Asintoto ha scritto:


Ideazione ok, gestione ok, dove si va a parare ok, livello emotivo medio, tecnica di scrittura per nulla (nel senso che ci stava volerlo fare così, ma secondo me non è riuscito).

Aritmicità nel senso che non sono mai riuscito a trovarvi un ritmo. Io non l'ho proprio visto. E senza ritmo, non si riesce a scendere come si dovrebbe nelle onde del tuo racconto, e a trovare l'aspetto emotivo. O per meglio dire, per me è stato così.

Una cosa che non ho scritto nel commento, ma che posso aggiungere ora, è che il tuo racconto mi ha ricordato molto quello che si trovava sulle riviste letterarie negli anni '90. Tanti scrivevano così, con alterne fortune. E' un modo interessante, ma è difficilissimo calibrare i racconti tra scrittura/sostanza/ideazione. Nel tuo c'è moltissimo di buono, ma secondo me non è calibrato. Ed è per questo che non l'ho premiato.

A me non piace andare nello specifico frase per frase, parola per parola, preferisco consegnare un parere (che ovviamente ha il valore che ha: non molto ) o un consiglio per il futuro. Secondo me il tuo è stato un tentativo rimarchevole, ma sul quale bisogna ancora lavorare molto per trovare quella calibratura di cui parlo sopra. E questo, per me, significherebbe riscriverlo più volte e in modi diversi.

arturobandini ha scritto:


Continuo a non essere sicuro di cosa tu intenda con ritmo, se a livello temporale o a livello prosa. L'idea era proprio cercare di scrivere qualcosa di sgraziato per così dire, in quanto offuscato dalla stanchezza e dalla droga.

Al di là di quello credo di avere capito meglio il concetto, ti ringrazio per avere elaborato Lavorerò sicuramente oltre sulla tecnica!