"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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Per imparare a scrivere guardate un falegname
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ARGOMENTO: Per imparare a scrivere guardate un falegname

Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 01/08/2015 19:49 #16115

Nel senso che secondo me ora si sono spostate le priorità. Anzi, ne sono nate di diverse.
Woolf, Faulkner...consigliavano di leggere, ma sono stati scrittori della stessa epoca, diversa dalla nostra. Probabilmente, andando ancora indietro o anche leggermente più avanti, continueremmo a trovare scrittori e simili che lo consigliano ancora.
Ma, secondo me, se si chiedesse l'opinione a qualche scrittore che vive la nostra epoca, e per "vive" intendo proprio "vive", che la conosce bene e ne fa parte, probabilmente la sua preoccupazione principale non sarebbe la lettura. Il suo primo consiglio, sempre secondo me, non sarebbe "leggete, se volete imparare a scrivere".

Torno a ripetere che non ritengo inutile o obsoleta la lettura. Ma tutta questa pappardella l'ho già spiegata nel mio precedente post.

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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 02/08/2015 13:06 #16121

Premetto che sono ignorantissimo in materia e che i miei studi hanno sempre lambito da tutt'altra parte.

Esprimo però lo stesso la mia opinione in merito (per quel che serve).

Tralasciando il fatto che è abbastanza un cliché e che è piuttosto retorico che chi vive il proprio tempo non fa altro che lamentarsi di come in passato fosse meglio e non fa altro che sperare che il futuro sia migliore del presente, è indiscutibile il fatto che oggi ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione culturale che non ha eguali.

Sono cose banali quelle che dirò ma noto che molto spesso non ci si pensa.
E faccio un esempio stupidissimo del tutto personale. Noi siamo dell'idea di poter fare tutto. Ed è vero. Se io domani volessi costruire un muretto di mattoni piuttosto che tentare di replicare un motore di un automobile, con un'adeguata preparazione potrei cominciare a leggere manuali, chiedere consigli, vedere tutorial, fare prove e, alla fine, riuscire ad ottenere un risultato. Ora, non si sa quanto buono o originale ma sarebbe comunque un risultato.
Questa che viviamo è proprio un'epoca rivoluzionaria perché se io chiedessi a mia nonna di fare la stessa non potrebbe. Lei è analfabeta. Firma con una "x". Non sa scrivere il suo nome. Ed il suo unico modo di imparare sarebbe quello di stare vicino ad uno che sa già fare (o alla peggio vedere dei video ma non avrebbe le competenze tecniche per cercarli e caricarli da sola) ed acquisire quindi le competenze tramite un passaggio "fisico".

Questo è un aspetto che, ripeto, si sottovaluta molto. La verità è che fino a meno di cento anni, la maggioranza della popolazione non poteva autoistruirsi. Le discussioni restavano tra strette cerchie di persone che venivano da percorsi simili e che creavano canovacci che venivano tramandati.

Oggi c'è appunto una rivoluzione culturale che permette a 5-6 persone che non si sono mai viste in faccia, di estrazione assolutamente eterogenea, di discutere delle più svariate cose permettendo un permeare della cultura senza eguali.
Tutto questo ha anche il rovescio della medaglia ovviamente. Ossia questa rivoluzion ci ha portati di fronte ad un surplus di informazioni, pareri, opinioni e mezze verità allucinanti.

Basta che aprite Google e cercate qualunque cosa. Troverete sullo stesso argomento tesi che le ribadiscono ed in egual misura tesi che sostengono l'esatto opposto. E non solo scritte e pensate da gente comune. Ma anche da persone che fino a cento anni fa invece ragionavano più o meno sullo stesso binario.

Ecco perché anche sulla scrittura, ormai, c'è talmente di tutto che è veramente difficile orientarsi. Il vero problema di oggi è che tutti scrivono, tutti leggono e quindi è come nessuno scrivesse e nessuno leggesse. Tutto è potenzialmente globale ma questo tutto è anche evidentemente sterile e confutabile.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 02/08/2015 13:35 #16122

...Ecco perché anche sulla scrittura, ormai, c'è talmente di tutto che è veramente difficile orientarsi. Il vero problema di oggi è che tutti scrivono, tutti leggono e quindi è come nessuno scrivesse e nessuno leggesse. Tutto è potenzialmente globale ma questo tutto è anche evidentemente sterile e confutabile.


