gensi ha scritto:


In culo alla balena ragazzo!!!

Alla fine, per ora, il periodo delle decisioni è "rimandato".
Alla mia compagna hanno prorogato il contratto genovese di sostituzione maternità fino a Marzo il che mi lascia in stand-by fino a tale data.
A questo punto vedremo a Marzo come si evolverà il suo lavoro e, di conseguenza, il mio.

gensi ha scritto:



io ti dico una cosa: più istinto e meno razionalità!! i problemi tecnici esistono, non si puo dire di no... bisogna aggirarli anche con l'entusiasmo!!!

arturobandini ha scritto:

Ma, guarda, il discorso è molto più semplice. Fino ad ora s'era sempre paventata la possibilità che a partire da Gennaio mi facessero Direttore Commerciale (o qualcosa di simile) dove sono ora da sei anni.
Negli ultimi mesi però pare che la multinazionale abbia modificato i piani scegliendo altre persone e modificando la struttura.
Insomma, visto che si tratterebbe di continuare a fare quello che già facevo ma più lontano di 400 chilomenti e con poco meno di 200€ netto di aumento direi proprio che c'è poco entusiasmo da avere.
Se finora non cambio è solo perché un anno e mezzo fa abbiamo fatto un mutuo con la mia compagna e, almeno un contratto "stabile" è opportuno tenerlo visto i tempi che corrono. Non appena lo avrà lei (sperando la tengano dove è ora, viste le buone possibilità), vedrai come l'entusiasmo mi pervaderà e sarò disposto a fare anche il camallo o il lavapiatti pur di ritornare qui.

Camallo?

Cichetto ha scritto:

Si. È lo scaricatore di porto. Credo derivi dal dialetto genovese e, a sua volta, da qualche lingua mediorientale.
Tra l'altro, a riguardo di questa parola, c'è anche un episodio curioso che riguarda la Bibbia.
Se può interessare lo racconto.

Vai...

In sintesi pare che "camallo" derivi dalla parola araba (se non vado errato) 'Kamaal' che stava ad indicare la corda con la quale, i camalli appunto, scaricavano e caricavano le casse sopra le navi.

Parebbe quindi anche appurato che, una delle frasi più famose di Gesù, sia stata mal tradotta in origine.

Quando disse che è più facile che un "cammello" passi per la cruna di un ago piuttosto che un ricco entri in paradiso, molto probabilmente, faceva riferimento al "kamaal", ossia a codesta corda piuttosto che all'animale.

Di per se non cambia per nulla il senso della metafora ma, pensando alla corda molto grande e all'ago piccolo piccolo, sicuramente, l'esempio, assume un contorno molto più "intelligente" e sensato.

Effettivamente avrebbe più senso.
Bell'aneddoto

Cichetto ha scritto:

Meglio non pensare a quante altre parole possano essere state tradotte "a caso" di quel libro!!!

gensi ha scritto:



e un cambio radicale del tutto??? in 14 anni di vita lavorativa ne ho fatti parecchi e ora, francamente, non posso lamentarmi... il momento è difficile per non dire infausto, ma chissà...

arturobandini ha scritto:

Glielo dici tu alla posta, poi, a fine mese, dove prendere i soldi della rata?

Il momento è infausto nel senso che proprio non c'è lavoro manco a pensarci a meno di non trasferirsi ancora più lontano tutti.
Ma a me, Genova, piace... e questi giorni di vacanza qui con 16 gradi di media mi fanno propendere per non abbandonarla.

Alla fine mancano poco meno di dieci giorni al mio primo anniversario di trasferimento nella nuova sede sul lago di garda. Quella che speravo fosse una breve avventura si sta rivelando una agoniante trappola. Non tanto a livello ambientale. Ma a livello psicologico. Il fatto che la mia compagna sia anch'essa senza lavoro però non aiuta. Mi tocca continuare a perpetuare tale strada.

Dopo un mese e 23 giorni torno ad avere un pc grazie al regalo di compleanno dei miei.
Il drogato torna tra voi.

Ottimo.


Ma LOL ho appena scoperto il pulsante "grazie" in fondo ai post, che ho cliccato per caso.

Da quest'estate fino a prima delle feste ho fatto la bellezza di cinque colloqui su Genova.
Tre nella stessa società dove eravamo rimasti in due all'ultima selezione.
Poi hanno preso l'altro.
Nel frattempo, qui dove sono, hanno finalmente aperto la ricerca per la posizione che s'era paventata di coprire quando mi trasferii.

Hanno però scartato la mia candidatura adducendo giustificazioni più o meno sensate (a mio modesto parere) e dalle prossime settimane avremo "un nuovo attaccante nella nostra squadra" (così ha detto il mio capo francese).

La situazione della mia compagna è rimasta ferma al palo.

In soldoni significa che sarà un inizio di 2014 ancora sul Lago.
E che dovrò ricominciare da capo la costruzione del mio castello di carte e vedere se si riuscirà a completare prima dell'estate o anche solo prima della fine del 2014.

Il problema vero è che a conti fatti, pagare un mutuo ed un affitto come quello di ora, mi porta via quasi tutto quello che guadagno. Quindi 99 su 100 a giugno non rinnoverò l'attuale contratto d'affitto e dovrò veramente valutare al meglio il da farsi.

Piuttosto vado a vivere in un garage di 5 mq2 se non ci sono alternative. Ma lavorare per rimetterci è folle. Anche perché ho praticamente dilapidato quei pochissimi risparmi messi da parte negli scorsi 7 anni di lavoro!

Azz... Forza, siamo con te!

Conosco poche persone che si sbattono come te Domenico, tra lavoro in una città e cuore in un'altra... Forza e coraggio che passerà

Asintoto ha scritto:

Ma almeno facessi il manager o fossi uno sportivo.

Il tutto per fare l'impiegato!!!!



Ma d'altronde se c'è gente che dall'Italia parte e va in Australia per fare la vendemmia piuttosto che lavorare in fabbrica in Germania qualcosa vorrà pur dire.

Solidarietà anche da parte mia! Questi sforzi prima o poi pagheranno ed ogni mese che passa è comunque un mattoncino che si aggiunge (penso al mutuo)...