"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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ARGOMENTO: [#3] Sulla strada (commenti)

[#3] Sulla strada (commenti) 11/09/2016 13:36 #17916

Apro io che son curioso! Ma in primis vi voglio ringraziare davvero tanto per aver premiato il mio racconto. Ha avuto una genesi particolare, di cui vi dirò più avanti!


Grazie!

Re: [#3] Sulla strada (commenti) 11/09/2016 18:09 #17920

Grazie arturo per avermi anticipato!
Sto facendo le cose a "round"!
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 11/09/2016 18:40 #17922

Faccio una premessa. La tornata non mi ha entusiasmato tantissimo. Nel senso che in ogni racconto ho trovato qualcosa di buono ma nessuno di questi mi ha veramente soddisfatto a 360 gradi.
Tant'è che fare un podio è stato veramente ostico perché avrei visto bene parecchi parimerito per diversi motivi.
In ogni caso, è andata ed ecco qui i miei commenti

- In corsa (9063): non per cattiveria, di solito ho sempre commentato tutto. Questa volta però me lo tengo per me almeno fino a che l'autore non si paleserà e sempre che vorrà saperne di più del mio giudizio;

- Nixon street (7537)
: ho gradito molto la storia ed i tempi. Ho amato poi l'idea di farne una parodia con i continui richiami alla storia passata e recente americana. Alla fine non me la sono sentita di farlo vincere perché ho trovato sinceramente molto, molto forzata l'attinenza al tema. Un racconto così, volente o dolente, riesci a "piazzarlo" in quasi ognuno dei nostri concorsi e, letto il resto, ho preferito decidere così.
Detto ciò quindi, a livello meramente tecnico, non sento di aggiungere altro. È divertente e sprezzante, proprio come piace a me.

- Street parade (12616): mi ha ricordato tantissimo un film in cui un gruppo di alieni studia gli esseri umani e li "cataloga". Ho apprezzato tantissimo l'idea ma, secondo me, la stesura è piuttosto mediocre. Vuole essere ironica ma non lo fa fino in fondo. A tratti è grottesca, a tratti è splatter ma, in tanti tratti, è semplicemente banale e prevedibile. Leggendolo mi è spiaciuto molto perché l'idea, a larghi tratti, era molto simile alla mia (osservare la strada di sempre e vedere cosa c'è) ed anche la chiave di lettura ironica poteva essere vincente. Ma poi ci è fossilizzati troppo su casi talmente standard da perdere completamente di profondità. Nonostante tutto l'ho messo sul podio preferendolo agli altri che mi sono sembrati ancor meno avvincenti.

- Due strade (19949): la scrittura è magistrale. Gestire i due tempi così, senza far fare nessuna confusione ad un lettore scarsissimo come me, vuol dire che chi l'ha scritto sa il fatto suo. Soprattutto, pur lasciandosi intuire non diventa mai veramente banale.
Personalmente ho trovato la storia bruttina. Proprio il messaggio della storia bruttino oltre che statisticamente paradossale. Ma, ovviamente, sono sensazioni soggettive che non possono influenzare la stesura del racconto. Inoltre, il rapporto tra i due personaggi è troppo sbilanciato. Del primo si apprezzano punti di forze e debolezze. Il secondo invece è talmente un fantoccio che perde di qualunque credibilità. Sembra davvero costruito solo in funzione della storia. Questa cosa non mi è piaciuta molto.
Alla fine vince perché, come detto nella premessa, il livello non mi è sembrato altissimo ed è stata l'enorme capacità narrativa dello scrittore a prevalere su tutto.

- Strade (4454)
: mah, anche qui sono rimasto perplesso. Perché l'idea di fondo l'ho trovata molto interessante, molto in tema e molto sviluppabile. Ma poi... punto primo, perché il dialogo? Cacchio, piuttosto giocatelo per la prossima tornata di Alternativa (questo è stato il mio primo, cinico pensiero alla lettura...); punto secondo, capisco non avere il tempo di sviluppare al meglio, ma prendere un'idea del genere e trasformarla in una narrazione di così basso livello non mi è proprio piaciuto.
Tempi messi male, si fa fatica a leggere con battute che, alla fine, non riescono neanche a farti sorridere. Mi scuso con il lettore per lo sfogo ma quando vedo belle idee affossate così me ne dispiaccio molto.