Caro gensi, è vero che la globalizzazione avvenuta tramite internet ha pregi e difetti...come del resto tutte le cose umane. È vero che oggi tramite un tutorial puoi imparare a intonacarti casa o a tirare su un muro di mattoni rossi ma difficilmente potrai diventare jack london tramite un tutorial o hemingway...per l'arte ci vogliono due cose fondamentali: una propensione artistica (un dono) e un'indistruttibile volontà cose che su internet non si trovano. È vero che su internet tutti scrivono...pochi leggono, ma la qualità...l'arte sono altre cose e spesso si trovano in altri posti.
Poi ognuno ha il diritto di pensare che serva leggere o serva esperienza o serva altro...hemingway voleva raccontare la verità della vita tramite le sue esperienze...borges era un topo da biblioteca...non erano due grandi artisti comunque? Ognuno ha la sua strada.
Ma internet...la globalizzazione...sono solo strumenti.

Bella filippica poi me la spiegate grazie
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Ultima modifica: 02/08/2015 13:38 Da scarpax73.

Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 02/08/2015 14:14 #16125

scarpax73 ha scritto:
...Ecco perché anche sulla scrittura, ormai, c'è talmente di tutto che è veramente difficile orientarsi. Il vero problema di oggi è che tutti scrivono, tutti leggono e quindi è come nessuno scrivesse e nessuno leggesse. Tutto è potenzialmente globale ma questo tutto è anche evidentemente sterile e confutabile.


Caro gensi, è vero che la globalizzazione avvenuta tramite internet ha pregi e difetti...come del resto tutte le cose umane. È vero che oggi tramite un tutorial puoi imparare a intonacarti casa o a tirare su un muro di mattoni rossi ma difficilmente potrai diventare jack london tramite un tutorial o hemingway...per l'arte ci vogliono due cose fondamentali: una propensione artistica (un dono) e un'indistruttibile volontà cose che su internet non si trovano. È vero che su internet tutti scrivono...pochi leggono, ma la qualità...l'arte sono altre cose e spesso si trovano in altri posti.
Poi ognuno ha il diritto di pensare che serva leggere o serva esperienza o serva altro...hemingway voleva raccontare la verità della vita tramite le sue esperienze...borges era un topo da biblioteca...non erano due grandi artisti comunque? Ognuno ha la sua strada.
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L'arte esiste fintanto che c'è gente che l'apprezza. E la gente che l'apprezza è anch'essa figlia del tempo.
Uno come Hemingway, oggi (ma anche al tempo del Rinascimento), non se lo sarebbe cagato di striscio nessuno. Nonostante la sua sia considerata oggi universalmente arte.
Per non parlare di artisti tipo Lucio Fontana o Emanuele Luzzati che al tempo del Rinascimento, con le loro opere, avrebbero preso bordate di prese per il culo.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 02/08/2015 15:44 #16127

gensi ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...Ecco perché anche sulla scrittura, ormai, c'è talmente di tutto che è veramente difficile orientarsi. Il vero problema di oggi è che tutti scrivono, tutti leggono e quindi è come nessuno scrivesse e nessuno leggesse. Tutto è potenzialmente globale ma questo tutto è anche evidentemente sterile e confutabile.


Caro gensi, è vero che la globalizzazione avvenuta tramite internet ha pregi e difetti...come del resto tutte le cose umane. È vero che oggi tramite un tutorial puoi imparare a intonacarti casa o a tirare su un muro di mattoni rossi ma difficilmente potrai diventare jack london tramite un tutorial o hemingway...per l'arte ci vogliono due cose fondamentali: una propensione artistica (un dono) e un'indistruttibile volontà cose che su internet non si trovano. È vero che su internet tutti scrivono...pochi leggono, ma la qualità...l'arte sono altre cose e spesso si trovano in altri posti.
Poi ognuno ha il diritto di pensare che serva leggere o serva esperienza o serva altro...hemingway voleva raccontare la verità della vita tramite le sue esperienze...borges era un topo da biblioteca...non erano due grandi artisti comunque? Ognuno ha la sua strada.
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Certo ogni epoca ha il suo linguaggio, ma il linguaggio di un'epoca è il linguaggio dell' arte di quell' epoca...per questo l'arte esisterà sempre.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 02/08/2015 19:20 #16128

