"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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“L'uomo è ciò che mangia”
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ARGOMENTO: “L'uomo è ciò che mangia”

“L'uomo è ciò che mangia” 07/10/2010 22:29 #557

Crac!
Cito Feuerbach.
Crac!

Con che cosa abbiamo nutrito o nutriamo il nostro spirito?
Quali sono stati i libri che più abbiamo amato e riamato?
Quali opera hanno lasciato un segno indelebile?

Magari siamo passati da un “cheeseburger” ad una “ricetta sopraffina”
e ci sono piaciuti entrambi... perché vergognarsene?

Cito alcuni dei miei piatti preferiti:

“L'isola della noce moscata” Giles Milton, Rizzoli (1999)
Un romanzo/saggio che mette in risalto i motivi (che a scuola non vengono ben spiegati, almeno a me è successo così) dei viaggi transoceanici tra il 1500 e il 1600.

“Così giovane e già ebreo” di M. A. Ouaknin, D. Rotnemer a cura di Moni Ovadia, Piemme (2004)
Umorismo yiddish... una lezione di stile/stili.

“Il più grande uomo scimmia del Pleistocene” Roy Lewis (1960), Adelphi
È la storia di un gruppo di cavernicoli, delle loro vicissitudini per sopravvivere ed evolversi... il tutto descritto in modo umoristico. W zio Vania!

“Il professore va al congresso” David Lodge, Bompiani
Storie che si intrecciano. Cominciano con un'omonimia che porta il protagonista ad essere professore, per sbaglio... che stile, Lodge!

Crac!
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 07/10/2010 23:31 #560

Il più grande uomo scimmia del Pleistocene l'ho letto a scuola, obbligato dal prof quando ancora non leggevo libri, dovrei rileggerlo da zero perché non me lo ricordo assolutamente.

Gli altri ahimè non li conosco, come non conosco molti libri del resto.

Io leggo praticamente solo fantasy e fantascienza, tranne poche eccezioni, e non ho neanche letto tanto nemmeno di questi due generi, diciamo che spero di vivere 100 anni per poter leggere tutto quello che mi piacerebbe leggere.

Se dovessi dire un libro, forse direi L'Orda del Vento di Damasio, oppure un qualsiasi libro di Asimov, o uno di George Martin. Se dovessi dire un racconto direi L'Ultima Domanda di Asimov.

Ecco se potessi, scriverei come questi tre autori messi insieme.
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 08/10/2010 21:28 #561

Io non ho mai letto molto. Soprattutto durante il periodo scolastico ho sempre cercato di evitare di leggere. Mi limitavo al doverlo fare per prendere voti decenti. Poi è arrivata l'Università ed è stato ancora peggio. Però devo dire che ho letto "tantissimo" al di fuori dei libri. Il mio è continuo leggere di cose molto diverse tra di loro scritte da migliaia di persone diverse tra di loro. Però, alcuni libri, nelle varie fasi della mia vita hanno avuto una certa influenza.

Il primo tra tutti fu Gianni Rodari, durante le elementari. Non so perché ma la maestra ce lo leggeva spesso e volentieri e se ancora oggi mi ricordo dello "stemperino" vuol dire che qualcosa, nel profondo, me lo ha lasciato.

Poi fu la volta di Marcovaldo. Un libro che lessi per "dovere" ma che poi rilessi di nuovo, un po' più in la con gli anni apprezzandone a dismisura lo stile e il modo con le quali le tematiche erano state affrontate.
Sulla scia di Marcovaldo venne poi il Barone Rampante. Uno dei libri di protesta più belli e toccanti che abbia mai sfiorato.

Poi, dopo un periodo di "buio" nel quale mi sono dedicato alla semplice lettura del Vangelo, da capo a fondo, è venuto 1984. E devo dire che anche quella volta fu qualcosa di estasiante. Che libro...
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Fortunatamente, ho sempre il difetto di prendermi poco sul serio...
[cit. Carmen Consoli - Fortunatamente]

Re: “L'uomo è ciò che mangia” 09/10/2010 21:31 #562

gensi ha scritto:

Il primo tra tutti fu Gianni Rodari, durante le elementari. Non so perché ma la maestra ce lo leggeva spesso e volentieri e se ancora oggi mi ricordo dello "stemperino" vuol dire che qualcosa, nel profondo, me lo ha lasciato.


Crac!

Wow!

