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UniVersi 2016: dove andiamo?
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Sondaggio: Ha senso continuare con il concorso (a prescindere dalla potenziali modifiche del

Assolutamente si 4 44.4%
No, non ha più senso il concorso 1 11.1%
Si ma ci sono cose da cambiare 4 44.4%
Numero votanti:9 ( marcoslug gensi Wong Fei Hung Tavajigen 6Rimbaud Cichetto arturobandini scarpax73 Skywillfall )
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ARGOMENTO: UniVersi 2016: dove andiamo?

Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 12:37 #16647

Lesaz,
si il tuo discorso è chiaro e forse ho fatto un po' di confusione io sul significato che intendo dare alla parola "anonimato".

Quando io parlo di anonimato intendo dire che voi mi conoscete come "gensi" e non come Domenico che lavora nel posto x, vive a y e così via.
O, meglio, io sono uno molto aperto a raccontare anche i fatti miei personali ma, sinceramente, fin quando sono stato attivo per davvero su Facebook, mi sono sempre vergognato e non ho mai fatto pubblicità al fatto che scrivessi racconti a tema. Vuoi perché in quell'epoca avevo tra gli "amici" anche parenti e conoscenti lavorativi e temevo che la cosa potesse in qualche modo ritocersi contro di me.

Ecco, quando io parlo di anonimato intendo questo. A me non da fastidio se "sconosciuti" vengono a sapere chi sono e cosa faccio (come detto, spesso sono io a farmi avanti) ma vorrei che persone che già conosco evitassero di conoscere questo mio aspetto.

Ora, questa è una fase che ho sinceramente superato (non a caso Universi e tutto il resto delle mie pubblicazioni è tranquillamente online sul profilo di Linkedin, tanto per fare un esempio...) ma è una paranoia che penso possa avere un fondo di verità per molti che hanno scritto finora qui: il fatto di "vergognarsi" un po' di quello che si scrive.



Per quanto concerne il discorso critica costruttiva sono perfettamente d'accordo con te. Noi come forum/comunità siamo piuttosto schiappe sia a trovare dei nuovi sia a farli sentire a loro agio. Nel senso che, provando a vederci con occhi esterni, risultiamo sinceramente molto corporativi soprattutto se il nuovo è un po' più timido del solito ma anche un po' stronzetti se il nuovo invece viene ad investirci col suo entusiasmo.

Nello specifico di Universi, a mio modestissimo parere, il VERO problema è la fase dei voti a "numeri".
Mi sono riguardato un po' di archivio di discussioni e cose così e credo che il voto numerico sia sempre stata la miccia che ha fatto innescare le discussioni più furiose.
Faccio un esempio per essere più chiaro:

Ci sono 4 racconti, tre scritti da utenti storici ed uno scritto da un nuovo iscritto

Io voto con 7 e due volte 6 quelli degli storici e poi do un voto 4 a quello del nuovo dicendo "non mi piace come scrivi, ecc...".
Ora, nessuno discute sulla mia buonafede e sul fatto che quel racconto fosse il meno bello ma, messo ai voti, rischia veramente solo di scoraggiare e creare tensioni.

Se anziché votare con i numeri avessi detto «questa è la mia classifica personale»:
1° racconto X (di uno storico)
2° a parimerito racconto Y e Z (di due storici)
4° racconto W (del nuovo)

e poi avessi commentato dicendo "non mi piace come scrivi" sono sicuro che l'effetto sarebbe di gran lunga diverso.

Poi magari verrò smentito dalla più parte di voi ma io ho veramente riletto alcune discussioni e sono sempre più convinto che dare dei voti 4 o voti 2 a dei racconti, oltre a non aver alcun senso a livello di concorso diventa solo un sistema in più per innescare discussioni che, anziché diventare costruttive, sono solo fini a se stesse.
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Fortunatamente, ho sempre il difetto di prendermi poco sul serio...
[cit. Carmen Consoli - Fortunatamente]
Ultima modifica: 13/01/2016 12:48 Da gensi.

Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 12:45 #16648

Sull'obiettivo del concorso (e quindi del forum stesso) non so cos'altro aggiungere.
Qui nessuno di noi s'è mai presentato per essere un letterato d'alto livello piuttosto che un luminare di chissà cosa quindi, per me, è scontato che se Cichetto mi scrive che il mio racconto "fa schifo", vale per quella che è la sua opinione.
Ed anche se Cichetto fosse un Premio Nobel per la Letteratura ed io sono convinto che il mio racconto non fa così schifo, cercherei di ragionare con lui ma non partirei come partito preso sul fatto che lui ha per forza ragione.

Ora, forse hai ragione tu, magari questo è un passaggio che io do per scontato ma credo che sia una questione che va anche oltre a questo semplice forum e più su come ognuno di noi affronta le critiche nella vita personale.

Resto comunque convinto di quanto detto nell'altro post. Già eliminando i voti a numeri riusciremmo, secondo me, a mantenere un sistema molto più ponderato ed equilibrato e, soprattutto, molto più costruttivo.

Non dimentichiamoci mai, però, che in questo forum discutiamo di scrittura laddove di davvero competenti non so chi ci sia.

È come se io assieme a qualche altro mio amico laureato in legge, economia o lettere aprissimo un forum e discutessimo sul fatto che è meglio costruire una barca in un certo modo piuttosto che in un altro. Ora, possiamo anche documentarci e diventare più competenti ma non avremo mai la formazione da ingegneri navali.
Se a questo ci aggiungi che scrivere è un'arte e che, in quanto tale, non è una scienza matematica come il costruire barche risulterà a tutti evidente che anche questo mio post non è servito praticamente ad un cazzo!
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 18:24 #16654

gensi ha scritto:
Sull'obiettivo del concorso (e quindi del forum stesso) non so cos'altro aggiungere.
Qui nessuno di noi s'è mai presentato per essere un letterato d'alto livello piuttosto che un luminare di chissà cosa quindi, per me, è scontato che se Cichetto mi scrive che il mio racconto "fa schifo", vale per quella che è la sua opinione.
Ed anche se Cichetto fosse un Premio Nobel per la Letteratura ed io sono convinto che il mio racconto non fa così schifo, cercherei di ragionare con lui ma non partirei come partito preso sul fatto che lui ha per forza ragione.

Ora, forse hai ragione tu, magari questo è un passaggio che io do per scontato ma credo che sia una questione che va anche oltre a questo semplice forum e più su come ognuno di noi affronta le critiche nella vita personale.

Resto comunque convinto di quanto detto nell'altro post. Già eliminando i voti a numeri riusciremmo, secondo me, a mantenere un sistema molto più ponderato ed equilibrato e, soprattutto, molto più costruttivo.

Non dimentichiamoci mai, però, che in questo forum discutiamo di scrittura laddove di davvero competenti non so chi ci sia.

È come se io assieme a qualche altro mio amico laureato in legge, economia o lettere aprissimo un forum e discutessimo sul fatto che è meglio costruire una barca in un certo modo piuttosto che in un altro. Ora, possiamo anche documentarci e diventare più competenti ma non avremo mai la formazione da ingegneri navali.
Se a questo ci aggiungi che scrivere è un'arte e che, in quanto tale, non è una scienza matematica come il costruire barche risulterà a tutti evidente che anche questo mio post non è servito praticamente ad un cazzo!


Stiamo andando fuori tema e si tornerebbe a discutere di cose di cui abbiamo sostanzialmente già parlato.
Tu parli di sistema costruttivo e io sono perfettamente d'accordo con te...ma come rendere il sistema davvero costruttivo? Per me a questa domanda non è assolutamente semplice rispondere perchè se, ad esempio, chi riceve le critiche non si "fida" di chi gli muove quelle critiche? O le ignora o controbatte con durezza...di sicuro non c'è nulla di costruttivo per nessuno in questo.


