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ARGOMENTO: [#3] La città dei folli (commenti)

[#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 01:52 #5425

Ecco i miei commenti, scritti subito dopo la lettura di ogni brano.

PICCIONE 7
Storia molto originale, tempistiche ben scandite e piacevolmente leggibile. Non sono sicuro sul tema, se la città dei folli è intesa come un posto dove si parla con i piccioni sarebbe poco azzeccato, anche se cmq lo faceva tyson, che di matto ne ha dentro se invece viene intesa una città normale in pratica, al punto dove siamo arrivati, sarebbe molto bello. L'autore ci dirà.

PAZZIA AMABILE AMORE 7.5
La descrizione della cotta del postino per la bionda è perfetta. In poche righe trasmettere tantissimo, sembra quasi di provare quelle sensazioni, che bravo. Anche la storia è bella, ben raccontata, riflessione finale non originale che pero ci sta alla grande, chi ha letto Io sono leggenda sa di cosa parlo. Letto, non visto, parlo solo del libro.

CITY OF MADS 6.5
forse non completamente in tema, il solo nome del gruppo non è sufficiente per me, però non conosco a fondo la musica dei Nirvana anche se li suonavo in giro per i locali magari conoscerla potrebbe far leggere sotto un'altra ottica. grande merito di questa storia è il sembrare vera, ci dirà lo scrittore se lo è veramente. Anche abbastanza malinconica sui bei tempi andati, piacevolmente malinconica.

LA VERA CITTÀ DEI FOLLI 7.5
tratta la solitudine del manicomio in maniera egregia, veramente bello. Le riflessioni di Giuseppe, lo scorrere del tempo, sembrano veramente le memorie di uno etichettato come folle e rinchiuso. Edit: Ho letto ora che è una storia vera ispirata a tuo zio, mi spiace molto.

DRELL 6
Nuova versione di 1997 fuga da new york, stessa isola per i condannati, qui però con destinazione finale. Nel complesso bella storia, anche se ci trovo, se non proprio delle forzature, alcune cose poco convincenti. Gli animali come sono entrati dentro, dalla botola? Quelli che sono tornati nel mondo esterno, non ce n'è uno che abbia ricommesso qualche reato, o che sia anche stato soltanto fermato, facendo cadere cosi la copertura? L'enorme rete di fari, a cosa serve? Oltre alla difficoltà di realizzazione. La luce naturale non sarebbe sufficiente?

IL MURO 7.5 + PC
Una grande penna. Bastano le prime righe, quelle dell'ambulanza, per farti mettere comodo ed entrare pienamente nel racconto, ammiro/invidio questa capacità. Il racconto si mantiene poi di alto livello, con un finale non certo che non guasta mai. È anche uno dei pochi, se non l'unico, con una carica positiva, meglio tentare e morire piuttosto che morire legato. Bene.

IL CAMPIONE DI CICLISMO 7
secondo al premio della critica per un nulla, si potesse fare avrei dato mezzo punto a testa.
Racconto bello, anche se il Magnolia di Tom Cruise mi è tornato in mente. Mezzo punto in più per il finale, ridendo mi sono immaginato la faccia del postino ciclista mentre fregandosene di tutto e tutti inizia a sfrecciare Forse è proprio questo il bel messaggio che si vuole lasciare, non facciamoci troppo inquadrare dall'alto.
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[#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 08:55 #5426

Complimenti al vincitore

Riguardo al mio (Caviale) sono abbastanza soddisfatto, sopratutto per aver preso due premi della critica, anche se uno strappato a 6Rimbaud che non lo voleva assegnare a nessuno.
Il mio intento è sempre quello di migliorare le mie lacune sulla stesura, devo dire che questi premi danno molta forza. Ho preso anche delle insufficienze, vedremo sui commenti se sono merito della forma o dell'idea.
L'idea era quella di città dei folli non nel senso letterale di follia, pazzia, ma nel senso "ma chi glielo fa fare, sono matti". Non so se sono riuscito a trasmettere questa idea, tanto più che il racconto è cambiato in corso. Nella bozza iniziale il protagonista avrebbe dovuto scoprire che moltissime malattie sarebbero state create proprio dalle case farmaceutiche per poter vendere le relative medicine, poi però la morte di Lucio Dalla mi ha fatto virare in quello che avete letto, volevo inserire un omaggio per lui. Meglio? Peggio? Boh...