Pensa che è uno dei pochi autori che leggendolo "si sente" che si è divertito un sacco a scrivere.
Credo di avere quasi l'opera completa nella mia piccolo biblioteca.
Adoro "il libro degli errori" e "grammatica della fantasia" assolutamente consigliati anche per gli adulti.

Crac!

Alcune chicche dei miei alunni...

"mai con gesso" riferendosi al defunto Michael Jackson.

"cess stino" rende bene l'idea.

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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 10/10/2010 12:39 #563

Io fin da piccolo ripensandoci bene ho sempre leggiuchiato volentieri..... dai Topolino (adoravo Paperino e Zio Paperone, mentre mal digerivo Pippo e Topolino), al Corriere dei piccoli, i fumetti della Marvel e i manga giapponesi, il Guerin Sportivo che leggo anche ora (anche se il nuovo formato mensile mi infastidisce non poco).

I libri di scuola non li conto. Non sono lettura. Avendo poi molto altro a cui pensare (feste, calcio, amici, ragazze, giochi, letture) il tempo era poco.... li aprivo quel tanto che bastava per passare.

Riguardo ai libri, la molla che ha fatto scattare davvero la mia passione sfrenata di lettore (intendo sfrenata perchè supero di gran lunga la media Italiana di libri letta.... che per il 70% degli Italiani si attesta su un libro all'anno, follia. Io leggo quando va male 2 libri al mese e 5/6 quando sono in un momento top) è stato all'età di 16 anni il felice incontro con Isaac Asimov ed il suo Ciclo delle Fondazioni. 7 tomi belli tosti che mi hanno tenuto compagnia per alcuni mesi e mi hanno folgorato. Troppa era la sua capacità di visione e di puro spettacolo letterario. Da quel giorno ovviamente ho letto tutto o quesi del buon dottore e poco o niente mi ha deluso di quello che ha scritto. Un grande. Menzione d'onore per "Sogni di robot" - "Notturno" - "La fine dell'eternità" - "Il ciclo dei robot" - "Neanche gli dei" - "Nemesi" e tutti gli altri suoi racconti.

Poi alcuni libri che mi hanno letteralmente lasciato senza fiato dopo averli letti, fermo a rifletterci sopra per la dobordante cascata di emozioni che mi hanno dato sono stati:

1- Monsone di W. Smith. Il più bel romanzo di avventura in assoluto, ma per distacco, che abbia mai letto.
Riporto la recensione che ho messo su Anobii:

Emozioni allo stato puro.

Non ho più letto un libro così travolgente, così trascinante, così..... bello come Monsone!!! E' come una cascata di luci e colori e suoni e pensieri e turbini e profumi!! Un libro da gustare e da sognare. Da bere tutto d'un fiato!! Avventura, amore, amicizia, coraggio, codardia, slealtà, onore, forza, dobolezza, virtù , affetto, odio, ragione, sentimento. Tutto in un libro. Fantastico.

2- Il Poeta di Connolly, Ossa di J. Burke, Profondo Blu di J. Deaver, Il ciclo delle stagioni di John Connolly, Hannibal di T. Harris, Io uccido di G. Faletti, L.A. Killer di M. Craig.

Li ho messi tutti assieme perchè sono tutti thriller. Sono i migliori in assoluto che ho letto del genere (e ne ho letti un bel po'). Chi per qualcosa, chi per un'altra, hanno tutti quel quid in più rispetto agli altri.
In Ossa di J. Burke secondo me, c'è la miglior rappresentazione assieme ad Hannibal del serial killer. Nicolas Parrish per me è il cattivo per eccellenza, ma talmente intelligente e senza scrupoli da arrivare quasi all'ammirazione per esso. Un personaggio davvero riuscito!

3- La variante di Luneburg di Paolo Maurensing. Per chi adora le storie originali in cui compare la "storia" ed il gioco degli scacchi oltre al dramma sottostante, è il libro che fa per lui. Capolavoro.

4- Piers Antony, scrittore di SF e non solo. Con "Il gioco del tiranno" e "Macroscopio". Perchè questo ha idee e fantasia da vendere.

5- I Pilastri della Terra, Mondo senza fine, L'ombra del vento, Q, Millennium Trilogy, Farenheit 451, Il re dei torti, Panta rei, La leggenda di Otori, L'uccello del sole, Le meraviglie del possibile, Il sangue dell'azteco. Tutti libri stupendi da 5 stelle che dovevo menzionare.