Detto ciò, e per tornare più in tema, io ho sempre elogiato l'idea di un forum sulla scrittura, avrei da discutere sulle modalità ma poi si entra in gusti personali (ad esempio per me i tempi sono troppo lunghi mentre per scarpax troppo stretti).
Di sicuro farei molta più attenzione alla scelta dei temi, cambierei la modalità di voto (come suggerisci tu, facendo una semplice classifica personale attribuendo i punti stile formula 1), cambierei la modalità di commento (strutturando il commento in voci preimpostate tipo (e le metto lì un pò a caso come mi vengono ora): scrittura/storia/punto debole/punto di forza del racconto) e personalmente aggiungerei attività secondarie a quella del concorso principale (uno o più concorsi paralleli strutturati in modo diverso o comunque darei spazio a qualsiasi idea che possa sviluppare la creatività e la fantasia).
Ma molto dipende dalla partecipazione...anche se io son convinto che basti poco per trovare forze nuove (un thread su hattrick, un giro di post nei forum di scrittura amatoriale di cui parlava lumaca su facebook e di sicuro molti si iscriveranno e qualcuno proverà a scrivere)
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 19:01 #16655

Sostanzialmente, sono d'accordo con Lesaz. Sarà che il nostro percorso qui dentro è stato abbastanza simile, almeno nei tempi.

Facevo la domanda sul target perché, mi chiedo: quanti vostri conoscenti sono venuti qui dopo aver letto il vostro spam su Facebook, ammesso che ci sia stato?
E' per me evidente che il target non è questo, che aumentare lo spam e migliorare la pagina Facebook non porti nuova utenza.
Probabilmente, come suggerivano altri, bisognerebbe andare a raccogliere dove ci sono persone che già si confrontano su questo ambito. Forum, gruppi di Facebook mirati, pubblici e privati...
E' anche abbastanza palese che, salvo Lumaca, l'età media sia abbastanza alta. C'è poco da fare: scrivere in questa forma è una cosa da vecchi. Ed è ancor più una cosa da vecchi scrivere per imparare a scrivere e per il confronto. Anche i tempi lunghissimi sono anacronistici: chi decide di partecipare a un concorso del genere, lo fa per ricevere un riscontro, molto spesso credendolo anche positivo, ma aspettare un mese per sentirsi dire "bravo" fa passare qualsiasi tipo di slancio. Il tutto aggravato dal profondo silenzio fra una tornata e l'altra. Bisogna migliorare lo scambio, anche non inerente alla scrittura, e questo è possibile farlo solo su Facebook.
Voi avete un gruppo whatsapp, se non sbaglio. Secondo me è sbagliatissimo.
Questo per avvalorare la tesi che lo spam incondizionato su Facebook, che per la maggior parte è composto da utenti anagraficamente piccoli, significa disperdere le energie.

Secondo me, a meno che non si cambino forma e contenuti, la dimensione di Universi è questa. Non ci saranno mai decine e decine di utenti e non ci sarà mai un ricambio costante. Ormai anche da Hattrick penso che si possa attingere poco. L'unica possibilità sarebbero altri forum e gruppi su Facebook, come già detto, proponendo: "Ehi, qui c'è un sito inattivo. Possiamo occupare questo spazio!", augurandosi una migrazione di massa.
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 19:53 #16658

DQ. ha scritto:
Sostanzialmente, sono d'accordo con Lesaz.


Bazinga?
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 20:05 #16659

Mi dispiace, non ho mai visto The Big Bang Theory
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 20:07 #16660

DQ. ha scritto:
Mi dispiace, non ho mai visto The Big Bang Theory


Sei in vena di Bazinga oggi eh?
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 20:09 #16661

Lesaz ha scritto:
DQ. ha scritto:
Mi dispiace, non ho mai visto The Big Bang Theory


Sei in vena di Bazinga oggi eh?


