Apro il thread per commentare questa quinta tornata del concorso.

Complimenti a Rimb per il ritorno scoppiettante, con un racconto veramente bello!!!

A domani per i commenti, buonanotte!

Complimenti al vincitore unico racconto decente il suo.
Per il resto:
È un forum spietato che non apprezza i giochi di parole
Non mi toccate le cronache di Gensi
A "taciturno" ho sorriso allegramente

ragazzi a questo punto controllate i calcoli che magari ho fatto altri errori


scusa cichè xD

6Rimbaud ha scritto:



Che scandalo.
Solo perché sono un ragazzino questo, sono sicuro. Non potete trattarmi così.
Ricontrollerò tutto UniVersi4

comunque grazie per avermi fatto fare il raccoglitore, mi son divertito

e son contento che vi sia piaciuto - almeno un po' - il racconto che ho scritto

l'ho scritto l'ultimo giorno, dopo aver letto tutti gli altri racconti d'un fiato

mi son detto.. massì.. proviamo con questa idea.. al massimo se vedo che non ce la faccio la posterò dopo la scadenza

ho iniziato a scrivere e dopo un'oretta ero già soddisfatto della versione xD

Ecco i miei commenti

Universi 05.05

- La diabolica tragedia . 6.5
A voler essere pignoli sarebbe un concorso di racconti e già non ci siamo, ma non importa.
Non mi ha colpito molto la storia dietro, ma un applauso va fatto per la composizione.

- Le gemelle . Mio
Gioco di parole che, riletto ora dopo una settimana, mi sembra ancora valido. Viene sempre più in risalto che è scritto male

- Telefonata infernale . 6
Simpatico il dante infernale, ma non mi sembra molto in tema (se lo ho capito bene)

- Silicone . 6
Come il mio, un gioco di parole anche qui, tra l'altro molto simile.
Questo è scritto meglio, ma dopo.

- La rosa di Westminster . 6.5 pc
Racconto molto bello e delicato. Ben scritto. Ma è in tema? La grande opera sarebbe la fogliolina o c'è un senso più ampio che non ho colto?

Complimenti al vincitore!

Indubbiamente il migliore tra i racconti, anche se (per questo solo 6 da parte mia), con il titolo "la grande opera" ci azzecca davvero poco. Ho lo stesso dubbio di Cichetto.

Per il resto mi spiace non aver partecipato, ma in questi gg sono incasinato e avevo davvero poche idee, anche se è vero che ci ho pensato "zero". Ma ho preferito così piuttosto di sfornare un racconto eccessivamente traballante...

Tornata non bella. Non avete dato il meglio di voi, storie e modalità di scrittura hanno lasciato parecchio a desiderare sto giro. Per questo ci sono andato giù pesante con i voti.

Ho apprezzato il lavoro e l'impegno di Gensi, però per me tutto quello che non è prosa faccio davvero fatica ad apprezzarlo. Tava, argomento già trattato nelle tornate precedenti, più fantasia ragazzo, impegni a parte!

Avrò da dissentire dei giudizi
di voi "Maestri" incartapecoriti
otturando i vostri sciapi orifizi.

- gensi -

E veniamo ora alla parte più divertente di questa mia mattinata.
I commenti per i quali non sarò per nulla sintetico e partirò proprio dal mio racconto.

A proposito della discussione è prosa" o non è prosa tengo a precisare che il regolamente parla sempre di "postare un racconto" e quindi qualunque forma è ritenuta valida, fosse anche una presentazione di immagini in Powerpoint.
Chiaro che in un forum di scrittori ci si aspetta qualcosa di scritto appunto e quindi non vedo perché la scrittura in metrica debba essere penalizzata priori.

Veniamo al mio racconto.
La grande opera mi ha messo in mente parecchie idee che ho cercato di sintetizzare. Nell'ordine: La Divina Commedia, le grandi opere con annesse tangenti e la grande e misteriosa opera di Dio o di una qualunque entità ultraterrena qualora voi crediate esista.