6- A parte cito queste opere:

Le cronache del ghiaccio e del fuoco di J. Martin perchè è stato il primo tra i fantasy ad appassionari. Stupendo, appassionante speriamo continui e arrivi presto il resto....

Il ciclo di Dune. Libri SF che dimostra che non solo Tolkien è riuscito a creare un intero mondo su carta. Mi è piciuto tutto dal primo all'ultimo libro.

Caino e Abele di J. Archer. Dopo Monsone di W. Smith un altro romanzo che mi ha fatto letteralmente "scombattere di emozioni".

Io sono leggenda di Richard Matheson, un capolavoro assoluto.


Come vedete niente classici tra i libri che mi hanno fatto dire "Yes, questo si che un gran libro"!
Troppo pallosi e scritti male per i miei gusti.
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 11/10/2010 13:09 #564

Io mi associo un po' a gensi e leggo ammirato la vostra cultura bibliofila... Purtroppo, vuoi per il poco tempo o il suo diverso impiego, vuoi per una non eccessiva predisposizione, non tengo grandi medie di letture (diciamo che mi attesto sui 6/8 libri all'anno), o meglio alterno mesi di intense letture a periodi di stallo, magari perché incagliato su un qualche libro che non mi "va giù".

Di gusti (anche se non ne ho piena coscienza, avendo sempre letto un po' qua e un po' là), sono abbastanza un "fracicone"... "Il giovane Holden", letto a 16 anni, in una delle più tipiche estate liceali, e forse tra le prime letture decise personalmente, aldilà dei libri imposti dalla professoressa di turno (ho sempre avuto maestre/professoresse che facevano leggere molto), molti dei quali ho trovato comunque grandi libri (cito, a ricordo, ad es. "La coscienza di Zeno", "Madame Bovary", "Il Gattopardo"...).
I "piatti" principali di cui mi sono cibato da lì in poi e dai quali ho tratto maggiore piacere sono questi più o meno...
- I libri di Brizzi e De Carlo, che qualcuno potrà ritenere a ragione solo un gradino sopra a un Fabio Volo qualsiasi . Non posso non ammettere però che trovo stile di scrittura e contenuti, specie nel caso di De Carlo, vicini al mio modo di essere.
- Bret Easton Ellis, autore scoperto quasi per caso e che mi ha subito rapito per la sua genialità. Cito tra tutti "Glamorama", libro del tutto pazzo ma che mi ha regalato un bellissimo viaggio.
- Romanzi gialli di stampo più classico (Christie, Simenon... e il nostrano Camilleri), nei quali mi rifugio ogni tanto più che volentieri, come una provvidenziale tazza di thè caldo in un pomeriggio invernale, e che apprezzo particolarmente per la loro misura e la loro eleganza.
- Jonathan Coe, autore scoperto di recente; lo trovo molto brillante e originale in alcune sue trovate, e mi piace il tipo di storie che racconta.
- Alcuni fumetti italici, dalle varie collane della Bonelli (che ho quasi tutte bene o male bazzicato) a Rat-Man. I fumetti sono stati sempre una lettura costante, ancor più dei libri, e una bella fonte di alimentazione. Un personaggio che mi ha sicuramente segnato molto è il Dylan Dog di Tiziano Sclavi (autore che ho apprezzato anche in alcuni suoi romanzi).

Mi piacerebbe, a partire da questo breve excursus e cogliendo le occasioni di confronto che danno questo forum e le federazioni di Hattrick, sollecitare ben di più i miei gusti e esplorare mondi letterari nuovi. Qualsiasi consiglio è ben accetto.
Purtroppo - dico purtroppo perché qui sembrano esserci diversi appassionati - ho una certa diffidenza, magari immotivata, per fantasy e fantascienza. Un mio cruccio ad esempio è il non essermi fatto piacere Stephen King: ho provato con "L'ombra dello scorpione", ma - qualcuno inorridirà - è stato uno dei pochi libri che non sono riuscito a portare a conclusione.
Marco

"Midnight is where the day begins."

Re: “L'uomo è ciò che mangia” 11/10/2010 19:19 #565

Marcoslug, hai citato libri come "Il giovane Holdeg" o "Il Gattopardo" che io nella mia critica ho stroncato di brutto.

