"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
Benvenuto, Ospite
Nome Utente Password: Ricordami

Musica e poesia
(1 Online) (1) Ospite

ARGOMENTO: Musica e poesia

Musica e poesia 05/11/2010 06:36 #733

Molto spesso le canzoni che ascoltiamo tutti i giorni, dietro una melodia orecchiabile e una bella voce, nascondono testi di una profondità e una bellezza senza pari, testi che potremmo veramente definire "poesia". Possiamo quasi dire che, laddove la poesia ha perso terreno in letteratura, in cui è ormai largamente preferito il romanzo/racconto in prosa, si è rifatta con l'avvento della musica moderna, che non sempre si limita a testi poveri e banali. Per certi versi è un vero e proprio ritorno alle origini, a quella poesia antica che nasceva già in musica e veniva cantata più che recitata.

Possiamo usare questo thread per condividere tutte le canzoni di questo tipo, che, a prescindere dal genere musicale, hanno un testo particolarmente curato, profondo, bello e/o toccante. Insomma, quei testi che potremmo definire, perchè no, "poesia". Ovviamente vige l'obbligo di copincollare il testo e, possibilmente, un link a Youtube.
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: Musica e poesia 05/11/2010 07:03 #734

Mi sembra giusto iniziare con uno dei massimi scrittori italiani contemporanei, che scrisse questo pezzo meraviglioso nel 1958, 15 anni dopo aver preso parte come partigiano alla guerra di liberazione. Personalmente la ritengo la più bella e toccante fra le canzoni partigiane. Non c'è solo un testo splendido, ma anche la particolarità della narrazione a posteriori: a parlare è un vecchio partigiano, che cerca di spiegare a una giovane, ignara ragazza cosa significava avere vent'anni all'epoca, cosa si provava e cosa significava combattere per la libertà.
L'autore è Italo Calvino, la canzone è "Oltre il Ponte". Ve la propongo nella versione dei Modena City Ramblers!



O ragazza dalle guance di pesca
o ragazza dalle guance d'aurora
io spero che a narrarti riesca
la mia vita all'età che tu hai ora.
Coprifuoco, la truppa tedesca
la città dominava, siam pronti
chi non vuole chinare la testa
con noi prenda la strada dei monti

Silenziosa sugli aghi di pino
su spinosi ricci di castagna
una squadra nel buio mattino
discendeva l'oscura montagna
La speranza era nostra compagna
a assaltar caposaldi nemici
conquistandoci l'armi in battaglia
scalzi e laceri eppure felici

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'è in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita è oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore.

Non è detto che fossimo santi
l'eroismo non è sovrumano
corri, abbassati, dai balza avanti!
ogni passo che fai non è vano.
Vedevamo a portata di mano
dietro il tronco il cespuglio il canneto
l'avvenire di un mondo piu' umano
e più giusto più libero e lieto.

Oramai tutti han famiglia hanno figli
che non sanno la storia di ieri
io son solo e passeggio fra i tigli
con te cara che allora non c'eri.
E vorrei che quei nostri pensieri
quelle nostre speranze di allora
rivivessero in quel che tu speri
o ragazza color dell'aurora.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'è in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita è oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'è in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita è oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: Musica e poesia 05/11/2010 10:33 #739

Mitica canzone rifatta dai Modena, stupenda.

Io vorrei citare tutte le canzoni dei Negrita, mio gruppo italiano preferito, riescono a raccontare con i testi i momenti più intensi della vita di tutti, ne metto tre, una profonda, una "d'amore" e una di denuncia, ma giuro ce ne sarebbero decine.

Ultimamente però ascolto quasi solo un gruppo che fa musica senza voce, il modo imho migliore in assoluto per dare alla musica che si ascolta il significato che si vuole, senza essere influenzati dalle parole...sono gli Explosions In The Sky, ne metto un pezzo dei più famosi in fondo.