- Lezioni di strada (2802): è il mio. Non è che abbia molto da dire così come non ce l'aveva il mio racconto. È stato per me più che altro un esercizio nel tentativo di provare a scrivere un qualcosa di "totalmente asettico". Ma, anche rileggendolo, mi rendo conto che comunque qualche emozione traspare. Quindi non sono stato abbastanza bravo né nell'esercizio personale, né nella tornata in generale. Peccato.
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 13/09/2016 19:32 #17932

Azz, pure per i commenti mi fate penare!!!!
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 13/09/2016 20:20 #17933

gensi ha scritto:
Azz, pure per i commenti mi fate penare!!!!


Stassera, ma è difficile, o domani. E' sempre difficile ma un po' meno.

Re: [#3] Sulla strada (commenti) 13/09/2016 22:13 #17934

Per ora ho letto solo il pezzo di Arturo. Mi piace come scrivi, mi piace l'idea, ma forse un po' prevedibile - cosa però di nessunissima importanza. Per un sacco di libri, quando li ho letti per la prima volta, sono arrivato a capirne la conclusione e i perché molto prima della fine. Ma è stato bellissimo leggerli ugualmente.
Mi leggerò volentieri anche i racconti degli altri partecipanti.

Re: [#3] Sulla strada (commenti) 14/09/2016 06:09 #17935

in settimana arrivano. sono incasinato sul lavoro
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 14/09/2016 22:22 #17937

incasinato pure io
appena riesco, posto!
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 14/09/2016 22:27 #17938

gensi ha scritto:

- Strade (4454)[/b]: mah, anche qui sono rimasto perplesso. Perché l'idea di fondo l'ho trovata molto interessante, molto in tema e molto sviluppabile. Ma poi... punto primo, perché il dialogo? Cacchio, piuttosto giocatelo per la prossima tornata di Alternativa (questo è stato il mio primo, cinico pensiero alla lettura...); punto secondo, capisco non avere il tempo di sviluppare al meglio, ma prendere un'idea del genere e trasformarla in una narrazione di così basso livello non mi è proprio piaciuto.
Tempi messi male, si fa fatica a leggere con battute che, alla fine, non riescono neanche a farti sorridere. Mi scuso con il lettore per lo sfogo ma quando vedo belle idee affossate così me ne dispiaccio molto.


eh
tutto è nato dal poco tempo
l'ho scritto in un'ora l'ultimo giorno e non mi pareva così male
il dialogo mi ha permesso di scrivere qualcosa di meno tecnico e meno da rivedere dieci volte (come faccio con gli altri racconti).
mi son accorto dopo che la tornata di universi è un dialogo
fa conto che a un certo punto ho pensato che se fosse piaciuto, lo copiavo uguale anche di là
PS e per me è una ragione in più nel rimettere i temi, quando come indicazione si dà solo la forma di scrittura o si dà un maxi ambiente in cui avventurarsi
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 15/09/2016 22:02 #17939