Ecco perché il mio titolo è l'esatto opposto della "Divina Commedia", ecco perché la composizione è in terzine incatenate di versi endecasillabi, ecco perché parla di una discussione tra un novellino e un ipotetico anziano corrotto circa la possibilità di realizzare veramente un'inutile grande opera a suon di mazzette ed ecco perché finisce poi nel tentativo di sfociare in un'elevazione di tale discussione fino all'autointerrogarsi circa l'effettiva possibilità che esista un qualcosa di così superiore in grado di gestire una giustizia ultraterrena.
Tale domanda diventa quasi una speranza che è poi, in fondo, quello che reputo essere un desiderio più o meno inconscio di ogni essere umano che sta alla base della classica domanda esistenziale "perché viviamo?".

Ora, sulla qualità del risultato non mi esprimo e lo avete fatto voi. Ammetto che non è stato facile e sono più che certo che tutte queste idee, per quanto difficile condesarle, sarebbe state trattate sicuramente meglio da molti di voi.
In ogni caso io sono particolarmente soddisfatto del risultato perché per la prima volta da che scrivo su Universi ho cercato di dare un taglio su più livelli del mio racconto, con un inizio ed una fine evitando una storia però piatta e lineare.

Finito col pistolotto, ora andrò a commentare le vostre opere invece

- Le gemelle (3126) - 5,5 (pronosticato: Acciaio)
Ok che la tornata è corta e non ci si può inventare più di tanto, ok che il titolo non si presti poi a particolari intuizioni, ok tutto ma qui siamo di fronte ad un racconto che, seppur di poco, io ho reputato insufficiente. E non mi capita quasi mai. Il tutto per un semplice discorso. L'intuizione c'è, ed è brillante a mio modesto parere e lo si capisce dalla frase finale. Ma messa così no. Così sembra veramente tutto un racconto scritto tanto per con delle storie inventate in maniera superficiale per arrivare a spiattellare in quel modo la pezza giustificativa alla tornata. Peccato perché il potenziale c'era e così, invece, s'è finito per bruciare un po' il tutto.


- Telefonata infernale (3725) 6 (Tavajigen)
Sicuramente apprezzabile le risposte del Vate, anche in questo caso (come nel mio) in endecasillabi a rima incatenata che fanno dedurre un'idea similare sul concetto di Grande Opera. Per questo merita la sufficienza. Carino il riferimento anche a Benigni che è, di Dante, in Italia, l'espressione meglio conosciuta.
Però, c'è un però. Mi manca proprio la storia. Questa è una telefonata e, per quanto pittoresca, divertente e pensata non sembra né più né meno che uno stralcio di un'intercettazione telefonica ipotetica. Insomma più che un racconto pare la trascrizione di un dialogo di fantasia.

- Silicone (2279) 6 (arturo bandini)
Secondo me questo è in tutto e per tutto il racconto con il maggior potenziale. Alla base c'è un'idea originale di "grande opera" che se solo fosse stata raccontata meglio poteva davvero portare alla realizzazione di un bel racconto. Invece il personaggio principale è piatto, la storia è raccontata in maniera raffazzonata e questo pesa un po' sul resto del racconto. Ok che la tornata era corta ma i margini per dettagliare un po' meglio Lucrezia c'erano. Il capire chi fosse e per quale assurda ragione fosse così legata a questa operazione potevano rendere più intrigante la sua psicologia e lasciar apprezzare meglio anche il suo gesto vendicativo. Sufficiente quindi ma niente più di quanto già letto.

- La rosa di Westminster (4471) 6 e premio critica (Wong Fei Hung)
La storia è la più amabile e la più delicata. Scritta nettamente meglio rispetto a tutti gli altri il che la fa veramente risaltare in mezzo al resto.
Ho avuto più di una perplessità circa la vicinanza al tema. Pur essendo io tra i più elastici di sempre e pur avendo dedicato più d'una frase d'apertura a come l'abbazia di Westminster sia tra le grandi opere più belle mai fatte dall'uomo, non sono riuscito fino in fondo ad accostarlo al tema. Più che altro perché, pur cercando, non son riuscito a trovare se davvero quella mattonella esiste o è solo un'escamotage dell'autore.
Resto dell'idea che se esiste allora è sicuramente in tema. Perché l'Abbazia non è una "scusa" per scrivere ma è elemento perno ed importante della storia. Se così non è allora qualunque altra opera sarebbe andata bene il che significa che l'attinenza al tema va un po' a farsi benedire.
A parte quindi queste mie seghe mentali sul tema, poco altro da aggiungere sul racconto. Come detto, amabile e delicato. Riuscire a racchiudere in così pochi caratteri i personaggi, le loro emozioni intime e farle arrivare dritte al cuore non è cosa da tutti i giorni.
Soprattutto tra noi uomini duri...