AH.. altra cosa.
Lo spunto del racconto mi è venuto leggendo proprio un foglietto di un antibiotico che ho preso qualche mese fa...
C'era scritto, oltre a provoca allucinazioni ed a tentativi di suicidio, che ad 1su10000 causava la rottura bilaterale dei tendini d'achille.
Poi andando su internet ho trovato: testato su 5000 persone.
Allora mi sono chiesto, ma se lo hanno testato su 5000 persone, come fanno a dire che ad 1 su 10000 gli si rompono entrambi i tendini? Forse ad uno gli si è rotto un tendine solo, ma magari lo hanno messo giù in questa forma perchè leggere 1su10000 è meglio che leggere 1su5000. Boh...


Edit, ho provato anche il grande esperimento di mettere la narrazione al presente, senza tutti quei cercava faceva andava etc etc...
Vi è piaciuto?
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Ultima modifica: 16/04/2012 08:56 Da Cichetto.

[#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 10:00 #5427

Cichetto ha scritto:


LA VERA CITTÀ DEI FOLLI 7.5
tratta la solitudine del manicomio in maniera egregia, veramente bello. Le riflessioni di Giuseppe, lo scorrere del tempo, sembrano veramente le memorie di uno etichettato come folle e rinchiuso. Edit: Ho letto ora che è una storia vera ispirata a tuo zio, mi spiace molto.

Si l'obiettivo era quello anche perché, al contrario di altre malattie 'concrete', la malattia 'mentale' è pur sempre un confine deciso dagli uomini.
Se hai un 'virus', facendo le analisi, lo si vede e lo si tenta di convincere. Il resto invece sono gli uomini a deciderlo e non sono mai decisioni così semplici da prendere.
Se a questo ci aggiungiamo che a partire dagli anni '80 la legge Basaglia ha tentato si di dare un briciolo di dignità a questi 'matti' facendo chiudere i manicomi (che nella maggior parte dei casi erano dei veri e propri lager per derelitti della società) ma, col passare del tempo, la legge è rimasta appunto la 'chiusura dei manicomi' e stop senza altre iniziative a supporto relegando quindi, ora, i matti a un ruolo ancora più drammatico. Perché ormai, negli anni che viviamo, o hai la fortuna di poter pagare un 'affitto' presso qualche clinica che si prende la responsabilità di seguirti (che di solito è esattamente il costo mensile della pensione) oppure si è costretti a tenere in casa i matti che nella maggior parte dei casi non fanno nulla di male ma, può capitare, che siano invece pericolosi per se stessi e per gli altri. Insomma, dal lager all'abbandono totale da parte della società civile.
È una situazione parecchio delicata che meriterebbe molta più riflessione. Ma, le priorità sociali, ormai, son purtroppo altre...
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[#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 10:31 #5428

Il distacco del piccione
Poteva essere molto originale. Invece si conclude in maniera affrettata e anche un po' sterile a mio modesto parere. Rischia anche di sfiorare il fuori tema proprio perché finisce per concentrarsi su 'tematiche' completamente distaccate dal titolo. Peccato perché la rivoluzione dei piccioni era secondo me un'idea geniale. Buttarla poi 'in caciara' col discorso dell'uccisione della compagna mi è sembrato troppo 'superficiale' rispetto alla genialità dell'idea.
Avrei visto bene un finale con una rivoluzione, riuscita, dei piccioni. Allora si che sarebbe stato perfettamente in tema e, anche, assolutamente originale.


Pazzia amabile amore

Il racconto è ben strutturato nella prima parte ma scema, poi, in un finale un po' banalotto e prevedibile visto il titolo del tema.
Non solo. Finisce anche per non sfruttare tutto il titolo ma solo ciò che conviene non creando una 'città' ma parlando solo di 'matti' all'interno di un fantomatico sogno.
Prende la sufficienza ma, per me, nulla di più.


