"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#1] La partita (commenti)

[#1] La partita (commenti) 06/05/2016 10:17 #17643

A breve posto i risultati.
E poi possiamo scatenare l'inferno.
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Re: [#1] La partita (commenti) 07/05/2016 17:19 #17649

Intanto ringrazio per la vittoria!

Ma moralmente la spartisco con arturo, è stato solo un caso di tempistica

Io ho avuto l'idea del racconto, ma poco tempo per svilupparla (tra trasloco e altro).
Infatti la parte finale è stata fatta un po' di fretta e poteva sicuramente essere (tutto) scritto meglio.

Appena ho 10 minuti, mi ci metto coi commenti!
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Re: [#1] La partita (commenti) 07/05/2016 23:06 #17650

Vado coi commenti

Due regni
Arturo ha sempre un ottimo modo di scrivere, niente da dire.
Scrittura semplice, ma efficace. Non pesante o stancante, ma nemmeno troppo infantile.
La storia invece mi è piaciuta un po' meno.
Non per l'idea in sè, che trovo ottima, ma mi aspettavo qualcosa di più.
Si capisce subito che si sta parlando di scacchi (PS non mi pare di aver letto dell'arrocco ). Forse avrei preferito una cosa meno capibile subito (alla "attraverso lo specchio" di Carrol).
La fine con la scenza dell'ospizio invece è stata ottimale e mi è piaciuta molto.

Paesi troppo bassi
L'idea in sè mi è piaciuta moltissimo, azzeccata (PS mai pensato a nuotatrici col mestruo? )
Lo sviluppo mi è piaciuto meno.
Mentre l'inizio proseguiva bene, la partita mi è parsa buttata giù frettolosamente.
La scrittura mediamente buona.
Un bel errore nel sbagliare il nome del protagonista (Giulio in una frase è diventato Giorgio).
Alcune frasi non mi son sembrate espresse bene e una non l'ho capita poco (anche se credo di aver intuito): Cassate tutte le intuizioni circa doping o cose simili cominciò a scrollare tra i vecchi contatti ungheresi che aveva ancora a sue mani.
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Re: [#1] La partita (commenti) 08/05/2016 15:38 #17651

Grazie Drauen.
L'errore sul protagonista non l'avevo notato. Rileggerò ancora nonostante, questa volta, abbia dedicato molto più del solito per la fase dell'editing.

Probabilmente, a rileggere cose scritte da me, non riesco a concentrarmi a dovere.

A breve i commenti sui vostri.
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Re: [#1] La partita (commenti) 08/05/2016 15:51 #17652

Visto che quest'anno abbiamo deciso di dividere i concorsi, ho deciso di usare un metro diverso per i commenti su Universi tradizionale.

Preferisco fare un commento generico (soprattutto in questo primo caso) sulla tornata precisando poi alcuni dettagli.

Prima di tutto sono rimasto colpito dal fatto che entrambi i racconti si siano aggirati attorno agli scacchi seppur con trame decisamente diverse.
Strano che la partita abbia portato nella stessa direzione ben due autori su tre.

Ho apprezzato entrambe le storie, molto belle.

Cartoline
Nella prima parte della prima storia mi sono poi immedesimato moltissimo. Ha raccontato egregiamente un momento della vita che credo d'aver vissuto anche io con le stesse sensazioni.
Il secondo blocco invece mi è sembrato un po' più sottotono ed anche la fine non mi ha soddisfatto a pieno. Forse quel finale concreto nelle intenzioni ma astratto nei fatti mi ha fatto mancare la ciliegina sulla torta.

Due regni
La scrittura è magistrale (difatti vince il premio critica). La storia è bella nelle intenzioni ma, alla fine, è davvero troppo telefonata. Non tanto il riferimento agli scacchi che è palesemente voluto e ricercato. Ma anche il colpo di scena finale, con l'ospizio, pur se non prevedibile al 100% risulta comunque abbastanza piatto.
Cioè mentre leggevo ero lì che pensavo "ok ora arriva il colpo di scena, vediamo se sono bambini, vecchi o cos'altro"...
Non mi arrogo la presunzione di dire che si potesse gestire meglio la cosa ma è evidente che così come è stata impostata perde tutto il suo iniziale effetto.
Detto questo, che poi è più un'opinione personale, sotto la parte tecnica non mi sento di dir niente.

Anzi, la curiosità più grande che avrei è leggere di un arturobandini che prende la mia idea di questa tornata e la riscrive.

