pace finché non mi avrai dato una risposta :PpPpPpPp
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Ultima modifica: 19/11/2012 11:53 Da 6Rimbaud.

Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 13:26 #7486

come promesso, rispondo al giovane asintoto sul suo racconto

"Senna - Notre Dame".. abbinamento infelice e scontato.. avrei messo Senna - Sainte Chapelle al massimo.. ma nulla di grave

"Vittorio Bacelli gettò la penna con rabbia".. altro cliché che poteva essere risparmiato.. io sono poi dell'idea che uno scrittore non getterebbe mai la preziosa penna, ma il foglio di carta semmai

"Stella C'ha dente".. mah.. davvero forzato..

non sono d'accordo sulla situazione delle commissioni ai "genii" con questi che sgranano gli occhi

grafia curata - scrittura lenta.. bello

e qui iniziano le cose gravi:

a un certo punto bacelli decide che jean va benissimo e riesce a scrivere tutto in poco tempo.. ma cacchio questo dovrebbe essere il fulcro del racconto e tu invece, rinnegando tutte le righe precedenti, fai ritornare lo scrittore sui suoi passi senza dirci manco il perché!
perché jean adesso va bene se prima non andava bene??

la cosa della comparsata dell'autore è bella (io non so se la definirei addirittura un cammeo) ma la successiva entrata in campo della polizia per motivi che non vengono approfonditi a dovere è infelice (il siparietto sullo sfondamento della quarta parete è invece divertente e ben pensato)

bacelli e jean diventano poi degli stereotipi ("non come bacelli che.. non come jean che..").. ma come fanno a diventare stereotipi se non si sa praticamente nulla su di loro? a me personalmente sono rimasti davvero anonimi.. poi magari è una cosa soggettiva eh..

alla fine il colpo di grazia: la morale

la morale è una cosa che ci si può permettere solo in rari casi imho.. e soprattutto la morale deve parlare per voce della verità: è necessario che la morale dica una cosa pacifica e non improvvisata

la cosa sulla vita che è a somma zero (anche se a qualcuno sono sicuro che sarà piaciuta perché è uno slogan accattivante), oltre a non credere affatto a questa cosa della somma zero, mi risulta persino fin troppo pessimista

e una morale dovrebbe essere invece qualcosa da cui imparare, trarre una lezione, apprezzare un modello o una scelta

in generale il racconto non mi è dispiaciuto.. ma davvero mi è scivolato sempre più verso l'indifferenza (la parte iniziale con riferimenti storici era ben costruita invece)

alla fine mi chiedo: ma chi era dunque questo bacelli? e jean? è rimasto quello dell'inizio del racconto o no? (non si sa nulla sul jean2 infatti)

e mi chiedo anche (per la verità me lo chiedo solo ora): era davvero poi così in tema questo racconto? anzi, ha un tema questo racconto?

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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 13:39 #7487

ho dimenticato una cosa importante.. non l'ho scritta perché è una cosa positiva e volevo dirti solo le cose che secondo me non funzionavano.. ma a questo punto sento ci tengo che tu lo sappia

hai scritto proprio bene.. in un bell'italiano e con un uso più che discreto della punteggiatura

ecco fatto
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 14:42 #7488

6Rimbaud ha scritto:
come promesso, rispondo al giovane asintoto sul suo racconto

"Senna - Notre Dame".. abbinamento infelice e scontato.. avrei messo Senna - Sainte Chapelle al massimo.. ma nulla di grave

"Vittorio Bacelli gettò la penna con rabbia".. altro cliché che poteva essere risparmiato.. io sono poi dell'idea che uno scrittore non getterebbe mai la preziosa penna, ma il foglio di carta semmai

"Stella C'ha dente".. mah.. davvero forzato..

non sono d'accordo sulla situazione delle commissioni ai "genii" con questi che sgranano gli occhi

grafia curata - scrittura lenta.. bello

e qui iniziano le cose gravi:

a un certo punto bacelli decide che jean va benissimo e riesce a scrivere tutto in poco tempo.. ma cacchio questo dovrebbe essere il fulcro del racconto e tu invece, rinnegando tutte le righe precedenti, fai ritornare lo scrittore sui suoi passi senza dirci manco il perché!
perché jean adesso va bene se prima non andava bene??