Caviale
A conti fatti tocca dire che manca di originalità visto che somiglia ad altri che si leggeranno più avanti (compreso il mio). Rispetto agli altri però la base costruttiva è notevole, credibile e verosimile. Questo rende il racconto coinvolgente in più parti. Bella anche l'idea finale di lasciare il tutto in sospeso. L'unica critica è sulla citazione finale. Non perché non sia acuta e azzeccata... semplicemente perché stona e parecchio a mio modesto parere. Una società quasi fantascientifica con persone che venivano internate e, guarda caso, questa donna canta proprio una canzone di Lucio Dalla morto nell'arco della tornata? Capisco che la canzone stessa ti possa aver ispirato (cosa che non è stata a leggere i tuoi primi commenti) ma io l'avrei omessa. Rompe in maniera quasi arrogante quel clima di magica finzione che eri riuscito a creare fino a quel momento.


The city of mads
Probabilmente si scatenerà il dibattito sul "è in tema o non lo è". Io, che da sempre sono stato quello tra i più aperti, sentenzio che per me è in tema!
Me ne fotto se uno si aspetta un altro tipo di racconto. Complimenti invece all'autore che è in riuscito a farsi ispirare e ha tirato fuori una bella storia. È vero, se questo racconto lo intitoliamo "l'intruso" e diciamo che il gruppo si chiama l'intruso funziona uguale e, forse, questo è l'unico neo.
Venendo al racconto risulta efficace per la passione che trasuda. Si sente proprio che parla di cose reali, di cose per le quali l'autore ci tiene e si sente coinvolto. Bello ma, alla fine, non il migliore.


Drell
Tra tutti quelli simili, questo, risulta quello peggio strutturato. Debole la costruzione con un mondo utopistico descritto un po' così, a grandi linee e pieno di lacune e omissioni di carattere reale che rendono la storia fortemente assurda. Di fatto non c'è l'originalità, anche il contesto è troppo generico ecco perché mi vedo costretto a limitare di molto il mio voto.


Il muro
Terzo racconto simile. Anche in questo caso il contesto risulta lacunoso e pieno di punti interrogativi soprattutto perché, strutturato in un contesto moderno, risulta ridicolo pensare che al giorno d'oggi si riesca a tenere per davvero nascosta agli occhi di tutti una comunità così. Carina però almeno l'originalità nel finale. Non il classico che si 'adegua' ma uno che lotta fino in fondo. Probabilmente perde, e in malo modo, ma lo fa senza rimpianti. Questo fa guadagnare punti alla storia e all'originalità della stessa.


Il campione di ciclismo
L'ultimo è anche il migliore (e sarà anche il primo, come da biblica lezione...) per me, stavolta. Riesce a sfruttare nella sua totalità il potenziale del titolo, crea una sintetica ma efficace premessa al mondo che racconterà e poi se ne esce fuori con una perla d'originalità che si trascina fino alla fine lasciando la storia tra puntini di sospensione che meriterebbero d'essere completati in un capitolo futuro.
Rapida, lineare e precisa la scrittura. Vince su tutti i fronti a mio avviso anche con piacevole distacco. D'altronde è il campione di ciclismo; facile per lui staccare gli altri e vincere.
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[#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 10:50 #5429

gensi ha scritto:

Caviale
A conti fatti tocca dire che manca di originalità visto che somiglia ad altri che si leggeranno più avanti (compreso il mio). Rispetto agli altri però la base costruttiva è notevole, credibile e verosimile. Questo rende il racconto coinvolgente in più parti. Bella anche l'idea finale di lasciare il tutto in sospeso. L'unica critica è sulla citazione finale. Non perché non sia acuta e azzeccata... semplicemente perché stona e parecchio a mio modesto parere. Una società quasi fantascientifica con persone che venivano internate e, guarda caso, questa donna canta proprio una canzone di Lucio Dalla morto nell'arco della tornata? Capisco che la canzone stessa ti possa aver ispirato (cosa che non è stata a leggere i tuoi primi commenti) ma io l'avrei omessa. Rompe in maniera quasi arrogante quel clima di magica finzione che eri riuscito a creare fino a quel momento.