Hemingway [url:fdgojn4o][/url]

Bentornata a Cuba
Giugno plachera' i tuoi nervi
C'e' una barca pronta
dietro a un'altra pagina
Sfoga la tua rabbia
nella rabbia dell'oceano
forse c'e' una spiaggia
dietro a un'altra pagina
Ma come puo' accaderti questo?
Decolli a bordo del tuo letto

Stai tranquilla non e' niente
e' solo vita che entra dentro
il fuoco che ti brucia il sangue
quella e' l'anima
Puo' anche non piacerti il mondo
o forse a lui non piaci te
comunque questa e' un'altra storia
questo e' Hemingway

A Barcellona un uomo
svelto fruga tra i ricordi
dietro la schiena il suolo
e non capisce perche' e' li
L'arena e' tutta in piedi
non si muove un filo d'aria
Sa di tequila e sale
e di dolore andarsene...
L'ultima pagina che hai letto
e' stata un toro in mezzo al petto

Ma stai tranquilla non e' niente
e' solo vita che entra dentro
il fuoco che ti brucia il sangue
quella e' l'anima
Puo' anche non piacerti il mondo
o forse a lui non piaci te
comunque questa e' un'altra storia
questo e' Hemingway
questo e' Hemingway


Vertigine [url:fdgojn4o][/url]

Stavo bene, stavo accomodato li
in equilibrio tra curve e spigoli
Credevo di essere meno sensibile
ma è successo a noi...
è successo a noi...

Piccolissima esplosione di gioia
Piccolissima emozione che non so gestire
Piccolissima porzione di sole
Piccolissima persona non ti lascio andare più

Potrebbe anche franare la pietra che ho nel cuore
e diventare spiaggia da poterci camminare
Mi strappo via i vestiti ed entro nel tuo mare
è caldo, è calmo, ci si può naufragare

Piccolissima esplosione di gioia
Piccolissima emozione che non so gestire
Piccolissima porzione di sole
Piccolissima persona non ti lascio andare più

E' il tuo veleno che sa di vertigine
e io precipito nella tua chimica
nodi da sciogliere, risposte che non ho
e che non voglio più!

Piccolissima esplosione di gioia
Piccolissima emozione che non so gestire
Piccolissima porzione di sole
Piccolissima persona non ti lascio andare più


Radio Conga [url:fdgojn4o][/url]

Karibu Jambo Buana Leo Jua Kali Sana.
Karibu Jambo Buana Leo Jua Kali Sana.
Asante Sana Icio Asante Sana..Kesho Apana, Apana Jua Kali Sana.
Olèlè Olèlè Malibà Ma’ka’si, Olèlè Olèlè Malibà Ma’ka’si.Luka! Asante Sana Icio…Mimi Nakupenda Wewe…Hei cica escucha el Pau…

Tu meritavi di più,ma adesso shock!
Al rientro da uno spot…abiti dentro a una favela…Finita l’era di Helldorado,nel piano B tu non sei convocato.
E canta d’amore la radio, amore per chi? Le rockstar vestono chic e il vetro è sempre più oscurato…
Ma nell’arena s’alza un canto:”Niente paura qui va tutto bene!”

E’ in onda Radio Conga dal centro della Jungla…
C’è qualcuno là sopra? (May-day, may-day!)
No Victoria…ma vana Gloria…(And the Party is over )

Olèlè Olèlè Malibà Ma’ka’si, Olèlè Olèlè Malibà Ma’ka’si, Olèlè Olèlè…Mimi Nakupenda Wewe..

Ora tu ti chiedi chi sei? Cosa farai? Piangi stretto al tuo bonsai, mentre intorno avanza il fuoco!
Le certezze di una vita…via!Come acqua tra le dita!
Ma se senti che non sei solo anche se il cielo è scuro, cerca un raggio e prendi il volo sopra ‘sto mundo desperado! Che in Helldorado sei quello che hai…ma non ti basta mai!

E’ in onda Radio Conga dal centro della Jungla…
C’è qualcuno là sopra? (May-day, may-day!)
No Victoria…ma vana Gloria…(And the Party is over )

Olèlè Olèlè Malibà Ma’ka’si, Olèlè Olèlè Malibà Ma’ka’si, Olèlè Olèlè…Kajiado!

Se c’è tensione si cura con gli idranti…qualcuno muore piazenza siamo in tanti…tragico errore spariscono le prove…e la prigione è solo per chi ruba polli.Lavoro nero pagato con denaro nero…nera la rabbia nera la stagione…nera la fame nera la rivoluzione…l’Africa nera è solo a 4 passi di qui!L’umore nero si cura con il bianco…cura la bamba come l’aspirina…e balla di bamba pure la velina, icona d’ossa pelle e silicone. Il calciatore dice che il pallone è tondo…il presidente giura di cambiare il mondo…Nessun futuro nel mio futuro! Nessun futuro nel mio futuro!

