"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#7] Acqua (commenti)

[#7] Acqua (commenti) 20/10/2015 00:09 #16416

Via libera ai commenti di tornata.

Prima sensazione a caldo. A parte la scarsa partecipazione anche racconti di qualità non così eccelsa a mio modestissimo parere.
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Re: [#7] Acqua (commenti) 20/10/2015 07:55 #16418

Ehm, non te lo vorrei dire, ma in realtà c'era tempo fino ad oggi compreso per votare, ossia i risultati avresti dovuto darli domani.
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Re: [#7] Acqua (commenti) 20/10/2015 08:20 #16419

Tavajigen ha scritto:
Ehm, non te lo vorrei dire, ma in realtà c'era tempo fino ad oggi compreso per votare, ossia i risultati avresti dovuto darli domani.


Ok, invalidiamo tutto e ripetiamo la prova in contemporanea con quella in corso...così potrò partecipare
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Re: [#7] Acqua (commenti) 20/10/2015 09:43 #16423

Tavajigen ha scritto:
Ehm, non te lo vorrei dire, ma in realtà c'era tempo fino ad oggi compreso per votare, ossia i risultati avresti dovuto darli domani.

D'Oh!

Effettivamente avevo letto male. Se qualcuno vuole votare quindi è ancora libero di farlo entro oggi e varrà per la classifica.
Considerando anche che TUTTI gli altri avevano indovinato l'abbinamento direi che, in via del tutto eccezionale, potremmo fidarci della bontà e della buona fede di eventuali nuovi lettori votanti.

Se non arrivano resta tutto com'è e nei prossimi giorni aggiorno tutte le varie sezioni.

Scusate!
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Re: [#7] Acqua (commenti) 21/10/2015 08:17 #16431

Inshallah: 7,5 + premio della critica
Argomento molto difficile (si rischia di cadere nello scontato), ma racconto solido, che si regge su un’ottima preparazione. Ben scritto, con azione intervallata a flashback, che preferisco sempre perché non annoia. Personaggi ben caratterizzati.
Scorre così bene da risultare quasi troppo stretto, tagliuzzato, cioè meriterebbe più caratteri. Un bravo all’autore!


Pioggia: 6,5
Premessa: ho considerato questa una prosa e non una poesia, dato che manca della metrica che per me è essenziale nella poesia (sebbene io ci capisca zero). Pertanto non si becca il 4 d’ufficio per le poesie.
Lì per lì ho pensato: “ecco qualcuno che non ha avuto tempo o voglia di scrivere e ha buttato due righe in croce così tanto per partecipare”. Poi ho letto queste due righe e sono rimasto piuttosto stupito. Le immagini evocate sono ben dipinte dalle poche parole, e mi sono scervellato per un po’ nel tentare di capire il significato nascosto, ossia la metafora di fondo di tutto lo scritto. Purtroppo credo di non averlo afferrato in pieno. Mezzo in voto in più per il coraggio.
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Re: [#7] Acqua (commenti) 21/10/2015 11:30 #16436

A breve anche i miei commenti
You have to find what you're really good at and exaggerate it!

Re: [#7] Acqua (commenti) 21/10/2015 12:09 #16437

Ecco i miei...

Inshallah
Racconto solidissimo, ben scritto e che ha anche il pregio di ricreare una precisa ambientazione, con dovizia di particolari e ottima immaginazione. Se devo dire un piccolissimo difetto a livello di narrazione, proprio una sfumatura, l'inizio della missione terrorista è a mio avviso introdotto un po' in sordina (in un paragrafo, quello che comincia con “Chi aveva profanato il corpo di chi?”, che inizia parlando di altro), mentre sarebbe stato più di effetto uno stacco più netto. Inoltre trovo che se l'elemento acqua avesse avuto una chiave di lettura ulteriore, più metaforica/poetica diciamo, invece di essere un qualcosa di “materiale” che ricorre come contorno alle vicende, il racconto avrebbe potuto guadagnare quel tantino in più da raggiungere l'eccellenza. (O magari ce l'ha questa chiave di lettura, ma forse non è del tutto esplicitata...)