premetto che come ultimo arrivato mi trovo in imbarazzo a scrivere qualche pensiero su testi di fattura decisamente più elevata rispetto al mio. Sono conscio che i miei commenti non potranno essere tecnici ma solamente dettati dal gusto personale e quindi non me ne vorranno gli altri autori
- In corsa (9063) : ha avuto il pregio di riuscirmi a far rivevere i momenti delle "tapasciate" alle quali partecipo da sempre molto volentieri. Forse un tantino "stiracchiato", se fosse stato più corto avrebbe puntato al gradino più alto nel mio podio.
- Nixon street (7537): mi perdonerà l'autore, ma ho avuto un blocco quando ho letto il suo racconto. A parte il genere che non è tra i miei graditi, quando ho letto signor Kappa e scarafaggi ho avuto reminescenze liceali poco piacevoli collegate alle Metamorfosi di Kafka. Sono stato stressato dalla prof di tedesco per mesi su questo libro, tanto che dopo 25 anni alla sola lettura del signor Kappa mi sono venuti gli incubi Non me ne voglia l'autore, ma ha pagato colpe non sue
- Street parade (12616) : il mio (condivido in pieno il giudizio di gensi e lo ringrazio per le sue impressioni. Essendomi iscritto qualche giorno prima della scadenza, il tempo per buttarlo giù è stato davvero poco)
- Due strade (19949) : l'ho votato sia come miglior brano che come premio della critica per due motivi. Uno perchè in una tornata dove si dovevano fare racconti lunghi, è l'unico che ha avuto la bravura di avvicinarsi alle 20.000 battute. L'altro perchè la storia è avvicente e ti prende. Se proprio vogliamo trovare un'imperfezione a mio avviso, trovo il finale stilisticamente parlando un po' sottotono rispetto all'elevato livello del resto del racconto. Personalmente avrei anche preferito un piccolo accenno alla Barbara contesa anche nella prima parte del racconto (un tatuaggio con la scritta "B" o qualcosa di simile. Comunque per me una scrittura di livello inarrivabile per me. Chapeau!
- Strade (4454): il dialogo come genere mi piace, ma personalmente questo scambio di battute non ha avuto lo sprint per diventare un piccola commedia comica come immagino erano gli intenti. Peccato perchè quando qualcuno mi riesce a strappare un sorriso, mi ha conquistato. Comunque complimenti per essere stato scritto in un'ora
- Lezioni di strada (2802) : e' il modo di scrivere che adoro e quindi per me il racconto più gradevole da leggere. L'ho messo sul mio podio, ma non sul gradino più alto più che altro per la lunghezza. 2802 battute sulla tornata di racconti lunghi per me pesano sul giudizio. Per il resto che dire: se questo è lo stile, con me avrà sempre giudizi più che positivi
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 15/09/2016 23:03 #17940

Grazie per i commenti.
Tengo a precisare che il fatto che ci siano 20.000 battute disponibili non presuppone in automatico che si debbano utilizzare tutte.

Fermo restando che a questo giro il racconto di arturo è veramente inarrivabile rispetto agli altri, il numero di battute "consentite" nasce dall'idea di limitare i racconti in "scritture brevi" onde evitare che chi scriva pubblichi romanzi o cose così.
Giusto per precisione

Poi giustamente ognuno giudica come gli pare, ci mancherebbe, visto che non ci sono regole. È solo per dare il mio punto di vista.
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Ultima modifica: 15/09/2016 23:04 Da gensi.

Re: [#3] Sulla strada (commenti) 16/09/2016 05:45 #17941

grazie per il chiarimento. Essendo nuovo, avevo inteso che il fatto che le tornate di diverse lunghezze siano un ulteriore banco di prova da affiancarsi al titolo (una sorta di valutazione sulla capacità di scrivere in poche paragrafi oppure in qualcosa di più lungo), tanto che mi ero sforzato di fare più lungo possibile il mio testo anche inserendo dei personaggi "banali".
per quello l'ho usato come metro di giudizio. Ne terrò conto per le prossime tornate
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 17/09/2016 11:37 #17943

Cari amici vicini e lontani ecco finalmente i miei commenti alla tornata. Perdonate il ritardo ma ormai non sono più in grado di essere veloce, sarà l'età ormai "avanzata", sarà che mi dimentico delle cose, sarà che la pigrizia mi ha rapito e non mi molla più. Ma eccoci qua.

- In corsa: Vero, sentito, imperfetto, avvincente fino all'ultimo, magnifico paragrafo, dove avviene un'autentica esplosione. Migliore di tornata, compreso il mio che trovo inferiore. Bravo/a, ma se vuoi di più ti devi palesare. Se lo fai ho già pronto un commento ben più corposo. In ogni caso, complimenti.

- Nixon street: Racconto a livello compositivo praticamente perfetto. La scrittura è assolutamente adeguata, scorre e rallenta, incalza e definisce tutto a puntino. Il macroriferimento letterario (talmente smaccato che non può essere un semplice caso) non ridonda eccessivamente, quindi non fa perdere nulla del gusto della lettura. E fin qua uno direbbe "Cacchio, gli è piaciuto un sacco". Sì, mi è piaciuto un sacco, ma, e c'è un ma grosso come una casa, alla fine l'ho trovato statico, senza dinamica. Sarà il super-riferimento, sarà l'abitudine a leggere famtascienza sociale (umanistica, chiamatela come vuoi) nelle antologie '60/'70 dei miei genitori, ma alla fine l'ho percepito quasi più come un riuscitissimo esercizio che come un lavoro dotato di una reale vita propria. Tutto buono, tutto rben fatto eppure, allo stesso tempo, tutto fermo, arricciato su se stesso a livello creativo.

