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ARGOMENTO: [#8] La scalata imperiale (commenti)

[#8] La scalata imperiale (commenti) 21/11/2015 00:15 #16505

Via ai commenti per questa tornata!
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 21/11/2015 00:21 #16506

Il ciabattino Bhialik: 7 + premio della critica
So che l'intero racconto è una sorta di allegoria (e mi è piaciuta), ma non mi convince fino in fondo. La cosa più debole è forse quella su cui si regge tutta la storia, ossia le scarpe fatte di terra (e merda), che trovo davvero troppo impossibili per essere vere. Siamo al limite della favola, ma non l'ho valutata come tale.
Dopo tre righe aveva già vinto il premio della critica, ci sono alcune frasi strepitose.

La finale: 6,5
Divertente il colpo di scena finale, ma si sentiva che sarebbe arrivato. Cioè la sensazione è stata tipo:"ok bla bla bla arriviamo al colpo di scena finale su". La lettura non è stata sgradevole, ma mi è saputa troppo di rivisto.
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Ultima modifica: 21/11/2015 07:52 Da Tavajigen.

Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 21/11/2015 00:39 #16509

Veniamo ai miei a caldo

Il ciabattino Bhialik:
7 - È esattamente il tipo di storia che mi piace leggere su UniVersi. Frizzante ed a tratti dissacrante. Con un finale veramente interessante. Forse sono stato un po' stitico in fase di voto perché il racconto è sicuramente meglio degli altri ma ho avuto la sensazione che lo scritto mancasse di almeno una rilettura. Ad esempio ho dovuto rileggere tre volte la frase del cavallo che mi sembra contorta e priva di adeguata punteggiatura. Mi pare anche ci siano un paio di altri refusi qua e la. Ora, se io mi fossilizzo su queste cose, vuol dire che il racconto mi è talmente piaciuto che non so a cosa appellarmi. Ho anche provato a cercare se le parole inventate avessero un significato ma non ho trovato attinenze alla realtà. Resta il fatto che il racconto, oltre ad essere bello, è veramente tanto vicino al tema.
Complimenti, anche perché sono certo che il racconto della "merda ai piedi" è destinato a restare rispetto a tante altre cose scritte finora


Red Rocks Everywhere : 6 - dopo meno di un paragrafo avevo già intuito che fosse di Tavajigen. Ammetto che è divertente vedere il nostro simpatico compare cercare di cimentarsi con quella che è veramente una passione al limite dell'ossessione per la fantascienza.
Resta il fatto che, come in passato, ci riduciamo ad un collage di immagini anche carine ma che di storia non c'è veramente nulla. Tanti, troppi discorsi abbozzati che si riducono in un finale che sa di "cazzo, ho finito i caratteri e devo chiudere..."
Alla fine è un racconto sufficiente che finisce irrimediabilmente per restare insipido intrappolato com'è tra altre due storie decisamente più interessanti. C'è da dire che è comunque scritto in maniera veramente lineare e di facile comprensione nonostante sia un tema delicato che rischia sempre di mettere di mezzo troppi paroloni e concetti astrusi.



La finale 6,5 - all'inizio mi ha ricordato un racconto che avevo già letto (credo di arturo) di un ragazzo che voleva partecipare ad un torneo di tiro con l'arco. Nel senso che l'ambientazione del racconto, nelle fasi iniziali, mi pareva uguale.
Andando avanti, soprattutto alla frase splatter del sangue, dei tendini, ecc... mi sono reso conto che il racconto non era quello che voleva sembrare. Che la stessa ambientazione quasi "medievale" sapientemente ricostruita era solo un pretesto per arrivare a quel tipo di finale.
Storia quindi sicuramente interessante, alla fine in tema ma non come quella del ciabattino che mette il tema veramente al centro della narrazione.
Soprattutto, se nel primo caso il finale è una sorpresa che ha alle spalle un racconto fatto di molti spunti interessanti, in questo caso invece, leggendo quel finale, sembra quasi che tutto il resto del racconto sia solo un abbellimento per non dire un modo per arrivare a quel finale. Tant'è che ho dato il premio critica proprio perché quest'abbellimento è ben plasmato.