La Cura
Racconto che parte molto bene, a mio avviso, nel suo essere incalzante e nel far crescere il mistero. Poi trovo che il tutto si smonti un po', con la storia che si risolve in un qualcosa di “terra-terra”, e che anche la scrittura sia meno incisiva nella seconda parte. Si riscatta a mio modo di vedere alla fine, mi è piaciuta la battuta finale un po' grottesca. Una piccola nota di demerito per il fatto che l'elemento acqua non è molto centrale nella storia (secondo me).

Pioggia
Di per sé l'idea di un componimento corto non è male e non per forza fa partire con un handicap... Non mi è sembrato però granché ispirato e evocativo (premettendo che le reazioni su questo tipo di cose sono ancor più soggettive). Personalmente, non mi ha convinto la scelta di certe immagini/parole: “come proiettiili” e “senza far male”, che a mio avviso cozzano tra di loro (diverso è dire qualcosa come “inoffensivi proiettili”), “scorciatoie scoscese”, “scia”, “spettacolo chiuso”... Manca poi il colpo ad effetto finale, a mio avviso. Magari un accenno personale a quei pensieri che affiorano a galla, per chiudere con più pathos.
Marco

"Midnight is where the day begins."

Re: [#7] Acqua (commenti) 21/10/2015 13:56 #16438

Ecco i miei commenti

Inshallah: 6.5 + PC

Un bel racconto, dove l'autore è riuscito a riportare la tematica dell'acqua più volte al centro dello scritto, sempre in maniera "differente". E' un dettaglio che ho molto apprezzato. Un'altra cosa che ho particolarmente apprezzato è stata la caratterizzazione, seppure superficiale (ricordiamoci sempre che siamo in un limitatissimo numero di caratteri) di quasi ogni personaggio incontrato nel corso della storia.
Ciò che non mi è piaciuto è stato il finale, probabilmente troppo scontato ed il fatto che, per miei gusti personali, il racconto probabilmente non mi ha mai avvolto anche se a tratti ci è andato vicino.
PS.: Non sono un chimico ma come può una borraccia avvelenare un intero bacino idrico? Non lo chiedo ironicamente, sono serio

La cura: 6

Un racconto che non mi ha convinto a pieno. La prima parte forse è un pelo troppo didscalica; è vero che serve a delineare l'ambiente ed il personaggio dello sciamano, però non mi ha catapultato subito dentro la storia. Insomma, mi è sembrata una mezza lista della spesa, probabilmente è un problema mio ma vorrei sapere che ne pensa l'autore. Anche la storia in sé per sé mi convince abbastanza poco: non ho ad esempio capito perché il medico americano abbia mandato le persone verso morte certa. Inoltre mi aspettavo un finale a sorpresa perché il racconto era (ed è) rimasto troppo piatto. Sfiga ha voluto che avessi azzeccato in pieno il "colpo di scena" che mi ha lasciato con l'interrogativo "tutto qui"?

Pioggia: 4

Purtroppo questo non è un racconto e quindi mi sembra giusto votarlo con una insufficienza abbastanza grave. Noterete, per chi fosse interessato, questo "4" e magari tenderete a compararlo con il 3 (o 3.5, non ricordo più) dato ad un racconto nelle precedenti tornate. Anche qui ci terrei molto a ribadire (preventivamente, non vorrei scoppiasse un nuovo caso ) che il 4 è puramente comparativo rispetto agli altri racconti.
You have to find what you're really good at and exaggerate it!
Ultima modifica: 21/10/2015 13:57 Da steve_vai_it.