Siete su onda Radio Conga dal centro della Jungla…
C’è qualcuno là sopra? (May-day, may-day!)
No Victoria…ma vana Gloria…(And the Party…the party is over )

Karibu Jambo Buana Leo Jua Kali Sana… Karibu Jambo Buana Leo Jua Kali Sana… Asante Sana Icio Asante Sana..Kesho Apana, Apana Jua Kali Sana… Olèlè Olèlè Malibà Ma’ka’si, Olèlè Olèlè Malibà Ma’ka’si…Lukà!Lukà! Asante Sana Icio…Mimi Nakupenda Wewe…Perdida…Negrita…
Se non qui, dove? Se non ora, quando? Mira mira la luna stasera…come allunga le ombre,stasera…se non qui? Wollo!Wollo! Se non ora? Wollo!Wollo! Ehi Musioka!Ehi Parkirowa!…Mimi Nakupenda


Your Hand In Mine [url:fdgojn4o][/url]

(senza testo)
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!
Ultima modifica: 31/01/2012 09:56 Da Tavajigen.

Re: Musica e poesia 05/11/2010 12:40 #743

Tavajigen ha scritto:

Ultimamente però ascolto quasi solo un gruppo che fa musica senza voce, il modo imho migliore in assoluto per dare alla musica che si ascolta il significato che si vuole, senza essere influenzati dalle parole...sono gli Explosions In The Sky, ne metto un pezzo dei più famosi in fondo.


Bel pezzo, però non vale. Qui si parla di testi.
Magari apriamo anche un thread per la musica in generale.
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: Musica e poesia 05/11/2010 16:25 #745

Forse saltando De Andrè e De Gregori per l'ovvietà, il primo a venirmi in mente in questo accostamento è Piero Ciampi; forse lo conoscerete già. Di seguito alcune canzoni.

Aidus [url:22avw91i][/url]

Il tuo viso esiste fresco
mentre una sera scende dolce
sul porto.
Tu mi manchi molto,
ogni ora di più.
La tua assenza è un assedio
ma ti chiedo una tregua
prima dell'attacco finale
perchè un cuore giace inerte
rossastro sulla strada
e un gatto se lo mangia
tra gente indifferente
ma non sono io,
sono gli altri.
E così...

Vuoi stare vicina? nooo?
Ma vaffanculo. Ma vaffanculo.
Sono quarant'anni che ti voglio dire... ma vaffanculo.
Ma vaffanculo te e tutti i tuoi cari. Ma vaffanculo.

Ma come? Ma sono secoli che ti amo, cinquemila anni, e
tu mi dici di no? Ma vaffanculo. Sai che cosa ti dico? va-ffan-culo. Te,
gli intellettuali e i pirati. Vaffanculo. Vaffanculo .
Non ho altro da dirti. Sai che bel vaffanculo che ti porti nella tomba?
Perché io sono bello, sono bellissimo, e dove vai? Ma vaffanculo. E
non ridere, non conosci l'educazione, eh? Portami
una sedia, e vattene.

Ma che buffa che sei [url:22avw91i][/url]

Sei come un purosangue
che non ha mai perso una corsa,
sei tu che vieni avanti,
sei rara come una sorpresa.
Ma che buffa che sei,
ma che buffa che sei,
il denaro per te è un giornale di ieri.
Ma che buffa che sei,
ma che buffa che sei,
ogni cosa che fai
ha troppi strani motivi,
tranne una, e la sai: l'amore.
Ma che amore che sei,
ma che cara che sei,
quando dici "son due le anime mie".
Quel pugno che ti detti
è un gesto che non mi perdono,
ma il naso ora è diverso:
l'ho fatto io e non Dio.
Ma che amore che sei,
ma che cara che sei,
quei ragazzi laggiù
sembrano noi.

Re: Musica e poesia 23/11/2011 14:50 #3514

Approfitto dell'attività record del forum per riportare in auge questo thread con una delle mie canzoni preferite, di un'immeritatamente sconosciuto gruppetto folk canadese, Les Cowboys Fringants!
Canzone stupenda, testo in francese - poesia pura - e traduzione a fronte (un po' approssimativa ma efficace, credo). Godetevela!



