Ecco il thread ufficiale per i commenti ...

A voi (noi) la parola

Ecco i miei commenti

Il mio inno libero [5.5]

Sono abbastanza arrabbiato da questo racconto, sinceramente. Perché? Perché è stato il primo postato con un discreto numero di giorni di anticipo rispetto alla scadenza e secondo me è veramente ma veramente fuori tema. Non ci trovo nulla, assolutamente nulla, che possa essere ricollegato alla vertigine. E allora mi sono domandato: "Perché scrive? Magari non ho capito qualcosa, spero che non abbia scritto solo per prendere punti per la classifica".
Ho quindi dato 5.5 perchè il racconto NON mi è assolutamente piacuto e perché secondo me è assolutamente fuori tema.
Purtroppo Gensi ha confermato di aver scritto solo per classifica perciò, alla luce di questo, penso che il racconto avrebbe meritato un 4.

I'm going home now [6.5]

Sinceramente anche questo racconto non mi ha preso quasi per nulla. Mi pare scritto, tutto sommato, abbastanza bene. Il problema è che la tematica per come è affrontata, non mi ha mai coinvolto troppo. Sicuramente c'è un approccio alla vertigine (o senso si vuoto che dir si voglia) abbastanza canonico e questo penalizza molto il racconto. Sinceramente non mi aspettavo arrivasse primo in classifica.

Inizio di una storia d'amore [7.5]

Secondo me è il racconto scritto meglio e che più mi ha trasmesso quel "senso di vertigine" per come lo intendo io. Credo che la reale vertigine trasmessa dal racconto non sia quella del senso di vuoto dato dalla scalata delle montagna, quanto dal senso "d'eccitazione" della nascita di una storia d'amore tra due persone. Avrei voluto scrivere qualcosa del genere anche io (benché paradossalmente io abbia scritto qualcosa che riguarda la "fine" di una storia) e perciò forse mi ci sono ritrovato abbastanza bene. Comunque, a mio modo di vedere, è almeno una spanna sopra gli altri.

L'ultimo suicidio [7 + premio critica]

Che dire? Il racconto è sviluppato veramente bene: sia per quanto riguarda la stilistica che per quanto riguarda la storia. Mi ha tenuto incollato al monitor del mio pc dalla prima parola all'ultima. Sicuramente è stato penalizzato nel voto dal fatto che non ci trovo nulla di particolare che riguardi la "vertigine" ed è come se quell'elemento fosse stato inserito nella vicenda solo perché avrebbe dovuto esserlo. Sul resto niente da eccepire. Forse avrei dovuto calarlo di mezzo punto ma non me la sentivo di metterlo al pari di uno da 6.5

La solita sgambata [6.5]

Come detto per altri: dove è la vertigine? Sinceramente mi pare un discorso un po' troppo forzato e messo lì solo perché tema della tornata. Tolto questo, che comunque penalizza MOLTO il racconto, mi sembra quello scritto meglio insieme a quello di Rimbaud e non avrei mai immaginato il finale (+0.5 punti). Mi sarei aspettato qualcosa di meglio vista l'alta qualità della scrittura qui presentata.

Il mio inno libero: 6
Generalmente non mi piacciono questi tipi di "trovate", utilizzate di solito quando non si hanno idee, però l'ho reputato comunque un racconto ben scritto. L'unica cosa che non sono riuscito a giudicare bene è se sia in tema oppure no.

Giovanni: 7
Mi è piaciuta molto l'interpretazione data al tema. Dal punto di vista della trama mi sembra costruito in modo sufficiente; mi è risultata un po' ostica a tratti la lettura, forse per periodi un po' troppo frammentati, soprattutto nella prima parte. Credo comunque che sia solo un mio gusto personale.

Inizio di una storia d'amore: 6,5
Il racconto parte molto bene, ma mi ha stonato tanto il cambio di storia che abbiamo a metà, con il fatto del gatto. Mi sembra davvero troppo slegato e si perde il ritmo della narrazione.

L'ultimo suicidio: 7
Scritto bene e molto coinvolgente, ho apprezzato anche molto l'incastro col tema. Non mi è piaciuto però il finale, mi pare un po' tirato via, forse per ragioni di spazio.

La solita sgambata: 7 + premio della critica
Raccontino carino e soprattutto ben scritto. Personalmente avrei tolto l'ultima frase, dato che si capisce fin da subito che è un gatto.