Re: [#7] Acqua (commenti) 21/10/2015 15:07 #16439

Per quanto riguarda il mio racconto vi ringrazio per i commenti finora.
Piccola premessa nonché genesi dello stesso.
Da quando è uscito il titolo "Acqua" (che, se non erro, ho proposto proprio io) avevo in mente questo frammento scritto tantissimi anni fa su un quaderno rosso.
Qualche settimana fa l'ho ritrovato e non mi sbagliavo. Fu scritto in seconda superiore, quindi tra i 14 ed i 15 anni. L'intento primario era quello di scrivere qualcosa di onomatopeico che facesse ritornare in mente il rumore dell'acqua che scorre. Ecco il perché di quel terzo periodo che, secondo me, è azzeccatissimo con l'intento.
A quella frase avevo aggiunto poi un contesto un po' astratto ma che rifletteva bene il mio stato d'animo dell'epoca (tipici complessi d'età adolescenziale).
Fino all'ultimo sono stato indeciso se pubblicarlo per davvero magari rielaborandolo. Non ne ho sentito il bisogno ma quando poi ho visto che a poco dalla scadenza c'erano solo due racconti mi sono convinto di sperimentare. Ho pensato: "cosa avrebbero pensato quei mugugnoni di Universi del gensi a 14 anni?"
Ammetto che se ci fossero stati almeno tre racconti non lo avrei mai fatto.
In ogni caso grazie.


Veniamo ai commenti a caldo della tornata "Acqua"

Inshallah:non mi ha convinto fino in fondo. Nella prima parte il fare riferimenti così precisi a culture così complesse e distanti sembra quasi più l'esercizio dello scolaro che ha fatto la ricerca piuttosto che un vero spirito di condivisione affinché il lettore si addentri nella scrittura.
Finisce così che il resto della storia, da quando si incontra con la cugina fino alla fine, diventa un concentrato di così tante cose che mi è stato difficile da interpretare. Da un lato mi è piaciuto il ritmo impresso senza più troppi arzigogoli dall'altro però mi ha lasciato le perplessità accennate all'inizio.
È una storia che vorrei rileggere? A questa domanda mi viene da rispondere di no, purtroppo per l'autore.
Sicuramente apprezzabile lo stile così come la voglia di dare un inizio ed una fine certi. Questo è altamente positivo visto il tipo di racconto.
Però mi è mancato il coinvolgimento e mi tocca mio malgrado rimarcarlo.
6,5 + p.c.


La cura:
se è di Tava si tratta di una storia molto simile a qualcosa già scritto. Anche in quel frangente c'era uno sciamano con una fantomatica cura ed anche in quel frangente, se non erro, la fine era similare.
Detto ciò passiamo alla parte tecnica. Abbastanza pallosa la prima parte con descrizioni assolutamente superflue della stanza. Molto più coinvolgente la parte centrale quando lasci il lettore avvolto nel mistero a domandarsi come andrà a finire. Fuoriluogo far svelare il finale alla protagonista prima di morire... come può saltare in mente una scena del genere? Fino a quel momento mi avevi lasciato il dubbio, quando la tizia sentenzia scientificamente che con l'acqua distillata muore beh, guarda caso, finisce proprio così. Per me è assurdo. Nel senso che mi hai veramente rovinato il finale del racconto. E me ne fotto assai se il vecchio sciamagiamaicano lo fa per vendetta o cazzate del genere. A quel punto mi hai fatto cadere tutta l'attenzione sulla morte della protagonista. Peccato. 6
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Re: [#7] Acqua (commenti) 22/10/2015 14:40 #16443

Ragazzi, grazie per i commenti direi tutti favorevoli (più ombre che luci da gensi, ma ci sta). Stassera, prima di cena, dovrei essere libero e posterò i miei commenti e le risposte ai vostri! Grazie davvero, è un racconto che sento davvero molto e che mi ha dato, per una volta, davvero soddisfazione.