Plus Rien

Il ne reste que quelques minutes à ma vie
Tout au plus quelques heures je sens que je faiblis
Mon frère est mort hier au milieu du désert
Je suis maintenant le dernier humain de la terre

On m'a décrit jadis, quand j'étais un enfant
Ce qu'avait l'air le monde il y a très très longtemps
Quand vivaient les parents de mon arrière grand-père
Et qu'il tombait encore de la neige en hiver

En ces temps on vivait au rythme des saisons
Et la fin des étés apportait la moisson
Une eau pure et limpide coulait dans les ruisseaux
Où venaient s'abreuver chevreuils et orignaux

Mais moi je n'ai vu qu'une planète désolante
Paysages lunaires et chaleur suffocante
Et tous mes amis mourir par la soif ou la faim
Comme tombent les mouches...
Jusqu'a c'qu'il n'y ait plus rien...
Plus rien...
Plus rien...

Il ne reste que quelques minutes à ma vie
Tout au plus quelques heures, je sens que je faiblis
Mon frère est mort hier au milieu du désert
Je suis maintenant le dernier humain de la terre

Tout ça a commencé il y a plusieurs années
Alors que mes ancêtres étaient obnubilés
Par des bouts de papier que l'on appelait argent
Qui rendaient certains hommes vraiment riches et puissants

Et ces nouveaux dieux ne reculant devant rien
Étaient prêts à tout pour arriver à leurs fins
Pour s'enrichir encore ils ont rasé la terre
Pollué l'air ambiant et tari les rivières

Mais au bout de cent ans des gens se sont levés
Et les ont avertis qu'il fallait tout stopper
Mais ils n'ont pas compris cette sage prophétie
Ces hommes-là ne parlaient qu'en termes de profits

C'est des années plus tard qu'ils ont vu le non-sens
Dans la panique ont déclaré l'état d'urgence
Quand tous les océans ont englouti les îles
Et que les inondations ont frappé les grandes villes

Et par la suite pendant toute une décennie
Ce fut les ouragans et puis les incendies
Les tremblements de terre et la grande sécheresse
Partout sur les visages on lisait la détresse

Les gens ont dû se battre contre les pandémies
Décimés par millions par d'atroces maladies
Puis les autres sont morts par la soif ou la faim
Comme tombent les mouches...
Jusqu'à c'qu'il n'y ait plus rien...
Plus rien...
Plus rien...

Mon frère est mort hier au milieu du désert
Je suis maintenant le dernier le humain de la terre
Au fond l'intelligence qu'on nous avait donnée
N'aura été qu'un beau cadeau empoisonné

Car il ne reste que quelques minutes à la vie
Tout au plus quelques heures, je sens que je faiblis
Je ne peux plus marcher, j'ai peine à respirer
Adieu l'humanité...
Adieu l'humanité...
Più nulla

Non resta che qualche minuto alla mia vita
Tutt'al più qualche ora, sento di non farcela
Mio fratello è morto ieri in mezzo al deserto
Ora sono l'ultimo uomo sulla terra.

Mi hanno raccontato una volta, quand'ero bambino
Come appariva il mondo tanto tanto tempo fa
Al tempo dei genitori dei miei nonni
E c'era ancora la neve durante l'inverno

A quei tempi si viveva seguendo il ritmo delle stagioni
E la fine dell'estate coincideva con la vendemmia
Acqua pura e limpida scorreva nei fiumi
Dove venivano ad abbeverarsi cervi ed alci

Ma io non ho potuto vedere che un pianeta desolato
Paesaggi lunari e caldo soffocante
E tutti i miei amici morire per la sete o la fame
Caduti come mosche
Finchè non è rimasto più nulla.
Più nulla...
Più nulla...

Non resta che qualche minuto alla mia vita
Tutt'al più qualche ora, sento di non farcela
Mio fratello è morto ieri in mezzo al deserto
Ora sono l'ultimo uomo sulla terra.