Tavajigen ha scritto:


Grazie del commento
Credo che la trama sarebbe potuta essere migliore se i caratteri fossero stati i canonici "12.000". Invece anche il finale è stato creato in quella maniera solo per ragioni di spazio. Lo reputo personalmente uno dei miei racconti migliori, in tutta sincerità
Per quanto riguarda la lettura, definita "un po' ositca" penso che ci possa stare: credo di essere influenzato, ultimamente, da "Saramago" che ho finito da poco di leggere che, forse, ha lasciato qualche "scoria" in me

Il mio inno libero - questo racconto, che più che un racconto è una riflessione, non è un granché.. sono arrivato a dargli un voto così alto per due motivi: ho sempre pensato che il coyote si chiamasse Willy.. e quindi ho imparato una cosa nuova.. e soprattutto ho sempre amato quel personaggio.. per il resto non mi sento di aggiungere altro
I'm going home now - il mitico vincitore della tornata è un racconto F-A-V-O-L-O-S-O.. no, scherzo.. è un racconto brutto.. così brutto che trovo comunque favoloso che abbia vinto la tornata
Giovanni - per quanto mi riguarda è il racconto che più mi è piaciuto.. mi è piaciuta molto la metafora della ascesa/discesa dal palazzo.. è l'unico racconto davvero in tema perché ha avuto - lo scrittore - il coraggio di rivisitare lateralmente la tematica.. avrei sicuramente assegnato un voto più alto se non fosse stato per il finale un po' frettoloso e non al livello dell'elaborazione iniziale del tutto.. certamente riesco a individuare l'intelletto (non l'autore eh.. che tra l'altro mai avrei pensato fosse stivi xD.. diciamo il "disegno") che sta dietro la vicenda.. il che fa sempre piacere.. perché senza intelletto l'elaborazione perde tutto o quasi
L'ultimo suicidio - un racconto insufficiente che non rende giustizia a un'idea iniziale nemmeno così malvagia.. ma certamente non geniale
La solita sgambata - un racconto furbo, giustamente ripagato - le furbate vengono al pettine - dalla mancata vittoria.. comunque sufficiente.. probabilmente ha influito il fatto che avevo intuito potesse trattarsi di un gatto dopo non troppe righe

6Rimbaud ha scritto:


Grazie del commento. Come detto, con 12.000 avrei sicuramente sbaragliato la concorrenza e vinto
Vediamo se riesco a fare di meglio nella prossima ed ultima tornata

steve_vai_it ha scritto:


con 12000 caratteri ti avrei fatto innamorare di viola e avrei stravinto

complimenti a tava per la vittoria e a wong per il PC

6Rimbaud ha scritto:



Grazie per il commento inutile, ora mi puoi fare quello utile?

Rimb so che ti scoccia, ma puoi specificare cosa non ti piace? Perchè l'insufficienza si evinceva da sola dal voto lol


L'ultimo suicidio. Scritto in un'ora per mancanza di tempo, e ovviamente postato senza rileggerlo senza troppe remore ho dovuto tagliare il background dello psicologo che avevo in testa e forse questo lo fa sembrare frettoloso e poco sviluppato. Ad un amico (critico, nel senso che quando c'è da dire "fa schifo" lo fa) fuori di qui e alla zita ("fidanzata" - molto molto generosa, sempre "bello bello" quindi poco credibile lei XD) è piaciuto molto e alla fine come punteggi e commenti per ora sembra sia sufficiente; mi va bene così insomma.



Il mio inno libero 6
Seppur apprezzabile come "inno libero" non rieso ad apprezzarlo come racconto. E' uno sfogo come lo era il mio con Domani, non riesco a valutarlo nè negativamente nè positivamente; potrebbe essere benissimo un thread del forum. Comunque ci sta uno sfogo ogni tanto, l'importante è che non diventi consuetudine. Bella l'analogia con Wile E. Coyote (che pensavo fosse Willy il coyote XD)


“I’m going home now.” 7
Forse sarebbe stato più interessante sentire una discussione con un amico con un po' più di tatto di quello qui presentato.
Scritto bene, con una buona interpretazione della vertigine.


Giovanni 6,5 - premio critica
Quello che ho notato è la padronanza della lingua. La trama è piuttosto esile e inconsistente.
Una cosa non capisco proprio: più che i messaggi di lui dovrebbero essere molto più importanti le risposte di lei.


Inizio di una storia d’amore 7
Scorrevole, con un buon spunto di riflessione.


La solita sgambata 6
Il finale non salva del tutto il resto della trama. Scrittura buona.