E dalle. Ho solo googleato "Bazinga" ed è uscito il tizio di The Big Bang Theory, ma non so cosa significhi. "Banzai" e "Mazinga" sono le espressioni che conosco e che più gli assomigliano, ma non penso c'entrino.
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Ultima modifica: 13/01/2016 20:10 Da DQ..

Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 20:21 #16663

DQ. ha scritto:
Lesaz ha scritto:
DQ. ha scritto:
Mi dispiace, non ho mai visto The Big Bang Theory


Sei in vena di Bazinga oggi eh?


E dalle. Ho solo googleato "Bazinga" ed è uscito il tizio di The Big Bang Theory, ma non so cosa significhi. "Banzai" e "Mazinga" sono le espressioni che conosco e che più gli assomigliano, ma non penso c'entrino.


Peccato, soprattutto le prime stagioni sono divertenti
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 20:23 #16664

Lesaz ha scritto:
DQ. ha scritto:
Lesaz ha scritto:
DQ. ha scritto:
Mi dispiace, non ho mai visto The Big Bang Theory


Sei in vena di Bazinga oggi eh?


E dalle. Ho solo googleato "Bazinga" ed è uscito il tizio di The Big Bang Theory, ma non so cosa significhi. "Banzai" e "Mazinga" sono le espressioni che conosco e che più gli assomigliano, ma non penso c'entrino.


Peccato, soprattutto le prime stagioni sono divertenti


Baaazinga!...un mito
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 20:24 #16665

Direi che finalmente c'è molta carne al fuoco e direi che molte delle letture dei vari utenti sono corrette, in parte o nella loro interezza. Un sito con pochi utenti attivi non può che morire, un sito che si rianima una volta al mese circa è ancora peggio. E' difficile coinvolgere le persone? Certo. E' possibile attrarre nuove persone? Non lo so, e questo è il punto dolente di tutto il discorso.
Allo stesso tempo, se il concorso attorno al quale ruota tutto è debole e ha una formula, per me stanca e un po' vecchia (come dici tu DQ), è difficile risollevare le sorti della baracca. Secondo me bisognerebbe ripartire dal concorso, cercare di guardarlo in un modo diverso, andare magari a rubare semplicemente qualche buona idea in giro, documentandosi un po'. E l'dea di far partire altri progetti in parallelo, quella di Lesaz insomma, è buona, purché qusti progetti siano "altri" rispetto al Concorso principale.
E' anche vero, che nel gennaio 2015, questo sito era decisamente più frequentato rispetto ad ora e che alcuni utenti si sono persi, probabilmente un po' delusi da un sito partecipato solo a tratti e da un concorso che difficilmente li coinvolgeva, un po' per i temi, un po' per il sistema di votazione, un po' per certi commenti a mio avviso poco piacevoli e legittimi solo in parte: non vedo la ragione di offendere nessuno o di scrivere in maniera sprezzante critiche che possono essere scritte in maniera più educata se non addirittura piacevole.

In ogni caso, dopo le riflessioni generali che lasciano evidentemente il tempo che trovano, essendo per l'appunto personali, cerco di mettere assieme delle proposte un po' buttate alla cazzo, ma che potrebbero servire quantomeno per partire nella discussione.

I temi
: in questo ambito la democrazia totale non funziona o per meglio dire, difficilmente funziona. Sembra quasi che in fase di scelta, quando tutti offrono le loro proposte, si vada a cercare la frase intelligente, la parola che colpisca, il luogo comune del momento. Ci vorrebbe qualcosa di diverso, meno stentoreo e più aperto. E l'assegnare il tema alle tornate con un sorteggio integrale, senza pensare alla lunghezza delle stesse, è, dal mio punto di vista, del tutto controproducente. In primo luogo, per come la vedo io, ci va semplicità: inutile scegliere temi esageratamente complessi, spunti arzigogolati e al contempo ristretti, molto meglio rimanere in ambiti più semplici, facendo sì che sia la fantasia a darsi da fare, senza troppe barriere. E poi designazione: non è detto che un tema vada bene per i 6000 o i 12000 o addirittura i 20000.

