Siamo pronti...

1a Stagione - Cosenza
Dopo un inizio non facilissimo (era da quattro anni che non compravo la nuova versione), ho avuto la fortuna di azzeccare la tattica adatta per la rosa a disposizione. Praticamente con un solo acquisto riesco a portare la squadra ad un onorevole secondo posto e, soprattutto, a vincere i playoff per salire in B.
Non male, decisamente. Ma sopratutto in generale il gioco mi è sembrato molto più intuitivo e sensato nell'aspetto tattico

gensi ha scritto:


Non sembra troppo facile?
O hai impostato la modalità "novellino"?

Non c'è la possibilità di impostare la difficoltà. E no, anzi, ho impostato anche i valori nascosti dei giocatori, quindi non puoi semplicemente cercare i più forti e vincere.
Così come non ho scaricato tattiche oppure cercato i baby fenomeni su internet.
Diciamo che è stato un bel mix di culo e di anni ed anni di gioco, per ora.
Ma difatti la seconda stagione è già stata ben diversa per ora

2a stagione - Cosenza e poi...

Estate piuttosto rovente in casa rossoblù. La rosa non è sicuramente adeguata, almeno nella sua totalità, per ottenere la salvezza in un campionato complesso e lungo come quello di Serie B.
A maggior ragione se si considerano tutti i prestiti terminati la stagione scorsa.
Si comincia così a sondare il mercato, principalmente quello degli svincolati, alla ricerca di giovani promesse e di qualche vecchia gloria pronta a rimettersi in gioco.
Alla fine saranno ben tredici gli acquisti a fronte delle cinque cessioni.
La squadra e la tattica vincente della Lega Pro sembrano cominciare a funzionare bene anche in serie B. Dopo quindici partite di campionato (novembre 2018) siamo 14° in classifica con 7 punti di margine sulla zona retrocessione quando arriva la chiamata.

L'aver appena conseguito il patentino Pro da allenatore è servito. Sono gli Houston Dynamo, direttamente dalla MLS degli USA a chiamarci per sondare il terreno circa la possibilità d'allenare oltreoceano.
Una precedente colloquio, una settimana prima, con il Los Angeles Galaxy, non era andato a buon fine ma questo, invece, finisce nel migliore dei modi.
Passiamo quindi il resto dell'inverno a studiare per bene regolamento e limiti di questa lega in attesa dei primi turni di draft e per capire come e dove migliorarsi.

Dai draft otteniamo, in realtà, poco o nulla. L'assoluta mancanza di conoscenza del comparto osservatori non aiuta così come i consigli dell'allenatore in seconda sono alquanto discutibili.
Capisco che devo fare da me. Mi ingegno tra società affiliate e ricerca di statunitensi sparsi per l'Europa nel tentativo di rinforzarmi un po'.
Arriva qualcosa, ma niente di trascendentale.

3a Stagione - Houston Dynamo
La partenza del campionato 2019 è sprint. La tattica ultra-rodata a Cosenza porta i suoi frutti anche in America dove ci permette di inanellare 7 vittorie consecutive su 10 partite ed altrettanti risultati utili nelle restanti.
Poi, una serie di infortuni, una serie di assenza dovuta alle partecipazioni nazionali in coppa CONCACAF, ci decimano e cominciamo ad insaccare una sconfitta dietro l'altra.
La situazione sembra non voler migliorare. Otto sconfitte (di cui sette di fila), tre pareggi ed una sola vittoria, cominciano a mettermi sulla graticola. Il mio licenziamento è dato a 7.00 dai bookmakers al punto che, a Luglio 2019, approfitto della conclusione della Coppa d'Africa per candidarmi alla guida del Ghana, arrivato 3° all'ultima edizione.
Inaspettatamente vengo accettato ed inizio così, in parallela, anche la carriera con la nazionale ghanese.

A Houston, con il rientro di pedine fondamentali e con un cambio tattico (da 4-3-3 con attaccanti larghi a 5-2-1-2 con terzini fluidificanti) riusciamo finalmente a svoltare. Due vittorie e due pareggi nelle ultime quattro partite, contro le squadre più corazzate della MLS ci fanno agganciare il sesto posto in Western Conference, l'ultimo utile per la partecipazione alla fase finale dei playoff.
Il campionato a punti lo vince il Minnesota ma inizia da qui la nostra impresa: battuti i L.A. FC nella fase di qualificazione Wild Card, battuti i Minnesota campioni del campionato in semifinale, battuto anche il Dallas nel derby de El Capitan, siamo i campioni della western conference, pronti a sfidate Atlanta nella finalissima.
Partita che sarà tiratissima, che finirà 0 a 0 nei tempi regolamentari e che porteremo a casa ai rigori.
Incredibile, da Cenerentola della fase finale, siamo i campioni della MLS 2019. Non succedeva dal 2007 per la società di Houston.