Re: [#7] Acqua (commenti) 22/10/2015 19:38 #16444

- La Cura 7 PC A me è piaciuto perché ho trovato questo racconto ricco di fascino. Entra lento, con descrizioni ben fatte dell'ambiente e dell'uomo, si sviluppa attraverso un dialogo dal quale traspare la disperazione della donna e si risolve bene, anche se un po' troppo bruscamente. Siccome avanzava spazio per un qualcosa di più compiuto, mi sarebbe piaciuto che quello spazio venisse riempito. Comunque solido anche se forse non originalissimo, ma la gestione c'è tutta. Per me ben fatto, "classico".


- Pioggia 4 Non una poesia, non un racconto. Forse un pezzo di diario? Un ricordo? Non mi è piaciuto e non mi è rimasto. Mi spiace di essere stato così severo, per me abbastanza inusuale, ma proprio non l'ho "preso".

Opss, ho letto solo dopo quello che hai scritto sulla scheggia e quando l'hai compilata. Mi scuso col gensino poco più che pubere, ma preferisco quello più maturo!
Ultima modifica: 22/10/2015 20:11 Da arturobandini.

Re: [#7] Acqua (commenti) 22/10/2015 20:09 #16445

Tavajigen ha scritto:
Inshallah: 7,5 + premio della critica
Argomento molto difficile (si rischia di cadere nello scontato), ma racconto solido, che si regge su un’ottima preparazione. Ben scritto, con azione intervallata a flashback, che preferisco sempre perché non annoia. Personaggi ben caratterizzati.
Scorre così bene da risultare quasi troppo stretto, tagliuzzato, cioè meriterebbe più caratteri. Un bravo all’autore!


Grazie, davvero un bel commento. Sì, penso anch'io che potrebbe meritare uno sviluppo magiore, ma devo anche dire che mi è venuto abbastanza così già dalla prima versione, con pochi tagli o aggiustamenti. Grazie davvero.

marcoslug ha scritto:


Inshallah
Racconto solidissimo, ben scritto e che ha anche il pregio di ricreare una precisa ambientazione, con dovizia di particolari e ottima immaginazione. Se devo dire un piccolissimo difetto a livello di narrazione, proprio una sfumatura, l'inizio della missione terrorista è a mio avviso introdotto un po' in sordina (in un paragrafo, quello che comincia con “Chi aveva profanato il corpo di chi?”, che inizia parlando di altro), mentre sarebbe stato più di effetto uno stacco più netto. Inoltre trovo che se l'elemento acqua avesse avuto una chiave di lettura ulteriore, più metaforica/poetica diciamo, invece di essere un qualcosa di “materiale” che ricorre come contorno alle vicende, il racconto avrebbe potuto guadagnare quel tantino in più da raggiungere l'eccellenza. (O magari ce l'ha questa chiave di lettura, ma forse non è del tutto esplicitata...)


Fondamentalmente è un racconto sulla scelta, volontaria o involontaria che sia. Mi servivano quindi degli elementi materiali, interiorizzati e rielaborati dal protagonista, ma non avevo lo spazio per descrivere il processo mentale interiore. Ho scelto qualcosa di più semplice ma di forte impatto, in modo da rafforzare e spiegare il finale. Da tempo meditavo di scrivere un racconto su queste tematiche, ma mi mancava proprio l'elemento materiale, per riuscire ad evadere dal pericolo "demagogia", mito del "buon selvaggio", luogo comune del "è solo colpa della società". Volevo scrivere qualcosa di umano e umanistico e penso di esserci riuscito, senza inutili concioni sociali.
In ogni caso ti ringrazio molto! Anche per il premio della critica.

steve_vai_it ha scritto:


