ma io mica mettevo in discussione questo aspetto

dico solo che non hai la skill per far appassionare il lettore di cose scientifiche

quindi vira su quelle umanistiche, almeno una volta

Rimb ti rispondo nella discussione generale almeno non si va OT qui.

Chiedo scusa perché i commenti non sono "a caldo" e quindi ho dovuto immedesimarmi di nuovo ma non è mai la stessa cosa...

In ogni caso:

- 02/12/2012 "A mio nonno" (voto: 6.5) Steve
Sono onesto, appena ho cominciato a leggerlo ho pensato «che palle, ecco il solito racconto strappalacrime...».
Ed invece, man mano che andavo avanti con la lettura ho cominciato ad apprezzarne le sfumature e, nonostante la trama fosse scontata fin dall'inizio, non mi sono annoiato.
Quindi un voto più che meritato.

- Domani è un giorno come un altro. (voto: 8) Andy
Dopo le prime righe ho cominciato ad innervosirmi perché non ci stavo capendo molto. Sono arrivato alla fine della storia con la bocca spalancata, nonostante la trama fosse anche in questo caso un po' prevedibile.
Mezzo punto in più per la storia del livelli. La mia nerdaggine da videogamers s'è attizzata.

- Oggi-Domani () mio


- FC-43 (voto: 6.5 + premio critica) Tavajigen
A me non è dispiaciuto. Ho trovato troppo, troppo affrettato il finale che è comunque lineare con il personaggio.
E guardate che tante volte è più facile far fare cose "strane" ad un personaggio che non farlo comportare con la stessa razionalità dall'inizio alla fine. E questo luminare è così razionale da comportarsi in maniera cinica e spietata anche con se stesso.
Sul discorso premio critica mi sento di dissentire. Il primo è molto bello ma ha degli errori di battitura che lo penalizzano troppo. Quello di Asintoto è bello per l'idea ma, se ci soffermiamo solo sullo stile di scrittura (fermo restando il fatto che è una cosa molto soggettiva), questo di Tava vince il premio critica praticamente per esclusione per quel che mi riguarda e non potendo votare il mio

Cichetto ha scritto:

Domani come dominio dell'ignoto e della paura, questa era l'intenzione. Ti ringrazio per i complimenti, ma non credo sia poi così profondo... Però fa comunque piacere

Tavajigen ha scritto:

I personaggi, così come l'ambientazione, ho lasciato un po' tutto volutamente nell'ombra. Se mi conoscete sapete che mi piace descrivere in lungo e in largo, qui l'ho evitato accuratamente, come a far vedere la scena nella luce di una torcia (ma quanto sono poetico?)
Dal fatto che non hai capito il finale mi è evidente che non ti sei mai fatto un cannone
Scherzi a parte, in realtà mi sembra abbastanza semplice: se vita e morte si confondono non ha più importanza se sei vivo o morto, e questo succede come causa estrema di una spersonalizzazione e "flashing" del cervello (non so come spiegarlo meglio)

steve_vai_it ha scritto:

La vicenda è volutamente paradossale e la trama quasi non c'è... Nonostante questo sono abbastanza soddisfatto della linearità che ha il racconto, nel senso che la struttura degli eventi sta su abbastanza bene (o almeno nessuno mi ha commentato dicendo il contrario.
Capisco la tua confusione e mi aspettavo di polarizzare un po' i lettori, per quello che vale io sono soddisfatto del racconto ed è credo la seconda volta da quando scrivo


6Rimbaud ha scritto:

Non c'è filosofia, solo un trip -o meglio due, che hanno ben poco a che fare l'uno con l'altro. E' matto questo qui, chiaramente il discorso che fa non ha tutto questo senso... Comunque per capire un po' di più andrebbe spiegato come è nato in particolar modo il finale, ed è una storia non breve e che non mi va di raccontare per iscritto, ve lo dico al raduno

gensi ha scritto:

Beh, grazie! I livelli servivano per tenere assieme pezzi che, come dicevo, hanno in comune solo il poco senso e origini molto diverse. Comunque non penso sia un racconto da 8... Ma grazie lo stesso

Asintoto ha scritto:

Tutto quello che mi lascia a bocca aperta merita un otto.
Se poi ha attaccato anche due capezzoli e tutt'intorno c'è una donna beh, arriva al dieci.

Asintoto ha scritto:


sai cos'è anche che mi ha deluso? (questo però è totalmente soggettivo)

con questo tema (domani) hai pensato a una condanna a morte (io non ci avrei pensato)

è una tematica altissima, che può vivere di tante sfaccettature.. tu hai scelto forse quella che più svilisce la situazione

condannare a morte un pazzo non rende bene l'idea del domani, dato che per lui un giorno vale l'altro

condannare a morte uno che non crede nel tempo fa perdere tutta la drammatica bellezza dell'istituto più innaturale e crudele che l'uomo si sia inventato: ovverosia decidere quando far morire una persona

ps che il protagonista non sia l'io narrante - che è comunque interno alla narrazione - mi ha spiazzato parecchio in un contesto del genere.. anche se trovo la cosa abbastanza in linea con la tua personalità

in definitiva faccio fatica a dare un'opinione oggettiva al tutto

soggettivamente invece non mi ha impressionato

comunque ragazzi, con una tematica "domani" inserire quattro morti su quattro fa venire i brividi eh xD

bella fiducia che avete nel futuro xD

6Rimbaud ha scritto:


Io in genere sono sfiduciato per natura quindi sono perfettamente in linea con me stesso. È altresì vero che il mio parla di un "domani" che in realtà è uno "ieri"

6Rimbaud ha scritto:


Beh era volontario che la condanna a morte risultasse svuotata del suo significato, il racconto gioca proprio lì... Se la vita perde il suo significato lo fa anche la morte
Per quanto riguarda il commento piu tecnico sull'io narrante... Cosa intendi esattamente? Nel senso, nel racconto ci sono due soli personaggi e nella mia testa la guardia è il protagonista tra i due... Posto che in realtà nessuno dei due lo è. In che senso ti ha spiazzato? In teoria se un racconto è completamente imperniato sul paradosso questo è positivo, vero?