scarpax73 ha scritto:
gensi ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...Ecco perché anche sulla scrittura, ormai, c'è talmente di tutto che è veramente difficile orientarsi. Il vero problema di oggi è che tutti scrivono, tutti leggono e quindi è come nessuno scrivesse e nessuno leggesse. Tutto è potenzialmente globale ma questo tutto è anche evidentemente sterile e confutabile.


Caro gensi, è vero che la globalizzazione avvenuta tramite internet ha pregi e difetti...come del resto tutte le cose umane. È vero che oggi tramite un tutorial puoi imparare a intonacarti casa o a tirare su un muro di mattoni rossi ma difficilmente potrai diventare jack london tramite un tutorial o hemingway...per l'arte ci vogliono due cose fondamentali: una propensione artistica (un dono) e un'indistruttibile volontà cose che su internet non si trovano. È vero che su internet tutti scrivono...pochi leggono, ma la qualità...l'arte sono altre cose e spesso si trovano in altri posti.
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L'uomo ha il bisogno di pensare che esistano cose che vanno oltre il raziocinio.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 02/08/2015 20:59 #16129

gensi ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
gensi ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...Ecco perché anche sulla scrittura, ormai, c'è talmente di tutto che è veramente difficile orientarsi. Il vero problema di oggi è che tutti scrivono, tutti leggono e quindi è come nessuno scrivesse e nessuno leggesse. Tutto è potenzialmente globale ma questo tutto è anche evidentemente sterile e confutabile.


Caro gensi, è vero che la globalizzazione avvenuta tramite internet ha pregi e difetti...come del resto tutte le cose umane. È vero che oggi tramite un tutorial puoi imparare a intonacarti casa o a tirare su un muro di mattoni rossi ma difficilmente potrai diventare jack london tramite un tutorial o hemingway...per l'arte ci vogliono due cose fondamentali: una propensione artistica (un dono) e un'indistruttibile volontà cose che su internet non si trovano. È vero che su internet tutti scrivono...pochi leggono, ma la qualità...l'arte sono altre cose e spesso si trovano in altri posti.
Poi ognuno ha il diritto di pensare che serva leggere o serva esperienza o serva altro...hemingway voleva raccontare la verità della vita tramite le sue esperienze...borges era un topo da biblioteca...non erano due grandi artisti comunque? Ognuno ha la sua strada.
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L'arte esiste fintanto che c'è gente che l'apprezza. E la gente che l'apprezza è anch'essa figlia del tempo.
Uno come Hemingway, oggi (ma anche al tempo del Rinascimento), non se lo sarebbe cagato di striscio nessuno. Nonostante la sua sia considerata oggi universalmente arte.
Per non parlare di artisti tipo Lucio Fontana o Emanuele Luzzati che al tempo del Rinascimento, con le loro opere, avrebbero preso bordate di prese per il culo.


Certo ogni epoca ha il suo linguaggio, ma il linguaggio di un'epoca è il linguaggio dell' arte di quell' epoca...per questo l'arte esisterà sempre.

L'uomo ha il bisogno di pensare che esistano cose che vanno oltre il raziocinio.
L'arte è tutto ciò che va oltre.


Questo è parlare da poeta, cazzo.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 07:52 #16130

Difatti mi fa un po' male l'anima; troppe percosse.

