Buonasera ragazzi. O buongiorno, o buon quello che volete.
Torno come torna un giovanotto fuorisede durante le vacanze, ma prometto di dare qualche sguardo in più qui dentro.
Vorrei buttar giù qualche riga per mettere in chiaro qualche idea nella mia testa.
Credo di essere cresciuto in questo periodo di assenza: ho incontrato persone, ho parlato, mi sono fatto un'idea del mondo. Sicuramente un'idea ancora abbastanza immatura, ma so di essere uscito da quella campana in cui vivevo. Ho avuto diversi litigi con la mia ragazza, solo un paio grossi, gli altri molto stupidi. Ed è su questo che vorrei centrare l'attenzione.
Parlando con una ragazza un pelo più grande di me, credo abbia attorno ai 35 anni, sono giunto alla conclusione - o meglio, mi è stata sbattuta in faccia - che sono piuttosto rigido nei confronti degli altri. Deo gratias che me l'ha sbattuta in faccia, non ci sarei mai arrivato da solo. O forse non sarei arrivato a dire che questa mia "particolarità" porterà qualunque rapporto a sgretolarsi.
Ebbene sì, ho quella che qualcuno chiamerebbe "mania di controllo"; mi sembra più carino chiamarla rigidezza, poca elasticità nel pensiero. Insomma, tendo sempre a dire "questo come lo fai tu è sbagliato, fallo così come lo faccio io". E così, forse per paura, forse per gelosia, tendo spesso a fare il "terzo genitore" con la mia ragazza; scemo io che non mi accorgevo che facendolo si sarebbe svegliata un giorno dicendomi che voleva uno che le lasciasse più libertà. Che poi, vi dirò, le raccomandavo di non bere troppo, di evitare di fumare, di tenere il telefono per non far arrabbiare i suoi... cose così, ecco. E così sono finito col fare il terzo genitore.
Da qui, grazie al cielo, questa amica che chiamerò E., mi ha dato una visione diversa in cui vivere.
L'uomo è un essere fatto per vivere in relazione. L'uomo, tuttavia, vuole essere libero, per la sua felicità. Da qui, in ogni relazione ci deve essere libertà. Una grande libertà. Perché solo in questo modo si è davvero felici nella relazione.
Ho cercato di dare una possibilità alla mia ragazza, accettando tutto. Beh, durante capodanno s è ubriacata, è stata male, son stato accanto a lei e il giorno dopo ha concluso con un "non berrò mai più" in lacrime. Ammetto che mentre la vedevo così male non son stato bene nemmeno io. Mi sono dovuto chiudere in una stanza a piangere, mi ha fatto molto effetto vederla in quello stato. Mi son reso conto che il mio voler "controllo" su di lei è solo per far stare al sicuro lei. E me. Forse soprattutto me.
Cercherò di accettare ogni scelta che farà, e che più in generale faranno gli altri: uscire dai miei schemi e considerarne altri ha portato sin qui qualche vomitata ma anche un bel cambiamento in me. Credo ne valga la pena.
Questo scritto non ha né capo né coda, scusatemi