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Giovanni Lindo Ferretti
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ARGOMENTO: Giovanni Lindo Ferretti

Giovanni Lindo Ferretti 11/07/2013 22:45 #8785

Salve a tutti! Stasera vorrei proporre una discussione su un personaggio che conosco solo indirettamente

Fondamentalmente -come forse avevo altrova già scritto- al liceo ho avuto un professore che mi ha fatto innamorare dell'italiano. Ecco, questo professore era molto ampio come conoscenze, e una volta ci ha fatto sentire un pezzo di Ferretti. Dato che anche io lo conosco poco rapidissima biografia: fonda nel 1982 i CCCP, gruppo punk (di chiara inclinazione comunistoide). Giusto per postare un pezzo



(Ci tengo a sottolineare che sono parecchio lontano da questo tipo di ideologia )

E parecchi altri album che non conosco per nulla

Dopo qualche anno vabbè, si converte al cattolicesimo, ma non è questo l'importante di questa discussione. Continua a cantare, anche se molto meno seguito. Io in particolare vorrei proporvi un testo, quello che 3 anni or sono è stato proposto a me, senza dire niente. Se a qualcuno farà piacere discuterne io sono contento Mi limito solo a grassettare un paio di parti che trovo significative. Se qualcuno conosce questo o altri pezzi o altre cose simili si facci [cit.] avanti

scarto rigetto riduco il peso cresce la spazzatura.
aumento esponenziale di rifiuto,non tollero il di più non l'accetto:voglio ciò che mi spetta.
L'ho detto l'ho cantato lo ridico l'ho ridetto
svendita eccezionale saldo finale gratis
chi lo vuole lo prende.
angusti spazi d'aria costretta in stagnazione
i mobili svuotati ho acceso
Fiamme in fervore da pacchi di carta stampata
scritta idee del cazzo delle estremità Tumescenze
legamenti insidiosi poco significanti,
cenere sparsa Cenere.
quello che vale lo serba il cuore
quello che serve lo voglio abbracciare
pesante quando posso sostenere sulle spalle
intimo spazio Vitale

come un Canto calmo
lento ritmo che sale
sulle stagioni il Tuono
sulle stagioni il Vento
il resto è possedere parole scorticate dentro sincere
un alito sul collo più estenuante del sole
uno sguardo capace,tra le ombre,di sentire l'odore
un posto dove tenere dimora al proprio posto

vecchi bambini animali intorno
chi mi sveglia la mattino: Buon Giorno
dolce di riposo la sera
sazia la notte d'intenzione.Attenta.
come un canto calmo lento ritmo che sale
sulle stagioni il tuono sulle stagioni il vento
questo spazio non luogo questo spazio mai sazio
frontiera il Tempo.Frontiera il Tempo.

www.sonorika.com/giovannilindoferretti/frontiera-testomp3.html
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Re: Giovanni Lindo Ferretti 13/07/2013 12:16 #8791

Beh a me sempra una profonda ed interessante riflessione che poi sfocia irrimediabilmente nella domanda che ogni essere umano, ad un certo, si pone:
«per che cosa siamo nati a fare?»
Una volta trovata una risposta (o una giustificazione di risposta) a questa domanda esistenziale, solitamente, si vive anche meglio ed in pace con se stessi.

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Re: Giovanni Lindo Ferretti 15/07/2013 22:18 #8841

gensi ha scritto:
Beh a me sempra una profonda ed interessante riflessione che poi sfocia irrimediabilmente nella domanda che ogni essere umano, ad un certo, si pone:
«per che cosa siamo nati a fare?»
Una volta trovata una risposta (o una giustificazione di risposta) a questa domanda esistenziale, solitamente, si vive anche meglio ed in pace con se stessi.

Per la musica siamo millemila anni luce lontani da ciò che mi aggrada


Grazie amico gensi!

Credo che tu abbia toccato un punto importante della canzone... In particolare quanto parla di "un posto dove tenere dimora al proprio posto"... La trovo un'immagine splendida davvero, nella sua ciclicità... Una sorta di matrioska spirituale. Penso che ognuno vorrebbe avere un posto dove tenere dimora al proprio posto

Però credo il pezzo si sviluppi di più... "quello che serve lo voglio abbracciare / pesante quando posso sostenere sulle spalle". Al contrario della parte sopra, che sembra più rilassata, qui richiama difficoltà, quasi sofferenza... Quello che serve, in chiave quasi mistica, ma estromettendolo dal suo contesto mantiene un senso anche per chi mistico non è, dal momento che quello che serve costa fatica. Anche volere bene a chi ci sta di fianco spesso ne costa, ed è la serena accettazione di questa fatica che permette di riuscirci

Davvero non ti piace? Io trovo entrambi i tipi, sia quella del video sia quella sotto, estremamente interessanti... Mi piace molto il modo che ha di scrivere, parole "scorticate dentro sincere" come lui stesso le definisce, come lampi, scatti. Diverse, parecchio, ma quasi ungarettiane, che arrivano dritte al sodo senza troppi fronzoli
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