La donna (la segretaria intendi giusto?) non canta niente, lascia li il protagonista e se ne va. La musica viene da una casa, probabilmente da una radio, non sono stato a specificare, pensavo non fosse importante:

Da dietro le sue tende, in trasparenza, un agile corpo danza al ritmo di una bellissima musica. Sinuoso ed elegante, morbido nel suo volteggio, è impossibile non incantarsi ad ammirarlo. La vita... semplice. I versi di quella canzone gli giungono all'orecchio:

L'idea era questa:
Questi sono matti a fare una vita del genere, almeno visti dall'esterno. ma alla fine quello che manda avanti la vita è il sapersi amare, e loro, pur vivendo praticamente senza contatti con l'esterno e rinchiusi lì, riescono a farlo, e sono contenti così.
Da qui ecco il senso delle parole della canzone citate:

Sotto un cielo di ferro e di gesso,
l'uomo riesce ad amare lo stesso,
ed ama davvero,
senza nessuna certezza,
che commozione, che tenerezza


Nel senso che loro anche sotto il cemento della fabbrica riescono ad amarsi e ad avere una vita che ritengono bella, soddisfacente.

Il senza nessuna certezza è riferito al prezzo da pagare per fare quella vita spensierata, un giorno un test ad un medicinale potrebbe presentare un conto salato da pagare.

Il fatto che Dalla sia morto durante la tornata non è rilevante per come l'ho scritto, loro in quanto isolati potrebbero neanche saperlo, il ballerino è li che balla la sua musica e basta.
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Ultima modifica: 16/04/2012 10:52 Da Cichetto.

[#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 10:55 #5430

Allora ho letto male io. Mi pareva che il protagonista vedesse, in lontananza, questa donna ballare sulle note della canzone di Dalla.
E la cosa che mi ha fatto 'sorridere' è pensare che quella donna che ballava ascoltasse proprio Dalla, proprio in quel contesto. Probabilmente qualunque altra canzone di un altro cantante non mi avrebbe 'insospettito' così tanto.
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Re: [#3] La città dei folli - commenti 16/04/2012 11:08 #5431

gensi ha scritto:
Allora ho letto male io. Mi pareva che il protagonista vedesse, in lontananza, questa donna ballare sulle note della canzone di Dalla.
E la cosa che mi ha fatto 'sorridere' è pensare che quella donna che ballava ascoltasse proprio Dalla, proprio in quel contesto. Probabilmente qualunque altra canzone di un altro cantante non mi avrebbe 'insospettito' così tanto.


ahahahahah.. mi sto immaginando la segretaria che appena pronunciate le ultime parole se ne va saltellando e cantando, magari con le immagini accelerate ed in sottofondo la musica di benny hill.

cmq aver preso 6.5 con un finale del genere è gratificante, vuol dire che la storia è ben costruita.
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Re: [#3] La città dei folli - commenti 16/04/2012 11:49 #5432

Si ho comunque cercato di dargli poco peso. Ma io, quella donna, non dicevo che era la segretaria. Immaginavo che vedesse in lontananza un'altra piccola donna.
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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 11:53 #5433

rispondo rapidamente a gensi riguardo al mio rcconto, poi più tardi parlerò degli altri.

la storia di the city of mads è completamente, al 100% vera, tranne per una piccola differenza nel nome del gruppo. e giustamente si potrebbe ogni volta sostituire il tema del concorso con il nome del gruppo e fare ogni volta il racconto. non è andata così, nel senso che il gruppo si chiamava the city of madness.

quando ho letto i temi di universi ho avuto un sobbalzo sulla sedia. la città dei folli, benchè non "della follia", mi ha subito fatto venire in mente quella strana giornata, quel concerto che per me e gli altri del gruppo è rimasto memorabile e insuperato. dopo il sobbalzo sulla sedia ne ho parlata alla mia compagna, francesca sia nel racconto che nella vita, e abbiamo ricordato quel giorno. anche lei ce l'aveva ben presente.

quindi è vero che probabilmente il racconto non è in tema (so che per te non è un problema, anzi, ma lo dico in generale), però è stato comunque il tema a farmi ricordare l'episodio e a darmi il via per la scrittura.

nessuno mi chiama più gato da anni. sono meno agile di una volta ^_^

Re: [#3] La città dei folli - commenti 16/04/2012 11:55 #5434

gensi ha scritto:
Si ho comunque cercato di dargli poco peso. Ma io, quella donna, non dicevo che era la segretaria. Immaginavo che vedesse in lontananza un'altra piccola donna.


ambè, no no.
Lui dal suo posto in alto vede un agile corpo che danza, neanche specificato se maschio o femmina. Poi il titolo della canzone, balla balla ballerino, avrebbe fatto capire che fosse un maschio.

sono stato poco chiaro.
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Re: [#3] La città dei folli - commenti 16/04/2012 12:00 #5435

Cichetto ha scritto:
gensi ha scritto:
Si ho comunque cercato di dargli poco peso. Ma io, quella donna, non dicevo che era la segretaria. Immaginavo che vedesse in lontananza un'altra piccola donna.


ambè, no no.
Lui dal suo posto in alto vede un agile corpo che danza, neanche specificato se maschio o femmina. Poi il titolo della canzone, balla balla ballerino, avrebbe fatto capire che fosse un maschio.

sono stato poco chiaro.