Tutto è cominciato diversi anni fa
Quando i miei antenati sono stati obnubilati
Da pezzi di carta chiamati denaro
Che hanno reso alcuni uomini tanto ricchi e potenti

E questi nuovi dei non si fermavano davanti a nulla
Hanno dato tutto per raggiungere i loro scopi
Per diventare sempre più ricchi hanno raso tutto al suolo
Inquinato l'aria e prosciugato i fiumi

Ma cento anni dopo alcune persone si sono svegliate
E li hanno avvisati che avrebbero dovuto fermare tutto ciò
Ma loro non hanno ascoltato questi saggi avvertimenti
Questi uomini sapevano ragionare solo in termini di profitto

Solo molti anni dopo hanno capito la loro insensatezza
Nel panico hanno dichiarato lo stato d'emergenza
Quando gli oceani hanno inghiottito le isole
E le inondazioni hanno colpito le grandi città

E in seguito, durante tutto un decennio
Sono venuti gli uragani e poi gli incendi
Terremoti e grande siccità
Ovunque si leggeva la sofferenza sui volti delle persone

La gente dovette lottare contro le pandemie
Decimati a milioni da terribili malattie
Poi gli altri sono morti per la sete o la fame
Caduti come mosche
Finchè non è rimasto più nulla.
Più nulla...
Più nulla...

Mio fratello è morto ieri in mezzo al deserto
Ora sono l'ultimo uomo sulla terra
Di fatto l'intelligenza che abbiamo ricevuto
Non era nulla più che un dono avvelenato

Perchè mi rimangono solo pochi minuti prima di morire
Tutt'al più qualche ora, sento di non farcela
Non riesco più a camminare, non posso respirare...
Addio all'umanità...
Addio all'umanità...
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."
Ultima modifica: 23/11/2011 14:55 Da White Lord.

Re: Musica e poesia 23/11/2011 15:01 #3515

Bella canzone, in questi momenti mi rendo conto che la mia completa ignoranza delle lingue diverse da italiano e inglese mi preclude la possibilità di vivere tipi di arte (fra cui la musica) che nascono in altre zone del mondo.


Per non lasciare il mio post vuoto da musica, metto una canzone di un giovane cantautore che sta venendo fuori negli ultimi anni. Si chiama Vasco Brondi e il suo gruppo è Le Luci della Centrale Elettrica. La canzone che scelgo è Anidride Carbonica:



E chiudi tutti i cancelli le tue porte blindate
le tue braccia magre le tue celle frigorifere
chiudi le tue gambe bianche mari rossi le finestre
chiudi bene le tue frontiere
e parlami degli archi parlami delle tue galere delle nostre metafore
delle case inagibili dei nostri voli rasoterra e poi la crisi finanziaria e le ronde di merda
nel regno dei cieli grigio neri chiamale se vuoi esclusioni nei mercati i nostri corpi separati
parlami degli scooter scheletrici bruciati
dei cani in A1
dei tuoi viaggi di dieci chilometri
dei discorsi dei tossici storici
dormiremo nei letti prosciugati nei fiumi surrogati dei sogni
parlami delle migrazioni dei rumeni e delle rondini
dei gabbiani intercettati
dai reattori degli aerei
dell’ora in cui si alzano i pendolari e i guerriglieri
degli occhiali neri di pasolini
dei figli degli industriali
che i sogni siano sintomi siano armi nucleari
che i sogni siano sintomi siano armi nucleari
e chiudi tutti i cancelli le tue porte blindate
le tue braccia magre le tue celle frigorifere
chiudi ermeticamente le tue gambe i mari mossi le finestre
ti lascio le tue basi aeree
non dirmi dei palazzi parlami delle tue galere
delle pianure delle corriere che tornavano dalle discoteche
delle regine delle autobombe delle rate disperate
delle notte di fuoco e di detriti
i nostri scudi di plexyglass
le nostre parole che sono solo anidride carbonica
e bombe a grappoli dai cieli con dentro i tuoi curriculum inverosimili
un lavoro di merda amore l’aria rarefatta la maggioranza silenziosa
che come un supermercato per me sei sempre aperta
sorvoleremo campi arati padreterni le alluvioni
e tu che collassavi
ci abitueremo a tutto anche a quello che scrive
parcheggi deserti fuori da mirafiore
gli eserciti israeliani schierati
erano grattacieli abbattuti
erano grattacieli crollati
come te ieri sera alle 11 ci troverai schierati
ci troverai schierati
ci troverai schierati
ci troverai schierati
ma eravamo illuminati morti per folgorazione
ustionati dai nostri desideri

come le lacrime noi cadiamo negli angoli sulle porta-aerei
e finiti i tuoi i terremoti ci eravamo addormentati
e finiti i tuoi i terremoti ci eravamo addormentati
e finiti i tuoi i terremoti ci eravamo addormentati
e finiti i tuoi i terremoti ci eravamo addormentati
si schianteranno ancora in cielo sopra di noi le frecce tricolori come quella sera
si schianteranno ancora in cielo sopra di noi le frecce tricolori come quella sera
si schianteranno ancora in cielo sopra di noi le frecce tricolori come quella sera
si schianteranno ancora in cielo sopra di noi le frecce tricolori come quella sera
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!
Ultima modifica: 23/11/2011 15:02 Da Tavajigen.

