6Rimbaud ha scritto:



Purtroppo c'è una parola nei tuoi commenti che viene riconosciuta dal forum come proibita. In passato è successo con le parole: pocher con la k e casin o tutto attaccato.

Vedi se riesci a scoprire qual è.

Io non mi sento abusivo.. dal punto di vista tecnico un disastro.. non c’è scena, non c’è azione.. solo un lungo sommario.. assenza totale dell’elemento portante della narrativa: il conflitto.. questo non è un racconto.. peccato, perché come tematica era senza dubbio quello che più aveva destato le mie simpatie

Scheda sim.. molto low concept.. anche qui manca un elemento fondamentale: la scelta.. il protagonista è in balia degli eventi (ma quali eventi? Una sequela di azioni abbastanza routinarie) e non accade nulla che giustifichi la scelta di questa giornata come sfondo per un racconto piuttosto che un’altra giornata qualsiasi

Finché morte non ci separi.. per certi versi il peggiore del lotto.. ma non dal punto di vista tecnico.. certo, espressioni del tipo “una specie di narghilé” “io non sono molto credente” rendono il tutto molto amatoriale.. su tutto due macro punti deboli: l’assurda invettiva contro il cristianesimo (pensiero dell’autore più che del personaggio) e morale finale sbattuta in faccia al lettore (una morale da 4 soldi)

Il reduce.. questo racconto non ha grossi punti deboli.. a parte l’abuso di flashback che rende poi la scena presente quasi marginale rispetto a tutte le premesse della storia

The dark after.. anche qui quasi solo sommario.. ma, a differenza del primo racconto, questo ha anche, intervallate, delle scene.. una scelta bizzarra.. ma che alla fin fine è accettabile

Tutto per Cordelia.. anche qui un lungo flashback.. giustificato dal “colpo di scena finale”.. è senza dubbio uno dei migliori

Angelo custode.. devo rileggerlo, perché non mi aveva stregato (ma visto che ha vinto, merita una seconda lettura)

In fila.. una gran confusione col punto di vista delle persone.. un po’ assurdo raccontare le vicende passate dei milanisti per poi scoprire che non sono funzionali a nulla.. anche qui assenza totale di un conflitto.. frase brutta: “la centralissima piazza san babila, nel cuore della milano bene”.. ma chi cacchio parlerebbe mai così? xD

Chi è Chi?.. anche qui il racconto parte troppo tardi, dopo la sua metà: “il 14 settembre del 1485 era una giornata..”, forse bisognava che il racconto iniziasse proprio qua.. non un granché lo “sproloquio” finale

grazie rimb. La mia idea era quella di una lettera scritta dal protagonista al suo 29 arresto. Una specie di dichiarazione spontanea à noi riservata. Ecco perché ho volutàmente lasciato perdere tutto il resto.

6Rimbaud ha scritto:



Ok su tutto, però ti confermo che l'invettiva contro il cristianesimo non è campata in aria o generata da me stesso, dato che quando mi sono documentato sul vudù ne ho trovata più di una traccia nelle parole di alcuni esponenti più estremisti. Ci sta però che l'abbia resa male, non lo mettono in dubbio.

Grazie per il commento, mi raccomando torna a scrivere!

6Rimbaud ha scritto:



mi è andata bene, a sto giro...

ho riletto angelo custode.. grande confusione coi tempi verbali e i punti di vista.. la parte sulla guida galattica è abbastanza cheap rispetto al tono impostato.. anche qui non succede praticamente nulla.. una domanda, visto che ha vinto la tornata, mi sorge spontanea: qual è lo scopo del racconto? se scopi ne ha, s'intende.. qual è la tematica affrontata? perché a me ha dato la sensazione di aprire tante porte lasciando però sempre il lettore appena fuori la soglia

Mi piace la baldanza e l'aggressività del buon Rimb. Notevole!

Partecipe alle prossime tornate?

Come già detto in precedentza nel mio il fanatismo rende poco in effetti, l'idea era quella di mostrare come i ragazzi di oggi siano troppo concentrati sulla tecnologia spicciola come iphone e varie per guardarsi intorno, una critica molto (troppo) leggera su quello che io considero una forma di fanatismo che estrania dalla realtà, è vero che è una giornata come le altre, proprio per questo comportamento quotidiano è fanatico, non qualcosa di eclatante come negli altri racconti.