Perché non me ne voglia il vincitore ed arturo ma, alla fine della tornata, mi è rimasto un po' d'amaro in bocca perché sono convinto che la mia idea fosse veramente la più originale di tutte e la più interessante visto il tema.
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Re: [#1] La partita (commenti) 08/05/2016 20:31 #17653

Ecco i miei commenti

Cartolina

Il racconto a mio parere è scritto molto bene, la storia invece mi è piaciuta meno...
Non credo sia una questione oggettiva ma semplicemente un mio gusto personale, storie troppo "realistiche" con tanto sentimento e poca azione probabilmente non riescono a coinvolgermi più di tanto. Boh
Ripeto, buon racconto scritto molto bene...la storia non è indovinata come per Alternativa Universi così il buon Drauen si deve accontentare di un misero secondo posto nel mio podio personale!

Paesi troppo bassi
Scrittura buona ma non eccezionale, dal mio punto di vista inferiore agli altri 2 ma comunque di livello discreto.
Dal mio punto di vista, il problema principale del racconto è la storia...o per lo meno come è stata scritta...
Inizia con una storia d'amore (tra la giocatrice di pallanuoto e il protagonista), poi passa ad una sorta di intrigo (cosa farà il protagonista?)e termina con un finale grottesto (merda e vomito). Devo dire che non mi è piaciuto per nulla, in sostanza inizio e fine non c'azzeccano nulla l'una con l'altra. Se volevi quel finale, secondo me era meglio stare sul grottesco fin dall'inizio mentre se preferivi quell'inizio (e secondo me era meglio percorrere quella strada) avrei preferito un finale diverso (ad esempio con l'amico che fa il doppio gioco, si "allea" con l'allenatore delle americane e incastra il protagonista per il tentativo di sabotare la squadra avversaria)
Insomma, la diarrea di gruppo in vasca non mi è proprio piaciuta per come era stato scritto il racconto fino a quel punto.
Dal mio punto di vista, racconto nettamente inferiore agli altri 2.

Due regni
Scritto benissimo (meritatissimo il premio della critica) e storia che personalmente mi è piaciuta. Semplice ma intelligente.
Si intuisce quasi subito che si tratti di una partita a scacchi (secondo me anche perchè, casualmente, anche il primo racconto si riferisce agli scacchi e quindi aiuta ad intuirlo) ma si capisce anche che all'autore non interessa nasconderlo.
Molto belle le "mosse", ben scritte, ben congeniate sia prendendole singolarmente che in sequenza...forse mi sono piaciute ancora di più perchè ho pensato: "avrei potuto scrivere io qualcosa del genere"...magari con presunzione (anzi sicuramente) ma in qualche modo questo racconto ricorda il mio "stile" (se in quelle cagate che scrivo io si puà riconoscere in qualche modo uno stile...)
Il finale non è niente di strabiliante ma l'ho trovato perfetto per un racconto di questo tipo, lo definirei elegante.
Riassumendo, secondo me il racconto migliore dei 3. Complimenti ad Arturino! Anche se non ha vinto!
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Re: [#1] La partita (commenti) 08/05/2016 23:47 #17654

Grazie per il commento Lesaz ma dissento solo su una cosa.
La storia inizia con due che si conoscono e si baciano.
La storia NON finisce con il merdone nella vasca ma finisce con Heleen che scopre d'essere davvero innamorata.
Giulio aveva già confessato di farlo al suo amico.

Poi sono d'accordissimo con te sul livello di scrittura. Ma credo che la mia idea sia la migliore tra tutte.

Presunzione? Si
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Re: [#1] La partita (commenti) 10/05/2016 13:04 #17655

Scusate il ritardo con cui posto i commenti, ma è stato un periodo densissimo e un po' complicato. Purtroppo ho anche scritto poco e questo è il dispiacere più grande,ma comunque si va!