:p

P.S.: avevo bisogno di sdrammatizzare stamattina.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 09:57 #16133

DQ. ha scritto:
Nel senso che secondo me ora si sono spostate le priorità. Anzi, ne sono nate di diverse.
Woolf, Faulkner...consigliavano di leggere, ma sono stati scrittori della stessa epoca, diversa dalla nostra. Probabilmente, andando ancora indietro o anche leggermente più avanti, continueremmo a trovare scrittori e simili che lo consigliano ancora.
Ma, secondo me, se si chiedesse l'opinione a qualche scrittore che vive la nostra epoca, e per "vive" intendo proprio "vive", che la conosce bene e ne fa parte, probabilmente la sua preoccupazione principale non sarebbe la lettura. Il suo primo consiglio, sempre secondo me, non sarebbe "leggete, se volete imparare a scrivere".

Torno a ripetere che non ritengo inutile o obsoleta la lettura. Ma tutta questa pappardella l'ho già spiegata nel mio precedente post.

Non mi permetto di metter bocca sull'altro tuo messaggio.



Probabilmente autori contemporanei, hai fatto l'esempio di Eco e Fo, consiglierebbero di leggere un pò di tutto, anzi Eco è il primo a consigliare di leggere, ha affermato (se non erro) che chi legge vive cento vite, chi non lo fa ne vive una sola. Poi che non sia la necessità primaria concordo, ma dato che parliamo di scrittura penso che il consiglio sia lo stesso, tutti i grandi autori hanno in qualche modo dei modelli di riferimento, dunque hanno letto molto, almeno così mi risulta.
Poi certamente concordo anche con la scrittrice Ursula Le Guin che in una raccolta di suoi interventi parla proprio di individualità (te lo consiglio molto, si chiama Il linguaggio della notte), e dice espressamente che più si entra nel profondo, più si scava nella proprio anima, più in realtà ci avviciniamo agli altri, a ciò che anche loro provano e sentono...
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...

Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 10:31 #16134

Per me avete ragione entrambi, quello che dice Gensi è verissimo, siamo in un'epoca assurda: condivido, in parte, l'espressione per cui "tutti scrivono, tutti leggono e quindi è come nessuno scrivesse e nessuno leggesse". Come dice Scarpax l'arte rimane qualcosa di diverso e di profondo, gran parte delle testimonianze scritte che girano su internet non sono arte, ma commenti, pareri, cronache più o meno approfondite, articoli...

Vero è che l'uomo in ogni epoca si lamenta e vede i decenni/secoli del passato come epoche d'oro, è una tendenza sua propria, o meglio, dell'artista. Potremmo star qui secoli a disquisire sul fatto che sia meglio questa epoca, o gli anni '80, o quella greca classica, o il Rinascimento, ecc...
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...

Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 12:16 #16136

Probabilmente autori contemporanei, hai fatto l'esempio di Eco e Fo, consiglierebbero di leggere un pò di tutto, anzi Eco è il primo a consigliare di leggere, ha affermato (se non erro) che chi legge vive cento vite, chi non lo fa ne vive una sola.

Consigliare di leggere per vivere tante vite non vuol dire consigliare di leggere per imparare a scrivere. E' ovvio che con questa frase lui si sia rivolto a chi vive la sua vita, ma ci sono tante persone che non vivono neanche quella.

Poi che non sia la necessità primaria concordo, ma dato che parliamo di scrittura penso che il consiglio sia lo stesso, tutti i grandi autori hanno in qualche modo dei modelli di riferimento, dunque hanno letto molto, almeno così mi risulta.
Poi certamente concordo anche con la scrittrice Ursula Le Guin che in una raccolta di suoi interventi parla proprio di individualità (te lo consiglio molto, si chiama Il linguaggio della notte), e dice espressamente che più si entra nel profondo, più si scava nella proprio anima, più in realtà ci avviciniamo agli altri, a ciò che anche loro provano e sentono...


Lancio una provocazione e abbandono la discussione:
il thread è iniziato con la citazione di Faulkner. Gli utenti che si sono dilungati in considerazioni siamo stati io, Wong, Gensi e Scarpax.

- Andy cita Faulkner.
- Scarpax, dopo aver ammesso di non avere una propria risposta alla mia domanda, ha citato Faulkner.
- Gensi ha risposto alle considerazioni nostre, non a quelle di Faulkner.
- Wong ha accompagnato il suo pensiero con citazioni di Smith ed Eco.