la cosa della comparsata dell'autore è bella (io non so se la definirei addirittura un cammeo) ma la successiva entrata in campo della polizia per motivi che non vengono approfonditi a dovere è infelice (il siparietto sullo sfondamento della quarta parete è invece divertente e ben pensato)

bacelli e jean diventano poi degli stereotipi ("non come bacelli che.. non come jean che..").. ma come fanno a diventare stereotipi se non si sa praticamente nulla su di loro? a me personalmente sono rimasti davvero anonimi.. poi magari è una cosa soggettiva eh..

alla fine il colpo di grazia: la morale

la morale è una cosa che ci si può permettere solo in rari casi imho.. e soprattutto la morale deve parlare per voce della verità: è necessario che la morale dica una cosa pacifica e non improvvisata

la cosa sulla vita che è a somma zero (anche se a qualcuno sono sicuro che sarà piaciuta perché è uno slogan accattivante), oltre a non credere affatto a questa cosa della somma zero, mi risulta persino fin troppo pessimista

e una morale dovrebbe essere invece qualcosa da cui imparare, trarre una lezione, apprezzare un modello o una scelta

in generale il racconto non mi è dispiaciuto.. ma davvero mi è scivolato sempre più verso l'indifferenza (la parte iniziale con riferimenti storici era ben costruita invece)

alla fine mi chiedo: ma chi era dunque questo bacelli? e jean? è rimasto quello dell'inizio del racconto o no? (non si sa nulla sul jean2 infatti)

e mi chiedo anche (per la verità me lo chiedo solo ora): era davvero poi così in tema questo racconto? anzi, ha un tema questo racconto?



Una trattazione così argomentata è qualcosa di commovente e merita una risposta all'altezza
Delle osservazioni veniali rispondo solo al gettare la penna: in realtà era pensato per fare il paio con Jean che buttava il pennello nel primo paragrafo, con la rabbia di chi sa di star facendo male
Le altre le accetto, anche se non saresti tu la persona adatta a far notare giochi di parole

Jean va bene perchè era il meno peggio: aveva provato a fare di meglio ma senza riuscirci, e allora riprende l'idea originaria perchè qualcosa doveva fare

Sugli stereotipi touchè

Per quel che riguarda la morale la definirei più un'osservazione, che a me in ultima analisi appare pacifica e che comunque ho cercato di rendere meno definitiva allontanando da me lo Scrittore con l'ultima frase, che vorrebbe far capire che non è onniscente (e dunque può sbagliare)

Jean è una maschera, non importa chi sia, Bacelli invece non sapevo bene chi farlo essere
Sull'essere in tema credo di sì, parlando di personaggi che avevano "tutto" e si ritrovano con il nulla. Sull'avere il tema forse è quello che è mancato, forse quel senso di fastidio dipendeva dal non saper bene dove stavo andando a parare

Per quel che riguarda l'altro messaggio, beh... ora sono del tutto commosso

Grazie!
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 15:27 #7489

Asintoto ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
come promesso, rispondo al giovane asintoto sul suo racconto

"Senna - Notre Dame".. abbinamento infelice e scontato.. avrei messo Senna - Sainte Chapelle al massimo.. ma nulla di grave

"Vittorio Bacelli gettò la penna con rabbia".. altro cliché che poteva essere risparmiato.. io sono poi dell'idea che uno scrittore non getterebbe mai la preziosa penna, ma il foglio di carta semmai

"Stella C'ha dente".. mah.. davvero forzato..

non sono d'accordo sulla situazione delle commissioni ai "genii" con questi che sgranano gli occhi

grafia curata - scrittura lenta.. bello

e qui iniziano le cose gravi:

a un certo punto bacelli decide che jean va benissimo e riesce a scrivere tutto in poco tempo.. ma cacchio questo dovrebbe essere il fulcro del racconto e tu invece, rinnegando tutte le righe precedenti, fai ritornare lo scrittore sui suoi passi senza dirci manco il perché!
perché jean adesso va bene se prima non andava bene??

