Andy Dufresne ha scritto:
Finché morte non ci separi 7
TRAMA lineare, efficace. nulla di esaltante, ma discreta
SCRITTURA dialoghi un po' fiacchi, per il resto buona
mano.
I dialoghi sono stati la mia croce nella scrittura di questo racconto, dato che in fin dei conti molto doveva basarsi su quelli e quindi dovevano essere fatti alla perfezione.
Purtroppo non riesco neanche a capire dove io abbia fallito, credo che solo rileggendolo dopo molto tempo arriverò a notare gli errori commessi.
marcoslug ha scritto:
Finché morte non ci separi
Assolutamente non male lo spunto; ho trovato però il racconto troppo monocorde: la narrazione mi è sembrata troppo lineare e lenta e, in questo modo, le diverse rivelazioni sparse qua e là (il fatto che si tratti di un rito voodoo, la situazione di Uruk...), anche se ben architettate, trovo che non arrivino con la forza adeguata. Forse avrei condensato le prime due parti in una, per snellire il racconto... Un altro aspetto che per gusto personale fa storcere sempre un po’ il naso è la totale assenza di riferimenti precisi al carattere o ad alcune peculiarità dei personaggi principali (anche dei brevissimi accenni tanto per farli rimanere più impressi in mente... in fin dei conti di Gambino non si sa quasi nulla!). Davvero pregevole invece la frase di chiusura.
[6.5]
I due aspetti che hai sottolineato sono due delle cose che vorrei riuscire a migliorare in questo nuovo concorso, dato che spesso pecco sia nella gestione dei tempi del racconto sia nella caratterizzazione dei personaggi; il secondo aspetto è sempre stata la mia mancanza maggiore.
Non so, forse semplicemente vedo bene il personaggio nella mia testa ma mi dimentico che il lettore non è dentro la mia testa.
Sono contento che ti sia piaciuta la frase finale, l'avrò cambiata cento volte.
arturobandini ha scritto:
Finché morte non ci separi: 6,5 in questo racconto ho trovato notevoli la trama e l'ossatura portante. lo sviluppo è adeguato e competente, evidente segno che l'autore si è documentato sull'argomento in modo preciso e puntuale. ma l'ottima struttura non è supportata adeguatamente dalla scrittura, talvolta affrettata, altre volte pesante e leggermente ridondante, perdendo di efficacia e di attrattiva. i dialoghi sono un altro elemento debole: vorrebbero trascinare il lettore verso il controribaltamento finale, ma alla fine finiscono per schiacciarlo e appesantirlo ulteriormente.
Ancora tempi e dialoghi come note dolenti, cercherò di ricordarmene la prossima volta.
TheKaspa ha scritto:
Finché morte non ci separi: 9 + premio della critica
Il soprannaturale ha sempre il suo perché. E poi il duplice fanatismo (Vodoo e "amore eterno") spacca.
Scritto molto bene, con dialoghi veloci e che fanno trasparire appieno il senso di angoscia del protagonista.
Sono contento che ti sia piaciuto così tanto, grazie!
Wong Fei Hung ha scritto:
finchè morte non ci separi:
la storia mi ha incuriosito molto, peccato per la seconda metà e la parte finale che sono abbastanza tirati per motivi di spazio immagino, poteva venirne un racconto più lungo e completo. Il fanatismo appare un pò in secondo piano rispetto alla storia del protagonista, forse questa è la pecca, a ogni modo un bel racconto.
Sì ho avuto gravi problemi di spazio, ho dovuto tagliare notevoli parti di racconto dato che in prima stesura raggiungeva le 14500 battute.
Forse avrei dovuto far uscire più fanatismo nel finale, ma è stato già difficile completarlo così il racconto.
gensi ha scritto:
Finche morte non ci separi[/b]
Qui invece il fanatismo rasenta l'ossessione facendolo rientrare in tutto e per tutto nel contesto.
Il finale è forse leggermente telefonato nel momento in cui lo pseudosciamano attacca il sermone ma la descrizione della scena di colui che ha scelto comunque la magia nera è veramente ben curata mettendo il lettore davvero a disagio. Tant'è che prima ancora che decidesse il protagonista anche io avevo già deciso, per me, di lasciar perdere.
Francamente avrei levato l'ultimissima frase. È inopportuna. Sembra quasi una di quelle odiose descrizioni da cartone animato che ti vuole per forza spiegare cosa è successo.
Oppure avrei aggiunto un "sticazzi" e allora si che sarebbe stato ancora più bello il racconto.
-Efri- chissà perché ho associato quell'ultima frase a lui.
Per ultima frase intendi la spiegazione che dà il protagonista Robert oppure la risposta del sacerdote Vudù? Se intendi lo "spiegone" c'è poco da dire: li odio io per primo, ma avevo paura che non passasse il messaggio di fondo e quindi ho preferito metterlo, devo ancora trovare il giusto equilibrio.
Se invece intendi la frase finale del sacerdote ti posso dire che l'ho messa per dare al racconto un taglio finale ombroso, agrodolce.
Cichetto ha scritto:
FINCHÉ MORTE NON CI SEPARI 6.5
Tenebroso racconto che fa passare qualche brivido, cosa non semplice.
La storia è scritta bene, non ha lampi che balzano agli occhi e scorre che è un piacere. Leggendo le ultime righe mi stavo quasi per aspettare un colpo di scena, non so perché ma ho avuto questo sentore, che poi forse ci sarebbe stato anche male. Nel complesso giudizio più che positivo.
Anche tu sottolinei la mancanza di accelerate nel racconto; cercherò di fare qualche esperimento nelle prossime tornate perché voglio approndire questa mia mancanza.
Grazie a tutti per i commenti!!!