Però ho proprio avuto la sensazione che qui si era pensato sin da subito il finale e ci si è costruito tutto il contorno mentre nel primo racconto si è pensata ad una storia nel suo complessivo per poi sfociare in quel finale.

Ovviamente, ripetuto per la milionesima volta, parliamo di mie personali sensazioni di lettore anche abbastanza disattento.
Sono comunque contento che ci siano stati tre partecipanti e che, rispetto alle ultime tornate, anche la qualità non sia stata per nulla scadente o improvvisata.

Complimenti!
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Ultima modifica: 21/11/2015 00:42 Da gensi.

Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 21/11/2015 01:25 #16510

Ciao a tutti e grazie. Sono contento che sia piaciuto, ha ragione gensi a dire che manca di rilettura attenta e che il periodo del cavallo poteva essere espresso meglio ma ho scritto il racconto nei ritagli di tempo fra i mio lavoro e i lavori nella casa nuova. Domani trasloco e appena potrò postero i miei commenti.
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Ultima modifica: 21/11/2015 01:26 Da scarpax73.

Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 21/11/2015 14:27 #16511

- Il ciabattino Bhialik 6,5 PC Bella fiaba morale, ma non moralista, con un finale arguto e ben tracciato. Ho letto che si è trattato di un lavoro in più fasi, ma devo dire che nonostante questo non ha perso in coerenza. La lingua è semplice ma non semplificata, i termini sono stati scelti bene e con una certa innegabile competenza, per questa ragione ho dato anche il PC. Il voto avrebbe potuto salire se ci fosse stato un pizzico di originalità in più. Mi spiego: non che non sia originale, ma il racconto appartiene a un filone molto diffuso, sia nella narrazione popolare orale e non, sia presso vari autori in quasi tutti i periodi storici. Ma rimane decisamente un lavoro positivo e ben fatto.


- Red Rocks Everywhere 6,5
Questo racconto mi è piaciuto per ideazione e svolgimento, meno per la lingua. In questo caso l'ho trovata davvero semplificata e mi ha fatto calare nella valutazione. Ci sono delle belle chicche qua e là, quei termini usati dai nerd, ehm dagli appassionati di fantascienza, ma non con ridondanza o "saputellaggine", bensì con la giusta conoscenza e competenza. Questo alla prima lettura, poi mi è venuto un dubbio e l'ho riletto. Da allora, dalla rilettura, dentro di me continuo a dirmi "Io questo racconto l'ho già letto, o comunque ne ho letto uno molto simile". Siccome sono anch'io un appassionato di fantascienza, come Tava del resto, mi chiedo se sia a me che a lui (o solo a me), non sia entrata qualche "scoria", qualche reminiscenza di una bella antologia o qualcosa del genere. In ogni caso il racconto è ben strutturato e va giù bello liscio dall'inizio alla fine.
Ultima modifica: 21/11/2015 14:28 Da arturobandini.

Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 21/11/2015 14:44 #16513

Tavajigen ha scritto:

La finale: 6,5
Divertente il colpo di scena finale, ma si sentiva che sarebbe arrivato. Cioè la sensazione è stata tipo:"ok bla bla bla arriviamo al colpo di scena finale su". La lettura non è stata sgradevole, ma mi è saputa troppo di rivisto.