Per come la vedo io, in questa discussione ci sono tutti gli elementi per confermare la mia tesi.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 12:42 #16140

"scriveva come se gli restasse poco da vivere"?
Per me e la mia mente economicamente malata sta semplicemente a significare che era uno che poteva permettersi di scrivere veramente tutto quello che gli passava per la testa senza dover badare molto a potenziali future critiche, trend di vendita e cose così.

Insomma, scrivere come uno che non gli importa di cosa verrà detto di lui "domani", tanto domani sarà morto e pace.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 12:51 #16142

Tra l'altro stamattina m'è capitata questa canzone tra le orecchie di Silvestri, Gazzé, Fabi

Non ho potuto non pensare a voi ed a questa discussione.

Vi metto il testo perché da questo PC ho Youtube bloccato

Chi vuole scrivere impari prima a leggere
chi vuole suonare prima deve imparare ad ascoltare
chi vuole ridere impari prima a piangere
chi vuol capire prima deve riuscire a domandare
chi vuole vincere impari prima a perdere
chi vuol tenere prima deve sapere cosa lasciare
chi vuole insistere impari prima a cedere
chi vuole amare prima deve imparare a rinunciare
io so inventare so improvvisare
senza regole ne strutture
faccio come mi pare
come mi pare
so immaginare una storia intera senza solo una parola vera
faccio come mi pare
come mi pare
sono libero ed incosciente
quindi posso serenamente fare come mi pare
è come spingere una vela controvento
memorizzare le parole e non il senso
saltare subito alla fine del romanzo
non è talento anzi è un inganno anche lo spazio di un momento avrà
ho perso tempo e lo perdo ancora
esco di casa soltanto all'ora in cui devo arrivare
quando mi pare
sono libero ed incosciente
quindi posso serenamente fare
proprio come mi pare
chi vuole scrivere impari prima a leggere
chi vuol suonare prima deve imparare ad ascoltare
chi vuole ridere impari prima a piangere
chi vuole finire deve ricominciare
chi vuole vincere impari prima a perdere
chi vuol tenere prima deve sapere cosa lasciare
chi vuole insistere impari prima a cedere
chi vuole amare prima deve imparare a rinunciare
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Ultima modifica: 03/08/2015 12:54 Da gensi.

Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 12:53 #16143

DQ. ha scritto:
Probabilmente autori contemporanei, hai fatto l'esempio di Eco e Fo, consiglierebbero di leggere un pò di tutto, anzi Eco è il primo a consigliare di leggere, ha affermato (se non erro) che chi legge vive cento vite, chi non lo fa ne vive una sola.

Consigliare di leggere per vivere tante vite non vuol dire consigliare di leggere per imparare a scrivere. E' ovvio che con questa frase lui si sia rivolto a chi vive la sua vita, ma ci sono tante persone che non vivono neanche quella.

Poi che non sia la necessità primaria concordo, ma dato che parliamo di scrittura penso che il consiglio sia lo stesso, tutti i grandi autori hanno in qualche modo dei modelli di riferimento, dunque hanno letto molto, almeno così mi risulta.
Poi certamente concordo anche con la scrittrice Ursula Le Guin che in una raccolta di suoi interventi parla proprio di individualità (te lo consiglio molto, si chiama Il linguaggio della notte), e dice espressamente che più si entra nel profondo, più si scava nella proprio anima, più in realtà ci avviciniamo agli altri, a ciò che anche loro provano e sentono...


Lancio una provocazione e abbandono la discussione:
il thread è iniziato con la citazione di Faulkner. Gli utenti che si sono dilungati in considerazioni siamo stati io, Wong, Gensi e Scarpax.

- Andy cita Faulkner.
- Scarpax, dopo aver ammesso di non avere una propria risposta alla mia domanda, ha citato Faulkner.
- Gensi ha risposto alle considerazioni nostre, non a quelle di Faulkner.
- Wong ha accompagnato il suo pensiero con citazioni di Smith ed Eco.

Per come la vedo io, in questa discussione ci sono tutti gli elementi per confermare la mia tesi.