Questo nuovo successo, così come il facile conseguimento della qualificazione al girone finale delle qualificazioni africane ai prossimi mondiali, ci portano alla ribalta di nuovo nel mese di novembre 2019.

A chiamarci è l'Olanda, vera e propria nobile decaduta del calcio europeo, soltanto 35° nel ranking mondiale (il Ghana era 15° al momento del mio cambio).
Accettiamo, anche perché i 3.200.000€ annui di contratto sono cifra da capogiro e perché le prospettive per il salto di qualità ed il ritorno in Europa nel calcio che conta, ci sono tutte.

Acciaio ha scritto:


Football Manager è ahimè di una facilità disarmante, specie per chi ha un minimo di esperienza nel gioco. Tra l'altro ogni singola edizione è sommersa di commenti negativi nei primi giorni da parte di gente che per cartellini, infortuni, o altri eventi ritiene che la nuova versione del gioco, rispetto alle precedenti, si sforzi di farti perdere. Per farti capire come sono viziati i suoi giocatori, abituati a condurre squadre dilettantistiche inglesi a vincere la Champions nel giro di 5 anni!

Soffre anche di una certa povertà strategica, nel senso che il motore tattico è uno dei più basilari che abbia mai visto in un manageriale e il sistema di allenamento è addirittura più basilare di quello di Hattrick... praticamente inesistente! Quindi non ci sono poi molte possibilità di influire sulle partite o chissà quali scelte complesse da ponderare.
Alla fine il modo principale per vincere è comprare giocatori e il calciomercato assomiglia più a una cheat mode per quanto sia facile da condurre. Basta un niente per potenziare la squadra rispetto agli avversari, dopodichè il più è fatto.
Misteriosamente non esiste concorrenza nel settore e lo sviluppo del gioco è di fatto immobile da 20 anni. Il grosso della base è contento comunque finchè riesce a vincere la Champions col Pizzighettone e quindi si va avanti così.

White Lord ha scritto:

Quale è l'ultima edizione alla quale hai giocato?

2015

White Lord ha scritto:

Immaginavo.
Nel 2018, la squadra di Lega Pro, in serie A, non ce la porti in cinque anni.
A meno che non prendi certi blasoni (tipo Lecce) che contano bacini d'utenza e bilanci tali per cui permettersi campagne acquisti faraoniche per il livello.

Invece sul resto sono abbastanza d'accordo. Anzi, in questo 2018 hanno reso ancora più "leggibili" e semplici le tattiche permettendo quindi a chi ha un po' più di esperienza di riuscire a cambiare il tiro in corsa anche in partite che si mettono sul 2 a 0 per l'avversario facendo dei ribaltoni clamorosi.

Resta il fatto che ciò che dici circa la rosa ed il calciomercato, è vero. È pur sempre un gioco matematico che "misura" la forza del singolo giocatore contro quella dell'avversario e ne fa una media.
Avere giocatori mediamente più bravi in tutti i settori, alla lunga, ti fa fare bei campionati.

Così come ho trovato ancora più facile fare "carriera".
Sarà il culo del principiante alla prima partita, ma mai m'era capitato in tre stagioni di fare così salti di qualità da Lega Pro fino all'Olanda.

4a Stagione - Houston Dynamo - Anno 2020
Da campioni in carica, ci aspettiamo di ricominciare un campionato decisamente diverso, soprattutto nella regular season dove avevamo un po' faticato.
La campagna acquisti non è faraonica ma riusciamo a confermare tutti i talenti e ad inserire un paio di giovani decisamente interessanti.
Anche ai draft, riusciamo ad ottenere una valutazione totale complessiva da 5° posto.
La Champions, che si gioca ad inizio stagione, ci esalta, al punto che riusciamo ad arrivare fino in semifinale facendo fuori anche il Pumas, squadra messicana piuttosto ostica.
In semifinale però, è il Philadelphia a farci fuori. La finale verrà poi vinta a mani basse dall'America, altra squadra messicana veramente forte.