- Cartolina Iniziando a leggere questo racconto, mi sono detto "Oh, finalmente un'atmosfera noir ben fatta!". La narrazione in prima persona, i passaggi tra il ricordo e l'oggi, la struttura semplice eppure efficace, sono perfettamente in sintonia con quel genere letterario, compresa la murder story svelata nel finale. Inoltre vi è la storia nella storia, le "partite" che si giocano all'interno del lavoro sono molteplici, anche se non troppo complesse e quindi ragionevoli per un racconto di questa lunghezza. Quello che mi è piaciuto meno è che la parte estetica (sia nella scrittura, sia per come vengono srotolati i vari momenti) è predominante su quella della sostanza. La scrittura funziona perché perfettamente adeguata al tipo di narrazione scelta, anche i termini qua e là desueti o meno "contemporanei", danno una sorta di atmosfera anni '40/'50 che non fa altro che potenziare l'aspetto noir, ma il tutto risulta un po' troppo tenue e non sempre incisivo. Insomma, lo si legge fin troppo bene in un certo senso, finendo per non soffermarsi in maniera adeguata sui climax, o per meglio dire sui passaggi maggiormente rilevanti. E' comunque lavoro solido nella scrittura e nella struttura e pur nella sua tenuità rimane bene in testa anche in fase di rilettura.

- Paesi troppo bassi Questo racconto mi ha divertito molto, anche se purtroppo (mi spiace, non vorrei essere ridondante e fastidioso giacché il mio commento al racconto di gensi in Alternativa ha generato un controcommento un po' piccato e infastidito) ho trovato la scrittura poco soddisfacente. La prima parte, quella della nascita del possibile amore, è stata resa in maniera leggermente troppo melensa, anche se funziona ed è perfettamente in tema, nel senso della partita nella partita (l'amore è una partita, per definizione). La seconda, quella dell'amico ritrovato è quella che formalmente mi ha convinto di più ed è quella che dà slancio al racconto, facendo capire che non si tratterà di qualcosa di classico, ma che necessariamente si svilupperà in qualcosa di altro (e anche lì, altra partita nella partita). Il terzo troncone, quello del disvelamento è divertente, arriva all'improvviso e sebbene ci si potesse aspettare qualcosa di "forte" (già in parte accennato nel secondo troncone, non tanto nella sostanza, piuttosto riguardo al fatto che "arriverà"), mi ha fatto sorridere e mi ha preso, grazie al suo gusto grottesco e irriverente. Anche la chiusura è buona, fortemente amorale (la ragazza comprende che il suo amore è coinvolto nella "truffa", che participa allo sberleffo, ma questo non la ferma, non la fa tornare indietro sull'amore nascente), ed efficace. Un buon pastiche, con elementi classici (amore, amicizia), e un aspetto grottesco/surreale calato al momento giusto. Il problema resta la scrittura, poco efficace e spesso (apparentemente) tirata via. Mi ripeto, in maniera magari nauseante: gensi, devi imparare a rivedere meglio i tuoi racconti. Ci voleva una scrittura anche molto semplice e per certi versi meno scoppiettante, ma più adeguata al racconto. Il tutto risulta un po' zoppo. Perdonami, ma la penso così. Ed è per questo che ti ho messo dietro a Drauen nel mio podio, perché se la struttura e l'idea ci sono, a perdere è l'insieme a causa della forma.
Ultima modifica: 10/05/2016 14:07 Da arturobandini.

Re: [#1] La partita (commenti) 10/05/2016 13:28 #17656

Drauen ha scritto:

Due regni
Arturo ha sempre un ottimo modo di scrivere, niente da dire.
Scrittura semplice, ma efficace. Non pesante o stancante, ma nemmeno troppo infantile.
La storia invece mi è piaciuta un po' meno.
Non per l'idea in sè, che trovo ottima, ma mi aspettavo qualcosa di più.
Si capisce subito che si sta parlando di scacchi (PS non mi pare di aver letto dell'arrocco ). Forse avrei preferito una cosa meno capibile subito (alla "attraverso lo specchio" di Carrol).
La fine con la scenza dell'ospizio invece è stata ottimale e mi è piaciuta molto.



La mia idea iniziale era quella di essere più "coperto", di far capire solo in un secondo momento di come si trattasse di una partita di scacchi, ma poi mi son chiesto cosa volessi scrivere davvero, quali temi volessi sviscerare nella sostanza. Alla fine ho scelto qualcosa di diverso, forse di più difficile: mi ha interessato di più parlare di una guerra, che di una partita, mi ha interessato di più toccare tematiche mie che fare una scelta puramente estetica od intellettuale o ludica. Ho scelto, per quanto sia possibile, una partita umanistica e non solo un gioco nel gioco.

gensi ha scritto:


Due regni
La scrittura è magistrale (difatti vince il premio critica). La storia è bella nelle intenzioni ma, alla fine, è davvero troppo telefonata. Non tanto il riferimento agli scacchi che è palesemente voluto e ricercato. Ma anche il colpo di scena finale, con l'ospizio, pur se non prevedibile al 100% risulta comunque abbastanza piatto.
Cioè mentre leggevo ero lì che pensavo "ok ora arriva il colpo di scena, vediamo se sono bambini, vecchi o cos'altro"...
Non mi arrogo la presunzione di dire che si potesse gestire meglio la cosa ma è evidente che così come è stata impostata perde tutto il suo iniziale effetto.
Detto questo, che poi è più un'opinione personale, sotto la parte tecnica non mi sento di dir niente.