Tempi: personalmente questa formula, dal punto di vista della tempistica non mi dispiaceva affatto. Mi rendo conto come possa sembrare troppo veloce o troppo lenta: ognuno di noi ha il cervello che funziona in maniera diversa. Si potrebbe trovare un compromesso: una volta che escono i temi, dare un po' di tempo prima di partire, in modo che ognuno possa imbastire il proprio lavoro come crede, inserendo però a latere un altro concorso (ad esempio: solo dialoghi, max 3000 caratteri, oppure un racconto a catena a più mani, o altro, ognuno proponga), per tenere i più veloci incollati al sito e permettere ai più lenti di sviluppare con calma i propri lavori. Chissà, magari la brevità potrebbe anche attirare qualcuno, magari più giovane.

Sistema di votazione
: io non amo i voti numerici, soprattutto se legati al lavoro creativo. Non li sopporto, li detesto ad essere sincero. So che è un modo come un altro di esprimere il proprio parere, di valutare, ma proprio non mi piacciono. Personalmente preferirei un sistema dove vengano valutati i tre migliori racconti e basta, facendo una classifica a vittorie, tenendo i secondi e i terzi posti come sistema per delineare la classifica al termine del concorso. Es: pinco ha tre vittorie, un secondo posto e due terzi, pallo ha tre vittorie e due secondi posti. Utilizzando il sistema del medagliere, vince pallo grazie ai due secondi posti.

Altri premi
: personalmente manterrei il Premio della Critica e ne aggiungerei un altro, per premiare l'originalità. Ma anche qua si possono inserire diverse variazioni, per cui non mi sento di fare una proposta troppo definitiva. Discutiamone.

Commento: la sostanza di tutto, ci porta a questa sezione, la più importante e al contempo pericolosa. Ma qui è il nodo di UniVersi. Capisco bene Lesaz, ne abbiamo parlato spesso e siamo d'accordo, su come i commenti siano anche pericolosi e spesso controproducenti. Dal mio punto di vista, pur essendo ognuno libero di pensarla come vuole, spero che in futuro, se ce ne sarà uno, tutti quanti cerchino di autoregolarsi, leggendo con attenzione quello che scrivono, cercando di non tirare fuori commenti sgradevoli. Ripeto: si possono scrivere le stesse cose in molti modi, manteniamo un atteggiamento il meno sprezzante possibile. E questo vale per tutti, me compreso. Inoltre, secondo me, si dovrebbe cercare di analizzare il più possibile gli elementi chiave, scrittura, struttura, ideazione, mettendo in secondo piano le proprie riflessioni personali: non sarà fatto da dei professionisti, da persone che hanno studiato per diventare professionisti, ma può essere comunque molto utile. Ovviamente, ognuno rimarrebbe comunque libero, e ci mancherebbe, di dire tutto quello che pensa su un racconto, anche in maniera forte e decisa. Ma senza inutili esagerazioni.

Ditemi voi.
Ultima modifica: 13/01/2016 20:25 Da arturobandini.

Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 20:25 #16666

Io sono d'accordo sul voler continuare. Faccio un brevissimo commento, non ho modo di leggere le precedenti discussioni di Gensi, Lesaz e D.Q.; a me Universi ha dato molto soprattutto come "spinta" a scrivere racconti brevi, arrivando a fornirmi spunti per la raccolta di racconti che sto cercando di terminare. Detto ciò, sicuramente vanno cambiate diverse cose per rendere il forum più vivo e dinamico, Facebook in questo può aiutare a mio avviso, e io stesso non ho alcun problema a metterci la faccia

Ci aggiorniamo presto
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...

Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 20:29 #16667

Doppio
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Ultima modifica: 13/01/2016 20:34 Da scarpax73.

Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 22:49 #16668

Secondo me state un po' generalizzando sui giovani, scusate se ve lo dico qui. Non è per far polemica, ma io non credo ci siano tanti trentenni, quarantenni che scrivono. O meglio, credo che la percentuale sia piuttosto simile, forse più spostata, ma non poi così tanto. Forse solo per i tempi siamo piuttosto diversi. Il che può essere un bene o un male.
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 22:52 #16669

Secondo me state un po' generalizzando sui giovani, scusate se ve lo dico qui. Non è per far polemica, ma io non credo ci siano tanti trentenni, quarantenni che scrivono. O meglio, credo che la percentuale sia piuttosto simile, forse più spostata, ma non poi così tanto. Forse solo per i tempi siamo piuttosto diversi. Il che può essere un bene o un male.

Lei scrive ha la mia età, ad esempio. Ho una compagna che frequenta ingegneria aerospaziale che scrive. E' vero, saran dei casi isolati, ma io ci andrei coi piedi di piombo nel dire che i giovani non scrivono!
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 23:09 #16670

lumaca96 ha scritto:
Secondo me state un po' generalizzando sui giovani, scusate se ve lo dico qui. Non è per far polemica, ma io non credo ci siano tanti trentenni, quarantenni che scrivono. O meglio, credo che la percentuale sia piuttosto simile, forse più spostata, ma non poi così tanto. Forse solo per i tempi siamo piuttosto diversi. Il che può essere un bene o un male.

Lei scrive ha la mia età, ad esempio. Ho una compagna che frequenta ingegneria aerospaziale che scrive. E' vero, saran dei casi isolati, ma io ci andrei coi piedi di piombo nel dire che i giovani non scrivono!



Il punto non è se i giovani scrivano (eccome se lo fanno)o meno, ma il fatto di riuscire ad attrarli su un sito, abitato da un buon numero di "non giovani".

Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 23:14 #16671

arturobandini ha scritto:
lumaca96 ha scritto:
Secondo me state un po' generalizzando sui giovani, scusate se ve lo dico qui. Non è per far polemica, ma io non credo ci siano tanti trentenni, quarantenni che scrivono. O meglio, credo che la percentuale sia piuttosto simile, forse più spostata, ma non poi così tanto. Forse solo per i tempi siamo piuttosto diversi. Il che può essere un bene o un male.

Lei scrive ha la mia età, ad esempio. Ho una compagna che frequenta ingegneria aerospaziale che scrive. E' vero, saran dei casi isolati, ma io ci andrei coi piedi di piombo nel dire che i giovani non scrivono!



Il punto non è se i giovani scrivano (eccome se lo fanno)o meno, ma il fatto di riuscire ad attrarli su un sito, abitato da un buon numero di "non giovani".


Ecco, ma questo è un "affare" del sito
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 23:15 #16672

arturobandini ha scritto:
lumaca96 ha scritto:
Secondo me state un po' generalizzando sui giovani, scusate se ve lo dico qui. Non è per far polemica, ma io non credo ci siano tanti trentenni, quarantenni che scrivono. O meglio, credo che la percentuale sia piuttosto simile, forse più spostata, ma non poi così tanto. Forse solo per i tempi siamo piuttosto diversi. Il che può essere un bene o un male.

Lei scrive ha la mia età, ad esempio. Ho una compagna che frequenta ingegneria aerospaziale che scrive. E' vero, saran dei casi isolati, ma io ci andrei coi piedi di piombo nel dire che i giovani non scrivono!



Il punto non è se i giovani scrivano (eccome se lo fanno)o meno, ma il fatto di riuscire ad attrarli su un sito, abitato da un buon numero di "non giovani".



Appunto, stavo per scriverlo. Ho detto che "scrivere in questa forma è una cosa da vecchi", non che scrivere è da vecchi e lo fanno solo i vecchi.

A quanto pare i giovani scrivono ma non leggono! Dai che scherzo
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Ultima modifica: 13/01/2016 23:16 Da DQ..

Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 23:25 #16673

arturobandini ha scritto:

Tempi: personalmente questa formula, dal punto di vista della tempistica non mi dispiaceva affatto. Mi rendo conto come possa sembrare troppo veloce o troppo lenta: ognuno di noi ha il cervello che funziona in maniera diversa. Si potrebbe trovare un compromesso: una volta che escono i temi, dare un po' di tempo prima di partire, in modo che ognuno possa imbastire il proprio lavoro come crede, inserendo però a latere un altro concorso (ad esempio: solo dialoghi, max 3000 caratteri, oppure un racconto a catena a più mani, o altro, ognuno proponga), per tenere i più veloci incollati al sito e permettere ai più lenti di sviluppare con calma i propri lavori. Chissà, magari la brevità potrebbe anche attirare qualcuno, magari più giovane.


Molto d'accordo. Basti pensare che, se un utente non si sentisse in grado di scrivere il racconto da 20.000 caratteri o non volesse cimentarsi per altri motivi, resterebbe estromesso dal forum per 2 mesi. In 2 mesi dimentichi di far parte di una comunità, come è successo a me, per quanto mi sia affezionato al posto e a voi.
Anche perché, detto fra noi, la sezione dei racconti extra è molto trascurata. L'unico modo per avere la certezza di esser letto e commentato è partecipare al concorso. Quindi, se non si volesse partecipare a una tornata e temporeggiare nell'attesa della successiva, postando racconti extra, si temporeggerebbe ben poco.
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Re: UniVersi 2016: dove andiamo? 13/01/2016 23:42 #16676

DQ. ha scritto:
arturobandini ha scritto:

Tempi: personalmente questa formula, dal punto di vista della tempistica non mi dispiaceva affatto. Mi rendo conto come possa sembrare troppo veloce o troppo lenta: ognuno di noi ha il cervello che funziona in maniera diversa. Si potrebbe trovare un compromesso: una volta che escono i temi, dare un po' di tempo prima di partire, in modo che ognuno possa imbastire il proprio lavoro come crede, inserendo però a latere un altro concorso (ad esempio: solo dialoghi, max 3000 caratteri, oppure un racconto a catena a più mani, o altro, ognuno proponga), per tenere i più veloci incollati al sito e permettere ai più lenti di sviluppare con calma i propri lavori. Chissà, magari la brevità potrebbe anche attirare qualcuno, magari più giovane.


Molto d'accordo. Basti pensare che, se un utente non si sentisse in grado di scrivere il racconto da 20.000 caratteri o non volesse cimentarsi per altri motivi, resterebbe estromesso dal forum per 2 mesi. In 2 mesi dimentichi di far parte di una comunità, come è successo a me, per quanto mi sia affezionato al posto e a voi.
Anche perché, detto fra noi, la sezione dei racconti extra è molto trascurata. L'unico modo per avere la certezza di esser letto e commentato è partecipare al concorso. Quindi, se non si volesse partecipare a una tornata e temporeggiare nell'attesa della successiva, postando racconti extra, si temporeggerebbe ben poco.


Sull'argomento "concorso parallelo" ad esempio mi è venuta una possibile idea ispirata dalla mia musa (arturobandini): visto che uno dei thread più frequentati è quello legato al cinema perchè non legare questa competizione alternativa a racconti basati su film/telefilm? Ci si potrebbe basare su titoli noti (magari fornendo più opzioni per ogni tornata in modo da non castrare chi non ha visto un film e comunque anche nei temi a scuola si poteva scegliere tra 3-4 opzioni) e rielaborare la trama e/o utilizzare un singolo personaggio per un racconto indipendente dal film e/o semplicemente inventare finali alternativi. O ancora mescolare più film/telefilm tra loro e vedere che salta fuori (tipo "doctor who atterra sull'isola di lost" o "the walking dead sull'astronave enterprise"). Probabilmente difficile ma magari anche divertente da fare e da leggere...che dite?
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