Ricorda che io sono un pessimo lettore...
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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 12:34 #5436

Cichetto ha scritto:
Ecco i miei commenti, scritti subito dopo la lettura di ogni brano.

PICCIONE 7
Storia molto originale, tempistiche ben scandite e piacevolmente leggibile. Non sono sicuro sul tema, se la città dei folli è intesa come un posto dove si parla con i piccioni sarebbe poco azzeccato, anche se cmq lo faceva tyson, che di matto ne ha dentro se invece viene intesa una città normale in pratica, al punto dove siamo arrivati, sarebbe molto bello. L'autore ci dirà.




allora. La figura del piccione è usato con intenti allegorici. Il piccione rappresenta molte categorie di persone e il mio racconto voleva toccare temi come la tolleranza e la convivenza nelle città. Il piccione è in parte il venditore di rose, il kebabbaro, il pakistano col minimarket, lo studente fuori sede. Tutta gente che in un modo o nell'altro manda avanti l'economia e la vita della città ma rimane comunque uno straniero, diverso. Sai che io in 10 anni a Bologna non ho praticamente fatto amicizia con un bolognese? Solo con studenti fuori sede, quasi tutta gente del sud. Ancora ricordo i comitati di quartiere contro le aperture dei locali fino a notte, il divieto di stare per strada con una birra la notte, i centri sociali esiliati in periferia: della serie voi studiate, pagate affitti magari in nero, spendete migliaia di euro a testa all'anno in città, ma non rompeteci i coglioni. ecco, il piccione era un po' questo.
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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 12:45 #5437

[quote="gensi" post=5428]Il distacco del piccione
Poteva essere molto originale. Invece si conclude in maniera affrettata e anche un po' sterile a mio modesto parere. Rischia anche di sfiorare il fuori tema proprio perché finisce per concentrarsi su 'tematiche' completamente distaccate dal titolo. Peccato perché la rivoluzione dei piccioni era secondo me un'idea geniale. Buttarla poi 'in caciara' col discorso dell'uccisione della compagna mi è sembrato troppo 'superficiale' rispetto alla genialità dell'idea.
Avrei visto bene un finale con una rivoluzione, riuscita, dei piccioni. Allora si che sarebbe stato perfettamente in tema e, anche, assolutamente originale.

caro Gensi, noto con piacere che non siamo mai d'accordo! La fine in realtà è l'inizio di una possibile rivoluzione. Ho concluso così perchè sinceramente odio quei racconti che vanno avanti a forza di "e poi bla" "e alla fine bla bla" " e vissero tutti felici e contenti". Non c'era semplicemente lo spazio per completare come dici tu il racconto, allora è finito così. Per quanto riguarda l'uccisione della picciona e della compagna di lui, non so, era una scelta per dare un po' di tensione al racconto e per far passare l'idea che la rivoluzione nascesse sia per motivi "ideologici", diciamo, che per amore e vendetta. Sul fuori tema, senza offesa, secondo me siamo al ridicolo: non si può considerare il mio fuori tema e The city of Mads in tema. A questo punto per l'intruso ambiento il racconto in un bar chiamato "da Joe l'Intruso" e qualsiasi storia ci metto dentro sono in tema. Eh no!
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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 12:57 #5438

Cichetto ha scritto:

IL CAMPIONE DI CICLISMO 7
secondo al premio della critica per un nulla, si potesse fare avrei dato mezzo punto a testa.
Racconto bello, anche se il Magnolia di Tom Cruise mi è tornato in mente. Mezzo punto in più per il finale, ridendo mi sono immaginato la faccia del postino ciclista mentre fregandosene di tutto e tutti inizia a sfrecciare Forse è proprio questo il bel messaggio che si vuole lasciare, non facciamoci troppo inquadrare dall'alto.