Immagino sia proprio questione di gusti, quindi.... i libri che ho citato sopra (che per me sono stati fantastici) sono l'esatto opposto. Quindi immagino "inadatti" ai tuoi gusti e puoi starne alla larga in modo da non perdere tempo con libri non apprezzati!

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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 11/10/2010 20:16 #566

Marco, capisco bene che tu possa avere diffidenza nei confronti di fantasy e sci-fi...del resto questi due generi sono classificati da chi non li conosce appieno come "quello con i soliti draghi, orchi, elfi e compagnia bella" e "quello con le solite battaglie spaziali, astronavi, pistole laser e compagnia bella".

Non c'è niente di più sbagliato...purtroppo molti non si immaginano che fantasy e fantascienza sono spesso solo il luogo, l'ambientazione, dove far fiorire ogni tipo di storia, ogni tipo di intreccio narrativo.

Ad esempio ci sono alcuni libri di Asimov (non i peggiori, ma proprio fra i più famosi che ha scritto) che sono dei veri e propri gialli, scritti in ambiente fantascientifico solo perché sono ambientati in un ipotetico futuro. Lui era infatti un amante di gialli (ha scritto anche alcune raccolte di racconti) e dato che gli piacevano questi due generi li ha fusi, e l'ha fatto alla perfezione.

Lo stesso si può dire per la saga capolavoro di George Martin, sfido chiunque a dire che quello sia solo fantasy.

Comunque, tornando ai consigli, io ti consiglio due libri:

1) Le Meraviglie del Possibile

[url:3huziky0]www.anobii.com/books/Le_meraviglie_del_possibile/9788806177263/01ce71106f785bce37/[/url]

Questa è LA antologia di racconti di fantascienza più bella che c'è in circolazione, e che è stata edita in Italia. Leggiti qualche commento lì su anobii, e capirai quello che voglio dire.

Se vuoi provare a dare un'occasione alla fantascienza, solo una, allora te la consiglio. Sentirai molte emozioni leggendola, e alla fine ti renderai conto che la sci-fi è solo un contorno. Sono racconti, tutti slegati fra loro e di autori diversi, quindi non c'è il rischio che non piacendoti ti blocchi, o ti senti "costretto" a finire il libro...cambi racconto e avanti il prossimo.

ps. nel prossimo post ti metto un racconto di questa raccolta, uno dei più famosi della storia della fantascienza, non metterti paura, è brevissimo.

2) La Lunga Marcia

[url:3huziky0]www.anobii.com/books/La_lunga_marcia/9788882744823/01be7bcbf92583623d/[/url]

King è uno di quegli autori che vorrei leggere e rileggere, me l'hanno sempre molto consigliato, e i libri che ho letto (in tutto saranno 5 o 6) mi sono abbastanza piaciuti. Purtroppo come ho già detto ci vogliono 100 anni per leggere tutti i libri che uno vuole leggere.

Questo qui è un vero capolavoro, ed è un libro molto piccolo, che si legge in pochi giorni. Se vuoi dare un'altra a King te lo consiglio.
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 11/10/2010 20:20 #567

Per Marco, e per chiunque voglia leggerlo (o rileggerlo per l'ennesima volta D ), sembra e basta però.


LA SENTINELLA

di Fredrick Brown

Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d'ogni movimento un'agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d'anni, quest'angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell'aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza intelligente della galassia... crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.

Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all'erta, il fucile pronto.

Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.

E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.

Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame...
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 11/10/2010 21:15 #568

Crac!

Belli i vostri UniVersi!

Crac!

Aggiungo un libro regalatomi da un amico.
“autostop con Buddha” viaggio attraverso il Giappone del canadese Will Ferguson.
Da corvaccio mangofilo ve lo consiglio perché... ho riso tanto. Mi ha fatto conoscere aspetti poco appariscenti di questo popolo affascinante. Il protagonista scommette di riuscire ad attraversare il Paese del sol levante, da Sud a Nord, facendo l'autostop ( è luogo comune che i nipponici non caricano autostoppisti e diffidano dei gaijin, gli stranieri).
Grazie a Roberto che me l'ha fatto conoscere.

Tra i miei fumetti preferiti...
L'opera di Hugo Pratt (Manara dopo un po' m'annoia, anche se alcune avventure sono molto belle).
“Sky Doll” di Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, soprattutto per la grafica e i colori.
L'opera di Will Eisner
“Totoro” tra i tanti di Miyazaki

Per ora mi fermo qui!