Sto leggendo, in questi giorni commento. Complimenti ai vincitori! Se avessi avuto uno straccio di idea o due ore per inventarmi un racconto senza l'idea avrei partecipato anche io

P.S. Rimb, non avrei mai detto che quel racconto fosse tuo... Mi sarei aspettato che quel gatto te lo mangiassi al girarrosto... Certo, fosse stato un cane ancora meglio, ma niente male comunque :PPPP

Andy Dufresne ha scritto:


Grazie per il commento. Si la trama è "troppo veloce" rispetto alla drammaticità della storia, ma ho dovuto farlo così per via dei seimila. Ad ogni modo ho cercato di trascinare il lettore nella frenesia del tutto.
Per quanto riguarda il secondo commento: sei sicuro che una persona che vive una situazione del genere riesca a valutare con lucidità quale delle due cose potrebbe essere più grave? È logico che se ci fossero state parole più "impegnative" anche da parte di lei allora non si discuterebbe, ma allo stesso modo, se ci si trova dentro una cosa del genere, si butta sul piatto della bilancia ogni minimo cosa. Almeno penso...

steve_vai_it ha scritto:


Ma così potrebbe benissimo trattarsi di uno stalker non ricambiato. Un'amica mi fece vedere una sfilza di messaggi di quella caratura da un tizio che poi denunciò, ma il suo fidanzato non ha fatto voli pindarici come il tuo protagonista. Per me è rilevante il non aver fornito indicazioni sulle risposte di lei a quei messaggi.


Per il mio racconto se l'hai considerato fuori tema significa che non sono riuscito a dare peso alle vertigini figurate del chirurgo e a quelle derivanti dalla paura dello psicologo di finire in carcere (questa davvero solo abbozzata in effetti - mea culpa): sono queste a muovere entrambi i personaggi, l'uno verso la decisione di operare male e l'altro a smetterla di uccidere. Ma mi rendo conto di non aver calcato la mano in questi aspetti rilevanti che invece possono sembrare superficiali per come ho scritto il racconto.

Beh in realtà c'è un particolare non proprio insignificante e cioè quello della chiamata e del fatto che lei racconti una bugia al protagonista: il tizio dall'altra parte non è e non dovrebbe essere considerato uno stalker, tutt'altro: è legittimato da lei a continuare a fare allusioni e flirt. È legittimato perché lei non lo ferma (a differenza di come ha fatto la tua amica).
Le risposte di lei non contano perché lei non si sbilancia sentendosi in colpa in una certa maniera (infatti nasconde).

Per il tuo racconto, ora che mi spieghi meglio, mi spiace non aver dato qualche punto in più ma giuro che non avevo proprio colto :O

steve_vai_it ha scritto:


Allora sarò stato disattento perchè continuavo a chiedermi "vabbè, ma lei come risponde?"
Ma continuo a pensare che un certo peso alle risposte di lei avrebbe giovato al racconto, ma forse solo perchè farei così io (spero di non scoprirlo mai quale sarebbe il mio atteggiamento in certi casi )

Pur essendo io molto permaloso , in questo caso e senza paura di arrampicarmi sugli specchi, mi sento di dire che il mio scritto non è fuori tema.
Semmai non è un racconto, può risultare noioso e sconnesso ma non certamente fuori tema.

Come può una riflessione sul "tema di Universi intitolato Vertigini" essere fuori tema?

Chiarito ciò, tutto il resto delle vostre critiche sono oltremodo condivisibili perché quello che ho postato è carente sotto tutti i punti di vista ma non sono riuscito a trovare o fare di meglio così dal ridurmi a scrivere tutto quello che ho pensato su questo maledetto argomento.

Ci tengo talmente tanto a sottolineare la mia "disperazione" che vi posto anche quello che ho fatto:



Io sono solito scrivere al PC perché ho sempre molte idee...
Stavolta mi son davvero ridotto davanti ad un foglio bianco pur di partorire qualcosa per non arrivare alla fine senza niente di niente.
E quando le idee non sono venute ho deciso che valesse almeno la pena postare la mia riflessione. Per quanto puerile potesse essere.