- Street parade: Premio della critica per via della scrittura, semplice ma non semplificata, dritta giù in una bella corsa, dall'inizio alla fine. Si legge con grande facilità e discreto gusto. C'è l'incalzo, i vari settori (da "homo x a homo x") sono ben collegati e funzionano discretamente. L'autore ha affermato in altra sede di essersi avvicinato alla scrittura di recente. Beh, direi che il corso frequentato ha funzionato, almeno sotto questo aspetto. Arriviamo ora alle note dolenti. Il racconto non osa, è fondamentalmente un insieme di luoghi comuni "giusti", in un certo senso politicamente corretti e non basta il fatto che siamo ben miscelati (e lo sono, davvero). Non c'è ardore, anzi sembra che ci sia quasi il timore di non piacere o forse il tentativo di sondare gli altri partecipanti per mettere a fuoco quali possano essere le tematiche gradite o che possano funzionare meglio. Anche i nomi dei vari 'homo' non sempre sono azzeccati, finendo in un "latinorum" inesatto e con poca coerenza (o si va sul pop spinto, tipo homo segway, o si rimane sul classico. Ma homo genitore non funziona imho). In ogni caso un ottimo punto di partenza. Non vedo l'ora di leggere altre tue cose più personali, perché parti da una scrittura davvero interessante.

- Strade: La prima parte mi è piaciuto moltissimo, perché funziona ed è naturale. La seconda parte, con i vari qui pro quo è divertente, ma molto meno efficace a livello di naturalezza di dialogo. E' come se l'autore avesse voluto stupire a tutti i costi, perdendo però in efficacia, in dinamica. Lo scritto si arriccia su se stesso, si arrotola tra un fuoco d'artificio e l'altro, mettendo il lettore nella condizione di chiedersi "Ma io parlerei così in questa situazione?". L'idea era davvero ottima, secondo me è mancata la realizzazione. La scrittura è adeguata, ma in altre occasioni ho letto un Drauen decisamente migliore.

- Lezioni di strada: Scrittura precisa, con termini scelti bene e adeguati. L'aspetto cronachistico, perché poi questo è il racconto, mi ha interessato relativamente. Non che non l'abbia fatto, sia chiaro, ho sempre provato fascino nei confronti degli altri, ma non mi ha conquistato particolarmente proprio perché, inevitabilmente, didascalico. Lo vedrei molto bene come uno scritto preparatorio per un fumetto oppure per un cortometraggio. Quello che alla fine mi ha riscaldato il cuore e me l'ha fatto apprezzare, è l'ultimo settore dove viene fuori calore, quello stesso calore (volutamente, come detto dallo stesso gensi) che l'autore aveva deciso di evitare. Eppure, secondo me, funziona meglio quando scende nella considerazione personale, rispetto a quando rimane una mera cronaca.

Re: [#3] Sulla strada (commenti) 17/09/2016 11:54 #17944

gensi ha scritto:


- Due strade (19949): la scrittura è magistrale. Gestire i due tempi così, senza far fare nessuna confusione ad un lettore scarsissimo come me, vuol dire che chi l'ha scritto sa il fatto suo. Soprattutto, pur lasciandosi intuire non diventa mai veramente banale.
Personalmente ho trovato la storia bruttina. Proprio il messaggio della storia bruttino oltre che statisticamente paradossale. Ma, ovviamente, sono sensazioni soggettive che non possono influenzare la stesura del racconto. Inoltre, il rapporto tra i due personaggi è troppo sbilanciato. Del primo si apprezzano punti di forze e debolezze. Il secondo invece è talmente un fantoccio che perde di qualunque credibilità. Sembra davvero costruito solo in funzione della storia. Questa cosa non mi è piaciuta molto.
Alla fine vince perché, come detto nella premessa, il livello non mi è sembrato altissimo ed è stata l'enorme capacità narrativa dello scrittore a prevalere su tutto.