Inshallah: 6.5 + PC

Un bel racconto, dove l'autore è riuscito a riportare la tematica dell'acqua più volte al centro dello scritto, sempre in maniera "differente". E' un dettaglio che ho molto apprezzato. Un'altra cosa che ho particolarmente apprezzato è stata la caratterizzazione, seppure superficiale (ricordiamoci sempre che siamo in un limitatissimo numero di caratteri) di quasi ogni personaggio incontrato nel corso della storia.
Ciò che non mi è piaciuto è stato il finale, probabilmente troppo scontato ed il fatto che, per miei gusti personali, il racconto probabilmente non mi ha mai avvolto anche se a tratti ci è andato vicino.
PS.: Non sono un chimico ma come può una borraccia avvelenare un intero bacino idrico? Non lo chiedo ironicamente, sono serio


Mah, sulla caratterizzazione dei personaggi non sono d'accordo: seppure in breve penso di aver reso molto bene Talal, ma ovviamente è un parere mio e accetto la tua critica. Il finale è scontato è vero, allo stesso tempo penso che sia inevitabilmente scontato, alla luce di quello che racconto. E' vero, l'acqua torna più volte e quello è stato uno dei miei sforzi principali, quello di riproporla in modo da non essere soltanto un pretesto, ma un qualcosa di davvero fondamentale per il personaggio, di determinante.
Riguardo al veleno, tocchi uno dei punti potenzialmente deboli del racconto. All'inizio l'idea era quella di avvelenare l'intero bacino, alla fine ho deciso di avvelenare "solo" l'acqua finita nella chiusa e destinata al kibbutz, una parte relativamente piccola del tutto. Riguardo alla possibilità concreta di riuscita, diciamo che non è impossibile, anche se difficile: oggi, grazie a sintesi e concentrazione dei principi attivi è possibile. Certo, non si potrebbero stendere chissà quante persone, ma un numero ristretto di vittime avrebbe potuto esserci. In ogni caso parlo di tanica e non di borraccia (ho provato a infilare una tanica da cinque litri nel mio zaino da escursione e vi è stata comodamente), con quella sarebbe stato davvero impossibile arrivare a una concentrazione accettabile, diciamo così, per un attentato.
Sono contento di essere risultato credibile sull'altro punto debole del racconto, ovvero il tempo in cui il terrorista rimane allo scoperto in cima alla diga. Ecco, nell'oggi (visto il riferimento all'inizio, siamo comunque dopo l'11 settembre) quel tempo sarebbe probabilmente impossibile da avere: il governo israeliano è uno dei principali acquirenti di droni da difesa oltre che da attacco, e molto probabilmente Talal sarebbe stato avvistato (quegli oggetti sono tutti muniti di telecamera) prima rispetto a quello che racconto. Sono riuscito ad essere efficace e credibile, anche se probabilmente ho perpetrato una piccola "truffa".

gensi ha scritto:


Inshallah:non mi ha convinto fino in fondo. Nella prima parte il fare riferimenti così precisi a culture così complesse e distanti sembra quasi più l'esercizio dello scolaro che ha fatto la ricerca piuttosto che un vero spirito di condivisione affinché il lettore si addentri nella scrittura.
Finisce così che il resto della storia, da quando si incontra con la cugina fino alla fine, diventa un concentrato di così tante cose che mi è stato difficile da interpretare. Da un lato mi è piaciuto il ritmo impresso senza più troppi arzigogoli dall'altro però mi ha lasciato le perplessità accennate all'inizio.
È una storia che vorrei rileggere? A questa domanda mi viene da rispondere di no, purtroppo per l'autore.
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Però mi è mancato il coinvolgimento e mi tocca mio malgrado rimarcarlo.
6,5 + p.c.