6Rimbaud ha scritto:


se il racconto non risponde da sè ai tuoi interrogativi significa che è un flop
sui tempi verbali e punti di vista dovrei rivedere, sei il primo che lo fa notare

e torna a scrivere presto altrimenti tava prende vantaggio

Acciaio ha scritto:

Tranquillo Acciaio. Anzi se solo avessi abbastanza soldi ti pagherei per farmi da correttore di bozze ufficiali. Mi piace l'attenzione che dedichi ai nostri scritti.

Acciaio ha scritto:


leggerò sempre.. scriverò quando avrò voglia e/o tempo

Wong Fei Hung ha scritto:


sì sì.. infatti l'ho definito "low concept" apposta.. ma non basta.. senza scelte non c'è azione e senza azione non c'è la storia

senza la storia non c'è il racconto

Andy Dufresne ha scritto:


sui tempi verbali:

"E' una dannata giornata di pioggia"..

"Era rientrato da poco"

"E' ormai sera"

un bel pastrocchio

non conto le riflessioni iniziali e finali al presente, perché quelle sono il punto di vista di Dante e possono benissimo cambiare tempo, mentre tutto il racconto si svolge a metà tra un narratore onniscente e il punto di vista del Custode.. comunque un errore bello grosso

in sintesi, visto che non vuoi nemmeno rispondere alla mia domanda sulla tematica, ti dico quello che penso:

penso che sia tutto molto confuso.. è anche il bello del racconto, per carità.. ma lasci troppe cose in sospeso.. dovresti focalizzare un concetto e sviscerarlo - o meglio, farlo sviscerare al lettore - dall'inizio alla fine.. qui la tematica era "fanatismo".. beh.. questo racconto l'ho trovato troppo "innocente" per assecondare il mio concetto di fanatismo

6Rimbaud ha scritto:



Posso essere in profondo disaccordo con questa cosa?

Cioè, sono d'accordo sul fatto che la condizione di dover fare una scelta (che di solito riguarda il protagonista) sia il cardine di quasi tutte le storie, e aggiungo che i racconti con scelta e azione sono quelli che preferisco; però secondo me possono esistere racconti senza scelta o azione.

Un libro o un racconto lungo forse non possono esistere, ma un racconto breve secondo me sì.

6Rimbaud ha scritto:


Sul "senza scelte non c'è azione, quindi non c'è storia" non concordo, ci sono autori che hanno fatto la fortuna sulla non azione...che poi abbia reso poco l'idea concordo, anzi l'ho detto ancora prima che partissero le votazioni

6Rimbaud ha scritto:


Ma "Era rientrato" perchè l'ho inteso come se il rientro fosse avvenuto comunque nel passato rispetto al presente della storia Tutto ciò che viene dopo "era rientrato", fino proprio a "è sera", si svolge nel passato rispetto al presente narrativo, come se fosse un flashback. Forse ho creato confusione e potevo rendere meglio il passaggio dal presente al flashback e ritorno, ma non è che ho scritto una frase in un tempo e quella dopo in un altro come mi avevi fatto pensare!

Sulla tematica ho risposto anche ad Acciaio, penso che se quella risposta più il racconto più il mio autocommento non ti (/vi) soddisfino non ho colpito nel segno per voi, tutto qui. E' importante per me sapere dove secondo voi non ho centrato il punto, ma più spiegazioni di quelle che ho dato non riesco a darvi XD

Tavajigen ha scritto:


no

6Rimbaud ha scritto:


it.wikipedia.org/wiki/Il_deserto_dei_Tartari_%28romanzo%29


Un intero romanzo, un'intera storia sulla "Non azione".

Tavajigen ha scritto:


Quoto Tava, come ho detto anch'io non ci sono regole precise e universali in tal senso e la letteratura lo dimostra, è semplicemente una questione di gusto.

Se non sbaglio mancano ancora i commenti di Maurocap, Efri e parte di quelli di Acciaio, giusto?