Anzi, la curiosità più grande che avrei è leggere di un arturobandini che prende la mia idea di questa tornata e la riscrive.

Perché non me ne voglia il vincitore ed arturo ma, alla fine della tornata, mi è rimasto un po' d'amaro in bocca perché sono convinto che la mia idea fosse veramente la più originale di tutte e la più interessante visto il tema.


Come scrivo anche a Drauen, ho scelto di non avere nessun colpo di scena, ma invece ho voluto qualcosa di realistico (pur con gli aspetti fantastici del racconto), e l'abbinamento con una partita della vita (gli anziani) era quello più ovvio in un certo senso, ma anche quello più compatibile con il mood del racconto. Originalità? Non saprei. Scorporando i racconti negli elementi che li compongono, non trovo nessuno dei tre particolarmente originale. Le partite sono tutte partite che balzano alla mente facilmente riflettendo su che cosa scegliere avendo uno spunto come questo. Quello che si poteva scegliere era il mood, l'anima sottostante al racconto. E in questo senso non mi viene così semplice capire quale sia il più originale tra i tre. Quello di Drauen è maggiormente estetico, il mio è più legato alla reazione a pulsioni profonde pur non tralasciando l'aspetto del gioco, il tuo è il più variegato e tambureggiante. In tutti e tre vedo originalità, e in tutti e tre vedo banalità, ma non nel senso della riduzione verso il già sentito, piuttosto nell'impossibilità di "non" banalizzare (pur con tutte le differenze del caso) argomenti universali. Rileggendo il mio racconto dopo qualche giorno e fuori dalla revisione scrittura, sono ancora più convinto della mia scelta, dell'anima che sono riuscito a donare a Due regni.

Lesaz ha scritto:


Due regni
Scritto benissimo (meritatissimo il premio della critica) e storia che personalmente mi è piaciuta. Semplice ma intelligente.
Si intuisce quasi subito che si tratti di una partita a scacchi (secondo me anche perchè, casualmente, anche il primo racconto si riferisce agli scacchi e quindi aiuta ad intuirlo) ma si capisce anche che all'autore non interessa nasconderlo.
Molto belle le "mosse", ben scritte, ben congeniate sia prendendole singolarmente che in sequenza...forse mi sono piaciute ancora di più perchè ho pensato: "avrei potuto scrivere io qualcosa del genere"...magari con presunzione (anzi sicuramente) ma in qualche modo questo racconto ricorda il mio "stile" (se in quelle cagate che scrivo io si puà riconoscere in qualche modo uno stile...)
Il finale non è niente di strabiliante ma l'ho trovato perfetto per un racconto di questo tipo, lo definirei elegante.
Riassumendo, secondo me il racconto migliore dei 3. Complimenti ad Arturino! Anche se non ha vinto!


Grazie! Commento commovente in tutto, tranne nella parte in cui sminuisci il tuo lavoro: bastaaaaa! Non sminuirti mai, lessino mio. Anche a me piace molto il finale, per le ragioni che scrivo sopra nelle risposte agli altri commenti, ma in un certo senso l'ho trovato del tutto ineluttabile. Per come ho congeniato il tutto non potevo che finire lì (ed ecco l'assenza di originalità che rileva gensi scomponendo le varie fasi del racconto, racconto invece, secondo me, da valutare nel complesso).


Rispondo collettivamente per quanto riguarda la scrittura e ovviamente vi ringrazio particolarmente per il Premio della Critica, premio che personalmente mi sta sempre più a cuore rispetto alla gara in se (per quanto mi garbi anche quella, si capisce). Sono più in sintonia con Drauen, riguardo alla semplicità e meno sul fatto che sia scritto in maniera magistrale o benissimo. Mi spiego: è ben scritto, ma soprattutto perché ritengo che la scrittura sia adeguata al racconto e a come volevo raccontarlo, non tanto per quello che alla fine ha "sporcato" la carta. Da questo punto di vista è quello dei tre che funziona meglio, anche più di Cartolina, e non cambierei nessuna delle frasi, ritenendole tutte piuttosto efficaci. Inoltre, mi soddisfa molto perché l'ho scritto in pochissimo tempo, molto a ridosso della scadenza (ho finito di rivederlo 5 minuti prima di postarlo) ed è venuto come avrei voluto che venisse!