Beh, onestamente sono sorpreso in parte da questo commento. Mi aspettavo di essere considerato più un "professorino", che uno scolaro, e un professorino a "tesi", che in teoria sono quelli più antipatici. C'è ricerca? Certo, ma è la ricerca di molti anni, tempo in cui mi sono interessato e ho cercato di capire la situazione di una terra che in realtà è molto più vicina di quanto non si pensi e dove le responsabilità dell'Occidente sono evidenti se non addirittura macroscopiche. Comunque, al di là delle mie opinioni personali, evidentemente risibili come quelle di chiunque, su temi così complessi, so di aver scritto un racconto molto compresso. Sono però stato attento, o almeno ho provato ad esserlo (tu non ne sei convinto, porca paletta), a creare dei macro eventi, ulteriormente riempiti è vero da micro eventi, ma alla fine le cose da ricordare non sono poi davvero molte, cioè le cose davvero importanti e non solo quelle che rendono questo racconto narrativa e non altro.
Riguardo all'analisi stilistica, ti ringrazio moltissimo: è venuto giù sulla carta (ehm, sulla tastiera), praticamente così com è. Ci stavo pensando da tempo, come ho scritto a Marco, ma alla fine il link con l'acqua mi ha permesso di svilupparlo in maniera coerente. Grazie!
Ultima modifica: 22/10/2015 20:14 Da arturobandini.

Re: [#7] Acqua (commenti) 22/10/2015 23:38 #16446

Boh, io ho avuto la sensazione soprattutto nella prima parte.
Ti dico anche la parola esatta che mi ha fatto scatenare questo pensiero: "hijab".

Mi è proprio sembrata che tu l'abbia messa apposta in una frase abbastanza sterile e scontata solo per far vedere che avevi "studiato" e sapevi cosa era.

E già questo "giochino" lo avevi fatto con la parola "kunafa".
Perchè hai dovuto spiegare la ricetta subito nel periodo dopo?

Se fosse stato scritto così: "Era a casa dei nonni e nell'aria vi era l'aroma della sua torta preferita, la pastiera" ti sarebbe lo stesso venuto l'istinto di spiegare che è un dolce tipico con ricotta, grano saraceno, ecc...?

Magari poi sono solo io che mi fisso su ste minchiate, sia chiaro!
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Re: [#7] Acqua (commenti) 23/10/2015 00:21 #16447

gensi ha scritto:
Boh, io ho avuto la sensazione soprattutto nella prima parte.
Ti dico anche la parola esatta che mi ha fatto scatenare questo pensiero: "hijab".

Mi è proprio sembrata che tu l'abbia messa apposta in una frase abbastanza sterile e scontata solo per far vedere che avevi "studiato" e sapevi cosa era.

E già questo "giochino" lo avevi fatto con la parola "kunafa".
Perchè hai dovuto spiegare la ricetta subito nel periodo dopo?

Se fosse stato scritto così: "Era a casa dei nonni e nell'aria vi era l'aroma della sua torta preferita, la pastiera" ti sarebbe lo stesso venuto l'istinto di spiegare che è un dolce tipico con ricotta, grano saraceno, ecc...?

Magari poi sono solo io che mi fisso su ste minchiate, sia chiaro!


Scusami, ma non sono due cose peregrine. Mi spiego: quando si parla di una cultura è inevitabile usare termini di quella cultura. Se fosse stata una ragazza italiana dell'800, avrei detto "avvolta nel prendisole". Non c'è nulla di esagerato o forzato. L'hijab è l'hijab, è un capo d'abbigliamento normale per una donna musulmana praticante, come lo è la camicia per uno che lavora in Borsa, o il camice per chi lavora in fabbrica. Cosa avrei potuto scrivere? Avvolta in un abito che ricopre quasi tutto il corpo? Il termine è hijab, non un altro. La kunafa, dolce meraviglioso che ho scoperto all'università da una ragazza egiziana che studiava ingegneria con il mio amico Vittorio, ma potrò descriverlo o no? E' colore, è narrazione, è profondità maggiore nell'aneddoto. Così come lo sarebbe parlare del fatto che la pastiera è fatta da frolla, ricotta, grano cotto e canditi. Francamente non capisco. Anzi, in parte lo capisco: oggi è passata la moda della descrizione. Ogni volta che un autore descrive, chiunque sia, diventa palloso e tutti vogliono solo l'azione o i passaggi narrativi uno dietro l'altro, vorticosi. Per me è un'altra delle deformazioni causate dalla TV e da un certo cinema americano, dove tutto deve essere veloce e incalzante, altrimenti si cambia canale. A me le descrizioni piacciono, per me sono uno dei centri di qualunque narrazione. Magari nei miei racconti esagero anche nel darle, non lo nego e talvolta è un limite, ma a mio avviso sono fondamentali. Non è aver appreso la lezione, è semplicemente l'amore per una fase del narrare per me del tutto fondamentale.