Asintoto ha scritto:


Beh forse non lo è effettivamente. Comunque un po' profondo è. Diciamo che non si tocca dai...

Asintoto ha scritto:


la guardia racconta la storia del matto, quindi il protagonista è il matto

non sappiamo nulla sulla guardia, l'attenzione è tutta rivolta sul matto

hai presente il grande gatsby? stessa cosa

il vicino racconta gatsby, che è il protagonista della vicenda

6Rimbaud ha scritto:

Mi pare quasi una "banale" scelta razionale.
Che ci piaccia o meno, tutti siamo incosciamente consapevoli che domani saremo morti.
E se scrivo la storia di un protagonista qualunque ispirandoti alla tematica del "domani", lo immagini nascere, vivere e morire.

Credo sia la cosa più naturale del mondo visto che, in pratica, tutti e quattro i racconti si sono snocciolati nel raccontare la vita di alcuni personaggi. Qualcuno partendo da lontano, qualcuno raccontando solo un dettaglio della loro vita ma sono tutte comunque narrazioni che seguono il canovaccio della biografia.

In effetti ci sarebbe voluto qualcosa di molto più originale.

6Rimbaud ha scritto:


Ok, ora ho capito cosa intendi... In realtà il tutto nasceva dal fatto che avevo pensato il racconto come ciclico, nel senso che alla fine in un fotogramma avrei inserito la guardia che era diventata pazza a sua volta e aveva ammazzato qualcuno, e faceva lo stesso ragionamento con un'altra guardia sempre nel braccio della morte... Ma quella ciclicità non mi piaceva perchè chiudeva troppo il finale e quindi ho abbandonato l'idea, ma non ho più pensato a cambiare la struttura

Grazie del commento comunque, fai sempre così

gensi ha scritto:



Grazie per il commento.

Asintoto ha scritto:



Il finale l'ho capito, forse non mi sono spiegato bene nel mio commento.

Intendevo dire che in questo modo mi sembra poco lineare e diventa un po' tortuoso seguire il ragionamento. Poi se l'hai scritto così volutamente allora è una questione di gusto personale.

Sono curioso di leggere tutti i racconti ora, ricordo di aver letto velocemente quello di steve, ma non mi sento di esprimere un giudizio perchè è stata una lettura frettolosa. Ma AAAAAAH DISPNEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA non disaspnea



Voglio leggere soprattutto quello di Tava

Andy Dufresne ha scritto:



Il mio racconto fa schifo, ma almeno te che se non sbaglio studi medicina potrai confermare a Rimb che tutto quello che ho scritto non è fantascienza come lui invece pensa (dato che il discorso sulla fantascienza l'ha fatto partire dopo aver letto il mio racconto ).

Tavajigen ha scritto:


sterile polemica da parte di tava :PpPp

"A mio nonno"
Empatico, soprattutto perchè entrambi abbiamo pensato a nostro nonno, a quella che era la nostra roccia invulnerabile...
Emotivamente non può lasciare indifferenti. Buona la scrittura.
Faccio il medical nazi: DISPNEA!
Ricordo che tu mi dissi -> dicesti


Domani è un giorno come un altro.
Tu sei pazzo mica Van Gogh!
Mi è difficile non pensare a Dick leggendo questo racconto. E questo è un gran complimento ma anche una grande spada di damocle appesa a un filo sottolissimo. il racconto è sì meritevole, ma non così profondo e acuto come sarebbe potuto essere in potenza.
Scrittura più che discreta.



Oggi-Domani
In direzione ostinata e contraria e controcontraria.
Chi non ha mai pensato di fuggire dal proprio mondo? Mattia Pascal docet. Eppure sembra un racconto monco, come se l'autore avesse ghigliottinato il suo personaggio senza un motivo solido mentre dal mio punto di vista sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe accaduto "dopodomani", dopo la partenza.
Scrittura frettolosa mi pare, ma pur sempre sufficiente.



FC-43
Non capisco la scelta di raccontare la scoperta di Claudio che si rivela inutile ai fini della narrazione, sembra una forzatura. Bastava fargli venire un glioblastoma non operabile: il personaggio avrebbe comunque preferito morire - come fa - piuttosto che andare avanti a terapia palliativa. Così invece appare nettamente diviso a metà con la prima parte che serviva a conoscere il personaggio. Ma se fosse intenzionalmente stato strutturato così significa che tu, Tava, abbia affrettato di molto i tempi nella seconda parte. In ogni caso come stile di scrittura e scientificità mi è piaciuto, ma la trama 'nzomm

Rimb non capisco il tuo accanimento su Tava: pensa al racconto di qualche tempo fa, quello della nave spaziale e confrontalo con questo secondo me Tava è migliorato esponenzialmente

Andy Dufresne ha scritto:




Comunque sì il racconto è molto tirato via, l'ho scritto poco prima della fine della tornata.