Grazie ragazzi.
Ultima modifica: 11/05/2016 09:32 Da arturobandini.

Re: [#1] La partita (commenti) 11/05/2016 16:54 #17657

Ti risponderò piccatissimo

È giunta l'ora che mi faccia un ghost writer allora.
È un peccato vedere le migliori idee mai partorite buttate un po' così in questo forum.

A parte le battute devo arrendermi all'evidenza. Ho delle lacune in fase di scrittura.
Probabilmente dovrei tornare a scrivere con carta e penna perché temo che lo scrivere molto velocemente al pc mi porti a non pensare troppo ed a buttare lì un po' di tutto.
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Re: [#1] La partita (commenti) 11/05/2016 21:42 #17658

gensi ha scritto:

Cartoline
Nella prima parte della prima storia mi sono poi immedesimato moltissimo. Ha raccontato egregiamente un momento della vita che credo d'aver vissuto anche io con le stesse sensazioni.
Il secondo blocco invece mi è sembrato un po' più sottotono ed anche la fine non mi ha soddisfatto a pieno. Forse quel finale concreto nelle intenzioni ma astratto nei fatti mi ha fatto mancare la ciliegina sulla torta.


Io fortunatamente non ho vissuto il momento della prima parte, me lo son solo immaginato.
La seconda parte non ha soddisfatto in pieno nemmeno me, ma col poco tempo è quel che son riuscito a buttare giù in velocità. Non per il contenuto, ma per la forma. A dir la verità, mentre scrivevo la seconda parte, lo pensavo più al primo capitolo o prologo di un libro che un racconto a se stante.
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Re: [#1] La partita (commenti) 11/05/2016 21:44 #17659

Lesaz ha scritto:

Cartolina
Il racconto a mio parere è scritto molto bene, la storia invece mi è piaciuta meno...
Non credo sia una questione oggettiva ma semplicemente un mio gusto personale, storie troppo "realistiche" con tanto sentimento e poca azione probabilmente non riescono a coinvolgermi più di tanto. Boh
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Buono a sapersi che è solo per il gusto personale
Purtroppo io preferisco quelli con meno azione, quindi mi vedrò costretto a rimanere dietro gli altri
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Re: [#1] La partita (commenti) 11/05/2016 21:48 #17660

arturobandini ha scritto:

- Cartolina Iniziando a leggere questo racconto, mi sono detto "Oh, finalmente un'atmosfera noir ben fatta!". La narrazione in prima persona, i passaggi tra il ricordo e l'oggi, la struttura semplice eppure efficace, sono perfettamente in sintonia con quel genere letterario, compresa la murder story svelata nel finale. Inoltre vi è la storia nella storia, le "partite" che si giocano all'interno del lavoro sono molteplici, anche se non troppo complesse e quindi ragionevoli per un racconto di questa lunghezza. Quello che mi è piaciuto meno è che la parte estetica (sia nella scrittura, sia per come vengono srotolati i vari momenti) è predominante su quella della sostanza. La scrittura funziona perché perfettamente adeguata al tipo di narrazione scelta, anche i termini qua e là desueti o meno "contemporanei", danno una sorta di atmosfera anni '40/'50 che non fa altro che potenziare l'aspetto noir, ma il tutto risulta un po' troppo tenue e non sempre incisivo. Insomma, lo si legge fin troppo bene in un certo senso, finendo per non soffermarsi in maniera adeguata sui climax, o per meglio dire sui passaggi maggiormente rilevanti. E' comunque lavoro solido nella scrittura e nella struttura e pur nella sua tenuità rimane bene in testa anche in fase di rilettura.


Questo commento mi ha molto interessato.
Come per l'altro raccono ho una scrittura semplice.
Io credo sia dovuto alla mia non gran capacità di scrivere o alla poca esperienza.
Non son sicuro che son sostanza ed estetica intendi la stessa cosa di lesaz quando parla di azione e sentimento. Me la potresti spiegare meglio?
Poi son curioso sui termini desueti, a me pareva di averne usati di comuni
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