Re: [#7] Acqua (commenti) 23/10/2015 15:28 #16449

Partiamo dal presupposto che la "predica" ti è sopraggiunta da uno dei peggiori lettori di sempre e che quindi vale quello vale: ovvero la mia personale opinione.


Stabilito ciò ho semplicemente tentato di descriverti il mio processo mentale durante la lettura. Poi se derivi da quello che hai descritto tu è altrettanto probabile.
Di base però ho avuto questa sensazione di leggere più uno "spiegone" in quelle frasi piuttosto che un tentativo di farmi addentrare nell'atmosfera.
Ma parliamo di sensazioni e sono cose influenzate da tantissimi altri fattori esterni oltre al tuo modo di narrare (tipo quando, come e dove si legge...), secondo me.

Resta il fatto che sei l'unico che è riuscito nell'arco degli anni a mantenere un ottimo livello narrativo nonché un'originalità inaudita (per dirlo alla 6Rimbaud).


Però, mai come questa volta, è stato davvero fin troppo facile. Vorrei potermi illudere di riuscire a sfidarti prima della fine di questa sesta edizione.
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Re: [#7] Acqua (commenti) 24/10/2015 13:14 #16450

gensi ha scritto:
Partiamo dal presupposto che la "predica" ti è sopraggiunta da uno dei peggiori lettori di sempre e che quindi vale quello vale: ovvero la mia personale opinione.


Stabilito ciò ho semplicemente tentato di descriverti il mio processo mentale durante la lettura. Poi se derivi da quello che hai descritto tu è altrettanto probabile.
Di base però ho avuto questa sensazione di leggere più uno "spiegone" in quelle frasi piuttosto che un tentativo di farmi addentrare nell'atmosfera.
Ma parliamo di sensazioni e sono cose influenzate da tantissimi altri fattori esterni oltre al tuo modo di narrare (tipo quando, come e dove si legge...), secondo me.

Resta il fatto che sei l'unico che è riuscito nell'arco degli anni a mantenere un ottimo livello narrativo nonché un'originalità inaudita (per dirlo alla 6Rimbaud).


Però, mai come questa volta, è stato davvero fin troppo facile. Vorrei potermi illudere di riuscire a sfidarti prima della fine di questa sesta edizione.


Beh, però alla tua vera o presunta "poca capacità di lettura" si potrebbe ovviare con l'addestramento.

Bah, livello alto. Diciamo che finalmente, in questa edizione di UniVersi più che nelle due precedenti alle quali ho partecipato, son riuscito a (ri)trovare il passo per comporre dei racconti brevi accettabili. UniVersi mi è servito molto per tornare a scrivere narrativa, in un periodo in cui non lo facevo più da molto tempo per varie ragioni più o meno pippose. In questi anni ho anche scritto altro, racconti più lunghi che non vi ho proposto (tempo fa ne ho proposti di giovanili), e che forse potrei proporvi, anche se ho bisogno di rivederli ancora. Comunque, vedremo.

Re: [#7] Acqua (commenti) 25/10/2015 09:47 #16451

Difatti sto ovviando partendo dai più classici della lettura che non possono mancare..
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Re: [#7] Acqua (commenti) 29/10/2015 09:12 #16452

Vorrei rispondere a tutti i commenti in una volta sola.