io sta volta non ce l'ho fatta a scrivere, porca paletta. che periodo del cazzo, a dirla tutta! e vi devo ancora due tornate di commenti che mi sono "mangiati" e magari i commenti anche a questa tornata qua. avrò un sacco da leggere/rileggere!

gensi ha scritto:


Gensi forse non ci siamo capiti. Non è che gli autori non possano scrivere in versi o che questi non siano di qualità o altro. Anzi.
Solo che a me non piacciono. Ti ho riconosciuto l'impegno e la ricerca di un racconto pensato e cesellato, solo che la modalità usata con me non attacca.

Per dirti, tra una racconto traballante in prosa e uno in versi perfetto preferisco sempre il primo, a meno che la storia raccontata del primo non mi sia proprio indigesta. Ma è una mera questione di gusti personali. Non l'ho mica penalizzato perchè era bello ma in versi. L'ho penalizzato perchè non incontrava i miei gusti proprio. Se tu non avessi fatto un buon lavoro ti avrei dato ancora meno!!

Ciò non toglie che agli altri lettori i versi possano piacere molto e premiarli.

Acciaio ha scritto:

Perché sei una CAPRA!
CAPRA, CAPRA, CAPRA!!!

Con tutto rispetto per le Capre
Ovviamente la mia era un'inutile vena polemica tanto per attizzare il forum

ispondendo a gensi, circa la sua - grande o piccola - opera

innanzitutto mi viene difficile dover commentare qualcosa che non è in prosa, l'ho detto più volte

mi è stato difficile esprimere un giudizio numerico

viceversa, posso argomentare a ruota libera a parole ora che è aperta la fase dei commenti

il titolo, che richiama al negativo la divina commedia, credo che punti un po' in alto per le tematiche - piccine picciò - che affronta (a parte l'ultimissima parte, ma che a mio parere è quella scritta "peggio")

a dirla tutta ho poco altro da aggiungere, ma il poco che ho da dire è davvero decisivo

la metrica è sbagliata

hai parlato di endecasillabi, ma vai a contare bene e troverai tanti errori

e tanti errori "musicali"

non gira quasi niente

questo è il vero punto debole

se si vuole fare poesia, la metrica, la musica, hanno la stessa dignità del contenuto

ho dato un'insufficienza - giammai per aver scritto in poesia - proprio perché mi son detto "ma possibile che non si riescano a vedere tutti questi errori???"

cioè, ho notato il grande impegno che sta dietro.. ma proprio per questo son rimasto di sasso quando ho iniziato a capire che girava male

in sintesi:

- la sostanza è ambiziosa.. ma manco troppo

- la forma è un disastro

non so se il link funziona - ci ho messo un bel po' a trovarla - ma questa è esattamente la mattonella del mio racconto

www.flickr.com/photos/35183682@N00/3234139153

esiste davvero, è davvero in quel chiostro a westminster

e l'ho vista di persona, anni fa

gensi ha scritto:


più o meno è quello che ho pensato io rileggendolo (che ho anche scritto nei miei commmenti), il gioco di parole è buono ma messo giù da cani. e vabè, meglio non sono riuscito a fare.

6Rimbaud ha scritto:


ma va là... che se scrivi westminster rose tile su gogol (cit) viene fuori subito.
cmq molto bella.

Cichetto ha scritto:


ah sì? io ci ho messo un sacco di tempo (anche perché non mi è venuto in mente di scrivere subito "tile")

Anche se conti quelli di Dante non sono sempre undici perché credo che il conteggio non sia sillaba poter sillaba ma che ci siano accorpamenti e cose così. per la musica hai ragione. Alcuni non suonavano bene neanche a me ma ormai la strada era tracciata. Per le tematiche ovvio che non pretendevo d'arrivare al sommo. D'altronde la mia e stata una tragedia in tutti i sensi quindi.