La questione del rivisto ci sta, c'è un po' di Hunger Games (i contadini contro i cittadini) e un po' di Masterchef, quindi nulla di originalissimo. Più che altro avevo bisogno di un racconto leggero e con tematiche più soft rispetto al mio precedente "Inshallah". E' arrivato proprio negli ultissimi giorni, sia per quanto riguarda l'idea che la realizzazione, in meno di un'ora l'ultimo giorno disponibile per postare. In realtà, l'impianto iniziale c'era già nella mia testa (un po' diverso ma compatibile), e il colpo di scena finale è giunto solo alla fine, però ci sta che possa sembrare il contrario, cioè che il tutto sia buttato lì per giustificare il colpo di scena conclusivo. Per lo meno ti ha divertito: è già qualcosa!

gensi ha scritto:




La finale 6,5 - all'inizio mi ha ricordato un racconto che avevo già letto (credo di arturo) di un ragazzo che voleva partecipare ad un torneo di tiro con l'arco. Nel senso che l'ambientazione del racconto, nelle fasi iniziali, mi pareva uguale.
Andando avanti, soprattutto alla frase splatter del sangue, dei tendini, ecc... mi sono reso conto che il racconto non era quello che voleva sembrare. Che la stessa ambientazione quasi "medievale" sapientemente ricostruita era solo un pretesto per arrivare a quel tipo di finale.
Storia quindi sicuramente interessante, alla fine in tema ma non come quella del ciabattino che mette il tema veramente al centro della narrazione.
Soprattutto, se nel primo caso il finale è una sorpresa che ha alle spalle un racconto fatto di molti spunti interessanti, in questo caso invece, leggendo quel finale, sembra quasi che tutto il resto del racconto sia solo un abbellimento per non dire un modo per arrivare a quel finale. Tant'è che ho dato il premio critica proprio perché quest'abbellimento è ben plasmato.

Però ho proprio avuto la sensazione che qui si era pensato sin da subito il finale e ci si è costruito tutto il contorno mentre nel primo racconto si è pensata ad una storia nel suo complessivo per poi sfociare in quel finale.

Ovviamente, ripetuto per la milionesima volta, parliamo di mie personali sensazioni di lettore anche abbastanza disattento.


Beh, no, non ho mai scritto un racconto con un ragazzo che vuole partecipare al torneo, anche se non ho certamente utilizzato un'ambientazione originalissima, quindi ci possono essere inevitabilmente delle sovrapposizioni. E', come scrivo sopra rispondendo a Tava, un po' Hunger Games e un po' Masterchef, quindi nulla di nuovo. In realtà il finale è arrivato solo all'ultimo, però la tua sensazione, simile a quella di Tava, è ampiamente giustificata: in effetti, senza conoscerne la genesi, può sembrare che sia davvero così. Grazie per i complimenti!

Riguardo alle tue presunte incapacità o alle tue reali capacità come lettore, basta non mettere più le mani avanti! Ognuno ha il suo modo di leggere e ognuno lo fa come preferisce o come riesce. Non ha importanza che tu sia o meno un lettore attento (a meno che non sia un problema insormontabile per te stesso: e lì puoi cominciare ad addestrarti, come dicevamo tempo fa), quello che conta davvero è alla fine quello che ti piace e che ti colpisce. E lì conta solo la tua sensibilità e la tua testa.

Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 21/11/2015 19:17 #16515

Non sapendo mai chi scrive e trattandosi sempre di commenti a "caldo" che ricopio pedissequamente dalle mie note, preferisco precisare sempre perché mi scoccerebbe demoralizzare troppo un presunto nuovo scrittore con le mie sentenze.

Ed allora ho la tendenza a precisarlo sempre e comunque nei miei commenti scritti di getto
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 23/11/2015 16:01 #16516

Red rock everyehere 7


Ci sono due cose che ho apprezzato molto in questo racconto: la semplicità del lessico e caratterizzazione del protagonista.
E’ un racconto scritto bene, c’è ordine e freschezza. Le battute del protagonista sono coerenti e azzeccate e fanno comprendere molto del personaggio, in pratica uno stronzo.
Non vi sono periodi particolarmente belli, o ricercati. Tutto il racconto è basato su una semplice, apprezzabile, linearità.
Che fosse di tava si capiva lontano un miglio, e, devo dire, che è uno dei suoi racconti migliori, insieme a “un vero rompicapo” scritto per la tornata “once upon a time”.
Io credo, che tava, debba lavorare su questa strada, quella della semplicità del periodo, perché ne è naturalmente portato.
Ci sono due scrittori italiani che mi vengono in mente: Primo Levi e Natalia Ginzburg, secondo me sono due buoni esempi di scrittura semplice e bella, che varrebbe la pena andare a leggere o rileggere.