Avevo una mezza idea in mente per questa tornata, ma per mancanza di tempo non sono riuscito a svilupparla in testa, quindi neanche a scriverla.
Dopo aver deciso di NON partecipare, mi sono reso conto del fatto che si rischiava che non partecipasse nessuno, o magari solo un autore.
Complice il fatto che la tornata chiudeva di giovedì pomeriggio (l'unica mezza giornata della settimana in cui non lavoro, tranne stamani che ho fatto cambio turno e lavoro oggi), sono rientrato alle 18:30 da alcuni giri e mi sono detto: perché non fare un esperimento? Tanto UniVersi per me è sempre stato un banco di prova, dove poter fare anche cose impensabili per me.
Quindi ho aperto word, ho abbandonato l'idea iniziale e ho iniziato a scrivere una storia, inventandola sul momento e senza sapere dove andare a parare. Finito di scrivere l'ho postata, senza rileggerla. Esperimento riuscito? Nì. O meglio: più no che sì.
Resta comunque la tristezza per la deriva del concorso.

Grazie a tutti per aver letto e commentato, mi ha fatto piacere e sicuramente non abbandonerò questo racconto a se stesso, lo riscriverò un po' meglio, tenendo conto dei vostri commenti (l'ho riletto ora, brrr).

@ gensi: forse il racconto a cui ti riferisci è quello che scrissi sul voodoo. C'era uno sciamano, è vero, ma la storia di fondo era diversa. Comunque sì lo può ricordare.

@ marco: hai ragione, rileggendolo ora ammetto di essere sul ciglio del fuori tema.
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Re: [#7] Acqua (commenti) 29/10/2015 13:28 #16453

Tavajigen ha scritto:
Vorrei rispondere a tutti i commenti in una volta sola.

Avevo una mezza idea in mente per questa tornata, ma per mancanza di tempo non sono riuscito a svilupparla in testa, quindi neanche a scriverla.
Dopo aver deciso di NON partecipare, mi sono reso conto del fatto che si rischiava che non partecipasse nessuno, o magari solo un autore.
Complice il fatto che la tornata chiudeva di giovedì pomeriggio (l'unica mezza giornata della settimana in cui non lavoro, tranne stamani che ho fatto cambio turno e lavoro oggi), sono rientrato alle 18:30 da alcuni giri e mi sono detto: perché non fare un esperimento? Tanto UniVersi per me è sempre stato un banco di prova, dove poter fare anche cose impensabili per me.
Quindi ho aperto word, ho abbandonato l'idea iniziale e ho iniziato a scrivere una storia, inventandola sul momento e senza sapere dove andare a parare. Finito di scrivere l'ho postata, senza rileggerla. Esperimento riuscito? Nì. O meglio: più no che sì.
Resta comunque la tristezza per la deriva del concorso.

Grazie a tutti per aver letto e commentato, mi ha fatto piacere e sicuramente non abbandonerò questo racconto a se stesso, lo riscriverò un po' meglio, tenendo conto dei vostri commenti (l'ho riletto ora, brrr).

@ gensi: forse il racconto a cui ti riferisci è quello che scrissi sul voodoo. C'era uno sciamano, è vero, ma la storia di fondo era diversa. Comunque sì lo può ricordare.

@ marco: hai ragione, rileggendolo ora ammetto di essere sul ciglio del fuori tema.


Uh interessante! A me è piaciuto, quindi fai sempre così!

Re: [#7] Acqua (commenti) 29/10/2015 13:54 #16454

arturobandini ha scritto:
Uh interessante! A me è piaciuto, quindi fai sempre così!




Non mi ricordo con quale tornata dello scorso concorso, ma mi successe che avevo l'idea in mente ma non trovai il tempo di scriverla fino alle ultime due ore. Scrissi e postai senza rileggere e vinsi il premio della critica.
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