Commento sul mio racconto: Bicchieri
Ho preso spunto per questo racconto da un'amica che ha lasciato la danza da qualche mese, per dedicarsi a tempo pieno all'università.
Spero che riesca presto a coronare il sogno di tornare su un palco.
Commento sul concorso:
Vorrei sottolineare, con profondo piacere, che per tre tornate su tre ha vinto un racconto di fantascienza, o comunque borderline. Spero che questo faccia riflettere su quanto possa regalare il genere sci-fi, se declinato in modo non scontato.
Commento sul Premio della Critica:
Ho scritto il racconto, l'ho lasciato lì una settimana, l'ho riletto e corretto in 5 minuti e l'ho postato. E così vinco il mio primo premio della critica da quando sono su UniVersi? C'è qualcosa che non va.
Grazie a tutti!
Commento sugli altri racconti:
Premessa: avendo proposto io il tema "Stelle come polvere", esigevo pieno accostamento al tema, senza licenze di nessun tipo.
Il folletto: 7
Racconto carino con finale divertente e a sorpresa. Ben scritto, bello e originale l'accostamento con il tema e ottimo anche il titolo.
Unica pecca: la sorta di "viaggio onirico" che pervade tutto il racconto (che poi si rivela non essere proprio tale nel finale) mi ha al tempo stesso incuriosito e un po' annoiato.
Atti di guerra: 6
Il racconto mi è piaciuto fino al finale. La prima parte è abbastanza ben scritta, con personaggi che restano impressi e un'idea di stelle come polvere densa di significato: oltre a richiami al tema dati dalle stelle dei graduati e alle stelle della bandana, che finiscono entrambi nella polvere (ma se ci fosse stato solo questo avrei giudicato il racconto fuori tema), ho colto un senso più profondo, ossia le stelle intese come i soldati degli Stati Uniti, che sono come polvere di fronte alla guerra.
Il finale l'ho trovato però davvero scadente, dato che si dipana prima in una morale alla Disney troppo spiattellata, poi tenta un brusco colpo di scena che ho trovato troppo slegato così come è scritto.
Riguardo al Progetto Stelle come polvere: 5
Dunque, passo sopra al coinvolgimento di un mio alter ego all'interno del racconto, su cui stendo un velo pietoso (
), e vado a commentare il resto. Il problema di ricreare un intero universo fantascientifico in un racconto breve è proprio il rischio di ridursi a fare una carrellata di informazioni che non fanno altro che annoiare il lettore; secondo me in questi casi o ci si limita a dare qualche sprazzo di questo universo, lasciando molto all'immaginazione del lettore, oppure si cerca di descriverlo intervallando le descrizioni con un po' di azione o di svolgimento della trama.
Il racconto, scritto così, mi è risultato quindi pesante alla lettura. Inoltre non ho capito l'accostamento al tema di tornata, che a prima lettura mi risulta inesistente, se non per il nome del progetto, che però non ha alcun apparente motivo di chiamarsi così.
Stelle come polvere: 7 + premio della critica
Molto ben scritto ed avvincente; finale crudo come piace a me. Non mi ha convinto del tutto l'accostamento col tema di tornata: qui le stelle "diventano polvere", non sono "come polvere"; lo so, sono pignolo (
). Altra cosa che mi ha stonato è la mancanza di un sottotitolo, però questa è ovviamente una cosa di minore importanza.
Arie universali: 5,5
Dal punto di vista della scrittura l'ho trovato troppo spezzettato, mi ha infastidito la lettura. L'accostamento al tema non l'ho trovato perfetto e questo ha influito nel voto. La trama è buona, ma purtroppo ha un finale scontato.
Modulo C-09: 6
Il racconto in fin dei conti non è male, perché mi ha suscitato curiosità nella lettura; pervade però un senso di "incompiuto" per tutta la lettura, forse l'autore poteva spingere di più. Peccato per il finale, l'ho trovato piuttosto scialbo.