Mi rendo conto perfettamente di come si tratti di una storia paradossale e talmente spinta da rischiare di apparire come un gioco, perdendo in realismo. Eppure, ti assicuro, è una storia vera almeno fino all'80%, diciamo così. Quello che racconto è accaduto davvero, non esattamente così ma in maniera non del tutto dissimile, e i personaggi sono ricalcati su persone realmente esistenti, che conosco. Anzi, mentre il primo è all'incirca così, il secondo è un po' stemperato. Temevo che scrivendo di lui davvero, per come lo percepisco e conosco, qualcuno avrebbe detto: "Ma se questo è un racconto realistico, come mai c'è un personaggio così grottesco?". I nomi sono fittizi, perché non si mai, ma entrambi esistono nella realtà e vivono a pochi chilometri da me.

Sabino Civita ha scritto:
Per ora ho letto solo il pezzo di Arturo. Mi piace come scrivi, mi piace l'idea, ma forse un po' prevedibile - cosa però di nessunissima importanza. Per un sacco di libri, quando li ho letti per la prima volta, sono arrivato a capirne la conclusione e i perché molto prima della fine. Ma è stato bellissimo leggerli ugualmente.
Mi leggerò volentieri anche i racconti degli altri partecipanti.


Ti ringrazio per il commento. Capita spesso anche a me di "beccare" la storia prima che sia dipanata e terminata. E spesso mi capita con i gialli, dove è un evidente problema. Più che prevedibilità, secondo me, si tratta di ineluttabilità. Cioè, in certi casi, una storia, date le premesse e lo sviluppo, non può che finire in un certo modo o al massimo in un paio di modi.

mdagos ha scritto:

- Due strade (19949) : l'ho votato sia come miglior brano che come premio della critica per due motivi. Uno perchè in una tornata dove si dovevano fare racconti lunghi, è l'unico che ha avuto la bravura di avvicinarsi alle 20.000 battute. L'altro perchè la storia è avvicente e ti prende. Se proprio vogliamo trovare un'imperfezione a mio avviso, trovo il finale stilisticamente parlando un po' sottotono rispetto all'elevato livello del resto del racconto. Personalmente avrei anche preferito un piccolo accenno alla Barbara contesa anche nella prima parte del racconto (un tatuaggio con la scritta "B" o qualcosa di simile. Comunque per me una scrittura di livello inarrivabile per me. Chapeau!


Ti ringrazio! In ogni caso, come ti scrive gensi, non è così importante se un racconto si avvicini o meno al limite massimo, non in UniVersi e nemmeno in Alternativa. Io vado quasi sempre vicino al limite, ma è più una caratterestica personale che altro. In generale sono uno fatto così, ho la debolezza di voler sfruttare sempre lo spazio previsto (in tutto, non solo nella scrittura) perché sto male a non farlo. Ma a volte la cosa non funziona, soprattutto nella scrittura, perché non sempre si ha la capacità di sostenere il tutto.
Altro elemento: Barbara non è contesa. E' contesa nella testa bacata del secondo partecipante, ma in realtà se ne va semplicemente perché stufa di stare con un coglione, non perché sceglie il primo personaggio. Tra l'altro è una storia in gran parte vera e conosco personalmente i protagonisti, anche se qua hanno nomi diversi. Sto tipo, ancora oggi, borbotta il nome di Barbara sottovoce e dà la colpa all'altro di avergliela portata via, quando in realtà ha fatto tutto da solo.
Mi sono ricordato di quella vicenda (è avvenuta a inizio anni 2000, o 2001 o 2002) mentre ero su uno scoglio in vacanza e cercavo di capire cosa avrei potuto scrivere per la tornata "Sulla strada".
Grazie ancora per i complimenti. Da come scrivi, non so mica se sia davvero così inarrivabile, per te. Anzi.

Re: [#3] Sulla strada (commenti) 19/09/2016 13:48 #17945

Ragazzi, io sono arrivato colpevolmente in ritardo, ma anche voi non scherzate!

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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 21/09/2016 15:53 #17946

appena riesco, metto i miei commenti!
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 22/09/2016 20:37 #17947

grazie ad Arturobandini per il commento nei miei confronti. Preziosi i suoi suggerimenti e nello stesso incoraggianti.
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 26/09/2016 20:01 #17948

Ecco i miei commenti, scusate la brevità ma una congiuntivite devastante che mi porto dietro oramai da tre settimane mi impedisce di stare davanti al computer per molto tempo, e siccome a lavoro il computer lo uso per 8 ore...a casa arrivo devatato.