la cosa della comparsata dell'autore è bella (io non so se la definirei addirittura un cammeo) ma la successiva entrata in campo della polizia per motivi che non vengono approfonditi a dovere è infelice (il siparietto sullo sfondamento della quarta parete è invece divertente e ben pensato)

bacelli e jean diventano poi degli stereotipi ("non come bacelli che.. non come jean che..").. ma come fanno a diventare stereotipi se non si sa praticamente nulla su di loro? a me personalmente sono rimasti davvero anonimi.. poi magari è una cosa soggettiva eh..

alla fine il colpo di grazia: la morale

la morale è una cosa che ci si può permettere solo in rari casi imho.. e soprattutto la morale deve parlare per voce della verità: è necessario che la morale dica una cosa pacifica e non improvvisata

la cosa sulla vita che è a somma zero (anche se a qualcuno sono sicuro che sarà piaciuta perché è uno slogan accattivante), oltre a non credere affatto a questa cosa della somma zero, mi risulta persino fin troppo pessimista

e una morale dovrebbe essere invece qualcosa da cui imparare, trarre una lezione, apprezzare un modello o una scelta

in generale il racconto non mi è dispiaciuto.. ma davvero mi è scivolato sempre più verso l'indifferenza (la parte iniziale con riferimenti storici era ben costruita invece)

alla fine mi chiedo: ma chi era dunque questo bacelli? e jean? è rimasto quello dell'inizio del racconto o no? (non si sa nulla sul jean2 infatti)

e mi chiedo anche (per la verità me lo chiedo solo ora): era davvero poi così in tema questo racconto? anzi, ha un tema questo racconto?



Una trattazione così argomentata è qualcosa di commovente e merita una risposta all'altezza
Delle osservazioni veniali rispondo solo al gettare la penna: in realtà era pensato per fare il paio con Jean che buttava il pennello nel primo paragrafo, con la rabbia di chi sa di star facendo male
Le altre le accetto, anche se non saresti tu la persona adatta a far notare giochi di parole

Jean va bene perchè era il meno peggio: aveva provato a fare di meglio ma senza riuscirci, e allora riprende l'idea originaria perchè qualcosa doveva fare

Sugli stereotipi touchè

Per quel che riguarda la morale la definirei più un'osservazione, che a me in ultima analisi appare pacifica e che comunque ho cercato di rendere meno definitiva allontanando da me lo Scrittore con l'ultima frase, che vorrebbe far capire che non è onniscente (e dunque può sbagliare)

Jean è una maschera, non importa chi sia, Bacelli invece non sapevo bene chi farlo essere
Sull'essere in tema credo di sì, parlando di personaggi che avevano "tutto" e si ritrovano con il nulla. Sull'avere il tema forse è quello che è mancato, forse quel senso di fastidio dipendeva dal non saper bene dove stavo andando a parare

Per quel che riguarda l'altro messaggio, beh... ora sono del tutto commosso

Grazie!


per quanto riguarda il tema non credo che sia sufficiente una vita calante a far sì che la si possa chiamare stella cadente

questa è una critica che mi permetto di muovere anche al racconto - in generale ben fatto - di gensi

e vi spiego il perché: secondo me una "stella cadente" è una persona speciale che inciampa.. non un uomo qualunque che peggiora la sua condizione lungo la storia

i personaggi delle vostre storie mi son sembrati degli uomini cadenti.. non delle stelle cadenti (nel senso che non erano dei marlowe e dei robert fripp finiti male.. erano dei normalissimi artisti finiti male.. non stelle)

la scrittura è andata bene.. anche se puoi ancora affinare il tiro e scrivere in modo un po' più distaccato (per esempio senza dare del "tu" al lettore) e conciso (a volte i tuoi periodi sono un pelo troppo lunghi)

ma tutto questo te lo sta dicendo un arrogante e presuntuoso individuo, quindi puoi anche non darmi retta
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 16:31 #7492

Ma quant'è diventato buono Rimb?
Il natale si avvicina.
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 17:39 #7494

Cichetto ha scritto:
Ma quant'è diventato buono Rimb?
Il natale si avvicina.


sempre stato buono
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 17:51 #7495

Io ho chiaramente visto quanto da te descritto. Ovvero il fatto che "hai cambiato racconto" in corso d'opera. Però l'ho trovato molto interessante.
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 19:13 #7496

gensi ha scritto:
Io ho chiaramente visto quanto da te descritto. Ovvero il fatto che "hai cambiato racconto" in corso d'opera. Però l'ho trovato molto interessante.