Re: Musica e poesia 23/11/2011 15:14 #3516

White Lord ha scritto:

L'autore è Italo Calvino, la canzone è "Oltre il Ponte". Ve la propongo nella versione dei Modena City Ramblers!

Idolo! E citerei L'unica superstite (della quale trovo solo la versione recente, mentre a me piace particolarmente quella cantata dal solo Cisco).

A Bettola stava scendendo la sera
e Lilli era pronta per andare a dormire
birocciai e sfollati per il coprifuoco
ritornavano a cercare un riparo
era il '44 sui monti di Reggio
la notte di San Giovanni
la ronda ha scoperto tre partigiani
venuti per distruggere il ponte

I partigiani hanno ucciso un tedesco ma un altro ha dato l'allarme
il comando SS ha deciso di fare una rappresaglia esemplare
la notte i soldati armati di mitra sono andati casa per casa
avevano l'ordine di uccidere tutti uomini, donne e bambini

Li hanno svegliati e radunati in cucina poi hanno sparato una raffica
Lilli è caduta tra il nonno e la nonna coperta del suo e il loro sangue
i soldati avevano portato benzina e hanno incendiato le case
ma Lilli era viva, è riuscita a arrivare alla finestra e lasciarsi cadere

Ma la casa bruciava e sarebbe caduta
su Lilli come un colpo di grazia
è molto difficile scappare lontano
a undici anni con la gola ferita

e sentiva le grida mischiate agli spari
e le bestie nitrire impazzite
e le voci metalliche degli ufficiali
e sentiva il calore del fuoco

L'hanno trovata soltanto al mattino
ferita bruciata ma viva
il postino l'ha messa sulla bicicletta
e portata dai parenti in pianura

poi Lilli è guarita e la guerra è finita
e i tedeschi se ne sono partiti
ma per molti anni ha sognato gli spari
e non le usciva la voce

Ora Lilli vive una vita serena ed è nonna di tanti nipoti
ma a volte si sveglia con gli occhi aperti nel buio
e rivede la Bettola in fiamme.
  • Andy Dufresne
  • Offline
  • Scrittore affermato
  • Mors mea tacci tua
  • Messaggi: 382
Tutto ciò che c'é c'é già. Allora nei miei pezzi che si fa?
Renderò possibile l'impossibile fino a rendere possibile la realtà.

[?! - Tutto ciò che c'è - Caparezza]

Re: Musica e poesia 23/11/2011 15:16 #3517

Di De Andrè si potrebbe postare l'intera discografia Soprattutto trovo affascinante l modo in cui riesce a tratteggiare vite intere in pochissime strofe nel cd in cui prese spunto dai racconti di Spoon River.
  • Andy Dufresne
  • Offline
  • Scrittore affermato
  • Mors mea tacci tua
  • Messaggi: 382
Tutto ciò che c'é c'é già. Allora nei miei pezzi che si fa?
Renderò possibile l'impossibile fino a rendere possibile la realtà.

[?! - Tutto ciò che c'è - Caparezza]

Re: Musica e poesia 23/11/2011 15:21 #3518

Andy Dufresne ha scritto:
Di De Andrè si potrebbe postare l'intera discografia Soprattutto trovo affascinante l modo in cui riesce a tratteggiare vite intere in pochissime strofe nel cd in cui prese spunto dai racconti di Spoon River.



Propongo di proibire De André da questo forum, altrimenti davvero bisognerebbe metterle tutte.

Va beh su ne metto una sola, che adoro all'inverosimile.



Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

il sangue del principe del Moro
arrossano il ciniero
d'identico color

ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor

"se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore

chi poi impone alla sposa soave di castità
la cintura in me grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave"

così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior

lo specchi di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor

nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol

"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Carlo scendendo veloce di sella

"De' cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"

Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò

ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò

codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà

"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,

ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!