Complimenti ai vincitori anzitutto, grazie per il premio critica e per tutti i commenti.
Volevo dire che, come quasi tutti, l'ho scritto in poco tempo e ho voluto tentare con quest'idea un pò bislacca, mi sono messo alla prova e il risultato finale non ha convinto moltissimo nemmeno me, con più tempo avrei potuto migliorare quantomeno la sorpresa finale.


il mio inno libero, 6,5

è stato difficilissimo per me dare un voto a questa espressione libera; anche io ho trovato molta difficoltà per un tema del genere, d'altronde penso che ciò sia soggettivo. io stesso ho avuto esattamente lo stesso pensiero, tant'è che ho scritto una breve avventura di un gatto nero. non ho potuto dare un voto troppo alto nel rispetto di chi ha tentato di produrre qualcosa realmente a tema, ma solo per questa espressione merita sufficenza e mezzo punto: "Io, ora, sono uno scrittore che non racconta nulla se non l'orgoglio nel vedere la propria mano evolversi in piroette strambe."


I’m going home now. 8 premio critica

Azzeccatissima l'idea di ispirarsi a fatti reali, bella la forma del dialogo con l'epilogo ad effetto, posso solo trovare qualche imprecisione, o meglio qualche parola (a mio parere) di troppo nello scambio di battute, ma è sicuramente il racconto migliore e a parte questo scritto bene.


Giovanni. 5

Ho visto che ho fatto arrabbiare Steve, forse sono stato troppo duro ma ho deciso nelle ultime tornate di dare voti più decisi e sentiti, anche perchè sto partecipando da un pò di tempo, all'inizio ero molto più trattenuto nell'esprimere voti, come alcuni di voi hanno detto su wa la lettura è cosa estremamente soggettiva.
Detto ciò, secondo i miei gusti è scritto così così, a espressioni azzeccate si alternano periodi troppo lunghi e, come dire, esplicativi. il collegamento col tema è fin troppo chiaro, ma per me è risultato forzato il paragone col grattacielo buttato lì così, poteva essere sviluppato in altro modo. Peccato perchè in alcuni punti ha creato un crescendo di tensione spasmodica che poi però si è dissolto fino alla fine, troppo scontata. Anzi forse l'ho punito proprio perchè era partito in un certo modo e mi ha infastidito che non abbia mantenuto le aspettative.

Inizio di una storia d’amore, 6

Mi stava piacendo parecchio all'inizio, scambi di battute veloci, brevi descrizioni per azioni altrettanto rapide, il tema sempre presente in quanto si parla di cime montuose, però poi ho trovato la scena finale troppo staccata dal resto, sconnessa col tema dominante e che fino a quel punto aveva dominato. Quell'emozione che poteva suscitarmi all'inizio è svanita, è come se ci si fosse concentrati a scrivere per rispettare il titolo deciso prima anzichè pensare alla storia di per sè, mi ha fatto questa impressione.


l ultimo suicidio, 6,5

L'idea mi è piaciuta molto, anche se la vertigine ci entra un pò a fatica, ma l'attaccamento al tema non è mai stato il primo criterio per me; il problema è che risulta confuso lo scambio di battute e, cosa che mi ha fatto innvervosire, mi ha rovinato l'effetto di una storia costruita come una piccola tragedia che aveva un altissimo potenziale. quindi gli do un voto sopra la sufficienza, ma con una rilettura attenta poteva essere un'ottima prova. Come accorgimento, visto l'impianto un pò teatrale, sarebbe bastato mettere le iniziali di quelli che sono veri e propri personaggi davanti alle battute.

Wong Fei Hung ha scritto:


Ci ho pensato in realtà, ma l'ho considerata una cosa inutile e troppo scolastica. Ma se t'ha fatto innervosire tanto evidentemente avrò sbagliato qualcosa nell'alchimia dei discorsi


Per il fuori tema copio-incollo: se l'hai considerato fuori tema significa che non sono riuscito a dare peso alle vertigini figurate del chirurgo e a quelle derivanti dalla paura dello psicologo di finire in carcere (questa davvero solo abbozzata in effetti - mea culpa): sono queste a muovere entrambi i personaggi, l'uno verso la decisione di operare male e l'altro a smetterla di uccidere. Ma mi rendo conto di non aver calcato la mano in questi aspetti rilevanti che invece possono sembrare superficiali per come ho scritto il racconto.

è esattamente come hai detto, cioè non è fuori tema, ma hai insistito poco sulle vertigini figurate. Sì mi hai fatto decisamente arrabbiare perché mi è piaciuto davvero tanto e quel pò di confusione mi ha tolto il piacere di godermi appieno la tua idea
Ne approfitto per dirti che, almeno stando alle ultime tornate, solitamente apprezzo molto le tue prove, forse perché c'è quella fantasia o quell'originalità che faccio fatica a trovare per le mie