Occasione persa quindi.

Come anticipato poi, in campionato non si decolla. Dopo cinque sconfitte consecutive, una bassa posizione in classifica ed uno spogliatoio totalmente spaccato, deciso di rassegnare le dimissioni e di dedicarmi principalmente all'Olanda e degli imminenti europei


4a Stagione - Olanda - Anno 2020
La rosa non è delle migliori. Raramente mi è capitato di gestire una nazionale così importante che si trova a vivere un periodo di carenza drammatica di giocatori di livello.
A parte quattro difensori centrali mondialmente riconosciuti, in porta, sulle fasce e, soprattutto in attacco, non ci sono giocatori di rilievo.
Riusciamo a passare il girone, battendo Russia e Danimarca e perdendo contro il Belgio.
Al secondo turno peschaimo l'Inghilterra che ci liquida con un 1 a 0.
La dirigenza decide di confermarmi e, nel 2020, è previsto ancora il girone della European League con Francia e Svezia.
Vinciamo la prima contro i transalpini, pareggiamo contro gli svedesi e poi andiamo a perdere contro entrambi.
Questo significa retrocessione con relativa onta sul curriculum

5a Stagione - Sidney FC - Stagione 2020-2021

Dopo neanche un mese dalle dimissioni americane, sono le sirene australiane ad attrarci.
Accettiamo di buon grado, anche se il contratto è veramente sminuente.
Ma il calcio australiano è quello che è, e bisogna accontentarsi.
Al Sidney, la tattica 4-3-3 già utilizzata a Cosenza, sembra sposarsi benissimo.
Non solo, un'infornata di giovani veramente promettenti ci mette nelle condizioni di avere una rosa veramente interessante.
Chiudiamo la regular season al secondo posto, a quattro lunghezze dal Melbourne.
Ci qualifichiamo così per la fase finale proprio contro il Melbourne dopo aver superato in semifinale il Perth Glory e, udite udite, con un 2 a 1, ci aggiudichiamo le finals e l'ennesimo trofeo.

5a Stagione - Olanda - Anno 2021
L'anno è quello delle qualificazioni mondiali. E noi lo falliamo l'obiettivo. Le sconfitte con Serbia e Bulgaria ed i successivi pareggi sempre con Serbia e Polonia, risulteranno fatali.
A novembre pertanto, a qualificazione fallita, decido di dimettermi.

6a Stagione - Club Bruges - Anno 2021-2022
I successi oltreoceano, non sono passati inosservati.
A Giugno ricevo diverse offerte per il mio rientro nel vecchio continente.
Non mi convincono quella del Parma in serie B e quella del Benevento in serie A.
Mi convince quella del Hoffenheim in Germania, ma sono io a non convincere loro.
Rifiuto il Dallas negli USA (campionato nel quale non vorrei rientrare) e, finalmente, a metà giugno, è il Club Bruges che mette tutti d'accordo. Sia le mie esigenze, che le loro.

La rosa è a prima vista interessante, la società è molto importante e partecipa anche all'Europa League.
Ma ci sono le due corazzate (Gent e Genk) che si sono divise gli ultimi campionati.
Non demordiamo, liquidiamo tutta una serie di giocatori piuttosto anziani con stipendi assurdi, portiamo a casa qualche talento (Baselli, uno su tutti) e, i risultati, arrivano.

In campionato chiudiamo al primo posto a chiusura stagione regolare.
Arriviamo al gruppo scudetto con tre punti di vantaggio su Gent e cinque su Genk.
Le prima partite però, sommate alle fasi finali dell'Europa League, ci costano care in termini di energie e di infortuni.
Cerchiamo di tenere botta e, alla fine, riusciamo ad arrivare fino in semifinale di Europa League (eliminando Stoccarda, Tottenham e Borussia Moengengladbach)
Nonostante il 2 a 0 in casa, perdiamo 3 a 0 in trasferta a casa dello Swansea che finirà poi per perdere la finale contro l'Internazionale.
In campionato invece, nonostante i risultati non proprio schiaccianti, riusciamo anche con un pizzico di fortuna a portarci a casa lo scudetto alla penultima di campionato.
Il Bruges è di nuovo campione dopo tre anni.
Vediamo cosa ci riserva il futuro, sicuramente un nuovo stadio in costruzione che terminerà nel 2024.