Re: Musica e poesia 23/11/2011 17:22 #3519

Tavajigen ha scritto:
Bella canzone, in questi momenti mi rendo conto che la mia completa ignoranza delle lingue diverse da italiano e inglese mi preclude la possibilità di vivere tipi di arte (fra cui la musica) che nascono in altre zone del mondo.


Eh, io mica parlo francese. È che mi piace leggere i testi, in particolare delle canzoni che mi colpiscono. Di questa ho trovato una traduzione in inglese e da lì ho tradotto in italiano.
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."

Re: Musica e poesia 23/11/2011 17:24 #3520

Andy Dufresne ha scritto:

Idolo! E citerei L'unica superstite (della quale trovo solo la versione recente, mentre a me piace particolarmente quella cantata dal solo Cisco).


Io invece trovo quella con la voce femminile molto più intensa e toccante. Ad ogni modo bellissimo pezzo!
  • White Lord
  • Offline
  • Direttore Editoriale
  • Messaggi: 1228
"Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher."
Ultima modifica: 23/11/2011 17:24 Da White Lord.

Re: Musica e poesia 23/11/2011 17:28 #3521

Tavajigen ha scritto:
Andy Dufresne ha scritto:
Di De Andrè si potrebbe postare l'intera discografia Soprattutto trovo affascinante l modo in cui riesce a tratteggiare vite intere in pochissime strofe nel cd in cui prese spunto dai racconti di Spoon River.



Propongo di proibire De André da questo forum, altrimenti davvero bisognerebbe metterle tutte.

Va beh su ne metto una sola, che adoro all'inverosimile.



Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor

il sangue del principe del Moro
arrossano il ciniero
d'identico color

ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite
le bramosie d'amor

"se ansia di gloria e sete d'onore
spegne la guerra al vincitore
non ti concede un momento per fare all'amore

chi poi impone alla sposa soave di castità
la cintura in me grave
in battaglia può correre il rischio di perder la chiave"

così si lamenta il Re cristiano
s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior

lo specchi di chiara fontanella
riflette fiero in sella
dei Mori il vincitor

Quand'ecco nell'acqua si compone
mirabile visione
il simbolo d'amor

nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde
ignudo in pieno sol

"Mai non fu vista cosa più bella
mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Carlo scendendo veloce di sella

"De' cavaliere non v'accostate
già d'altri è gaudio quel che cercate
ad altra più facile fonte la sete calmate"

Sorpreso da un dire sì deciso
sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò

ma più dell'onor potè il digiuno
fremente l'elmo bruno
il sire si levò

codesta era l'arma sua segreta
da Carlo spesso usata
in gran difficoltà

alla donna apparve un gran nasone
e un volto da caprone
ma era sua maestà

"Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano,

ma poiché siete il mio signore"
Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"

Cavaliere egli era assai valente
ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì

e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione
tentò di risalir

veloce lo arpiona la pulzella
repente la parcella
presenta al suo signor

"Beh proprio perché voi siete il sire
fan cinquemila lire
è un prezzo di favor"

"E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame
debban risolversi tutte con grandi puttane,

anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"

Ciò detto agì da gran cialtrone
con balzo da leone
in sella si lanciò

frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò

Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor

al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor


il testo è di paolo villaggio, suo grande amico d'infanzia (e compagno di giurisprudenza)

per la verità de andré scrisse in pochissimi casi sia testo che musica delle sue canzoni

il che non toglie nulla alla supremazia indiscussa che ha tra i cantautori italiani, anzi
  • 6Rimbaud
  • Offline
  • Maestro di scrittura
  • Messaggi: 1607
6000 piedi al di là dell'uomo e del tempo

Re: Musica e poesia 23/11/2011 17:34 #3522

6Rimbaud ha scritto:
il testo è di paolo villaggio, suo grande amico d'infanzia (e compagno di giurisprudenza)



Vero, non me lo ricordavo, o non lo sapevo proprio.
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!

