Re Carlo.... 8.5
Ma che meraviglia!! Sono rientrato da un paio d'ore dopo una settimana di vacanza, dove ho fatto castelli e mille altre cose di sabbia con il pargolo. Mentre eravamo li a costruire ogni tanto mi veniva in mente quando li facevo io da bimbo, bei ricordi. E questo racconto, non impegnativo e non serioso ma ben scritto, mi ha catapultato ancora una volta indietro nel tempo, ma in un modo nuovo e bello. L'immedesimarsi nel potente del castello, nel signorotto che detta legge, l'avevo rimosso. È stato molto piacevole, quel "diventare Re" per un pomeriggio era bellissimo. I sogni fatti giocando da bambini, che bello!! Rileggendo poi si nota l'eccellente abilità nel mascherare la vera identità del sovrano, è ben sottolineato il caratteristico e rapidissimo cambio d'umore dei bimbi, dal pianto alla gioia pura in un minuto, ed anche "lo sire" mi è piaciuto. L'autore secondo me sta giornalmente a contatto con dei bimbi oppure ha una memoria elefantiaca, altrimenti non sarebbe possibile scriverne così bene, è molto fedele.
Estate 1984 6.5
Buon racconto, scritto con dovizia e con alcuni passaggi degni di nota. Anche la trama è buona, spesso si dimentica che la sincerità e la schiettezza dei bambini può essere anche crudele, fa bene l'autore a ricordarcelo. Che la capacita di assorbire situazioni difficili vari da persona a persona si sapeva, qui è descritta in maniera semplice ed efficace. Anche la caratterizzazione dei protagonisti e buona. Quello che non mi soddisfa invece è il finale. Gli fa perdere un punto abbondante. Mi sembra abbastanza scialbo, manca di riscontro con il racconto. Per un attimo avevo pensato che il corpo ritrovato fosse della madre di Carlo, sarebbe stato un buon colpo di scena. Invece quel giorno di scuola con il nuovo compagno sembra una cosa a se stante, indipendente dalla trama principale. Forse non l'ho capito io?
VITROLIUM 7.0
Ho pensato che fosse un racconto di rimb dopo un paio di righe, quando ho letto Alphonse. Lui ha questa ricerca maniacale dei nomi, leggendo il resto però ho avuto dei dubbi, c'è qualche periodo un po' troppo diverso dal suo modo di scrivere. Vedremo
Il racconto invece mi è piaciuto, scritto bene, scorrevole. All'inizio sembra esserci tanta carne sul fuoco, forse troppa, o per lo meno mi ha dato un impressione di confusione, ma poi tutti i nodi vengono sciolti con maestria. La storia ha anche una morale di un certo spessore, cosa non indifferente. Non andare in cerca di quello che già hai.
4_La lunga attesa. Sono l'autore.
5_On your marks, get set 7.0
Piacevole. Non lo considero completamente in tema. Scavare dentro di se ok, ma nello specifico di questo racconto mi verrebbe più naturale un semplice "pensare" o meglio un "concentrarsi"; "scavare" invece lo associo ad uno sforzo di memoria apposito, ricordarsi volontariamente di qualcosa dopo un lungo percorso a ritroso, magari con un aiuto da "lettino". Che poi forse è quello che avviene qui, ma inconsciamente, e non è lo stesso. Questa mia sensazione non altera il voto, è una piccolezza che ho voluto comunque annotare. Nel dettaglio dello scritto, la prima parte non riesco a leggerla con grande continuità, forse a voler sottolineare un concetto ci sono un po' troppe domande retoriche. A seguire invece diventa molto più scorrevole ed ha anche un gran bel finale. L'abbraccio della mamma. Abbraccio che personalmente ritengo la massima espressione fisica di affetto, di amore. Figuriamoci quello della mamma quanto può valere! Ultima nota, lo scrittore non specifica quale ma a me è venuto spontaneo pensare alla gara dei cento metri, dove la partenza conta più di ogni altra corsa.
Il necroforo 6.5
L'idea di scrivere proprio i pensieri del narratore è insolita e gustosa, anche se la storia di per se non mi entusiasma molto. Bello spaccato di vita immigrata, dagli anni 70 fino a pochi anni fa il copione è rimasto identico per anni. Parte del commento finale, mi ha quasi irritato.
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padre e madre non si pussono scegliere. Nonostante tutto mi sento di dirti "grazie"_
A parte il pussono, ma che vuol dire? I figli invece si scelgono? e poi nonostante cosa? Di solito un genitore si fa il mazzo per darti il più possibile e te ne esci con _
nonostante_?
Ma va a lavorar, barbone!
Vecchiaia 6.5
Buon racconto dove la favola del buon rapporto tra nonni e nipoti viene smascherata. Non sempre sono tutte rose e fiori. Gradevole e leggibile, il racconto mi è piaciuto. Scorre anche molto bene.