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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 11/10/2010 22:30 #569

Io purtroppo di fumetti ho letto solo molti Bonelli (Dylan Dog e Nathan Never su tutti), e Cortomaltese l'ho rimpianto in questi ultimi anni.

Di Miyazaki ho un fratello appassionato, ma mi vergogno a dire che ancora non ho mai visto niente (guardavo da piccolo Conan il ragazzo del futuro, se vale qualcosa ).

Devo colmare le mie lacune sullo studio Ghibli, da quali film mi consigli di partire Munin, oltre a Il mio vicino Totoro?
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 12/10/2010 00:24 #571

Quoto Tavajigen..... oltretutto ha postato "La sentinella", racconto straordinario che apprezzato da tutti, this SF ragazzi!!!

Rilancio con questa raccolta di racconti scovata in internet in formato PDF..... così non fate nemmeno la fatica di comprarvi il libro!


[url:2vi1524b]www.webalice.it/v.allocca/books/Isaac%20Asimov%20-%20Le%20Grandi%20Storie%20Della%20Fantascienza%2023%20%281961%29.pdf[/url]

Buona lettura. :ugeek:
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 12/10/2010 09:23 #573

Ecco, la collana de Le Grandi Storie della Fantascienza, curata da Asimov, è un'altra di quelle cose che vorrei leggere.

Anzi no, non la vorrei solo leggere, la vorrei tenere in bella vista nel salotto di casa, come se fosse l'enciclopedia Treccani (in pratica lo è per la sf ).

Però non ho avuto ancora il tempo, e soprattutto i soldi, per comprarmi tutti quei libri.
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 12/10/2010 13:31 #575

Acciaio ha scritto:
Immagino sia proprio questione di gusti, quindi.... i libri che ho citato sopra (che per me sono stati fantastici) sono l'esatto opposto. Quindi immagino "inadatti" ai tuoi gusti e puoi starne alla larga in modo da non perdere tempo con libri non apprezzati!


No dai, ci saranno sicuramente delle sovrapposizioni... "Fahrenheit 451" ad esempio mi è piaciuto moltissimo. "I pilastri della terra" è nella pila dei libri da leggere e, ugualmente, vorrei provare a leggere un libro di W. Smith.
Marco

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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 12/10/2010 17:04 #576

Tavajigen ha scritto:
Marco, capisco bene che tu possa avere diffidenza nei confronti di fantasy e sci-fi...del resto questi due generi sono classificati da chi non li conosce appieno come "quello con i soliti draghi, orchi, elfi e compagnia bella" e "quello con le solite battaglie spaziali, astronavi, pistole laser e compagnia bella".

Non c'è niente di più sbagliato...purtroppo molti non si immaginano che fantasy e fantascienza sono spesso solo il luogo, l'ambientazione, dove far fiorire ogni tipo di storia, ogni tipo di intreccio narrativo.


Di questo ne sono fermamente convinto... Il mio però è più un poco feeling a pelle dovuto proprio a ambientazioni, immaginario di partenza, gergo, "simbologia" ecc... (molto più per quanto riguarda il genere fantasy, a dir la verità).
Grazie mille per i due consigli, che conto di seguire al più presto. La raccolta che hai suggerito mi sembra un buon punto di partenza (a proposito, carino il racconto postato, per l'idea che ci sta dietro) e anche "La lunga marcia" potrebbe indurmi a dare una seconda chance a King.
Marco

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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 12/10/2010 22:44 #578

Tavajigen ha scritto:
Io purtroppo di fumetti ho letto solo molti Bonelli (Dylan Dog e Nathan Never su tutti), e Cortomaltese l'ho rimpianto in questi ultimi anni.

Di Miyazaki ho un fratello appassionato, ma mi vergogno a dire che ancora non ho mai visto niente (guardavo da piccolo Conan il ragazzo del futuro, se vale qualcosa ).

Devo colmare le mie lacune sullo studio Ghibli, da quali film mi consigli di partire Munin, oltre a Il mio vicino Totoro?


Crac!

Tex, Dylan Dog, Martin Mystere, Nathan Never... Alzi la mano chi non ne ha mai letto uno.
Con il mio vero nome compaio sulla seconda di copertina del numero 2 di Nathan Never.... indizio... quello della cosmo-bottiglia.

