gensi ha scritto:
DQ. ha scritto:
gensi ha scritto:
Visto il tanto decantato "Inside Out".
Forse avevo aspettative un po' troppo alte anche se riuscire a mettere in un film d'animazione concetti così complessi ed astratti non è certamente facile.
"Inside Out" è un signor film, altroché.
Non ti posso dare torto. Però ne hanno parlato così bene tutti che mi aspettavo chissà che trama complessa o chissà che cosa.
Ho dimenticato che, di base, si tratta di un film d'animazione Disney e quindi, bene o male, la trama non può discostarsi troppo dal filone classico che li contraddistingue.
E parli con uno che ha pianto vedendo "Wall-E", "Up" e "Frozen".
Invece questo, sotto l'aspetto emotivo, non mi ha per nulla coinvolto.
A posteriori però, mi rendo conto che un film che mi ha lasciato riflettere anche e soprattutto perché penso al lavoro immane che c'è dietro nel pensare e scrivere un qualcosa del genere. Sono riusciti a rendere semplici concetti che già solo da pensare sono complicatissimi. E tutto quello che ci hanno costruito intorno a livello di animazione è veramente geniale.
Se vuoi che ti ammorbi, lo faccio, eh.
Prima di tutto i film d'animazione non sono per forza per bambini ma, vedendo il tipo di modellazione/disegno, il tipo di animazione, colori e quant'altro, si può capire che Inside Out è diretto ANCHE a un pubblico di piccoli.
Se ad esempio provassi a fare un giro su Rai YoYo, ti accorgeresti di quanto le animazioni dei My Little Pony, ad esempio, siano poco accattivanti per te...che bambino non sei. Oltre al fatto che in un caso stiamo parlando di un lungometraggio e nell'altro di una cartone per la tv. Ma il succo non cambia.
Siccome ricerca un pubblico anche di piccoli, non puoi aspettarti una trama complessa. Il linguaggio cinematografico è cambiato e sono lontani i tempi di Robin Hood, il libro della giungla, Peter Pan, Pinocchio...quelle erano storie complesse, che mettevano su schermo una serie di riflessioni, molto spesso anche crude e negative, che oggi, sia per incapacità che per costi che per mercato, non possono più essere prese in considerazione.
Ti basti pensare che i film d'animazione citati prima sono tutti adattamenti di libri e fiabe. Mentre ora...se pensi alla Pixar, quanti dei film da loro prodotti hanno un'origine "colta". E, attenzione, adattare un libro di Moccia allo schermo non è cosa colta.
Inside Out è un film sia per piccoli che per grandi, e solo per questo è un signor film. Ha una componente psicologica che un bambino non capirà mai, se non in modo molto superficiale, ma il bambino non si scolla lo stesso. È un film che puoi consigliare tranquillamente a una persona di 50 anni. Mentre gli altri film di animazione, a meno che non si parli di abituè dell'animazione, vengono visti "dai grandi" solo se devono accompagnare i figli o la fidanzata rompipalle.
Tutta la pippa sulla trovata geniale di dare alle emozioni un corpo, secondo me è solo una pippa, appunto. Chi scrive trame lunghe e gioca sui personaggi, ma anche semplicemente si guarda attorno, sa benissimo che un personaggio/amico incarna il pessimista, un altro l'iracondo, un altro è "una forza della natura!".
Se avessero fatto un film con gli stessi personaggi, li avessero messi in un recinto davanti scuola e li avessero chiamati Antonio, Peppe e Giacomo, sarebbe stato un film normale. Ma se li chiami Tristezza, Gioia e li metti in una testa, sei un genio. Boh, secondo me no.
Ad esempio sarebbe stato spaventosamente più difficile, sia da scrivere che da capire (per i bambini completamente impossibile), se ogni emozione non avesse avuto controparti. Gioia ha i suoi momenti di abbattimento, ad esempio, e nella sua testa succede esattamente quello che succede nella testa della bambina, con Tristezza che si butta a terra e Gioia che la trascina. Quindi anche le emozioni hanno tutte le emozioni. Mentre, se ogni emozione potesse provare solo la propria emozione...niente, non sarebbe un film per bambini.
Va bene così, bel film che unisce il pubblico di genitori e figli. 10 spanne sotto la vecchia Disney, ma bel film.
Su Wall-E, Frozen e Up non mi espongo molto. Up non l'ho visto, Wall-E spara alto ma non ci arriva proprio, Frozen poca roba. Poi sì, fanno piangere e quant'altro, ma anche un calcio nelle palle, se dato bene, fa piangere.