La finale 6

Alla fine esce fuori una smorfia, che non è propriamente un sorriso, è più l’espressione che viene quando ti raccontano una barzelletta che già conosci, e che, magari, non ti aveva fatto ridere neanche quando te l’avevano raccontata la prima volta. Lo so che questo commento può sembrare cinico, ma è il rischio che si corre con racconti del genere.
Il problema fondamentale non è tanto il finale, ma la costruzione, troppo lineare: presentazione personaggio 1; presentazione personaggio 2; finale col trucco. In questi casi, secondo me, è meglio giocare con la trama, mischiare le carte della narrazione, per dare più forza alla struttura e meno peso al finale..
Scritto bene, ma che te lo dico a fare...
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 25/11/2015 23:22 #16517

Scarpax, ma la storia del tuo ciabattino, ti è nata così più o meno dal nulla o sei stato ispirato?

Più che altro sono curioso dell'origine dei nomi che hai dato alle piante ad esempio. Come sono nate?
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 26/11/2015 14:17 #16518

gensi ha scritto:
Red Rocks Everywhere : 6 - dopo meno di un paragrafo avevo già intuito che fosse di Tavajigen. Ammetto che è divertente vedere il nostro simpatico compare cercare di cimentarsi con quella che è veramente una passione al limite dell'ossessione per la fantascienza.
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Di solito non sento la mancanza di caratteri, in questo caso l'ho sentita molto.

Grazie per il commento!
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 26/11/2015 14:20 #16519

arturobandini ha scritto:
- Red Rocks Everywhere 6,5 Questo racconto mi è piaciuto per ideazione e svolgimento, meno per la lingua. In questo caso l'ho trovata davvero semplificata e mi ha fatto calare nella valutazione. Ci sono delle belle chicche qua e là, quei termini usati dai nerd, ehm dagli appassionati di fantascienza, ma non con ridondanza o "saputellaggine", bensì con la giusta conoscenza e competenza. Questo alla prima lettura, poi mi è venuto un dubbio e l'ho riletto. Da allora, dalla rilettura, dentro di me continuo a dirmi "Io questo racconto l'ho già letto, o comunque ne ho letto uno molto simile". Siccome sono anch'io un appassionato di fantascienza, come Tava del resto, mi chiedo se sia a me che a lui (o solo a me), non sia entrata qualche "scoria", qualche reminiscenza di una bella antologia o qualcosa del genere. In ogni caso il racconto è ben strutturato e va giù bello liscio dall'inizio alla fine.



Azz, se ti viene in mente il titolo del racconto che ti è stato ricordato dal mio racconto fammelo sapere, perché ci ho pensato un po' ma non mi ricordo di niente di simile tra quello che ho letto...però non si sa mai!

Grazie per il commento.
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 26/11/2015 14:24 #16520

scarpax73 ha scritto:
Red rock everyehere 7


Ci sono due cose che ho apprezzato molto in questo racconto: la semplicità del lessico e caratterizzazione del protagonista.
E’ un racconto scritto bene, c’è ordine e freschezza. Le battute del protagonista sono coerenti e azzeccate e fanno comprendere molto del personaggio, in pratica uno stronzo.
Non vi sono periodi particolarmente belli, o ricercati. Tutto il racconto è basato su una semplice, apprezzabile, linearità.
Che fosse di tava si capiva lontano un miglio, e, devo dire, che è uno dei suoi racconti migliori, insieme a “un vero rompicapo” scritto per la tornata “once upon a time”.
Io credo, che tava, debba lavorare su questa strada, quella della semplicità del periodo, perché ne è naturalmente portato.
Ci sono due scrittori italiani che mi vengono in mente: Primo Levi e Natalia Ginzburg, secondo me sono due buoni esempi di scrittura semplice e bella, che varrebbe la pena andare a leggere o rileggere.