Se hai un fratello che conosce Miyazaki... comincia da quello che ti consiglia o che ti ispira di più.
Ho citato “Totoro” che ho visto solo in lingua originale con sottotitoli in inglese perché è poesia pura.
Ora è disponibile anche il italiano... finalmente... ma... non ha avuto la giusta pubblicità.

“Conan” l'ho rivisto tutto di recente: è tratto da un libro di fantascienza!

“Il castello errante di Howl” mi è piaciuto molto.

“La città incantata”, un po' inquietante per i bambini, ha una bellissima colonna sonora.

“Porco Rosso”, beh! Per un vicentino è imperdibile, il coprotagonista, amico dI Porco Rosso è Ferrarin, asso dell'aviazione italiana, nativo di Thiene (VI). Il nonno o il papà di Miyazaki l'avevano conosciuto alla fine del famoso viaggio Roma-Tokyo. Miyazaki l'ha voluto inserire nella storia.
Non so se c'è in italiano.

Tanti altri lungometraggi devo ancora vederli (“Ponyo sulla scogliera” l'ho prestato e non l'ho ancora visto).

Anche il figlio di Miyazaki ha fatto un lungometraggio (sembra del padre!): “i racconti di Terramare”, tratto dall'omonimo romanzo fantasy.
La colonna sonora strizza l'occhio alla musica celtica è bellissima. C'è un brano cantato dalla protagonista che è molto emozionante. La Gaita, ad esempio, cornamusa iberica (quella di Hevia), è suonata da Carlos Núñez!
I giap, nelle loro produzioni manga, spesso chiedono l'aiuto di cantanti/compositori/strumentisti famosi... non come da noi.

Pratt non è solo un disegnatore/illustratore. Amava viaggiare, leggere (la sua biblioteca appartiene ora alla città di... Lugano? Mi pare), scrivere.
C'è storia nelle sue storie.
A me piace lo spazio infinito di molte sue vignette.

... L'UniVerso infinito di Pratt... volevo dire...

Trovo il cinema di animazione (soprattuto quello dell'ultimo decennio) geniale. Ci vedo una potenzialità, una ricchezza che tanti film non hanno.
La saga del''era glaciale” e di “Shrek”, “Up”, “I corti della Pixar”, “Gli incredibili”, “Toy Story”, “Nemo”, “Wall-e”, “Ratatuille”... e tanti altri mi son piaciuti un sacco.
La cosa geniale è che non sono solo per bambini.

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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 12/10/2010 23:30 #579

Munin ha scritto:
Crac!

Tex, Dylan Dog, Martin Mystere, Nathan Never... Alzi la mano chi non ne ha mai letto uno.
Con il mio vero nome compaio sulla seconda di copertina del numero 2 di Nathan Never.... indizio... quello della cosmo-bottiglia.


Azz, se non avessi i miei Nathan chiusi in degli scatoloni andrei a vedere se ti trovo.

Se hai un fratello che conosce Miyazaki... comincia da quello che ti consiglia o che ti ispira di più.
Ho citato “Totoro” che ho visto solo in lingua originale con sottotitoli in inglese perché è poesia pura.
Ora è disponibile anche il italiano... finalmente... ma... non ha avuto la giusta pubblicità.

“Conan” l'ho rivisto tutto di recente: è tratto da un libro di fantascienza!

“Il castello errante di Howl” mi è piaciuto molto.

“La città incantata”, un po' inquietante per i bambini, ha una bellissima colonna sonora.

“Porco Rosso”, beh! Per un vicentino è imperdibile, il coprotagonista, amico dI Porco Rosso è Ferrarin, asso dell'aviazione italiana, nativo di Thiene (VI). Il nonno o il papà di Miyazaki l'avevano conosciuto alla fine del famoso viaggio Roma-Tokyo. Miyazaki l'ha voluto inserire nella storia.
Non so se c'è in italiano.

Tanti altri lungometraggi devo ancora vederli (“Ponyo sulla scogliera” l'ho prestato e non l'ho ancora visto).


Il castello errante l'ho visto, me ne ero scordato, e mi è piaciuto molto.

La città incantata credo di averlo cominciato a vedere (ho qualche ricordo), ma erano molti anni fa purtroppo, il problema è che questi film non si trovano, o si va di eMule o niente.