dimmi perché ti ha fato venire in mente magnolia (l'ho rivisto poche sere fa tra l'altro)

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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 13:00 #5439

@mentalhandjob
Beh, ci sta il disaccordo, sennò che gusto c'è?
Diciamo che infatti io ho detto che il tuo è "al limite del fuoritema", ossia in tema per un pelo.
Nel senso che, al tuo racconto, più che la "Città dei folli" darei come titolo "Follia d'amore" oppure "Tubando di follia"...
insomma, si che ha a che fare con la follia in genere ma, il concetto di città, mi è semplicemente 'sfuggito' leggendo. Chiaro, con la tua spiegazione assume un contorno diverso ma io, il commento, l'ho scritto 'a caldo' e subito dopo la lettura.
Per the city of mads infatti ho scritto che SICURAMENTE ci sarebbe stata polemica (conosco i miei piccioni ) e che semplicemente, io, lo avrei considerato in tema al contrario del pensiero degli altri che accetterò ma non condividerò.


Giusto per precisare.
Sai cosa, il tuo racconto mi ha fatto proprio incazzare alla fine perché mi piaceva. Poteva essere uno dei migliori di sempre. Perché non hai fatto assassinare un ministro, un presidente o comunque un esponente importante anziché una donna che poco ci azzeccava? Allora si, quello sarebbe il stato il "la" alla potenziale e futura rivoluzione non descritta dei piccioni!
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Ultima modifica: 16/04/2012 13:01 Da gensi.

Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 13:03 #5440

Il distacco del piccione 5.5 (errori sparsi.. storia noiosa.. peccato perché ci sono delle intuizioni interessanti.. per giunta mi ha dato la sensazione di un finale mancante)
Pazzia, amabile amore 5 (storia ultra noiosa.. mi spiace ma proprio non m'è piaciuto quasi nulla)
Caviale 6 (mi dispiace dare un voto non alto a un'idea bella e semplice.. ma gli errori nello scritto sono eccessivi)
The city of mads 6.5 (mi è letteralmente impossibile rimanere oggettivo davanti a questo racconto)
La vera città dei folli 6 (idea non certo originale, ma solo col senno del poi.. mentre leggevo sono passato anch'io da un punto di domanda a un punto d'esclamazione.. il finale moraleggiante è un po' così)
Drell 6 (mischiate 1997: fuga da new york e the truman show a fuoco lento per qualche minuto e otterrete Drell)
Il muro 6 (anche qui senza infamia e senza lode.. un po' tutte uguali queste trame.. lo scrivo qua perché è l'ultimo racconto che ho letto ma il discorso vale anche per altri scritti: drell, la vera città dei folli, pazzia amabile amore)
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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 13:05 #5441

gensi ha scritto:
@mentalhandjob
Beh, ci sta il disaccordo, sennò che gusto c'è?
Diciamo che infatti io ho detto che il tuo è "al limite del fuoritema", ossia in tema per un pelo.
Nel senso che, al tuo racconto, più che la "Città dei folli" darei come titolo "Follia d'amore" oppure "Tubando di follia"...
insomma, si che ha a che fare con la follia in genere ma, il concetto di città, mi è semplicemente 'sfuggito' leggendo. Chiaro, con la tua spiegazione assume un contorno diverso ma io, il commento, l'ho scritto 'a caldo' e subito dopo la lettura.
Per the city of mads infatti ho scritto che SICURAMENTE ci sarebbe stata polemica (conosco i miei piccioni ) e che semplicemente, io, lo avrei considerato in tema al contrario del pensiero degli altri che accetterò ma non condividerò.


Giusto per precisare.
Sai cosa, il tuo racconto mi ha fatto proprio incazzare alla fine perché mi piaceva. Poteva essere uno dei migliori di sempre. Perché non hai fatto assassinare un ministro, un presidente o comunque un esponente importante anziché una donna che poco ci azzeccava? Allora si, quello sarebbe il stato il "la" alla potenziale e futura rivoluzione non descritta dei piccioni!



ho deciso,la vittima del mio prossimo racconto sarai tu
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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 13:06 #5442