Veramente per dare una risposta alla tua domanda ho trascritto un brano della stesso Wolfe, non di Faulkner. "Come, se non leggendo cosa dice lo stesso autore, si può rispondere a una domanda sulla scrittura di Thomas Wolfe?" È stato il mio pensiero.
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Ultima modifica: 03/08/2015 13:00 Da scarpax73.

Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 12:58 #16144

Veramente per fare una risposta alla tua domanda ho trascritto un brano della stesso Wolfe, non di Faulkener.

Sì, scusa, ho sbagliato.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 13:03 #16145

gensi ha scritto:
"scriveva come se gli restasse poco da vivere"?
Per me e la mia mente economicamente malata sta semplicemente a significare che era uno che poteva permettersi di scrivere veramente tutto quello che gli passava per la testa senza dover badare molto a potenziali future critiche, trend di vendita e cose così.

Insomma, scrivere come uno che non gli importa di cosa verrà detto di lui "domani", tanto domani sarà morto e pace.


Io l'avevo intesa come una roba più filosofica, ma la tua ipotesi è plausibilissima. Non so quanto adattabile all'autore in questione, visto che non lo conosco, però sicuramente valida.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 13:08 #16146

gensi ha scritto:
Difatti mi fa un po' male l'anima; troppe percosse.

:p

P.S.: avevo bisogno di sdrammatizzare stamattina.


Continua così, fustigati!

Sdrammatizzare è una gran cosa...però era davvero una gran bella frase, e anche una gran verità.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 20:29 #16165

DQ. ha scritto:
Probabilmente autori contemporanei, hai fatto l'esempio di Eco e Fo, consiglierebbero di leggere un pò di tutto, anzi Eco è il primo a consigliare di leggere, ha affermato (se non erro) che chi legge vive cento vite, chi non lo fa ne vive una sola.

Consigliare di leggere per vivere tante vite non vuol dire consigliare di leggere per imparare a scrivere. E' ovvio che con questa frase lui si sia rivolto a chi vive la sua vita, ma ci sono tante persone che non vivono neanche quella.

Poi che non sia la necessità primaria concordo, ma dato che parliamo di scrittura penso che il consiglio sia lo stesso, tutti i grandi autori hanno in qualche modo dei modelli di riferimento, dunque hanno letto molto, almeno così mi risulta.
Poi certamente concordo anche con la scrittrice Ursula Le Guin che in una raccolta di suoi interventi parla proprio di individualità (te lo consiglio molto, si chiama Il linguaggio della notte), e dice espressamente che più si entra nel profondo, più si scava nella proprio anima, più in realtà ci avviciniamo agli altri, a ciò che anche loro provano e sentono...


Lancio una provocazione e abbandono la discussione:
il thread è iniziato con la citazione di Faulkner. Gli utenti che si sono dilungati in considerazioni siamo stati io, Wong, Gensi e Scarpax.

- Andy cita Faulkner.
- Scarpax, dopo aver ammesso di non avere una propria risposta alla mia domanda, ha citato Faulkner.
- Gensi ha risposto alle considerazioni nostre, non a quelle di Faulkner.
- Wong ha accompagnato il suo pensiero con citazioni di Smith ed Eco.

Per come la vedo io, in questa discussione ci sono tutti gli elementi per confermare la mia tesi.


Che sarebbe la mancanza di individualità?
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 21:48 #16166

Mancanza no, non penso...cioè, mi auguro di no. Una difficoltà sicuramente.
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Re: Per imparare a scrivere guardate un falegname 03/08/2015 22:50 #16167

DQ. ha scritto:
Mancanza no, non penso...cioè, mi auguro di no. Una difficoltà sicuramente.


Di sicuro in questo mondo globalizzato è più difficile che in passato...si può essere molto forti e determinati, ma è difficile non farsi influenzare dalle mode, dagli "usi e costumi" della società in cui siamo immersi...poi se parliamo di scrittura forse hai ragione, non ci buttiamo così a fondo nel nostro animo da riuscire a produrre qualcosa di autentico, non saprei...io nel mio piccolo porto avanti un progettino di una raccolta di racconti, cercando di migliorare sempre e continuare a leggere, forse più per piacere che per altro
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