Re: Musica e poesia 23/11/2011 19:19 #3531

La musica è l'arte che mi affascina meno. Mi sono spesso messo di buon grado ad ascoltare testi osannati dal mondo, trovandoli al più carini. A me pare che una canzone non raggiunga il fascino di una poesia, ma neanche di un'opera in prosa, in quanto mi sembra che voglia imboccarmi e trasmettermi attraverso il suono quello che a me piace cogliere da solo. Uno scrittore non può modulare il suono ed è così costretto, per trasmettere uguali sensazioni, a saper fare un miglior uso delle parole.
  • Asintoto
  • Offline
  • Premio Pulitzer
  • Messaggi: 671

Re: Musica e poesia 23/11/2011 19:39 #3534

Asintoto ha scritto:
La musica è l'arte che mi affascina meno. Mi sono spesso messo di buon grado ad ascoltare testi osannati dal mondo, trovandoli al più carini. A me pare che una canzone non raggiunga il fascino di una poesia, ma neanche di un'opera in prosa, in quanto mi sembra che voglia imboccarmi e trasmettermi attraverso il suono quello che a me piace cogliere da solo. Uno scrittore non può modulare il suono ed è così costretto, per trasmettere uguali sensazioni, a saper fare un miglior uso delle parole.



Hai provato ad ascoltare musica senza testo? Cioè senza voce?

Potrebbe essere la svolta per te.

Dato che ogni canzone assume un significato diverso ogni volta che la riascolti, in base alla tua condizione personale, al luogo in cui ti trovi, all'ora del giorno, eccetera.
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!

Re: Musica e poesia 23/11/2011 21:11 #3540

Tavajigen ha scritto:
Asintoto ha scritto:
La musica è l'arte che mi affascina meno. Mi sono spesso messo di buon grado ad ascoltare testi osannati dal mondo, trovandoli al più carini. A me pare che una canzone non raggiunga il fascino di una poesia, ma neanche di un'opera in prosa, in quanto mi sembra che voglia imboccarmi e trasmettermi attraverso il suono quello che a me piace cogliere da solo. Uno scrittore non può modulare il suono ed è così costretto, per trasmettere uguali sensazioni, a saper fare un miglior uso delle parole.



Hai provato ad ascoltare musica senza testo? Cioè senza voce?

Potrebbe essere la svolta per te.

Dato che ogni canzone assume un significato diverso ogni volta che la riascolti, in base alla tua condizione personale, al luogo in cui ti trovi, all'ora del giorno, eccetera.


Cosa intendi con musica senza testo, tipo quella classica?
  • Asintoto
  • Offline
  • Premio Pulitzer
  • Messaggi: 671

Re: Musica e poesia 23/11/2011 23:00 #3541

Asintoto ha scritto:
Cosa intendi con musica senza testo, tipo quella classica?



Sì, ma non solo, anche qualcosa di più moderno, come il post-rock.

Io ho trovato 3 o 4 gruppi che fanno pezzi veramente da brividi, e che mi ascolto spesso, quando provo determinati sentimenti o emozioni.

Mi sono accorto che in quei momenti non riuscirei ad ascoltare nessun altro tipo di musica, le canzoni cantate le trovo estranee, mi sembra che non mi capiscano, dato che parlano di altro.

Invece a queste altre dò io il significato giusto per me.
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!
Ultima modifica: 23/11/2011 23:02 Da Tavajigen.

Re: Musica e poesia 23/11/2011 23:04 #3542

Tavajigen ha scritto:
Asintoto ha scritto:
Cosa intendi con musica senza testo, tipo quella classica?



Sì, ma non solo, anche qualcosa di più moderno, come il post-rock.

Io ho trovato 3 o 4 gruppi che fanno pezzi veramente da brividi, e che mi ascolto spesso, quando provo determinati sentimenti o emozioni.

Mi sono accorto che in quei momenti non riuscirei ad ascoltare nessun altro tipo di musica, le canzoni cantate le trovo estranee, mi sembra che non mi capiscano, dato che parlano di altro.

Invece a queste altre gli dò io il significato giusto per me.


Sono abbastanza ignorante, magari nei prossimi giorni do un'occhiata
  • Asintoto
  • Offline
  • Premio Pulitzer
  • Messaggi: 671

Re: Musica e poesia 23/11/2011 23:08 #3543

Asintoto ha scritto:
Sono abbastanza ignorante, magari nei prossimi giorni do un'occhiata



Se vuoi qualche gruppo:

Explosions in the Sky
This Will Destroy You
God is an Astronaut

I primi due sono più melodici, quindi ti potrebbero piacere più facilmente già dai primi ascolti.
  • Tavajigen
  • Offline
  • Direttore Marketing
  • Messaggi: 2733
Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!
Tempo generazione pagina: 0.92 secondi
Copyright © 2024 UniVersi. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.