6Rimbaud ha scritto:
Il distacco del piccione 5.5 (errori sparsi.. storia noiosa.. peccato perché ci sono delle intuizioni interessanti.. per giunta mi ha dato la sensazione di un finale mancante)
Pazzia, amabile amore 5 (storia ultra noiosa.. mi spiace ma proprio non m'è piaciuto quasi nulla)
Caviale 6 (mi dispiace dare un voto non alto a un'idea bella e semplice.. ma gli errori nello scritto sono eccessivi)
The city of mads 6.5 (mi è letteralmente impossibile rimanere oggettivo davanti a questo racconto)
La vera città dei folli 6 (idea non certo originale, ma solo col senno del poi.. mentre leggevo sono passato anch'io da un punto di domanda a un punto d'esclamazione.. il finale moraleggiante è un po' così)
Drell 6 (mischiate 1997: fuga da new york e the truman show a fuoco lento per qualche minuto e otterrete Drell)
Il muro 6 (anche qui senza infamia e senza lode.. un po' tutte uguali queste trame.. lo scrivo qua perché è l'ultimo racconto che ho letto ma il discorso vale anche per altri scritti: drell, la vera città dei folli, pazzia amabile amore)


Grazie. A punteggiatura direi che sono stato attento stavolta...o sbaglio?
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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 13:07 #5443

mentalhandjob ha scritto:
gensi ha scritto:
@mentalhandjob
Beh, ci sta il disaccordo, sennò che gusto c'è?
Diciamo che infatti io ho detto che il tuo è "al limite del fuoritema", ossia in tema per un pelo.
Nel senso che, al tuo racconto, più che la "Città dei folli" darei come titolo "Follia d'amore" oppure "Tubando di follia"...
insomma, si che ha a che fare con la follia in genere ma, il concetto di città, mi è semplicemente 'sfuggito' leggendo. Chiaro, con la tua spiegazione assume un contorno diverso ma io, il commento, l'ho scritto 'a caldo' e subito dopo la lettura.
Per the city of mads infatti ho scritto che SICURAMENTE ci sarebbe stata polemica (conosco i miei piccioni ) e che semplicemente, io, lo avrei considerato in tema al contrario del pensiero degli altri che accetterò ma non condividerò.


Giusto per precisare.
Sai cosa, il tuo racconto mi ha fatto proprio incazzare alla fine perché mi piaceva. Poteva essere uno dei migliori di sempre. Perché non hai fatto assassinare un ministro, un presidente o comunque un esponente importante anziché una donna che poco ci azzeccava? Allora si, quello sarebbe il stato il "la" alla potenziale e futura rivoluzione non descritta dei piccioni!



ho deciso,la vittima del mio prossimo racconto sarai tu

Non m'è piaciuto il volerci infilare i 'sentimenti' in una storia così. Inutile, ancora adesso non riesco a digerirlo. Ma solo perché la ritengo davvero un'idea così originale con la si può decontestualizzare in questo modo barbaro!
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Re: [#3] La città dei folli (commenti) 16/04/2012 13:10 #5444

gensi ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
Il distacco del piccione 5.5 (errori sparsi.. storia noiosa.. peccato perché ci sono delle intuizioni interessanti.. per giunta mi ha dato la sensazione di un finale mancante)
Pazzia, amabile amore 5 (storia ultra noiosa.. mi spiace ma proprio non m'è piaciuto quasi nulla)
Caviale 6 (mi dispiace dare un voto non alto a un'idea bella e semplice.. ma gli errori nello scritto sono eccessivi)
The city of mads 6.5 (mi è letteralmente impossibile rimanere oggettivo davanti a questo racconto)
La vera città dei folli 6 (idea non certo originale, ma solo col senno del poi.. mentre leggevo sono passato anch'io da un punto di domanda a un punto d'esclamazione.. il finale moraleggiante è un po' così)
Drell 6 (mischiate 1997: fuga da new york e the truman show a fuoco lento per qualche minuto e otterrete Drell)
Il muro 6 (anche qui senza infamia e senza lode.. un po' tutte uguali queste trame.. lo scrivo qua perché è l'ultimo racconto che ho letto ma il discorso vale anche per altri scritti: drell, la vera città dei folli, pazzia amabile amore)


Grazie. A punteggiatura direi che sono stato attento stavolta...o sbaglio?


sei stato tra i migliori, a dirla tutta
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6000 piedi al di là dell'uomo e del tempo
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