Anche il figlio di Miyazaki ha fatto un lungometraggio (sembra del padre!): “i racconti di Terramare”, tratto dall'omonimo romanzo fantasy.
La colonna sonora strizza l'occhio alla musica celtica è bellissima. C'è un brano cantato dalla protagonista che è molto emozionante. La Gaita, ad esempio, cornamusa iberica (quella di Hevia), è suonata da Carlos Núñez!
I giap, nelle loro produzioni manga, spesso chiedono l'aiuto di cantanti/compositori/strumentisti famosi... non come da noi.


Una sera iniziai a vedere sulla Rai in seconda serata un film del figlio di Miyazaki, ti dico solo che non riesco neanche a ricordarmi il titolo dato che mi addormentai. O_o

Boh sicuramente merita un'altra chance.

Pratt non è solo un disegnatore/illustratore. Amava viaggiare, leggere (la sua biblioteca appartiene ora alla città di... Lugano? Mi pare), scrivere.
C'è storia nelle sue storie.
A me piace lo spazio infinito di molte sue vignette.

... L'UniVerso infinito di Pratt... volevo dire...


Purtroppo di lui non conosco nulla, ho un amico in internet appassionato (per chi è su HT sto parlando di Cortomaltese, un nick che lascia intendere tutto P

Trovo il cinema di animazione (soprattuto quello dell'ultimo decennio) geniale. Ci vedo una potenzialità, una ricchezza che tanti film non hanno.
La saga del''era glaciale” e di “Shrek”, “Up”, “I corti della Pixar”, “Gli incredibili”, “Toy Story”, “Nemo”, “Wall-e”, “Ratatuille”... e tanti altri mi son piaciuti un sacco.
La cosa geniale è che non sono solo per bambini.

Crac si gira!


Sì sicuramente i film di animazione di oggi sono molto diversi da quelli di ieri, ricercano tematiche più "da grandi", o comunque non solo per i piccoli...si sa, bisogna fare soldi.

Quelli che ho amato più in assoluto sono stati gli Shrek, Kung fu Panda (mi ha fatto morire dalle risate A Bug's Life (non mi chiedere il perché dato che non lo so ).

Comunque quelli che hai citato li ho visti e mi sono piaciuti...dei corti sicuramente L'Agnello Rimbalzello è il migliore. DD
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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 13/10/2010 23:05 #587

Tavajigen ha scritto:


Azz, se non avessi i miei Nathan chiusi in degli scatoloni andrei a vedere se ti trovo.



Crac!

Non ti perdi niente!

Crac!

I “racconti di terramare”.... è molto meglio il romanzo fantasy originale... secondo me Harry Potter deve qualcosa, almeno per ciò che c'è nel primo libro.
Il film di animazione non è un capolavoro. È la musica che è molto bella.
Vedi... io mi diletto a comporre musiche. Perciò mi lascio incantare, a volte, più dai suoni che dalla storia, dai personaggi, dalla grafica, dai contenuti, dal ritmo (i nipponici sono tendenzialmente sonnacchiosi).

Mi sa che sono meglio come compositore che come scrittore!
Vedi... taccuino da viaggio.
Comunque... tante opere le trovi in biblioteca, o te le fai arrivare da altre biblioteche,
anche molti lungometraggi.

Ho la fortuna di aver un'amica che parla cinese,
due volte l'anno va nell'Estremo Oriente e torna sempre con nuovi DVD.
Unico inconveniente è che devo vederli in lingua originale con sottotitoli in inglese.
Oramai comincio a capire meglio in giapponese dell'inglese!

Azz! Mi ero dimenticato di citare il grande Moebius!
Che Dio mi perdoni!
Se vi piace la fantascienza è un autore/illustratore inperdibile ed interessantissimo.
Cito l'“Incal” giusto per cominciare... Blade Runner è ispirata ai suoi fumetti.
Anche Guerre stellari gli deve molto.

Non credo che lo scopo primario dei film di animazione sia fare soldi.
C'è una vera vena creativa e la faticaccia per realizzarli è terrificante rispetto ad un film,
quindi... o la storia funziona o non ha senso realizzarla.
Devo dire che alcuni, che non mi sono piaciuti alla prima visione (es. Nemo), rivedendoli... ho cambiato opinione.

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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 13/10/2010 23:20 #589

Sei riuscito in un solo post ad abbracciare svariate forme di comunicazione e di arte, leggo e poi penso che io a malapena mi mangio qualche libro.

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Re: “L'uomo è ciò che mangia” 13/10/2010 23:26 #590

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Sono solo un povero corvaccio spennato
con un passato di probabile dislessia.

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