Dici a me? Posso chiederti nel caso da cosa l'hai capito? Mi sembrava di essere riuscito a incastonarlo non male all'interno del suo contenitore
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 20/11/2012 19:51 #7497

Asintoto ha scritto:
gensi ha scritto:
Io ho chiaramente visto quanto da te descritto. Ovvero il fatto che "hai cambiato racconto" in corso d'opera. Però l'ho trovato molto interessante.


Dici a me? Posso chiederti nel caso da cosa l'hai capito? Mi sembrava di essere riuscito a incastonarlo non male all'interno del suo contenitore


a un lettore incallito del calibro di gensi certi dettagli non sfuggono
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 21/11/2012 08:22 #7498

Asintoto ha scritto:
gensi ha scritto:
Io ho chiaramente visto quanto da te descritto. Ovvero il fatto che "hai cambiato racconto" in corso d'opera. Però l'ho trovato molto interessante.


Dici a me? Posso chiederti nel caso da cosa l'hai capito? Mi sembrava di essere riuscito a incastonarlo non male all'interno del suo contenitore

Il 90% è "sensazione".
Il restante 10% è il doppio spazio e le prime due frasi con cui ricominci "Vittorio Bacelli gettò la penna con rabbia. Erano due settimane che cercava disperatamente un soggetto per il nuovo spettacolo della sua compagnia teatrale, ma niente."

Per un racconto che si definisce "parabolico" m'è venuto quasi scontato pensare che quel primo pezzo lo avessi scritto molto prima e poi lo avessi "usato" per rielaborare l'idea.

Tra l'altro, a rileggerlo, si vede che è tuo...solo un economista può usare in racconto "gioco a somma zero..."
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 21/11/2012 08:25 #7499

6Rimbaud ha scritto:
Asintoto ha scritto:
gensi ha scritto:
Io ho chiaramente visto quanto da te descritto. Ovvero il fatto che "hai cambiato racconto" in corso d'opera. Però l'ho trovato molto interessante.


Dici a me? Posso chiederti nel caso da cosa l'hai capito? Mi sembrava di essere riuscito a incastonarlo non male all'interno del suo contenitore


a un lettore incallito del calibro di gensi certi dettagli non sfuggono

I dettagli, di solito, non mi sfuggono mai. Tendo a perdermi lo spettacolo che si cela dietro questi.
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Re: [#6] Stella cadente (commenti) 21/11/2012 18:44 #7505

gensi ha scritto:
Asintoto ha scritto:
gensi ha scritto:
Io ho chiaramente visto quanto da te descritto. Ovvero il fatto che "hai cambiato racconto" in corso d'opera. Però l'ho trovato molto interessante.


Dici a me? Posso chiederti nel caso da cosa l'hai capito? Mi sembrava di essere riuscito a incastonarlo non male all'interno del suo contenitore

Il 90% è "sensazione".
Il restante 10% è il doppio spazio e le prime due frasi con cui ricominci "Vittorio Bacelli gettò la penna con rabbia. Erano due settimane che cercava disperatamente un soggetto per il nuovo spettacolo della sua compagnia teatrale, ma niente."

Per un racconto che si definisce "parabolico" m'è venuto quasi scontato pensare che quel primo pezzo lo avessi scritto molto prima e poi lo avessi "usato" per rielaborare l'idea.

Tra l'altro, a rileggerlo, si vede che è tuo...solo un economista può usare in racconto "gioco a somma zero..."


In realtà il parabolico si riferisce alla vita dei protagonisti

Dici che non è poetico parlare di gioco a somma zero?
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