La semplicità per me è forse la cosa più importante, non ho mai amato tanti "fronzoli" nella scrittura. Ti faccio anche io il nome di uno scrittore che scriveva andando diretto al punto: Isaac Asimov.

Grazie!
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 27/11/2015 18:39 #16521

gensi ha scritto:


Più che altro sono curioso dell'origine dei nomi che hai dato alle piante ad esempio. Come sono nate?


Beh il nome della pianta me lo sono inventato di sana pianta scusa la cazzata ma non ho potuto fare a meno di scriverla. All'inizio volevo darle un nome impronunciabile tipo quei nomi polacchi con tante w h y k e zn, poi ho preferito derivarlo dal termine tribolare storpiandolo alla russa.
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 27/11/2015 18:47 #16522

Tavajigen ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Red rock everyehere 7


Ci sono due cose che ho apprezzato molto in questo racconto: la semplicità del lessico e caratterizzazione del protagonista.
E’ un racconto scritto bene, c’è ordine e freschezza. Le battute del protagonista sono coerenti e azzeccate e fanno comprendere molto del personaggio, in pratica uno stronzo.
Non vi sono periodi particolarmente belli, o ricercati. Tutto il racconto è basato su una semplice, apprezzabile, linearità.
Che fosse di tava si capiva lontano un miglio, e, devo dire, che è uno dei suoi racconti migliori, insieme a “un vero rompicapo” scritto per la tornata “once upon a time”.
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La semplicità per me è forse la cosa più importante, non ho mai amato tanti "fronzoli" nella scrittura. Ti faccio anche io il nome di uno scrittore che scriveva andando diretto al punto: Isaac Asimov.

Grazie!


Grande Asimov, ma leggere un autore italiano ti agevolerebbe maggiormente...imho
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 27/11/2015 19:34 #16523

gensi ha scritto:
Scarpax, ma la storia del tuo ciabattino, ti è nata così più o meno dal nulla o sei stato ispirato?


Un giorno ho pensato a un ragazzino, questo ragazzino gioca insieme ad altri a piedi scalzi con una palla fatta di stracci, e tira delle bordate micidiali. Ma il ragazzino oramai è grande quindi deve iniziare a lavorare, venderà stracci in altri paesi vicino al suo, quindi gli serviranno delle scarpe. Sua madre gli da i soldi e un vecchio paio di scarpe del padre defunto egli dice di andare dal ciabattini del paese. Il cuabattino gli racconterà una storia famtastica.

Questo era il canovaccio della storia, che poi scrivendo si è via via trasformata.

Inutile negare che molta influenza hanno avuto i racconti di I.B.Singer e di Saroyan

Ma il racconto alla fine non è venuto come volevo veramente. Volevo una voce narrante più reale, anche sgrammaticata ma più simpatica. Per motivi di tempo non ho provato a modificarlo. Chissà magari lo farò...

Riferimenti: che ve ne sembra dell'america? di william saroyan

L' ultimo demone e altri racconti di i.b.singer
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 27/11/2015 23:57 #16524

Purtroppo parli con una capra che si sta istruendo e che ha raggiunto pagina 800 del conte di Montecristo...

Forse tra trent'anni ti potrò rispondere
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 28/11/2015 11:25 #16525

gensi ha scritto:
Purtroppo parli con una capra che si sta istruendo e che ha raggiunto pagina 800 del conte di Montecristo...

Forse tra trent'anni ti potrò rispondere


...tu ti butti troppo giù...conosco gente che non ha mai preso un libro in mano...tu stai facendo il tuo percorso. Tra l'altro i tuoi commenti sono sempre spunto di riflessione.
Come va col conte?
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Re: [#8] La scalata imperiale (commenti) 28/11/2015 12:21 #16526

Pazzesco. Quando penso di prevederne il finale mi si sbagasciano tutti i piani.
Ho veramente l'ansia del volerlo finire quanto prima
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