- In corsa (9063)
No Martini, no Party!

- Nixon street (7537) il mio

- Street parade (12616)
Scritto bene, leggero, divertente. ha l’unica pecca di non essere un vero e proprio racconto. Bella prova, ma alla prossima mi aspetto qualcosa di più.

- Due strade (19949)
Premiato perché è uno dei pochi “racconti” in gara (oltre il mio e in parte “in corsa”). scritto bene, potrebbe essere “sfoltito” un pochino per renderlo più piacevole alla lettura, ma sappiamo che Andrea non lesina le parole.

- Strade (4454)
L’idea non è male, anche divertente. Il dialogo funziona bene, è scorrevole e piacevole alla lettura. Penso che se uno ha avuto l’ispirazione per scrivere in forma di dialogo o in altro modo, non debba preoccuparsi delle forme che hanno altre tornate, ogni cosa va giudicata in maniera univoca, senza pensare a cosa succerà dopo in altre prove o su cosa è successo prima.

- Lezioni di strada (2802)
Anche se scritto molto bene l’ho trovato piuttosto asettico, mi ha trasmesso davvero poco. In più il finale mi ha lasciato perplesso (se di finale si può parlare). Insomma non ci trovo una ragione.
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 26/09/2016 20:34 #17949

@ Arturobandini
Nixon street: Racconto a livello compositivo praticamente perfetto. La scrittura è assolutamente adeguata, scorre e rallenta, incalza e definisce tutto a puntino. Il macroriferimento letterario (talmente smaccato che non può essere un semplice caso) non ridonda eccessivamente, quindi non fa perdere nulla del gusto della lettura. E fin qua uno direbbe "Cacchio, gli è piaciuto un sacco". Sì, mi è piaciuto un sacco, ma, e c'è un ma grosso come una casa, alla fine l'ho trovato statico, senza dinamica. Sarà il super-riferimento, sarà l'abitudine a leggere famtascienza sociale (umanistica, chiamatela come vuoi) nelle antologie '60/'70 dei miei genitori, ma alla fine l'ho percepito quasi più come un riuscitissimo esercizio che come un lavoro dotato di una reale vita propria. Tutto buono, tutto rben fatto eppure, allo stesso tempo, tutto fermo, arricciato su se stesso a livello creativo.


Grazie per il commento,
Non sempre vengono fuori dei capolavori, stavolta è venuto fuori un po’ di “mestiere artigianale”

@mdagos
- Nixon street (7537): mi perdonerà l'autore, ma ho avuto un blocco quando ho letto il suo racconto. A parte il genere che non è tra i miei graditi, quando ho letto signor Kappa e scarafaggi ho avuto reminescenze liceali poco piacevoli collegate alle Metamorfosi di Kafka. Sono stato stressato dalla prof di tedesco per mesi su questo libro, tanto che dopo 25 anni alla sola lettura del signor Kappa


Grazie per il commento,
Mi spiace averti fatto venire gl'incubi...o forse no. Cmq aveva ragione la tua prof di tedesco.
p.s.
...la prossima volta vai oltre, non farmi pagare le colpe degli altri, già pago le mie

@gensi
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Detto ciò quindi, a livello meramente tecnico, non sento di aggiungere altro. È divertente e sprezzante, proprio come piace a me.


grazie per il commento,
Non credo che avrei potuto piazzarlo in altre tornate, non mi sembra così generico come pensi tu, la strada l’ho pensata come il simbolo del cambiamento in negativo dei nostri tempi, che non viene accettato dal protagonista. Certo è un racconto iperbolico (anche nei riferimenti), ma di sicuro pensato e scritto per questa tornata.
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Re: [#3] Sulla strada (commenti) 28/09/2016 20:17 #17950

Grazie scarpax. Nessun dubbio sul fatto che sia stato pensato proprio per questa tornata.
Ho semplicemente espresso il "dubbio" per giustificare la mia scelta di podio.
Quando mi son trovato il tuo e quello di arturobandini a decidere chi primo e chi secondo mi sono detto: "Nixon street però mi sembra un po' meno in tema di Due strade"

In sostanza, se ci fosse stata la possibilità del parimerito, non avrei dubitato neanche un secondo nell'assegnarvi la stessa posizione.

Giusto per chiarezza e per tenere viva la discussione!
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